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Per condividere pensieri, letture, emozioni attraverso le parole.
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Gli ultimi messaggi 7

2022-07-02 17:42:57 Titolo: La cronologia dell'acqua
Autore: Lidia Yuknavitch
Traduttore: Alessandra Castellazzi
Editore: Nottetempo Edizioni
Genere: narrativa
Data: 19.05.2022

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#recensione

La cronologia dell'acqua è il titolo di uno dei primi racconti di Lidia Yuknavitch ed è anche il titolo che lei decide di dare a questo suo memoir: lei lo definisce un anti-memoir...





La storia inizia da un lutto: la nascita della sua bambina morta prima ancora di aprire gli occhi.
E questa non è solo la storia di un lutto, di come si sopravvive a un lutto, ma è anche la storia di mille violenze subite e a cui l'autrice si ribella, anche attraverso lo stare in acqua.
Non ci si sceglie la famiglia in cui si nasce, ma si può scegliere con chi sostituire dentro di noi le figure che ci hanno fatto soffrire e ci hanno segnato profondamente.

Dico da sempre che l'acqua è il mio elemento e che quando sono in acqua mi riconcilio profondamente con la parte più intima di me stessa. Credo che sia quello che prova la scrittrice, che ha iniziato a gareggiare in acqua sin da quando era piccolissima e che deve a sua madre il dono della passione nello stare in acqua. E se all'inizio della sua vita, la scrittrice nel gareggiare in acqua era come se fuggisse da qualcosa oppure si dirigesse verso qualcosa, man mano che si alleggerisce del fardello con cui deve convivere, impara anche a essere in acqua. Non è più un andare verso o uno scappare da. È semplicemente uno stare e un essere.

L'acqua e la scrittura sono le due chiavi con le quali Lidia apre le porte del suo passato, si racconta la storia del suo passato, senza alcuno sconto, e la riscrive per riconciliarsi con la vita, per curare le sue ferite. Si racconta la propria storia e la racconta e nel raccontarla trova anche chi ha il coraggio di dirle "Vedo la madre in te. Nella tua storia c'è più di quel che pensi."

Lidia ha colto l'essenza dello stare in acqua e ce lo porge in dono: "Ma conosco un segreto che loro ingnorano. Siamo tutti nuotatori prima che la terra e l'ossigeno albeggino. Conserviamo tutti il ricordo di quel passato blu respirabile."

Quante emozioni in questo memoir.
Straziante e terribilmente e rudemente bello!

È pieno di violenza, di sofferenza, di soprusi, di annichilimento della vita, ma è anche pieno di speranza. "La famiglia bisogna inventarsela. Seriamente."

"Non meritate la maggior parte di quello che vi è successo o vi succederà. Ma c'è qualcosa che posso offrirvi. Chiunque voi siate. Là fuori. Per quanto sia la solitudine, non siete soli. C'è un'altra specie di amore.
[...]
Entrate. L'acqua vi accoglierà."




Su Goodreads
https://www.goodreads.com/review/show/4751218987
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Aprire / Come
2022-07-02 08:04:36 Buongiorno e buon sabato con le parole di Anne Carson

https://twitter.com/ventaglip/status/1543097154742411265
86 viewsedited  05:04
Aprire / Come
2022-07-01 21:14:21 #Codice ~ Viaggio nel Metaverso (VI stagione)
Oggi, 01 luglio alle 23:40
RaiUno e RaiPlay
Conduce Barbara Carfagna

