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Fabrizio Cotza

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Indirizzo del canale: @cotzafabrizio
Categorie: Psicologia
Lingua: Italiano
Abbonati: 587
Descrizione dal canale

Il canale degli Imprenditori Sovversivi.

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Gli ultimi messaggi

2022-07-15 17:08:13 È uscito il primo articolo della rubrica che curerò ogni Venerdì per L’Indipendente. Parlerò di micro e piccole imprese, di come resistere allo strapotere delle multinazionali e soprattutto di come un imprenditore può diventare “Sovversivo”.
Attendo i vostri feedback ;)

https://www.lindipendente.online/2022/07/15/microimprese-lultimo-baluardo-di-liberta-si-difende-in-trincea/
186 views14:08
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2022-07-11 13:05:53
Oggi pomeriggio io e il mio amico Matteo Gracis ci faremo una chiacchierata in diretta su Facebook, su un tema a me molto caro. Ovvero perché salvare le piccole imprese significa salvaguardare la nostra libertà come popolazione.
Accetto pochissime richieste di interviste, ma ho grande stima di Matteo perché negli ultimi anni è uno dei pochi giornalisti che ha mantenuto una grande coerenza ed onestà intellettuale. Ci vediamo più tardi sulla sua pagina Facebook.
188 views10:05
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2022-06-30 11:52:08 BUEN RETIRO.
Ho solo 50 anni, ma molto tempo fa ho realizzato che aspettare la pensione per concedersi un po’ di riposo fosse una pessima idea. E non condivido neppure il famoso motto, attribuito a Confucio, ovvero “fai del tuo lavoro la tua passione e non lavorerai neppure un giorno”. Perché quella “passione” può trasformarsi in una trappola fatale che cattura l’intera esistenza, non lasciando spazio a tutto il resto.

Una dozzina di anni fa decisi di concedermi il lusso di un anno sabbatico. Bella esperienza, soprattutto per me che all’epoca lavoravo 7 giorni su 7, con una media di 14 ore quotidiane. Fu come svegliarsi da una ipnosi, che mi aveva portato a dimenticare tutto il resto. A volte persino me stesso.

Così iniziò un lento ma progressivo percorso di disintossicazione, finalizzato a riprendere il controllo sulle mie scelte: quando spingere volontariamente con il lavoro e quando prendermi delle pause. Pause fondamentali, se poi devi davvero fare ottime prestazioni.

Durante i miei corsi le paragono alle frenate prima dell’imbocco di una curva. Che va fatta invece accelerando nuovamente.
I periodi complessi sono le curve da affrontare, in accelerazione. Ma se prima non freni rischi di uscire fuori strada.

C’è chi ha bisogno di lunghe pause e chi si ricarica in mezza giornata. Questo è soggettivo. Ma per capire di cosa avete bisogno dovete ascoltarvi senza il frastuono delle urgenze, della tensione e della fretta. Quindi dovete rallentare.

Si potrebbe riassumere tutto questo citando Niccolò Fabi, “Chi si ferma è perduto, ma si perde tutto chi non si ferma mai”.
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2022-06-24 12:05:08 MORRA CINESE PROFESSIONALE.
Amo studiare i comportamenti umani, soprattutto nelle sue manifestazioni in ambito lavorativo e professionale.
Mi affascina scoprire come si genera un conflitto, cosa avviene quando in un gruppo non c’è fiducia o le conseguenze di un accordo non mantenuto.

Ma ultimamente mi sono concentrato su uno specifico comportamento, ovvero il saluto tra due soggetti in ambito professionale. Un tempo era un gesto semplice ed istintivo: la stretta di mano. Poteva essere floscia, sicura o stritolante a seconda del carattere, ma nessuno aveva dubbi su cosa fare.
Adesso no.

Sì è trasformato tutto in una tragicomica partita a morra cinese. C’è una frazione di secondo in cui devi intuire quale saluto farà chi hai di fronte. È un momento decisivo per entrambi.
Qualcuno tira il sasso (il pugno chiuso), qualcuno si gioca la carta (la mano aperta).

