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UN MONDO DI MERDA. C’è una frase che sintetizza la filosofia S | Fabrizio Cotza

UN MONDO DI MERDA.
C’è una frase che sintetizza la filosofia Sovversiva.
Ovvero: “Non ci adeguiamo ad un mondo di merda per diventare mosche di successo”.

Ecco, stiamo vedendo in maniera sempre più evidente gli effetti di un sistema che giudica “normale” vendere rifiuti tossici spacciandoli per fertilizzanti, a volte con la complicità di agricoltori consenzienti che “chiudono un occhio” in cambio di un vantaggio economico. O salvaguardare il business, già messo in pericolo dai lockdown, facendo viaggiare una funivia difettosa. Pur consapevoli dei rischi che questo comporta.

Ma queste sono solo le punte di centinaia o migliaia di iceberg che non vedremo mai, soprattutto se sotto ci sono speculazioni o traffici illeciti di multinazionali senza scrupoli, e non solo la sciocca avidità di chi pensa sia da furbi adeguarsi a questo mondo di merda, mettendo il profitto sopra ogni cosa.

Ecco, devo dirlo: tutto questo ormai non mi stupisce più. Perché è il frutto di un approccio mentale e culturale che viene instillato ogni giorno nelle persone, in maniera “omeopatica”. Le quali pian piano incominciano a trovare “normale”, se non addirittura giusto e meritevole, spacciare lo sviluppo per progresso (non sono la stessa cosa) o vedersi ridurre le proprie libertà fondamentali con la scusa della salvaguardia della salute.

Tutti questi fattori sono correlati tra loro e non basta più far vedere in maniera evidente il quadro nel suo insieme, perché la maggior parte degli individui, pian piano si sta adeguando a questo mondo di merda, considerandolo il migliore possibile. Al punto che vieni attaccato ferocemente se osi soltanto metterlo in discussione.

Ebbene, sappiate che non lo è. Ed iniziare a vederlo nella sua vera essenza sarebbe già un passo enorme per molti, ancora convinti che la scienza agisca per il bene dell’umanità, la politica voglia fare gli interessi dei cittadini e il sistema turbocapitalistico premi sempre i più meritevoli.

Il mio microscopico impegno è quello di trasferire questa consapevolezza all’interno delle aziende, affinché si attivi un cambiamento culturale nei luoghi in cui trascorriamo gran parte della nostra vita. Perché diventino palestre di crescita personale e non più luoghi in cui vince il più furbo o il più cinico.

E ciascuno di noi dovrebbe chiedersi come sta cambiando il proprio pezzetto di mondo, o se si sta più semplicemente adeguando al mondo di merda che ci circonda, attratto dall’idea di diventare una mosca di successo, acclamata e glorificata da altre mosche come lui.