#invitoAllaVisione

Dall’ufficio stampa Rai

È dedicata al Metaverso ed è stata girata tra Corea, Europa e Stati Uniti, la puntata che apre la nuova stagione di “Codice - la vita è digitale”, il programma condotto da Barbara Carfagna, in onda da venerdì 1 luglio in seconda serata su Rai 1. Internet è di fronte a un’ennesima svolta: si sta aggiungendo una nuova dimensione fatta di realtà aumentata e realtà virtuale in cui è possibile lavorare, incontrare gli amici, giocare, fare acquisti. È il Metaverso, un ambiente immersivo in cui ognuno può entrare, sotto forma di avatar - vestito con abiti e scarpe esclusivi - usando lo smartphone o grazie a dei visori. In questo ambiente virtuale creato dalle macchine ci sono case in vendita, negozi, campi di calcio. Ma è una realtà concreta dove si potrà esprimere la propria creatività, o si rivelerà solo un’operazione marketing? Intanto, aziende e nazioni hanno già investito circa 40 miliardi in tutto il mondo. Insieme a esperti di mondi virtuali, si cerca di capire cosa ci si può aspettare nei prossimi anni, e si vedrà in che modo società tecnologicamente avanzate come quella coreana abbiano già portato la Capitale nel Metaverso con tutta la Pubblica Amministrazione. Dall’Europa dell’est, obiettivo su un intero villaggio nel Metaverso, costruito da alcuni investitori in attesa di vederlo realizzato dallo studio di architetti di fama mondiale Hadid. 

"Codice" è un programma di Barbara Carfagna e Giuseppe Giunta, per la regia di Luca Romani, e sul canale YouTube della Rai si possono vedere e ascoltare le interviste integrali in inglese.

Non mancate!
Sul canale YouTube della Rai si possono vedere ed ascoltare le interviste integrali in inglese.

È possibile rivedere la puntata di Codice sulla piattaforma www.raiplay.it. “
97 views18:14
Aprire / Come
2022-07-01 07:42:50 Buongiorno e buon inizio di luglio con i versi di Emily Dickinson


https://twitter.com/ventaglip/status/1542728699262427138?s=21&t=TVDWydDhvc1B86xmAFOhC
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Aprire / Come
2022-06-30 18:22:39 Titolo: Voli vespertini. E altri saggi su ciò che la natura ci insegna
Autore: Helen MacDonald
Traduttore: Anna Rusconi
Editore: Einaudi Editore
Genere: saggio
Data: 28.06.2022

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#recensione

Ritornare a leggere Helen Macdonald, dopo Io e Mabel, è comunque un'esperienza ricca di emozioni.

Con lo stile che le è tipico, in questa nuova raccolta di saggi, invita il lettore a recuperare la dimensione naturale con il mondo che ci circorda: "Lavorare come storica della scienza mi ha fatto capire che, a livello inconscio e in maniera inevitabile, guardiamo al mondo naturale come a uno specchio che ci rimanda la nostra immagine, la nostra visione della vita, i nostri bisogni, pensieri, speranze."

L'uomo è sola una delle componenti di un sistema complesso, quale è il mondo naturale. Capire e valorizzare le differenze, per arrivare ad amarle, è l'unica via possibile per imparare a vedere il mondo e a guardare ad esso in un modo non ego-centrato: "trovare vie per riconoscere e amare le differenze. Per vedere attraverso occhi che non sono i nostri. Per capire che il nostro modo di guardare il mondo non è l’unico. Per pensare a che cosa potrebbe significare amare chi non è come noi. E per gioire della complessità delle cose."

Non siamo noi il fulcro del Mondo: "La scienza fa qualcosa che sarebbe bello facesse piú spesso anche la letteratura: dimostrarci che viviamo in un mondo eccezionalmente complesso di cui non siamo il fulcro. Il mondo non appartiene, e non è mai appartenuto, soltanto a noi."

Helen Macdonald, attraverso le sue osservazioni e le sue storie, ci invita a fare nostro uno sguardo altro, che guardi non solo al benessere egoistico del singolo individuo o della singola specie, ma che faccia del benessere di tutti gli esseri viventi il proprio scopo nella vita: "Resistere e cambiare lo status quo sono azioni collettive, non individuali. Ciò di cui abbiamo bisogno è un intervento culturale massiccio e concertato, questo dovremmo sbrigarci a preparare."

I cambiamenti climatici sono il segno della nostra caduta a picco. Ciò che ancora sfugge ai più è il fatto che non sarà la Terra a scomparire, ma noi: «Qualsiasi cosa le facciamo, lei sopravviverà. A essere in pericolo è l’ambiente che ci ha reso possibile come specie. In pratica stiamo segando il ramo su cui siamo seduti, e se non ci sbrighiamo a capirlo la vita andrà avanti, certo, ma sarà una vita ben diversa». È anche convinta che non si tratterà di una scomparsa graduale. «Sarà improvvisa, e spaventosa», dice.