Io sono un giocatore prevedibile. Vado sempre di mano aperta che, come si sa, vince sul pugno chiuso.
Quindi nel caso mi incontriate sapete come vincere su di me.
Andate di forbice.
118 views09:05
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2022-06-20 12:56:55 LETTERA AD UN IMPRENDITORE MAI NATO.
Provo una grande simpatia umana per chi mi contatta per dirmi che vorrebbe iniziare a fare l’imprenditore, ma 9 volte su 10 rifiuto la richiesta di aiutarlo a realizzare questo suo sogno. Anche perché “sogno” non è proprio la parola adatta, dal momento che l’esperienza che vivrà sarà più simile ad una difficile nottata dopo un matrimonio al Sud.

Però a mio modo aiuto queste persone, diventando il primo vero ostacolo, dei tanti che in futuro dovranno affrontare. Sì, perché si presentano spesso ultramotivati da qualche corso in cui li hanno imbottiti di “se vuoi puoi”, “io sono ok, tu sei ok”, “prendi in mano la tua vita” e poi alle prime tre domande un minimo concrete vanno già in difficoltà.

Dunque la mia missione umanitaria consiste nel disincentivare tutte queste brave persone a sfracellarsi contro il muro della realtà, dilapidando le già scarse risorse economiche che hanno.

Partendo da alcuni presupposti di base:

1 - Non puoi iniziare dall’alto se non ti sei già sporcato le mani in basso.
Ovvero non puoi pensare di aprire un ristorante se non hai mai fatto il cameriere o se non sai come funziona una cucina. E comunque aver fatto il cameriere non ti garantisce assolutamente che tu abbia le qualità per fare il titolare.

2 - La motivazione (passione, creatività, impegno etc) deve essere legata ai dati. Dire “secondo me è una buona idea” non ha alcun valore se ti manca uno straccio di analisi SWOT ed un banalissimo business plan. E neppure quelli saranno sufficienti.

3 - Dai per scontato che tutto andrà peggio di come lo prevedi e programmi. Perché ci saranno ritardi, difficoltà impreviste, costi che non hai preventivato e i clienti non arriveranno dal giorno dopo. Sarai in grado di far fronte a tutto questo?

Ci sarebbe altro da dire, legato alle varie competenze tecniche e (soprattutto) trasversali, ma già con questi primi 3 punti il 90% cambia idea o si demoralizza. Ovvero evita un fallimento annunciato.

Mi auguro che questo post serva quindi ad eliminare il 90% delle richieste che mi arrivano da parte di improbabili futuri imprenditori, liberandomi dalla responsabilità di dover fare la parte del demotivatore con tutti loro.
Ruolo che mi riesce particolarmente bene ma che richiede tempo che preferisco destinare al mio relax creativo.
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2022-05-24 09:36:14
È bello sapere che le mie cotzate contribuiscono a smontare il mito creato attorno alla necessità di uscire dalla zona di comfort per potersi evolvere personalmente e professionalmente. In realtà imparare ad espandere la zona di comfort porta risultati molto maggiori, in termini di benessere, salute psicofisica ed equilibrio emozionale.
111 views06:36
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2022-05-11 10:16:07
I PROGETTI CHE AMO.
Un anno e mezzo fa i titolari di 3 grandi strutture legate al mondo dell’automotive mi hanno proposto di guidare un progetto che coinvolgesse altri loro colleghi, super “selezionati”, per fare degli incontri di confronto e crescita imprenditoriale.
Ne è nato un percorso che sta superando le mie più rosee aspettative, perché in un mondo tipicamente “geloso” dei propri segreti si è formato un gruppo di persone che si stanno aiutando e supportando, ma soprattutto che nei prossimi anni innoveranno in maniera dirompente il loro settore.

Sono fiero di loro e orgoglioso di far parte di questo gruppo di Imprenditori Sovversivi che hanno preferito allearsi piuttosto che farsi la guerra.

(Già la location, con vista sulle colline senesi e non dentro l’aula di un hotel, è significativa...)
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2022-05-06 10:51:17 UN NUOVO VIAGGIO.
Ogni edizione dell’Accademia Sovversiva è come un nuovo viaggio che organizziamo con 25 amici, disposti a passare 5 mesi con noi senza sapere bene dove li porteremo, che avventure gli faremo vivere e che sfide dovranno affrontare.

