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LE FINTE “BUONE NOTIZIE”. È davvero sorprendente come l’inform | Fabrizio Cotza

LE FINTE “BUONE NOTIZIE”.
È davvero sorprendente come l’informazione continui a dare notizie rassicuranti o addirittura trionfalistiche sulla situazione economica italiana, evidenziando nei titoli solo gli aspetti positivi e non dando risalto a tutto il resto.

Di oggi l’ennesimo esempio.
Titolone dell’ANSA che annuncia un meraviglioso +16,9% di crescita annuale del fatturato nel settore industriale.
Poi vai a leggere tutto l’articolo (cosa che purtroppo in pochi fanno) e scopri che:

A “spingere” è principalmente il settore energia, ovvero le multinazionali che estraggono e raffinano petrolio e gas, cresciute del 49,6%. Quindi utili che finiscono nelle mani di pochi a scapito dei tanti che subiranno i maggiori costi.
Ed infatti la seconda notizia è che il settore industriale nel suo complesso (quindi in questo caso anche molte PMI) ha visto crescere i prezzi alla produzione del 32,8%.

Quindi alla luce di tutto questo cosa sappiamo del trionfale aumento del fatturato del 16,9%? Soprattutto che è la diretta conseguenza dell’aumento delle materie prime e dell’energia (quel 32,8%). Aumenti che in parte stanno assorbendo le aziende e in parte stanno scaricando sui consumatori finali, con l’aumento dei prezzi (il fatturato in crescita del 16,9%). E questo non ha niente a che vedere con un aumento di ricavi legati a maggiori consumi e quindi ad una reale crescita diffusa. È solo un segnale di impoverimento per tutti a beneficio di pochissimi.

Il titolo corretto quindi doveva essere:
“Poche multinazionali stanno facendo affari d’oro, mentre si stanno impoverendo le piccole imprese e i singoli cittadini”.
Ma ovviamante questo non avrebbe creato molto consenso popolare.