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#VentagliDiParole

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Per condividere pensieri, letture, emozioni attraverso le parole.
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Ratings & Reviews

4.00

2 reviews

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Gli ultimi messaggi 2

2022-07-30 08:29:56 Buongiorno e buon ultimo sabato di luglio


https://twitter.com/ventaglip/status/1553249475912732672?s=21&t=jpRbCqzEYlWf161UvAxlJQ
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Aprire / Come
2022-07-29 21:15:39 Titolo: Lo sconosciuto delle poste
Autore: Florence Aubenas
Traduttore: Cinzia Poli
Editore: Feltrinelli
Genere: narrativa
Data: 04.11.2021

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#recensione


Se dovessi riassumere il libro in una frase direi: storia di una scrittrice che prova a indossare i panni di Emmanuel Carrère e Georges Simenon ma che proprio non ce la può fare.

Florence Aubenas è una giornalista e questa storia trae ispirazione da un fatto di cronaca nera: il 9 dicembre 2008, nell’ufficio postale di Montréal-la-Cluse, l’unica impiegata Catherine Burgod viene trovata morta, uccisa da 28 coltellate. Tra i sospettati c'è Gèrald Thomassin:

“Ho sentito parlare per la prima volta di Thomassin dalla direttrice del casting con cui lui aveva lavorato all’inizio della sua carriera di attore. Mi ha mostrato alcune lettere che le aveva spedito dal carcere. Quando è stato rilasciato sono andata a trovarlo a casa sua a Rochefort, dal fratello a Foix, da sua nonna sul bacino di Arcachon. Giramondo immobile, a Thomassin non piace abbandonare i suoi rifugi. Devono spostarsi gli altri. Gli avevo detto che volevo saperne di più sul suo conto, precisando che non stavo scrivendo la sua biografia, ma un libro sull’omicidio di una donna in un paese di montagna, questione in cui era coinvolto. Il mio lavoro consisteva nell’incontrare lui, come tutti coloro che avessero accettato di vedermi. Le risposte alle mie domande si perdevano nel vuoto. Ripeteva: “Ne parleremo quando sarà tutto finito…”.”

Ci sono voluti sette anni a Florence Aubenas per mettere insieme tutte le tessere del puzzle. Thomassin è il maggior sospettato e lui non solo non fa nulla per allontanare i sospetti, ma fa di tutto per alimentarli.
Fino a quando Raymond Burgod non rimescola le carte in tavola: “Thomassin può aver commesso l’omicidio prima che arrivasse l’autista di ambulanza, riuscendo a non farsi vedere né a lasciare tracce di DNA e dimenticando un mazzetto di banconote bene in vista? Oppure sono in combutta e possono essersi aiutati a vicenda? Almeno un po’? Forse uno faceva il palo? Resta un’ultima possibilità.”

Una possibilità che solo a immaginarla viene il capogiro. Perché è quella che mette in discussione le indagini di un decennio: “Se Thomassin, che occupa la sua vita da tanti anni, non c’entrasse niente? Non aveva mai preso in considerazione questa ipotesi.
Burgod si rivede al volante della sua auto, a fare ronde notturne, quando abitava ancora vicino alla fontana di Montréal. Nel baule teneva sempre “quel che serve in caso di bisogno”. Allora si sentiva giovane, rivestiva i panni del potente numero 2 del comune. “Oggi faccio ancora paura a qualcuno?”

La pecca di questo romanzo è che resta un'inchiesta giornalistica senza anima. Se da una parte c'è la voglia da parte della scrittrice di continuare a cercare la verità perché sia fatta giustizia, senza trovare inutili scorciatoie e senza alcuno sconto, dall'altra a questo romanzo manca un'anima.

Peccato, un'occasione mancata.

Tra 2 e 3 stelle

Su Goodreads
https://www.goodreads.com/review/show/4805016762
43 views18:15
Aprire / Come
2022-07-29 08:54:23 Buongiorno e buon venerdì con l’audacia di correre dei rischi

https://twitter.com/VentagliP/status/1552894209283313664
63 views05:54
Aprire / Come
2022-07-28 21:35:38 Titolo: Salvarsi a vanvera
Autore: Paolo Colagrande
Editore: Einaudi
Genere: narrativa
Data: 01.03.2022

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#recensione


Tra verità e finzione, una storia famigliare: Paolo Colagrande mescola “pezzi di memoria domestica con fatti, luoghi, persone, nomi e soprannomi, ma anche macchine e animali, inventati a mio comodo. La storia vera, quella non replicabile, resta intatta e vergine fuori da queste pagine.”

