Fabrizio Cotza

2021-06-05 10:43:17 LA MERITOCRAZIA AL CONTRARIO.
Draghi ha detto che non tutte le aziende meritano di essere salvate.
E su questo, concettualmente, potrei anche essere d’accordo.

Il problema è chi stabilisce le regole affinché un’azienda sia sana ed una invece meritevole di chiudere.
Immaginate una competizione sportiva, nella quale una delle squadre parte già con un vantaggio incolmabile nel punteggio. Sì potrebbe definire una sfida equa e meritocratica?
Ovviamente no.

Ebbene, è quello che succede nella nostra economia: chi davvero fa guadagni stellari ha la possibilità (in maniera totalmente legale) di non pagare le tasse, grazie alle loro sedi in paradisi fiscali. Mentre una micro impresa italiana avrà una zavorra di oltre il 60% sugli utili che riuscirà miracolosamente a generare.

È ovvio che una multinazionale, oltre ad avere un proprietario più ricco, si potrà permettere anche di investire di più in ricerca e sviluppo, in marketing, in personale di alto livello e in fiscalisti abili a non far pagare loro le tasse.

Mentre una micro impresa dovrà fare salti mortali per rimanere competitiva con i piccoli utili che farà (se li farà), nonostante non possa disporre di quel 60% di guadagni.

Ora, se davvero vogliamo parlare di sana “competizione” dobbiamo pretendere di giocare almeno ad armi pari. Consapevoli che un bar di Chivasso non potrà avere certo la sede fiscale alle Bermuda, come nel caso di Microsoft (e non solo).

Eppure nell’immaginario collettivo chi è l’evasore che non paga le tasse? Esatto: il piccolo imprenditore con “il macchinone”. Oggetto di accuse e attacchi da parte dei politici, dei media e del popolino.

Capite come sono stati abili a creare la guerra tra poveri, per spostare l’attenzione dai veri artefici delle ingiustizie sociali a chi ne è vittima? Aprire / Come

2021-06-04 17:06:01 Aprire / Come

2021-06-04 17:05:49 IMPRENDITORI SOVVERSIVI
[Puntata #4: Stefano Baretta]
Quando Stefano e la moglie Venelina mi hanno contattato, esattamente un anno fa, mi hanno espresso subito il loro dubbio più grande: il percorso Sovversivo poteva essere adatto per due liberi professionisti che desideravano costruire una squadra e crescere rapidamente?
Venivano da una serie di inserimenti di collaboratori rivelatisi poi sbagliati. Quindi tempo perso, frustrazioni e problemi nel doverli allontanare. E ormai avevano perso la speranza di trovare gente valida in grado di supportarli.

Partendo da una semplice consulenza abbiamo visto tutti gli errori che avevano commesso nel reclutare e selezionare le persone, motivo per cui ne arrivavano poche e tra quelle poche si dovevano accontentare del famoso "meno peggio". Scendendo a compromessi non solo con i loro standard lavorativi, ma soprattutto con i loro valori personali. Cosa che li faceva stare molto male.

Contemporaneamente hanno iniziato l'Accademia Sovversiva, sia Inside che Outside, applicandosi soprattutto nelle attività concrete che assegno dopo ogni puntata.

E oggi, a distanza di appena un anno, il risultato è davvero notevole: hanno uno staff di 5 persone eccellenti, alle quali hanno delegato gran parte del lavoro, che nel frattempo è quintuplicato, grazie ad un approccio al mercato totalmente differente (Stefano era molto restio a "mostrarsi" e a farsi pubblicità, per cui siamo dovuti partire praticamente da zero con il personal branding).

Ci racconteranno la loro storia in occasione del prossimo OneShot Sovversivo, che si terrà a Bologna il 5 Ottobre. E vi assicuro che varrà davvero la pena ascoltare quello che avranno da dirci. Aprire / Come

2021-06-01 12:22:44 IL PERCORSO SOVVERSIVO.
Cosa significa diventare Imprenditori Sovversivi? Tutti possono ottenerne benefici? E quali sono i passi da fare, per iniziare un percorso di questo tipo?
Sono solo alcune delle legittime domande che si pone chi ci osserva da fuori e, tra mille dubbi e incertezze, vorrebbe contattarci.

La premessa più importante è che ogni situazione aziendale è talmente unica e particolare che sarebbe falso dire che c’è una riposta giusta per tutti.
Motivo per cui il primo passo è una nostra selezione a monte, volta semplicemente a tutelare chi sta dall’altra parte, affinché non sprechi tempo e denaro, generando poi frustrazione in noi. Solo la scorsa settimana abbiamo rifiutato 3 richieste, per motivi in realtà molto diversi tra loro.
In un caso perché stava cercando un corso motivazionale, nel secondo perché era un concorrente diretto di un nostro cliente storico (il cliente ci aveva dato l’ok, ma noi abbiamo preferito lo stesso evitare), nel terzo caso perché era un aspirante formatore e noi non vogliamo cavalcare questo business, sebbene sia molto redditizio.
Questo primo passo avviene di solito al telefono o con un breve incontro conoscitivo in videoconferenza.

