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«Quando l’ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere». (Bertolt Brecht)
Alla costante ricerca della verità, col beneficio del dubbio

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Gli ultimi messaggi 9

2021-10-11 13:12:09 Per ridurre al minimo la didattica a distanza cambia la strategia per i contagi nella scuola: meno quarantena e più test.

Le novità sono contenute nella bozza con le "Indicazioni per l’individuazione e la gestione dei contatti di casi COVID-19 in ambito scolastico" redatta dall'Istituto Superiore di Sanità, dai ministeri della Salute e dell’Istruzione e con il contributo di due Regioni, che saranno definite ufficialmente entro questa settimana.

Cosa prevede la bozza attuale?

Innanzitutto quando si parla di quarantena (con DAD al seguito), la durata è di 10 giorni per i non-vaccinati e di 7 giorni per chi invece è vaccinato.

Nelle scuole in cui gli studenti hanno più di 12 anni:

Se uno studente o un insegnante risulta positivo, scatta il tampone per tutta la classe, professori compresi.

Dal test emerge che un'altra persona è positiva? se è vaccinata, continua ad andare a scuola ripetendo il test dopo 5 giorni. Se non è vaccinata, va in quarantena e segue in DAD.

Dal test emerge che in totale almeno tre persone sono positive? vaccinati o no, vanno tutti in quarantena e si procede in DAD.

Se invece dal test risultano tutti negativi, si rifà il tampone dopo 5 giorni e nel frattempo la scuola prosegue normalmente.

Nelle scuole in cui gli studenti hanno tra i 6 e i 12 anni:

Le regole sono le stesse, ma la quarantena dell'intera classe scatta a 2 positivi totali anziché 3.

Nelle scuole in cui gli studenti hanno tra 0 e 6 anni:

La quarantena per tutti scatta al primo positivo.



Il messaggio che si sta facendo passare è chiaro: il vaccino funzionicchia, motivo per cui essendo autorizzato per i maggiori di 12 anni chi è stato immunizzato gode di lievi benefici, come la possibilità di andare a scuola anche se positivo e di seguire le lezioni a distanza per un tempo inferiore, mentre per i bambini che non possono essere vaccinati la scuola sarà più dura e restrittiva.

Questo, senza tenere conto di come potrebbero gestire una situazione del genere i genitori che devono trovare il modo di lasciare i ragazzi da soli a casa in DAD mentre loro sono fuori per lavoro, specialmente quando si tratta di ragazzini più piccoli di 12 anni: con la mente obnubilata da questa disinformazione, non saranno capaci di vedere altra soluzione che correre a vaccinare i propri figli non appena tale farmaco sarà autorizzato.

@nonsolocovid catalogato in #disinformazione
1.6K views10:12
Aprire / Come
2021-10-11 11:18:08 Questi sono alcuni dei video che ci avete mandato nelle ultime ore relativi alle manifestazioni contro il Green Pass che si sono tenute questo fine settimana a Roma.

Veder colpire alla testa un passante e sentire la voce di una poliziotta provocare con frasi come "Dai dai reagisci, merda" e "Se ti muovi ti do un calcio alle palle" ci lasciano con l'amaro in bocca perché purtroppo la situazione odierna è anche questa.

Così come tra i manifestanti continuano ad esserci gruppi pilotati dall'esterno con il preciso scopo di creare scompiglio (vedi gli attacchi all CGIL, che di sabato è chiusa ma dentro c'erano casualmente gruppi di poliziotti pronti all'attacco in tenuta antisommossa) e autorizzare così la militarizzazione del paese, dall'altro ci sono alcuni poliziotti come quelli che abbiamo visto in questi filmati che, anziché proteggere il popolo, creano la situazione giusta per poter poi autorizzare l'arresto di qualche manifestante.

Il punto è che hanno paura di noi. Temono queste manifestazioni pacifiche perché conoscono il potere che ha un popolo quando è unito.

