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Fabrizio Cotza

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Categorie: Psicologia
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Descrizione dal canale

Il canale degli Imprenditori Sovversivi.

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Gli ultimi messaggi 2

2022-04-07 17:26:47 AZIENDE SANE.
(Ma con un altro tipo di problema).

È un dato oggettivo, molte PMI salteranno per aria nei prossimi mesi, e già molte sono fallite. Ma non è questa la difficoltà che stanno vivendo i nostri clienti. Che invece è esattamente opposta. Essendosi strutturati bene negli anni scorsi stanno ricevendo le richieste dei clienti rimasti “orfani” dei loro storici fornitori. In poche parole hanno un esubero di richieste e di lavoro.

La problematica che stanno avendo, quindi, è trovare velocemente personale competente e abituato agli alti standard che vengono richiesti (se arrivano da aziende fallite sono abituate a bassi standard, quindi reggono qualche mese e poi se ne vanno).

Non è neanche un problema di stipendi offerti, quasi sempre più alti della media nel loro settore. È proprio un problema di qualità e di atteggiamento verso il lavoro.
Cosa cercano? Figure di ogni tipo, dall’ufficio acquisti, alla produzione, al commerciale. Ruoli operativi e di responsabilità. In contesti dove i valori non sono di facciata ma reali, soprattutto in termini di attenzione all’essere umano.

Non mancano le candidature, spesso (ma non sempre) numerose, bensì la consapevolezza, da parte di chi si propone, di avere grosse lacune sia nelle competenze tecniche (obsolete) che in quelle trasversali (nonostante i curricula abbondino di “proattività”, “capacità relazionali” e “doti comunicative”, che poi vengono smentite sin dal primo colloquio).

Sia chiaro, quelle dei nostri clienti non sono aziende perfette, e non hanno il prestigio delle grandi multinazionali. Ma sono aziende sane e questa difficoltà a trovare collaborati validi sta diventando la vera priorità sui quali ci chiedono sempre più spesso supporto.

Quello che cerchiamo di trasferire loro è che deve cambiare radicalmente anche il modo di cercare e inserire persone valide, che il mercato non offre più. Vanno “coltivate in casa”, quindi selezionate quando non si è in emergenza, puntando sull’attitudine e sul carattere. Una visione di lungo periodo, che adesso sta premiando chi ha applicato questo concetto negli scorsi anni. E che rappresenterà l’attività Sovversiva prioritaria da fare nei prossimi mesi.
739 views14:26
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2022-03-31 16:09:56
RICOMINCIAMO, SENZA RANCORI.
Qualche giorno fa mi è ricomparsa questa vecchia inserzione, fatta esattamente 5 anni fa sui vari social.
Se l’avessi pubblicata nei mesi scorsi avrebbe creato un sacco di polemiche, o forse sarebbe stata censurata, mentre all’epoca fu quasi ignorata.

Adesso che la situazione sembra essere più tranquilla, come testimonia la fine dello stato di emergenza, spero che anche la scontro sociale creatosi tra “no” e “pro” (deleterio ed inutile) si dissolva fino a scomparire.

Ciascuno ha fatto la propria scelta, con i pro e i contro che comporta qualsiasi decisione, e nessuno dovrebbe permettersi di giudicare dall’esterno, senza sapere i motivi più profondi che l’hanno determinata.

Andiamo oltre, senza rancori inutili. Eravamo tutti spinti da motivazioni che ritenevamo valide, o da paure irrazionali.
Nei prossimi mesi capiremo (mi auguro) di essere sullo stesso treno, che ci sta portando verso scenari non molto piacevoli.
Essere un po’ più uniti potrebbe aiutarci tutti.
634 viewsedited  13:09
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2022-03-30 13:35:32 LE FINTE “BUONE NOTIZIE”.
È davvero sorprendente come l’informazione continui a dare notizie rassicuranti o addirittura trionfalistiche sulla situazione economica italiana, evidenziando nei titoli solo gli aspetti positivi e non dando risalto a tutto il resto.

Di oggi l’ennesimo esempio.
Titolone dell’ANSA che annuncia un meraviglioso +16,9% di crescita annuale del fatturato nel settore industriale.
Poi vai a leggere tutto l’articolo (cosa che purtroppo in pochi fanno) e scopri che:

A “spingere” è principalmente il settore energia, ovvero le multinazionali che estraggono e raffinano petrolio e gas, cresciute del 49,6%. Quindi utili che finiscono nelle mani di pochi a scapito dei tanti che subiranno i maggiori costi.
Ed infatti la seconda notizia è che il settore industriale nel suo complesso (quindi in questo caso anche molte PMI) ha visto crescere i prezzi alla produzione del 32,8%.