Se questo incontro è soddisfacente per entrambi si può passare al secondo step, ovvero la partecipazione a OneShot Sovversivo, un incontro di mezza giornata dove riassumiamo tutto il percorso Sovversivo, facciamo parlare chi lo ha già fatto e presentiamo i percorsi della stagione successiva. In questa occasione di solito si chiudono tutte le iscrizioni, anche perché accettiamo solo 30 aziende all’anno (per il semplice motivo che poi seguiamo tutti loro individualmente, per l’applicazione pratica dei concetti). E siccome l’80% dei clienti rinnova anche per l’anno successivo, rimangono pochi posti per i nuovi entrati.

Le iscrizioni sono per l’unico servizio che offriamo: l’Accademia Imprenditori Sovversivi, che è composta da 3 diversi percorsi, a seconda delle necessità e del livello di Sovversione del partecipante.
Il primo percorso è Inside, che tratta di tutte le dinamiche interne all’azienda: controllo di gestione, efficienza interna (flussi, procedure e sprechi), selezione e inserimento di nuovi collaboratori, valorizzazione del gruppo, meritocrazia e comunicazione.
Dura circa 3 mesi e prevede incontri formativi (in aula e online), esercitazioni da fare con tutti i partecipanti (guidati da me) ed altre da fare individualmente in azienda, che poi io verifico a distanza.

Stessa cosa per quanto riguarda il secondo percorso, ovvero Outiside. Anche in questo caso un mix di formazione ed esercitazioni ma le tematiche vertono principalmente sulla strategia marketing e sulle attività pratiche da fare verso l’esterno per fidelizzare i clienti ed acquisirne di nuovi, spaziando dal posizionamento sul mercato, al marketing diretto, all’uso dei social, all’uso di siti e Landing Page, al marketing Sovversivo. Concludiamo poi con la strategia commerciale e l’efficacia nella vendita.

Il terzo percorso, ovvero Upside, non è aperto a tutti, ma solo a chi riteniamo noi già “pronto”. In questo infatti ci si dedica alla crescita dell’Imprenditore, che dopo aver reso l’azienda sana, redditizia e autonoma può dedicarsi al vero scopo Sovversivo: rendere il luogo di lavoro una palestra di crescita personale.

In tutti e tre i percorsi è possibile aggiungere delle consulenze online personalizzate con me o Maggie, in modo da essere ulteriormente seguiti sulle esigenze specifiche.

Perché, come spiega bene il nostro payoff: “C’è chi Forma. E chi Sostanza”. E per noi la sostanza dei risultati prodotti sui clienti è l’aspetto più gratificante del nostro lavoro.

Spero che questo lungo post possa aiutare tanti di voi a spiegare ai propri colleghi Imprenditori cosa significa iniziare un percorso di questo tipo, che è sicuramente impegnativo (dura mesi, a volte anni), ma ha aiutato centinaia di persone a vivere momenti difficili, come questo, con grande consapevolezza e serenità.
E questo, come diceva una vecchia pubblicità, non ha prezzo ;) Aprire / Come

2021-05-28 12:26:38 UN MONDO DI MERDA.
C’è una frase che sintetizza la filosofia Sovversiva.
Ovvero: “Non ci adeguiamo ad un mondo di merda per diventare mosche di successo”.

Ecco, stiamo vedendo in maniera sempre più evidente gli effetti di un sistema che giudica “normale” vendere rifiuti tossici spacciandoli per fertilizzanti, a volte con la complicità di agricoltori consenzienti che “chiudono un occhio” in cambio di un vantaggio economico. O salvaguardare il business, già messo in pericolo dai lockdown, facendo viaggiare una funivia difettosa. Pur consapevoli dei rischi che questo comporta.

Ma queste sono solo le punte di centinaia o migliaia di iceberg che non vedremo mai, soprattutto se sotto ci sono speculazioni o traffici illeciti di multinazionali senza scrupoli, e non solo la sciocca avidità di chi pensa sia da furbi adeguarsi a questo mondo di merda, mettendo il profitto sopra ogni cosa.

Ecco, devo dirlo: tutto questo ormai non mi stupisce più. Perché è il frutto di un approccio mentale e culturale che viene instillato ogni giorno nelle persone, in maniera “omeopatica”. Le quali pian piano incominciano a trovare “normale”, se non addirittura giusto e meritevole, spacciare lo sviluppo per progresso (non sono la stessa cosa) o vedersi ridurre le proprie libertà fondamentali con la scusa della salvaguardia della salute.