Per questo motivo, quando partecipate a questi eventi, vi invitiamo a mantenere la calma, evitando qualsiasi azione che possa consentire il governo di autorizzare azioni ed istituire leggi che normalmente non si potrebbero fare.
Tenetevi alla larga dai gruppi che invitano all'assalto e promuovete soltanto la manifestazione pacifica come Mahatma Gandhi, Nelson Mandela e Martin Luter King e altre grandi persone ci hanno insegnato.

@nonsolocovid catalogato in #disinformazione
2.3K viewsedited  08:18
Aprire / Come
2021-10-09 14:55:32
Vogliono farci credere che non abbiamo scelta, che siamo obbligati ad obbedire, e chi dissente è un pericolo per la società.

La Vittoria è di chi rimane se stesso, seguendo la sua coscienza e continuando a pensare con la propria testa, mentre ignora le pressioni psicologiche di questa guerra.

@nonsolocovid catalogato in #rivoluzione
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2021-10-09 12:55:51 Il premio Nobel fu istituito per volontà di Alfred Nobel, personalità eclettica, filantropo ed imprenditore di successo, inventore della dinamite. Nel proprio lascito testamentario decretò che la sua eredità fosse «distribuita annualmente come premi per coloro che, durante gli anni precedenti, abbiano conferito grandi benefici all’umanità». Una parte del premio fu da destinarsi «alla persona che abbia fatto di più o il meglio per promuovere l’amicizia tra le nazioni, l’abolizione o la riduzione degli eserciti permanenti e l’avviamento e l’avanzamento di congressi di pace».

Abbiamo visto come negli anni sia stato assegnato a diverse personalità che indubbiamente spiccano per la loro attività a favore dell’umanità: basti pensare al dottor Mukwege, insignito del premio nel 2018 per la lotta contro l’impunità dello stupro di massa come tattica di guerra, portata avanti nella RDC e in molte altre parti del mondo. Oppure, guardando più indietro, figurano i nomi delle più grandi icone pacifiste del ‘900 come Nelson Mandela (1993), Aung San Suu Kyi (1991) e Martin Luther King (1964).

Ma non sono sempre state tutte rose e fiori.

In passato infatti è stato assegnato a persone come Abiy Ahmed Ali (2019), politico etiope premiato «per i suoi sforzi per raggiungere la pace e la cooperazione internazionale», che da inizio 2020 porta avanti una sanguinosa guerra che vede massacrati centinaia di contadini nella contesa regione del Tigrè.

Nel 2009 invece il premio fu assegnato al neo-insediato presidente degli Stati Uniti Barack Obama «per il suo straordinario sforzo per rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione per le persone», lo stesso poi che per primo ha formalizzato la “guerra al terrorismo” come mai nessun suo predecessore aveva fatto: la guerra coi droni portata avanti dalla sua amministrazione mieté nel continente africano centinaia di morti, scelti come target sulla base di criteri per lo più meramente suppositivi.

Ci sono cantonate rimaste leggendarie come quella del 1901 in cui lo sconosciuto poeta francese Sully Proudhomme soffiò il premio a Lev Tolstoj, e altri Nobel mancati alla Letteratura che gridano vendetta come Borges, Proust, Nabokov, Scott Fitzgerald, Tolkien, Céline, Joyce, D’Annunzio, Ungaretti, Eco, Mishima, Ezra Pound, molti fra questi elencati quasi certamente per ragioni ideologiche.

Vi sono Nobel alla Pace discutibili come quelli a Kissinger o ad Arafat (quando non addirittura le candidature di Mussolini e Stalin) mentre Gandhi non lo vinse mai, anche qui, per ragioni ideologiche.

Questo è stato soltanto il preludio di una premiazione che oggi è diventata la fiera dell’ideologia globalista.

Quest'anno infatti il Nobel alla Pace è stato dato al giornalista russo Dmitrj Muratovmm caporedattore del giornale antiputiniano Novaja Gazeta, seguendo così la scia segnata nel 2015 con la premiazione della giornalista bielorussa Svetlana Aleksievič, nota per le medesime posizioni antiputiniste.

Se quest’anno volevano davvero premiare gli attivisti per la libertà d’espressione, perché non Julian Assange o Edward Snowden? Sarebbe stato scomodo.

