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#VentagliDiParole

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Categorie: Letteratura
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Per condividere pensieri, letture, emozioni attraverso le parole.
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Ratings & Reviews

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Gli ultimi messaggi 6

2022-07-08 08:08:38 Buongiorno e buon venerdì con le parole di Mario Desiati, tratte da Spatriati, libro vincitore del Premio Strega 2022

“Poiché ogni volta che cadiamo nel pozzo noi scendiamo alle piú profonde radici del nostro essere umano, e nel raffiorare portiamo in noi esperienze tali che ci permettono di comprendere tutto quello che gli uomini – i quali non cadono mai nel pozzo – non comprenderanno mai.”


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Aprire / Come
2022-07-07 08:04:25 Buongiorno e buon giovedì con le parole di Tayari Jones


"Ma casa tua non è il posto dove atterri; è quello da cui decolli. Non è possibile scegliersi una casa, come non lo è scegliersi una famiglia. Nel poker ti toccano cinque carte. Tre le puoi scambiare, ma due te le devi tenere: la famiglia e la terra in cui sei nato."

Matrimonio americano ~ Tayari Jones
Neri Pozza


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Aprire / Come
2022-07-06 19:42:50 Titolo: Nina sull'argine
Autore: Veronica Galletta
Editore: Minimum Fax
Genere: narrativa
Data: 07.10.2021

Leggi l’anteprima

#recensione

Caterina, detta Nina, è un’ingegnera a cui viene affidata la direzione dei lavori di una diga a Spina, in alta Val Padana.

Tante difficoltà legate al fatto che sia donna in un ambiente prettamente maschile, che sia al suo primo lavoro importante, che debba far fronte a tante complicazioni.

E Caterina “E ora è giovane, precisa, puntigliosa.” E questo suo essere precisa e puntigliosa non le rende certo la vita facile.

“Nina. Ma che è successo?
È che la vita è un casino, ecco quello che è successo, pensa Caterina, mentre avvita la caffettiera stringendo forte. Poi rimane là, davanti al cucinotto, ad aspettare che il caffè esca. ”

E Nina lo sa, nel cantiere, come nella vita, è sempre nella mancanza di comunicazione: “Se un giorno tutto questo crollerà, pensa Caterina, cosa dirò al processo? Sa, signor giudice, il problema era che non comunicavamo abbastanza. In fondo non è quello che si dice sempre? In cantiere come nella vita, alla base ci sono solo problemi di comunicazione. ”

Caterina non si lascia scoraggiare, anche quando il collaudo non si riesce a portare a termine perché i tempi non sono maturi e ripensa ai tempi dell'università a quando studiava scienze dei materiali e si comparava l'acciaio con la ghisa: “Per questo forse proprio oggi le viene in mente che ha sempre preferito la ghisa, con quel colore grigio opaco, dura ma fragile, inadatta alla trazione e alla flessione, ma resistente alla compressione e alla corrosione. Come in La cicala e la formica di Rodari, non ha alla corrosione. Come in La cicala e la formica di Rodari, non ha dubbi: sta dalla parte della ghisa, che la sua fragilità non vende, regala.”

Sul cantiere farà tesoro dell'esperienza dei suoi colleghi che hanno assolutizzato l'esperienza lavorativa: “Così il cantiere diventa tutto. Diventa casa, diventa famiglia, diventa consolazione.”

E lei sa che non può essere così. “Le poche case le scorrono accanto, nel suo tragitto. Adesso Caterina sa che per ognuna di loro c’è fuori un fantasma, una presenza che veglia e che protegge chi rimane. Una presenza che arriverà anche per lei, quando finalmente riuscirà a comprendere quale è il luogo che per lei si chiama casa.”


Tra 3 e 4 stelle.

Su Goodreads
https://www.goodreads.com/review/show/4704439403
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Aprire / Come
2022-07-06 08:02:38 Buongiorno e buon mercoledì con le parole di Ennio Morricone


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Aprire / Come
2022-07-05 21:38:25 Titolo: Mostruosa maternità
Autore: Romana Petri
Editore: Giulio Perrone Editore
Genere: racconti
Data: 12.05.2022

Anteprima non disponibile

#recensione

Appena ho iniziato a leggere questi racconti ho subito riconosciuto lo stile inconfondibile di Romana Petri. La prima cosa che ho fatto, allora, è stato controllare quali libri suoi avessi già letto e con mia somma sorpresa ho visto che non ne avevo letto neanche uno! E come è possibile questo fatto?
Sono andata a controllare i titoli dei libri che ha scritto ed ecco svelato il mistero: ci sono tre suoi romanzi che ho iniziato a suo tempo (appena usciti) e che, per un motivo o per un altro, non ho finito. Mi sono quindi ripromessa di saldare questo debito che ho con questa grande scrittrice.