Paolo Colagrande invita a non vedere le cose troppo da vicino e a preferire le scene in lontananza, “dove vedi già con l’occhio della memoria che ti tiene fuori dall’imbarazzo di te stesso e degli altri.”

Il romanzo è ambientato nell'autunno del 1943, nella pianura padana. Un ebreo di nome Mozenic Aràd è un commerciante di generi alimentari e coloniali; ha una moglie, due figlie gemelle e un figlio adottivo di quattro anni, di nome Cali. Per via delle leggi razziali, Aràd è preoccupato per le sorti della vita della sua famiglia e di quella sua teme per la sua vita e quella della propria famiglia. Decide quindi di modificare il suoi dati anagrafici, cambiandosi il cognome e nome in Mestolari Aride, per confondere un po' i nazisti, per evitare che loro potessero scoprire le loro origini, per concedersi l'occasione di "salvarsi a vanvera". Ma perché "a vanvera"?

“Diceva mio babbo Aràd che la vanvera è come la ridarola, un meccanismo autogenerato che riposa in un’area spirituale arcaica, veterotestamentaria, del cervello, e rovescia le sue onde sul mondo come un maremoto. Sotto l’effetto della vanvera – diceva sempre mio babbo Aràd, che come tutte le persone taciturne entrava spesso in questo meccanismo – tu parli con lo stesso flusso pedante di una radio o di una turbina.”

Aràd però non si limita solo a cambiarsi nome e cognome. Aiutato dalla buona sorte, grazie a Cali, scopre un giacimento di carbone. Decide così di assumere un centinaio di persone, quasi tutte ebree, spacciandole per tecnici minerari, addetti all'estrazione del carbone. Per ingannare di nuovo i tedeschi, si inventa l'esistenza di una terribile Salamandra Ignifera Gigante Cinese: “ La leggenda dice che questa particolare salamandra, considerata creatura spirituale del fuoco, cerca il suo sposo in qualunque cosa vivente o semovente passi di lí, che sia un uomo o un moscardino o una pernice o un ramo scosso dal vento, e siccome la salamandra può vivere in mezzo alla fiamma senza dolore, per riconoscerlo gli getta addosso la vampa infuocata. Questo spiegherebbe le morti per carbonizzazione, e anche il fatto che nessuno voglia passar davanti al cosiddetto gomito della salamandra.”

Paolo Colagrande, ricorrendo all'ironia, romanzando una storia vera, ci consegna un romanzo di grande umanità, una piccola Schindler's List, in uno dei periodi più neri della storia del Novecento: “Una cosa che narra il mondo tuo è piú sicura di una faccia o di una voce. L’importante è che quella cosa non ti abbandoni, perché è il tuo punto di equilibrio sul crinale.”

Su Goodreads
https://www.goodreads.com/review/show/4879223127
32 views18:35
Aprire / Come
2022-07-28 07:37:15 Buongiorno e buon giovedì con i versi di Silvina Ocampo di cui riporto anche la traduzione

Si soy en vano ahora lo que fui, como la blanda y persistente arena donde se borra el paso que la ordena, no he sufrido bastante, amor, por ti.

Ah, si me hubieras dado sólo pena y no la infiel intrépida alegría tu crueldad no me lastimaría, no podría apresarme tu cadena.

Quiero amarte y no amarte como te amo; ser tan impersonal como las rosas; como el árbol con ramas luminosas

no exigir nunca dichas que hoy reclamo; alejarme, perderme, abandonarte, con mi infidelidad recuperarte.

~~

Se sono invano adesso ciò che fui,
come la vana e persistente sabbia
dove si cancella il passo che la misura,
non ho sofferto abbastanza, amore, per te.

Ah, se mi avessi dato solo pena,
e non quell’infedele intrepida gioia
la tua crudeltà non mi farebbe male
né potrebbe catturarmi la tua catena.

Voglio amarti e non amarti come ti amo;
essere impersonale così come le rose;
come l’albero con rami luminosi

non esigere mai felicità che oggi reclamo:
allontanarmi, perdermi, abbandonarti,
con la mia infedeltà ricuperarti.

https://twitter.com/ventaglip/status/1552512296034963456?s=21&t=TPiSMnf36YlSP58OXfmQYg
62 views04:37
Aprire / Come
2022-07-27 15:30:47 Titolo: Génie la matta
Autore: Inès Cagnati
Pubblicazione: Versione Digitale Gennaio 2022
Genere: Narrativa
Edizione: Adelphi - Collana Fabula
Traduttore: Ena Marchi
Pagine : 164

#recensione gentilmente offerta da Francesca

“Volevo amarla ogni minuto della mia vita perché mi volesse, la seguivo dappertutto.Lei diceva: «Non starmi tra i piedi». Ma io volevo amarla, starle sempre accanto“.