Il Nobel per la Letteratura è andato al semisconosciuto Abdulrazak Gurnah (del quale faticherete a trovare libri tradotti), un rifugiato che ha parlato male del colonialismo e che è riuscito a soffiare il premio agli eterni candidati Murakami, Don De Lillo, Cormac McCarthy, David Grossman, Margaret Atwood, Michel Houellebecq, Claudio Magris o anche al kenyota Ngugi wa Thiong’o, persone che purtroppo fanno letteratura e non ideologia.

Infine il Nobel alla Fisica è andato, oltre all'italiano Giorgio Parisi, grande fan dell’intelligenza artificiale e del lockdown, anche ai due climatologi Klaus Hasselmann e Syukuro Manabe.

Il fatto che gli argomenti COVID-19 e vaccini abbiano avuto poco spazio, lasciano così intendere i prossimi talking points: clima, intelligenza artificiale, lotta alla Russia e politicamente corretto.

@nonsolocovid catalogato in #disinformazione
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2021-10-09 11:09:01 Green Pass, hanno creato l'app per la verifica in azienda.

Sviluppata da Sogei (società controllata dal ministero del Tesoro), consente la verifica asincrona dei codici fiscali dei dipendenti, evitando così il controllo quotidiano dei Green Pass dei lavoratori.

La novità è contenuta in una bozza di decreto della Presidenza del Consiglio che sarà approvata tra oggi e domani.

Nel frattempo il Garante della Privacy deve ancora esprimersi per verificare se ciò lede o meno il trattamento dei dati personali.

@nonsolocovid catalogato in #disinformazione
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2021-10-08 13:44:01 Il Green Pass? Peggio che nell’Unione sovietica.

Nel segnalarvi la trascrizione integrale dell'intervento del filosofo Giorgio Agamben sul Green Pass di fronte alla Commissione Affari costituzionali del Senato del 7 ottobre 2021, vi riportiamo qui di seguito i punti salienti:

La contraddittorietà del decreto in questione. Il governo grazie ad un decreto è esentato da ogni responsabilità per i danni prodotti dal vaccino. E quanto gravi possano essere questi danni risulta dal fatto che l’articolo 3 dello stesso decreto menziona esplicitamente gli articoli 589 e 590 del Codice penale, che si riferiscono all’omicidio colposo e alle lesioni colpose. Questo significa che lo Stato non si sente di assumersi la responsabilità su un vaccino che non ha terminato la sua fase di sperimentazione. E tuttavia allo stesso tempo cerca di costringere con ogni mezzo i cittadini a vaccinarsi, escludendoli altrimenti dalla vita sociale e ora, col decreto che state votando, privandoli persino della possibilità di lavorare.

Il problema politico del Green Pass. E' stato detto da scienziati e da medici che il Green Pass non ha in sé alcun significato medico, ma serve a obbligare la gente a vaccinarsi. Invece io penso si debba dire il contrario: ovvero che il vaccino sia un mezzo per costringere la gente ad avere il Green Pass. Cioè uno dispositivo che permette di controllare e tracciare gli individui, misura che non ha precedenti.

Le nostre società sono passate dal modello “di disciplina” a quello delle società “di controllo”, fondate sul controllo digitale, virtualmente illimitato, dei comportamenti individuali. Ormai diventati quantificabili. Ci stiamo abituando a questi dispositivi di controllo. Fino a che punto siamo disposti ad accettare che questo controllo si spinga? I cittadini sovietici erano costretti a mostrare un lasciapassare per ogni spostamento da un Paese all’altro. Noi invece siamo costretti a mostrarlo anche per andare al ristorante, al museo, al cinema e ora anche per andare a lavorare.