Quindi alla luce di tutto questo cosa sappiamo del trionfale aumento del fatturato del 16,9%? Soprattutto che è la diretta conseguenza dell’aumento delle materie prime e dell’energia (quel 32,8%). Aumenti che in parte stanno assorbendo le aziende e in parte stanno scaricando sui consumatori finali, con l’aumento dei prezzi (il fatturato in crescita del 16,9%). E questo non ha niente a che vedere con un aumento di ricavi legati a maggiori consumi e quindi ad una reale crescita diffusa. È solo un segnale di impoverimento per tutti a beneficio di pochissimi.

Il titolo corretto quindi doveva essere:
“Poche multinazionali stanno facendo affari d’oro, mentre si stanno impoverendo le piccole imprese e i singoli cittadini”.
Ma ovviamante questo non avrebbe creato molto consenso popolare.
595 views10:35
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2022-03-15 14:26:03
APPLAUSI.
Il successo di una nazione deriva necessariamente dal sacrificio fisico, emotivo e psicologico dei suoi abitanti, i quali hanno iniziato già da tempo a sacrificare loro stessi, per ambire al tanto agognato successo personale.

Sono solo piani paralleli di uno stesso sistema, sbagliato nella sua essenza, ma che continuiamo a difendere come se fosse l’unico possibile.

L’idea che tutto possa crollare manda nel panico soprattutto chi ha legato lo scopo della propria esistenza al potere, alla popolarità e ai soldi. Ovvero agli “applausi” da ricevere da quel mondo che, spesso inconsciamente, sta contribuendo a distruggere.
840 views11:26
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2022-03-10 11:36:02 LA “VALANGA” PERFETTA.
Essendo a contatto con tantissimi titolari di micro e piccole imprese ascolto le loro storie, le loro preoccupazioni ed i loro problemi.
E quello che emerge in maniera sempre più evidente è che in tanti si stanno trovando di fronte ad una situazione molto più complessa rispetto al 2008, l’anno terribile della crisi mondiale.

Quella, infatti, fu una valanga che travolse tutti allo stesso modo: grandi, medi e piccoli.
Questa volta no, la valanga è stata selettiva. Altro che “tempesta perfetta”. Questa è la valanga perfetta. Sta abilmente salvando le grandi multinazionali e sta travolgendo in maniera chirurgica quelle piccole.
Dopotutto un politico una volta mi disse: fare lobbying con 30 multinazionali è semplice, ma mettere d’accordo decine di migliaia di teste è impossibile. Ecco perché non faremo mai nulla per salvare le PMI.

Ed infatti Draghi l’ha detto chiaramente nel suo rapporto al G30: le imprese “zombie” non andranno agevolate.
Il che sarebbe anche teoricamente corretto e condivisibile.
Il problema nasce quando vengono portate piccole aziende sane a diventare zombie mentre dall’altra parte si continuano a sostenere con soldi pubblici grandi aziende veramente bollite da anni.
Alla faccia della meritocrazia.

La realtà è che la pluralità di piccole aziende, caratteristica tutta italiana, ha sempre rappresentato un problema per chi vuole avere il controllo assoluto su tutto. Troppa libertà d’azione e di pensiero. Quindi un colpetto alla volta stanno riuscendo a trasformarle davvero in zombie.

Certo, colpisce la totale passività con cui si sta accettando tutto questo.
Associazioni di categoria silenziose di fronte a norme folli e tutte nostrane, che per esempio stanno distruggendo l’intero settore del turismo. Impedimenti al lavoro che ormai di scientifico non hanno più nulla, e rimangono solo come coercizioni punitive. Politiche energetiche così poco lungimiranti da sembrare masochistiche.
E potrei continuare a lungo con la lista.

Ma dopotutto a chi interessa salvare i piccoli imprenditori? A nessuno.
Fanno molto più gola i loro risparmi accumulati in anni di sacrifici. Che presto dovranno essere usati per sopravvivere alla “valanga perfetta”.
925 viewsedited  08:36
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2022-03-06 12:29:53 SCELTE GIUSTE.
Quando un cliente mi chiede di affiancarlo nei colloqui di selezione di nuovo personale ci sono due fattori che verifico sempre, perché col tempo ho constatato che sono fondamentali per capire se il candidato ha le caratteristiche di base per poter essere inserito in un’azienda Sovversiva.

La prima è legata alla capacità della persona di ammettere gli errori che ha commesso in passato. Se tende a minimizzarli e giustificarli o addirittura fatica ad ammetterne uno è molto probabile che li commetterà nuovamente in futuro e che li nasconderà una volta fatti, trovando poi colpevoli tra i colleghi.
Questo comportamento è più dannoso dell’errore stesso, poiché impedisce alla persona di crescere e di farsi aiutare. E distrugge il clima del gruppo.