Infine, Helen Macdonald ci invita a sentirci membri di una comunità, così come sanno fare i rondoni: "Non tutti abbiamo la necessità di spingerci tanto in alto, cosí come molti rondoni disertano i voli vespertini perché indaffarati con la cova e la prole; ma, in quanto membri di una comunità, perché la vita possa prosperare e per il bene collettivo alcuni di noi sono tenuti a guardare in faccia cose che la dimensione quotidiana facilmente oscura. Cose che ci servono per stabilire una rotta anziché un’altra. Cose su cui dobbiamo riflettere per sapere quale sarà il prossimo passo da compiere. I rondoni sono la mia fiaba che parla di comunità, quella che ci insegna a prendere la decisione corretta di fronte all’imminente brutto tempo e alle nuvole ammassate come nere macerie sulla linea dell’orizzonte."

Su Goodreads
https://www.goodreads.com/review/show/4816425780
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Aprire / Come
2022-06-30 07:36:00 Buongiorno e buon giovedì 30 giugno, con i versi di Emily Dickinson che invitano a compiere gesti di gentilezza

https://twitter.com/ventaglip/status/1542363187370250242?s=12&t=nuTBr5a15Zic4d5dZ9u4oA
84 views04:36
Aprire / Come
2022-06-29 21:19:18 Titolo: La compagna Natalia
Autore: Antonia Spaliviero
Editore: Sellerio Editore
Genere: narrativa
Data: 27.01.2022

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#recensione

Antonia Spaliviero scriveva il diario sin da quando aveva tredici anni.
Come scrive il marito, nella nota finale: “Di solito erano piccole storie di una pagina o due, osservazioni su fatti che ci erano accaduti, su persone che avevamo incontrato. Quasi sempre ironiche o divertenti, ma perlopiù i suoi diari erano solo suoi. Antonia è morta il 15 giugno 2015.”

Qualche tempo dopo la morte di Antonia, il marito e la figlia hanno iniziato a mettere mano ai diari, quasi fosse un rituale per tenerla ancora in vita tra loro, preservandone il ricordo. Per pubblicare "La compagna Natalia", hanno dovuto “ricostruire il romanzo andando a cercare tra i diari del 1968, del 1982 e del 2015. Alcune parti erano addirittura scritte in stenografia, per cui abbiamo dovuto farle tradurre. È stato un lavoro difficile. Anche perché, oltre a La compagna Natalia, abbiamo trovato almeno altri tre o quattro racconti che con pazienza stiamo ordinando. È stato complesso ma bellissimo: continuare a stare con le parole di Antonia. Continuare ad averla con noi. Antonia si chiedeva perché mai scrivesse quei diari, ma non si è mai chiesta perché scrivere storie. Perché le storie e le persone continuano ad esistere finché qualcuno le ascolta.”

Questa storia, ambientata alla fine degli anni sessanta, è divertente, ironica, fa sorridere e riflettere. Una lettura piaevole che pone l'accento sulla condizione della donna alla ricerca della propria emancipazione. Questa è la storia di un'amicizia nata tra i banchi di scuola: un legame che è durato, nonostante la morte: “Alcuni adulti non perdono mai i tratti della loro infanzia, alcuni bambini non li hanno.
Mi piace incontrarli perché dimostrano il ciclo di cui siamo parte, quel gorgo energetico che non so come chiamare se non universo. Quell’energia che incarniamo per un periodo di tempo e che poi restituiamo.
Sono i miei morti che mi chiedono se non dovremmo sentire di più il dovere di usarla meglio, finché la possediamo, e come mai troppo spesso non ne siamo capaci, o meglio, consapevoli.”