È la storia di un amore smisurato di una figlia - Marie - per la madre Gènie. È la storia delle conseguenze di uno stupro nella società contadina francese. È la ribellione di Eugène, Gènie la matta, a sposare il suo stupratore. Gènie sarà messa al bando dalla società in cui vive alla quale lei opporrà un continuo silenzio. Sarà definita matta dalla sua stessa madre. L’autrice in merito dichiara “il matto è colui che ci rassicura su noi stessi. Ogni essere diverso da noi è matto, perché se siamo quello che siamo c’è una ragione. L’altro è matto perché noi siamo normali, e affinché noi possiamo esserlo. Ne è il garante.”

Gènie emarginata da tutti, nei suoi momenti più duri ripete spesso “non ho avuto nulla io” Marie risponde sempre “hai me” con la perenne paura di perderla.
L’io narrante è Marie la figlia dello stupro che ama immensamente sua madre. La brama, la cerca, tenta di colmare le distanze dell’ anaffettività della mamma, vive l’amore verso sua madre fino alla fine.
Gènie di contro sembra non mostrare mai l’amore verso sua figlia, l’allontana da se tendando di non essere specchio «Non starmi tra i piedi a guardarmi», oppure “Va’ a letto”. Una dura corazza che si dissolve in una semplice frase:
«Continuerà la scuola. È brava, studierà».

La storia si sviluppa su due binari temporali il presente di Marie e l’incontro con Pierre, e l’infanzia con Gènie, con Rose la mucca cieca e Benoît l’anatroccolo.
È un dramma narrato da una bambina in una natura che permette di sognare come Pierre le ripete “Ti porterò lontano, dove sono nato, nell’ombra azzurra delle spiagge, sulle dolci isole dove crescono i frangipani “.
Storia triste, storia di violenza perpetrata sulle donne, tramandata di madre in figlia quasi una eredità tragica che assolve chi la compie perché “essere come la madre” diventa non solo un’etichetta ma un diritto naturale all’abuso. Lascia il lettore sospeso tra il senso di tristezza e di impotenza e un forte desiderio di riscatto per Eugenie e per Marie. Per tutte le donne che non si sottomettono ma che purtroppo si annientano e soccombono.
Lettura riflessiva

F.C.
41 views12:30
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2022-07-27 09:03:39 Buongiorno e buon mercoledì con i versi di Emily Dickinson

https://twitter.com/VentagliP/status/1552169300462604291?t=ikopLGiCod1RYf-zvgQi4Q&s=27
55 views06:03
Aprire / Come
2022-07-26 17:19:58 Titolo: L' ultimo figlio
Autore: Philippe Besson
Traduttore: Leila Beauté
Editore: Guanda
Genere: narrativa
Data: 21.06.2022

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#recensione gentilmente offerta da Federica

La casa vuota


Cosa succede nel cuore di una madre quando l’ultimo figlio va via di casa?

Senza ammetterlo, Anne-Marie teme da mesi questo momento
Oggi il figlio più giovane, Théo, lascia il nido di famiglia, come avevano fatto già gli altri due, ma senza traumi
Dall'ultima colazione di famiglia in tre intorno al tavolo della cucina al momento in cui la sagoma del figlio scompare dal finestrino posteriore del furgone con cui l’hanno aiutato a fare il trasloco, Anne-Marie dovrà affrontare che niente sarà più come prima.
La prospettiva di una vita senza Theo (che si sta trasferendo per motivi di studio in un monolocale in una città vicina), è quasi inimmaginabile.

“Lei pensa: non ho notato che è diventato grande. No, non ha notato che stava cambiando, che stava per sfuggirle, che non poteva essere altrimenti.”
E quando se ne è resa conto, era troppo tardi.

Durante queste ventiquattr’ore, Anne-Marie, instabile e confusa, goffa e commovente, rivisita i momenti più importanti della sua vita, in gran parte dedicata alla maternità, tra l'oblio di sé stessa e la gioia di essere il centro di gravità della famiglia.
Anne-Marie e suo marito Patrick si erano conosciuti sul lavoro, entrambi impiegati nei grandi magazzini Leclerc.
Trent'anni dopo,hanno ancora la stessa routine, lo stesso lavoro ; Patrick è rimasto burbero e silenzioso, incapace di mostrare affetto ed empatia verso la moglie e Théo in questo è simile al padre, un ragazzo poco espansivo, che non mostra entusiasmo per niente che non siano i videogiochi e la musica di Ed Sheeran, sempre a disagio con la madre quando riceve i messaggi sul telefono, al punto da farla sentire un’esclusa