La seconda caratteristica che verifico è il suo senso dell’umorismo. Se fraintende le battute, leggendole come affermazioni serie, se si impermalosisce o se addirittura si infastidisce (perché il colloquio di lavoro è una cosa “seria”) allora ci sono buone possibilità che una volta inserito avrà difficoltà a fare squadra, a portare allegria e a sdrammatizzare quando c’è tensione nel suo reparto.

Ovviamente queste non sono le uniche due caratteristiche da verificare, ma se mancano entrambe è probabile che gli altri talenti o le competenze tecniche che possiede non saranno sufficienti a compensare i problemi che creerà con il suo inserimento.
765 viewsedited  09:29
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2022-02-23 13:14:38 LA VALANGA È ARRIVATA.
Qualche giorno fa mi ha chiamato un bravo collega per propormi di organizzare assieme un evento incentrato sulla consapevolezza dell’imprenditore, al fine di aiutare chi è in difficoltà.
Ho rifiutato.

Non per cinismo, ma perché bisogna essere onesti nel dire le cose come stanno.
Fino a qualche anno fa un evento del genere avrebbe avuto una sua utilità, ma se dopo questi due anni hai ancora bisogno di un corso formativo per renderti conto della situazione significa che non puoi essere aiutato. Quindi l’evento servirebbe solo a noi formatori per guadagnare dalla tua partecipazione.
Il che non rientra tra i miei valori e neppure tra le mie priorità.

Come racconto spesso nei miei post, ci sono sempre 3 fasi che si succedono tra loro.
Fase 1-
Quella della pallina di neve che si stacca dalla montagna. In pochissimi la vedono o gli danno la giusta importanza, poiché tutto va ancora bene nel villaggio a valle. Questa è la fase in cui chi fa il mio lavoro dovrebbe attivarsi maggiormente per rendere consapevoli gli ignari abitanti del villaggio che tra un po’ potrebbero avere dei problemi, e che quindi dovrebbero iniziare a fare qualcosa per evitare problemi futuri.
Purtroppo non essendoci un pericolo imminente in pochi raccolgono l’appello.

Fase 2-
Quando la pallina di neve si trasforma in valanga ed è più facile avvisare le persone del pericolo imminente. Rimane poco tempo, ma qualcosa si può ancora fare per mettere in salvo qualcuno. Questa fase per quanto mi riguarda è terminata due anni fa, quando feci uno dei miei rari video in diretta, ad inizio pandemia. C’erano tutti i segnali dell’arrivo di una valanga, sebbene non sapessi COME si sarebbe manifestata.
In quella fase ho detto cosa serviva fare per prepararsi allo schianto. Qualcuno per fortuna ha accolto i miei consigli ed ha iniziato a fare un percorso per rafforzarsi.

Fase 3-
Quella attuale.
La valanga ha travolto il villaggio e adesso chi è rimasto sepolto vorrebbe essere aiutato. Qualcuno lo puoi ancora salvare, per carità, ma sarebbe assurdo dirgli “prendi consapevolezza che sei sotto ad una valanga”. Devi spalare per tirarlo fuori dalla neve, fargli un massaggio cardiaco, salvargli la pelle senza che lui sia in grado di fare qualcosa per se stesso.
Operazione complicata, pericolosa e faticosa.

In questa fase preferisco seguire coloro che mi hanno creduto quando li ho avvisati dell’imminente pericolo. Aver messo in sicurezza loro è stato il mio obiettivo primario, ed è la giusta ricompensa per chi è stato lungimirante. Ed è quello che farò nei prossimi 2-3 anni.
Le rare eccezioni saranno per coloro che in realtà avevano già iniziato autonomamente a costruire il rifugio ed ora vogliono semplicemente unirsi ad altri.
Perché sono ancora vivi e vegeti e non moribondi sotto la neve.

Mi spiace davvero dirlo, ma i giochi ormai sono fatti. Quando torneremo in fase 1, e tutti crederanno di essere tornati alla “normalità” (senza rendersi conto delle nuove palline di neve che iniziano a rotolare a valle), ecco che avrà senso riprendere a fare eventi sul risveglio della consapevolezza imprenditoriale.
Ora no. Ora è tardi.
207 views10:14
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2022-02-20 12:19:31 TOGLIERE.
Il mio scopo, da oltre 10 anni, non è aggiungere ma togliere.
Si applica nella vita professionale come in quella privata.
Quindi ho ridotto le ore di lavoro, selezionato i clienti, eliminato le attività inutili.
Così come nel privato ho chiuso con i rapporti privi di significato ed ho fatto a meno del superfluo.

Togliere ha alcuni svantaggi iniziali, che però vengono compensati nel lungo termine dai vantaggi.
Perché quando crei nuovo spazio, dopo la prima sensazione di “vuoto” ti accorgi che poi arrivano cose nuove, che tutto quel “pieno” prima ostruiva.