Tutti questi fattori sono correlati tra loro e non basta più far vedere in maniera evidente il quadro nel suo insieme, perché la maggior parte degli individui, pian piano si sta adeguando a questo mondo di merda, considerandolo il migliore possibile. Al punto che vieni attaccato ferocemente se osi soltanto metterlo in discussione.

Ebbene, sappiate che non lo è. Ed iniziare a vederlo nella sua vera essenza sarebbe già un passo enorme per molti, ancora convinti che la scienza agisca per il bene dell’umanità, la politica voglia fare gli interessi dei cittadini e il sistema turbocapitalistico premi sempre i più meritevoli.

Il mio microscopico impegno è quello di trasferire questa consapevolezza all’interno delle aziende, affinché si attivi un cambiamento culturale nei luoghi in cui trascorriamo gran parte della nostra vita. Perché diventino palestre di crescita personale e non più luoghi in cui vince il più furbo o il più cinico.

E ciascuno di noi dovrebbe chiedersi come sta cambiando il proprio pezzetto di mondo, o se si sta più semplicemente adeguando al mondo di merda che ci circonda, attratto dall’idea di diventare una mosca di successo, acclamata e glorificata da altre mosche come lui. Aprire / Come

2021-05-27 14:11:45 IMPRENDITORI SOVVERSIVI
[Puntata #3].
Questo post è dedicato a tutti coloro che ritengono che in determinati settori sia difficile (o impossibile) applicare i concetti Sovversivi.

Marco e Gianni Ferrari gestiscono la Ferrari Onoranze Funebri.
Sono loro i vincitori dell’Accademia Imprenditori Sovversivi, sezione Outside 2021, che si è conclusa proprio ieri.

Dovete sapere che il punteggio della classifica è determinato da due fattori: da quanto hai imparato, ma soprattutto da quante cose hai applicato concretamente in azienda.
E i fratelli Ferrari hanno avuto la grande capacità di applicare tutto quello che man mano scoprivano in Accademia, dimostrando che in ogni settore si può essere all’avanguardia e Sovversivi, persino nel loro.

Tra i tanti risultati ottenuti, uno in particolare credo che meriti di essere raccontato.
Entrambi erano molto restii a raccogliere le testimonianze dei loro clienti, per una questione sia di delicatezza che di loro innata riservatezza.
Fino a quando un giorno si sono fatti coraggio e hanno provato timidamente a farlo.

Ebbene, è successa una cosa stupenda: decine e decine di clienti hanno spontaneamente iniziato a scrivere quelle che ad oggi reputo le recensioni più belle che abbia mai letto.
Non le classiche 4 righe di circostanza, ma veri e propri racconti (uno di quasi due pagine) in cui veniva fuori tutta la riconoscenza dei clienti per le mille piccole attenzioni ricevute in un momento così doloroso e particolare.

Nel leggerle Marco e Gianni si sono più volte commossi e alla fine mi hanno detto:
“Se tu non avessi insistito ci saremmo persi tutto questo...”

In ogni lavoro ci sono i momenti difficili, gli aspetti delicati da affrontare e i problemi imprevedibili.
Ma a volte ci perdiamo anche la parte più bella e gratificante, perché tendiamo a metterla in secondo piano o a pensare che non ci sia.

Per quanto mi riguarda la soddisfazione più grande e vedere come in pochi mesi di Accademia le cose possono cambiare, le persone prendere fiducia e i risultati arrivare spontaneamente.

Marco e Gianni, sappiate che quest’anno mi avete dato grandi soddisfazioni

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Il primo passo per poter accedere alla prossima Accademia è la partecipazione a OneShot Sovversivo, il vertice annuale degli Imprenditori Sovversivi, che quest’anno si svolgerà il 5 Ottobre a Bologna. Aprire / Come

2021-05-22 17:51:47 IMPRENDITORI SOVVERSIVI
[puntata #2]
Tra i partecipanti dell’Accademia Imprenditori Sovversivi di quest’anno abbiamo avuto i titolari di 3 strutture sportive, pesantemente colpite dalle prolungate chiusure. Ovvero Matteo Gerli di Enjoy Center, Paolo Gecchelin e Nadia Scotton di Piscine di Vicenza e Roberto Ventura di CrossFit Zola Predosa.

Se è vero che la vera natura delle persone viene fuori nei momenti di difficoltà, allora devo dire che tutti loro quest’anno si sono rivelati imprenditori davvero lungimiranti e proattivi, perché mentre il 90% dei loro colleghi si limitava a lamentarsi sui social network, loro nel frattempo si formavano, innovavano e si preparavano per la tanto attesa riapertura.