Con il suo ultimo figlio che ora vola via da solo, come può reimparare a vivere accanto a Patrick, e dare un nuovo senso per la vita che verrà?
“Come si ripensa il proprio ruolo
Philippe Besson riesce a portare un evento ordinario a momento sublime e commovente.
Con il suo stile elegante, preciso e dettagliato , scruta le emozioni contraddittorie, i pensieri segreti di una donna che si sente espropriata della sua maternità, vacillante di fronte all'orizzonte sconosciuto che si apre davanti a lei.
Una dolce malinconia e una follia impalpabile sfiorano questa madre mossa dalla sua infinita angoscia davanti a tutto questo spazio improvvisamente vuoto, percepito come un lutto
Un romanzo di infinita tenerezza fatto di emozioni sottili e universali.

Su Goodreads
https://www.goodreads.com/review/show/4845078338
38 views14:19
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2022-07-26 08:33:54 Buongiorno e buon martedì con i versi di Valerio Magrelli (buon onomastico a chi si chiama Anna)


"Esistono parole che costeggiano
il pensiero o lo attraversano
dolcemente oblique come lacrime.
Come ospiti dimenticati si aggirano
segrete per le stanze,
ogni cosa toccando.
Il loro andare sembra l'offerta lenta
di un frutto sulla terra."

Valerio Magrelli, da Aequator Lentis

https://twitter.com/VentagliP/status/1551800754842763267?t=8q0wyVwI-TmOkfcgsC2gUQ&s=3
57 views05:33
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2022-07-25 21:33:49 Titolo: Il mistero della donna tatuata
Autore: Akimitsu Takagi
Traduttore: Antonietta Pastore
Editore: Einaudi Editore
Genere: narrativa
Data: 07.07.2020
Letto da Jun Ichikawa
Audible
06.07.2022

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#recensione


Questo romanzo, scritto da Akimitsu Takagi nel 1948 e pubblicato per la prima volta in Italia nel luglio 2020, per Einaudi nella traduzione di Antonietta Pastore, era in lista (in realtà lo avevo anche iniziato all'epoca) da due anni ed era anche finito nel dimenticatoio, in verità. Il 6 luglio 2022, è stato pubblicato l'audiolibro per Audible, letto da Jun Ichikawa.
Questa è un po' la potenza degli audiolibri: da una parte quella cioè di riportare alla ribalta libri che diversamente sarebbero dimenticati, dall'altra quella di aiutare il lettore (nella fattispecie io :D) a recuperare i libri che erano in lista di attesa da tempo!

Veniamo alla storia, ambientata a Tokyo nel secondo dopoguerra, in un paese devastato che cerca di tornare alla normalità.

Al centro della storia c'è, come si intuisce dal titolo, una donna bellissima, Nomura Kinue, figlia del famoso tatuatore Hori’yasu. Il padre ha inciso sul corpo dei tre figli una rana, un serpente e una lumaca, infrangendo tutte le oscure credenze che impedivano a un tatuatore di rappresentare questi tre animali, perché forieri di una cattiva sorte:

“Pochi al mondo conoscono la bellezza dell’irezumi − il tatuaggio. E ancora meno sono coloro che subiscono il fascino insito nel gesto di imprimere una vita segreta su un corpo umano.”

E anche la bella Kinue subirà lo stesso destino dei suoi due fratelli, andando nella stessa direzione della credenza popolare. All'ispettore Matsushita il caso chiede di andare oltre le deduzioni canoniche.

Infatti, per risolvere questo caso, l'ispettore non potrà seguire il metodo classico, usando i principi della geometria euclidea.

Ora, voi non potete immaginare come mi si siano fatti gli occhi a cuoricino quando ho sentito questa frase! Ho interrotto l'audiolettura e sono passata subito a leggerla sull'ebook.

Queste parti sono state per me pura poesia.

L'esistenza delle geometrie non euclidee e l'entrata in scena di Kamizu Kyōsuke, un uomo brillante, "diplomato al liceo Ikkō, come Kenzō, col quale condivideva il talento per la matematica”, porterà l'ispettore alla risoluzione del caso.

La soluzione del caso, frutto del pensiero laterale, sarà possibile anche grazie all'orgoglio che viene messo da parte e all'apertura mentale che accetta anche ragionamenti corretti non convenzionali. Perché l'animo umano ha voragini misteriose e profondità insondabili:

“L’amore per la pelle tatuata… nell’animo umano esistono voragini misteriose.
Per un attimo, Kenzō ebbe l’impressione di essere sull’orlo di un precipizio, e di vederne riflessa negli occhi di Kyōsuke la profondità insondabile.”




Su Goodreads
https://www.goodreads.com/review/show/4867294114
58 views18:33
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