Torniamo ai racconti: sono dodici, alcuni dei quali traggono spunto da fatti di cronaca nera, altri, pur essendo inventati, sono verosimili e plausibili.
Tutti investigano il "terreno oscuro" della maternità, scardinato le convinzioni comuni secondo cui ogni maternità è una maternità felice, scandagliando il complicato rapporto che lega le madri ai figli.
Tra i racconti si riconoscono i fatti del delitto di Cogne, a vent'anni dall'infanticidio, che aprono e chiudono la raccolta.
Romana Petri invita il lettore a non giudicare, perché spesso "Ci sono due versioni dei fatti. [...] Due versioni, due ipotesi, solo due. Ma che sono bastate a far prendere alla vicenda un corso che sembra destinato a non fermarsi, nemmeno adesso che mi hanno dato sedici anni."

Perché "Ci sono cose che il tempo non cancella".

La maternità è fatta anche di "Malinconie lunghissime, silenziosità, strani travisamenti che gli intuivo dietro gli occhi... E poi una certezza quasi sicura, quella di un pensiero che doveva fare costantemente."


Bravissima Romana Petri nel dare voce alle donne protagoniste di "quei percorsi della sofferenza e del disamore tanto indicibile e insopportabile da tradursi in follia nel compimento del gesto estremo.", come scrive Ermanno Paccagnini su La Lettura n. 546 del 15 maggio 2022.


Tra 4 e 5 stelle.

Su Goodreads
https://www.goodreads.com/review/show/4827244279
72 views18:38
Aprire / Come
2022-07-05 08:32:43 Buongiorno e buon martedì con i versi di Pablo Neruda



https://twitter.com/ventaglip/status/1544191907575873537?s=21&t=wQPv_1ryH3nLqzPHule-1g


per leggere l’intera poesia
https://www.poesiedautore.it/pablo-neruda/e-poiche-l-amore-battaglia
77 viewsedited  05:32
Aprire / Come
2022-07-04 21:34:55 Lontano dalla vetta', la montagna e un nuovo modo di vivere
Nel libro di Caterina Soffici
ANSA
4 luglio 2022


#DiVisteERiviste #invitoAllaLettura

CATERINA SOFFICI, 'LONTANO DALLA VETTA' (PONTE ALLE GRAZIE, PP 160, EURO 15).


    La tragedia della Marmolada ci spinge a interrogarci sul nostro rapporto con la natura, sulla sostenibilità e sui cambiamenti climatici.

Una riflessione a cui invita il libro della scrittrice e giornalista culturale Caterina Soffici che in 'Lontano dalla vetta. Di donne felici e capre ribelli' si chiede: "Ha senso il modo in cui viviamo?". "Si può vivere in un modo diverso? Forse, sì, rinunciando a qualcosa. Less is more".

    Considerazioni che tutti abbiamo fatto durante gli anni della pandemia e davanti all'impellenza delle domande poste dal cambiamento climatico e ora anche dalla crisi energetica della guerra.

    'Lontano dalla vetta. Di donne felici e capre ribelli' è una delle recenti pubblicazioni della casa editrice Ponte alle Grazie che da anni con il CAI propone nella collana 'Passi' una riflessione ampia e attenta sul nostro andare in montagna. Il libro racconta, dal punto di vista di una cittadina incallita vissuta per molto tempo a Milano e a Londra, la scoperta, inizialmente un po' forzata, della montagna. Ma l'esperienza pian piano si rivela carica di stupore, attenzione, rivelazioni, una lezione sull'importanza di trovare tempi più distesi, un rapporto nuovo con il lavoro e la natura, la comprensione di un mondo antico e autentico, e dei suoi tesori. Una storia sulla montagna che ha uno sguardo diverso, lontano da quello del turista mordi e fuggi, dell'escursionista avventuroso, dell'abitante locale. Lo sguardo di una donna aperta all'ascolto, all'incontro, a mettere e mettersi in discussione.