È stato un grande onore per me stare al loro fianco in questi mesi, condividere momenti difficili e ragionare assieme sulle soluzioni, ascoltare le preoccupazioni e guardare avanti con ottimismo.
Ma soprattutto verificare che, nonostante tutto e tutti, ne sono usciti ancora più consapevoli delle loro forze.

Ed era giusto dirglielo pubblicamente.

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Vuoi conoscere di persona questi Imprenditori?
Li potrei incontrare a Bologna il 5 Ottobre 2021 a OneShot Sovversivo.
Il vertice annuale degli Imprenditori Sovversivi.

https://accademiasovversiva.it/oneshot/ Aprire / Come

2021-05-19 15:36:10 IMPRENDITORI SOVVERSIVI
[puntata #1 - Paolo La Vitola (Autocenter Arese)
Nei prossimi giorni vi racconterò chi sono alcuni degli Imprenditori Sovversivi con cui collaboriamo e quello che facciamo assieme a loro per cambiare al cultura aziendale di questo Paese)

La storia imprenditoriale di Paolo La Vitola è molto bella, perché è uno di quei rari casi in cui la seconda generazione ha valorizzato e moltiplicato ciò che aveva fatto la prima.

Da una normale officina meccanica, fondata dal padre Luigi, oggi Autocenter Arese è un Multiservice (quindi offre tutto quello che serve all’automobilista) con 4 diverse strutture, due delle quali aperte proprio in quest’ultimo difficile periodo.

Come è stato possibile, considerando che per l’80% dei suoi colleghi il settore automotive è in piena crisi?

Credo che il segreto di Paolo stia in questo: ha sempre voglia di imparare cose nuove ed è generoso con i colleghi che gli chiedono consigli.
Al punto che domani inaugureremo presso la sua sede un progetto rivoluzionario, fortemente voluto proprio da Paolo e da altri due suoi colleghi (Luca Gazzoli e Cristiano Veloccia, dei quali vi parlerò prossimamente).

Questo progetto ha la finalità di riunire 20 tra le migliori strutture Multiservice in Italia, per creare un protocollo di qualità che riassuma tutte le migliori azioni di successo messe in atto da chi oggi è considerato unanimemente un’eccellenza.

Io avrò l’onore di guidare questo progetto così ambizioso, fornendo degli spunti su organizzazione interna e strategia aziendale, ma soprattutto coordinando e sintetizzando i vari suggerimenti che emergeranno da questi tavoli di lavoro.

Abbiamo bisogno di Imprenditori come Paolo La Vitola, che credono nella condivisione delle esperienze e delle informazioni, piuttosto che nell’antiquata idea che i colleghi siano dei nemici da sconfiggere.

Non a caso durante OneShot 2020 è stato premiato come Imprenditore Sovversivo

Paolo, sappi che per me è un piacere immenso stare al fianco di professionisti, ma soprattutto di persone di spessore, come te. Aprire / Come

2021-05-18 10:50:23 KARMAKOTZA
Anche le peggiori azioni, nel breve periodo, portano a benefici. Se rubo qualcosa, tradisco il partner o non pago le tasse ne avrò un vantaggio immediato, questo è indubbio. Ed infatti chi ha travisato il concetto del “carpe diem” spesso fa scelte legate a quello che potrebbe perdere oggi, non valutando i danni futuri.

Nel lavoro è uguale. Ci sono attività che nel breve danno molte più soddisfazioni, ed altre meno appaganti.

Vuoi mettere il piacere che prova un imprenditore a risolvere in prima persona un problema (anche se non lo ammetterà mai), rispetto alla noiosissima attività di allenare i collaboratori affinché siano loro a farlo?

Vuoi mettere concludere una grossa vendita con un solo grande cliente che ti monopolizza (e poi ti tiene per gli zebedei), rispetto ad attivare una faticosa strategia di marketing per intercettare tanti piccoli clienti che fatturano meno ma ti permettono di diversificare il rischio?

Vuoi mettere pubblicare decine di annunci, fare lo screening di centinaia di curricula, organizzare decine di colloqui (di circa un’ora ciascuno) rispetto a inserire a casaccio quel tuo amico del liceo che “ci conosciamo da una vita, secondo me può essere la persona giusta”?

Noi decidiamo sempre se godere nel breve o se costruirci un futuro più piacevole.
E alla fine “tutto torna”, non solo per una questione di Karma, ma per una logica conseguenza delle nostre azioni.

Per chi ha deciso di “guardare lontano” abbiamo aperto le iscrizioni a OneShot Sovversivo 2021, che si terrà a Bologna il 5 Ottobre.
Un piccolo passo per un imprenditore, ma un grande passo per il cambiamento della cultura imprenditoriale italiana ;)


https://accademiasovversiva.it/oneshot/ Aprire / Come