Si affidano a noi, molto spesso perché qualcuno che ha già fatto questo viaggio glielo ha consigliato dicendogli semplicemente “vedrai che poi mi ringrazierai”.
Sinceramente non so quanti, a metà del viaggio, ringrazierebbero l’amico

Perché in effetti alcuni si aspettano il villaggio turistico a bordo piscina, mentre noi li portiamo in mezzo alla foresta ad affrontare paure inconsce, situazioni delicate mai gestite o semplicemente attività aziendali che non amano fare.

Poi c’è un momento in cui si intravede l’uscita dalla foresta, che porta ad una spiaggia caraibica. Quello è il premio per chi ha compreso che l’azienda, con tutti i suoi problemi e difficoltà, non è altro che lo specchio di tutto ciò che siamo e ci portiamo dietro.

Ieri si è concluso un nuovo viaggio, con amici davvero meravigliosi. E molti di loro hanno già deciso di continuarlo nel 2023, questa volta con la consapevolezza di quello che li attende

Tra questi anche coloro che abbiamo premiato per aver applicato meglio di tutti i concetti dell’Accademia 2022, ovvero Zennaro Legnami, una bellissima realtà capitanata da un vero Imprenditore Sovversivo, Mauro Zennaro, che quest’anno ha avuto l’illuminata idea di coinvolgere in questo percorso i suoi migliori responsabili.

Noi adesso ci prenderemo una lunga pausa di relax creativo per innovare, come sempre, la nostra Accademia Sovversiva. Ci rivedremo al OneShot del 28 Settembre, ovvero il primo passo per chi vorrà poi fare il viaggio completo con noi, il prossimo anno.
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2022-05-01 15:42:55 IL GRIMALDELLO.
Dedicare tutti i nostri percorsi formativi agli imprenditori è stata una scelta consapevole e mirata, sebbene il mio interesse sia sempre stato nei confronti dell’essere umano e non solo dell’impresa.

Un’azienda con grandi ricavi ma composta da piccoli uomini non la reputo di successo e non mi darebbe soddisfazioni seguirla professionalmente.
Preferisco una piccola azienda gestita da grandi persone.

Tutta l’accademia sovversiva è un percorso metaforico, che tratta aspetti imprenditoriali, ma che in realtà riguarda la vita stessa e la realizzazione dell’essere umano.

Non a caso scrivo questo oggi, perché ormai il lavoro ha perso in buona parte la sua funzione di strumento di crescita, per ridursi ad uno svilente meccanismo di sfruttamento e di sfruttati. Spesso di auto-sfruttamento inconsapevole.

Questo è lo specchio del fallimento di una società che ha perso di vista il “perché” e si sofferma ormai solo sul “cosa”.

Ed è il motivo per cui in questi anni abbiamo usato il grimaldello della crescita professionale e imprenditoriale per attirare persone che in realtà meritano molto di più. E tramite le loro attività possono diventare ambasciatori di un cambiamento profondo, nei confronti di se stessi e di chi li circonda.

Non cambieremo il mondo, questo è certo. Ma ci basta cambiare piccoli pezzi di mondo, quelli delle persone che hanno deciso di non adeguarsi a questo.
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2022-04-21 10:51:41
LA BRAVA GALLINA.
È quella che fa felice il proprietario del pollaio, senza dargli problemi.
Ogni giorno produce il suo uovo, che mangerà colui che ha costruito un recinto per non farla scappare.
Ovviamante per proteggerla.
Perché il proprietario del pollaio sa cosa è giusto per la gallina, a differenza della gallina stessa.

Stupidamente ogni tanto qualcuna cerca di fuggire, procurando non pochi dispiaceri e preoccupazioni al proprietario del pollaio.
Quando viene riacchiappata e rimessa nel recinto le altre galline la guardano con sdegno e iniziano ad escluderla. Dopotutto chi dimostra di essere così ingrato non merita che disprezzo da parte delle brave galline.

Che comunque finiranno in pentola, per un buon brodo. Ricevendo così l’ultimo elogio della loro esistenza: era buona questa gallina!
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