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https://www.goodreads.com/review/show/4800237347
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Aprire / Come
2022-06-29 07:31:09 Buongiorno e buona festa dei Santi Pietro e Paolo, patroni di Roma e di tantissimi paesi/città italiane. Tantissimi auguri di buon onomastico a chi lo festeggia oggi


https://twitter.com/ventaglip/status/1542001664332337154?s=21&t=LpkJQyXQ9D9L-g3mlDneP
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Aprire / Come
2022-06-28 20:02:55 Titolo: La vita paga il sabato
Autore: Davide Longo
Editore: Einaudi Editore
Genere: giallo
Data: 21.06.2022

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#recensione

Aspettavo con ansia l’uscita del nuovo episodio di Vincenzo Arcadipane e di Corso Bramard: al mio solito anche per questa serie non ho cominciato dal primo volume (sic!), ma dal terzo “Una rabbia semplice”. E come dico per tutte le serie, recupererò anche i primi due.

Veniamo a “La vita paga il sabato”. Premetto che adoro Vincenzo Arcadipane: la sua è un’ironia pungente. Mi sono letteralmente piegata in due dalle risate in più di un punto, come qui
per un esempio:

“– Adesso me lo puoi dire dove andiamo o no?
– A Clot, commissario, – annuisce Pedrelli, gli occhi che perlustrano prudenti la strada.
– E dove cazzo sta?
– Nella valle di Alve.
– Che a sua volta…?
– Nel Cuneese, commissario, il computer mi dava un’ora e mezza di viaggio.
– Botta e Lavezzi con l’Alfa ci mettono un’ora e mezza. Noi se va bene arriviamo per pranzo. Possiamo almeno accendere il riscaldamento o è una tua pratica yoga contro l’invecchiamento?”

Come scrive Carlo Lucarelli nella sua bella recensione che è comparsa su La Lettura n. 552 del 26 giugno 2022, Vincenzo Arcadipane, “è un Uomo che Cerca”: “Guardare, pensare e tenersi le carte in mano. Resistere alla tentazione di rispondere alla domanda per cui sei lí, che siano lo stipendio o un’ossessione, come nel loro caso, ad avertici portato. Ossia: «Chi è stato?» ”

Un uomo che è mosso dall’inquietudine che è il motore della ricerca, dell’analisi delle domande laterali, implicite, che si nascondono dietro la Domanda “Chi è stato?”: “È sempre una domanda sbagliata da porsi per prima. Perché acceca quanto fissare il sole: finisci per non vederlo e, quando distogli lo sguardo, ti sfugge anche il resto. Questo gli ha insegnato Corso negli anni in cui hanno lavorato insieme o per meglio dire lui l’ha visto lavorare. Che c’è sempre una domanda piú piccola e modesta da cui è utile partire. ”

E proprio puntando i riflettori sulle domande secondarie che Arcadipane con Bramard riescono a risolvere il caso ambientato a Clot, un paesino nella Valle di Alve.

La risoluzione dei casi è sempre dovuta alla collaborazione tra Arcadipane e Bramard (che ogni volta dice che non partecipa alla risoluzione del caso e invece…):
“Arcadipane lo guarda. Non hanno parlato in auto per vecchia consuetudine, ma anche per non darsi tempo di arrivare a conclusioni a proposito di Ester e dei suoi capelli rossi. Conclusioni che non ci sono. E se ci sono abitano un terreno dove nessuno dei due vuole entrare.”

Un romanzo che si divora, un finale ricca di colpi di scena, non scontato.

“Mio padre ripeteva sempre che «la vita paga il sabato» per dire che anche se tardi la vita presenta il conto. Oggi per Clot è quel giorno.”


Su Goodreads
https://www.goodreads.com/review/show/4812390413
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Aprire / Come
2022-06-28 07:35:38 Buongiorno e buon martedì con le parole di Luigi Pirandello di cui ricorre oggi l’anniversario della nascita

"Abbiamo tutti dentro un mondo di cose: ciascuno un suo mondo di cose! E come possiamo intenderci, signore, se nelle parole ch'io dico metto il senso e il valore delle cose come sono dentro di me; mentre chi le ascolta, inevitabilmente le assume col senso e col valore che hanno per sé, del mondo com'egli l'ha dentro? Crediamo di intenderci; non ci intendiamo mai!"

Luigi Pirandello (28 giugno 1867 ~ 10 dicembre 1936)

https://twitter.com/VentagliP/status/1541639122468671494
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Aprire / Come