    Non è un racconto sugli eroi delle vette, la conquista, la sfida, la battaglia, ma un narrare più intimo fatto di piccole cose: mirtilli, prati, stelle cadenti, massi scaldati dal sole, capre, personaggi minori che abitano le valli. Non è la decrescita felice, ma un rifiuto degli anni Ottanta dell'abbondanza - quelli in cui è cresciuta l'autrice. Una forma di sensibilità meno competitiva che le nuove generazioni hanno già acquisito e che i "Boomer" stanno imparando da loro, basta pensare all'ondata di dimissioni, alla ricerca di lavori magari meno pagati ma più appaganti, al ritorno ai borghi per abitarli in modi nuovi, grazie a Internet e smart working.

    Basta poco per cambiare ritmo e vivere come i cittadini hanno dimenticato: camminare, respirare, spaccare la legna, spalare la neve, fare yoga o stare semplicemente seduti su un masso caldo di sole ci dice la scrittrice che vive tra Londra e un paese sulle Alpi della Valle d'Aosta e che in montagna ha scoperto che non è necessario correre per raggiungere la cima, perché il vero scopo non è arrivare sempre più in alto, ma riappropriarsi di un tempo antico e dilatato.
75 views18:34
Aprire / Come
2022-07-04 07:59:11 Buongiorno e buon lunedì con i versi di Emily Dickinson


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Aprire / Come
2022-07-03 20:54:15 Titolo: Eden
Autore: Monica Sabolo
Traduttore: Fabrizio Ascari
Editore: La Nave di Teseo
Genere: thriller psicologico
Data: 17.02.2022

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#recensione

Ritorno a leggere Monica Sabolo (scrittrice italiana che da anni vive in Francia, che scrive e pubblica in francese e che in Italia lèggiamo tradotta). La prima volta che ho letto un suo romanzo era nella traduzione di Sergio Claudio Perroni, Summer, e ne rimasi folgorata (credo anche per via della traduzione!).
La traduzione stavolta è di Fabrizio Ascari.

Questo thriller psicologico ha come protagonisti delle adolescenti che gravitano attorno a una foresta (non è precisato in che luogo sia ubicata). Questa foresta è avvolta da un fitto mistero: una forza oscura sembra attrarre verso il suo interno chi osa sfidarla.

“Le nostre vite si svolgono apparentemente in maniera casuale, caotica o monotona, siamo impegnati in un’attività, ricamiamo un cuscino bianco per giorni, settimane, un’intera esistenza, in una ripetizione scialba e priva di senso, ma all’improvviso, quando non ne abbiamo alcuna consapevolezza, presi dal punto croce, appare un motivo a chi guarda: una testa di cavallo, un villaggio sotto la neve, una donna nuda.”


Finché tutto precipita e la forza che si sprigiona dalla foresta sembra avere il sopravvento sulla “gang delle ragazze:

“La foresta bisbigliava i nostri nomi in una lingua senza parole, e una presenza inafferrabile, un’energia illimitata scorreva nelle nostre vene, sciogliendo i nostri gesti, riscaldando i nostri muscoli, e ci lanciava nella notte, in un impeto incontenibile. Non eravamo che impulso. Eravamo indistruttibili.”


Fin qui ero certa di dare tre stelle e poi nelle ultime pagine mi ha strappato la quarta stella, per il ritmo serrato degli eventi e per la poeticità del testo

“Non so bene che cosa mi abbia fermato quella notte, forse lo spazio e il tempo si erano invertiti, come un paesaggio in una sfera di vetro che si capovolge; forse era nata un’altra me stessa, che capiva, in una folgorazione triste, che il desiderio e la sua realizzazione non si pongono esattamente l’uno sull’altra, che tra loro rimane un vuoto, quello della inconsolabilità.”

La foresta è la metafora delle nostre paure e delle nostre emozioni più segrete che si scontrano e si congiungono.


“Qui dove c’è la possibilità di un rifugio, di un altrove, qui dove mormora la poesia, la nostra memoria. Qui dove sussurrano le voci degli scomparsi. Nulla si volatilizza, nulla scompare, adesso lo so. Assillerò coloro che ignorano la necessità del rifugio, della frontiera, dell’ombra. Sarò la custode del mondo oscuro della foresta. Veglierò su di lui, mi opporrò a coloro che vogliono distruggerlo. Rimarrò in piedi, minuscola sulla strada, innalzando barricate irrisorie. Sarò qui sul limitare, tra il caos e il silenzio; cercherò il segreto nascosto dietro il paesaggio, all’origine.”

Su Goodreads
https://www.goodreads.com/review/show/4822904290
79 views17:54
Aprire / Come
2022-07-03 07:50:58 Buongiorno e buona domenica con i versi di Emily Dickinson

https://twitter.com/ventaglip/status/1543456612681228288?s=21&t=f4rAYaD6F2Eu36fwOgBFdg
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