È in quest’ottica che ieri ho preso una decisione importante: per i prossimi 3 anni vorrò lavorare solamente con 30 clienti.
Creando con loro un patto ancora più forte, di collaborazione esclusiva.
Anche questa volta “togliere” sarà all’inizio doloroso e antieconomico, ma sono altrettanto sicuro che questo porterà benefici molto più grandi sia per me che per loro.

Togliere, non aggiungere.
105 viewsedited  09:19
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2022-02-12 10:33:17 MEZZO SECOLO.
Probabilmente lo avrete già sentito al telegiornale o letto tra le notizie di gossip.
Dopotutto non si parla d’altro, da giorni.
Ma se siete completamente fuori dal mondo (che conta) ve lo dico io:
oggi compirò mezzo secolo.

La prima difficoltà è stata trovare la candelina per la torta, con la scritta “mezzo secolo”.
La seconda è stata pensare a questo post, ovviamente autocelebrativo, perché non è mica facile arrivare a questa età mantenendo lo spirito di un “fanciullo scherzoso” (così mi chiama ancora adesso mio padre), nonostante le tante brutture che mi circondano.
E alcune sono davvero terribili.

La bruttura più grande è quella degli ipocriti. La finta bontà mi devasta più della cattiveria manifesta, e andrebbero condannati ai lavori forzati tutti coloro che usano termini come “l’amore universale” o “il bene collettivo” ma che non esitano un istante a schiacciare con gusto le libertà di chi ha idee e pensieri discordanti dalle proprie.

Subito dopo viene la bruttura dell’arroganza degli stupidi. Che unisce trasversalmente i laureati con 3 master e gli analfabeti più o meno funzionali. Li riconosci subito perché prendono frasi fatte, spesso simili ai tormentoni dei comici mediocri, e le ripetono atteggiandosi a grandi conoscitori di una materia.

Infine il cinismo, che ormai ha contagiato tutti noi, chi più chi meno. Per difesa, per aridità interiore o semplicemente per emulazione.
Guardiamo ciò che non va e pensiamo che dopotutto non dipende da noi, che la colpa è di altri e quindi non c’è nulla da fare.
Siccome non mi piace dover riconoscere di esserlo diventato anche io, ho trovato un escamotage: mi son detto che il mio non è cinismo ma difesa naturale. Sono solo selettivo, non insensibile. Preservo solo le mie energie, non sono un debosciato.

Perché in questo mio primo mezzo secolo di vita una cosa l’ho imparata bene: a giustificare tutti gli errori commessi, a trovare degli espedienti intellettuali raffinatissimi per assolvermi da tutto e a fare in modo che i carnefici fossero sempre gli altri.
Mi sono auto collocato tra i pochi veramente coerenti, generosi e intelligenti, con la classica spocchia di chi è pieno di complessi di inferiorità ma cerca di darsi un tono.
E qualche volta ci sono persino riuscito.
Anche grazie a qualcuno di voi, che mi ha benevolente incoraggiato, con parole affettuose, a proseguire nella scrittura delle mie cotzate.

I detrattori li ho bannati quasi tutti. Ne tengo qualcuno, giusto come gruppo di controllo, come si dovrebbe fare con un farmaco sperimentale.
Quando loro si palesano capisco di essere uscito dalla mia mediocrità. Se rimangono silenti è perché sono caduto anche io nell’ipocrisia, nella stupidità o nel cinismo. Esatto, proprio le 3 cose che maggiormente detesto negli altri. Che casualità, eh?

Ora, rileggendo questo lungo pippone mi sono reso conto che fa parte della categoria dei post che renderà silenti i miei detrattori. E quel che è peggio attirerà gli auguri di persone che non conosco, a cui forse sto intimamente anche antipatico (vi capisco, davvero) o che semplicemente lo faranno perché non possono non farlo, per educazione.

E quindi per coerenza dovrei cancellarlo. Ma la mia arrogante stupidità mi spingerà a pubblicarlo ugualmente e leggerò i commenti senza il bisogno di rispondere “grazie mille!” a tutti. E soprattutto eviterò di fare il post in cui elenco i numeri di quanti auguri ho ricevuto, con il classico “ringraziamento collettivo”.

Ebbene, il mio primo mezzo secolo ha prodotto questo ben misero risultato. Quindi “pregate per me”, come ripete spesso il finto Papa.
Ma per me fatelo davvero.
25 views07:33
Aprire / Come
2022-02-05 14:33:35
IL BOOM!
Ma come? Non eravamo in pieno boom economico, con percentuali di crescita mai visti negli ultimi mille millanta anni?

Non vorrete per caso dirci che quel PIL in crescita è solo attribuibile a poche grandi multinazionali e a specifici settori, legati ad esempio alla sanità?

Non ditelo agli italiani, mi raccomando, lasciamoli nei loro sogni fatati.
76 views11:33
Aprire / Come