I decreti-legge che si susseguono uno dietro l’altro vanno inquadrati in un processo di trasformazione delle istituzioni e dei paradigmi di governo. Trasformazione che è tanto più insidiosa perché, come per il fascismo, avvengono senza il cambiamento del testo della Costituzione, ma surrettiziamente. Il modello che viene così eroso e cancellato è quello delle democrazie parlamentari con i loro diritti e le loro garanzie costituzionali. Al loro posto subentra un paradigma di governo in cui, in nome della bio-sicurezza e del controllo, le libertà individuali sono destinate a subire limitazioni crescenti. La concentrazione esclusiva dell’attenzione sui contagi e sulla salute mi pare impedisca di percepire quale sia il significato di questa grande trasformazione della sfera politica e impedisca anche di rendersi conto che la sicurezza e l’emergenza non sono fenomeni transitori, ma costituiscono la nuova forma di governabilità. Credo che in questa prospettiva sia più che mai urgente che i parlamentari considerino la trasformazione politica in corso che alla lunga del resto è destinata svuotare il Parlamento dei suoi poteri, riducendolo ad approvare semplicemente – in nome della bio-sicurezza – decreti che emanano da organizzazioni e persone che col Parlamento hanno ben poco a che fare.

@nonsolocovid catalogato in #citazioni
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Aprire / Come
2021-10-08 11:54:48 Biden viene vaccinato contro il COVID-19 presso l'auditorium dell'Eisenhower Executive all'interno di una scenografia che rievoca le stanze della Casa Bianca, per consentire così ai giornalisti di scrivere che si trovava invece proprio lì.

La domanda è: Perché?

Dopo una lunga riflessione, l'unica risposta che siamo riusciti a darci è che solo così l'inganno può davvero essere completo:

Un finto presidente, in una finta Casa Bianca, si fa somministrare un finto vaccino.

@nonsolocovid catalogato in #disinformazione
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Aprire / Come
2021-10-08 10:30:57 Sono migliaia i farmaci, presenti sul mercato da decenni, che non dovrebbero essere assunti da una donna che sta allattando.

Persino il Ministero della Salute li ha da sempre sconsigliati, suggerendone l'assunzione soltanto dietro indagine medica e per i soli casi in cui «la malattia della madre, se non curata, potrebbe rappresentare un rischio per il bambino».

Questo fino a poche ore fa quando, in occasione della Settimana Mondiale per l'Allattamento Materno, ha pubblicato una serie di messaggi per sponsorizzare la vaccinazione contro il COVID-19 in gravidanza e allattamento che fanno seguito alla circolare pubblicata a fine mese di cui abbiamo già fatto cenno.

Eppure, come dicevamo, fino a un anno e mezzo fa, anche soltanto prendere un'aspirina in gravidanza e allattamento era fortemente sconsigliato, tanto più perché «la scelta della terapia dovrebbe ricadere su principi attivi per cui vi è una comprovata esperienza clinica in allattamento, evitando i farmaci con lunga emivita o con lunga durata d’azione» (pagina 7). E che esperienza abbiamo con i farmaci contro il COVID-19, la cui durata degli anticorpi, sulla base dei dati "ufficiali" attuali, è per altro superiore ai quattro mesi?

In passato il Ministero della Salute affrontava proprio questo argomento, spiegando che «nei casi più complessi o con farmaci di recente autorizzazione, la valutazione del beneficio/rischio può essere utilmente discussa con i Servizi di informazione sull’uso di farmaci in allattamento (e gravidanza)» (pagina 7). Nel caso dei vaccini contro il COVID-19, si rimanda a questo articolo dell'Istituto Superiore di Sanità, dove è scritto a chiare lettere che «non sono ancora disponibili evidenze conclusive circa l’efficacia e la sicurezza dei vaccini antiCOVID-19 in gravidanza e allattamento», confermando quindi che l'assenza di un sufficiente quantitativo di dati non rende possibile dare certezze in merito alla sicurezza, ai rischi e ai benefici di tale farmaco.

Per di più lo stesso documento spiega anche che «l’occorrenza della polmonite risulta significativamente più frequente sopra i 30 anni di età rispetto alle donne più giovani, in presenza di precedenti comorbidità - come diabete e ipertensione - di obesità e tra le donne provenienti da Paesi a forte pressione migratoria», ricordando quindi che la malattia di COVID-19, data la sua bassa letalità, può creare problemi soltanto in rari casi.

Eppure si consiglia la vaccinazione a partire dal secondo trimestre di gravidanza e persino in allattamento a donne sane, nonostante qualsiasi altro farmaco in commercio da più di dieci anni (e quindi abbondantemente testato sul lungo periodo) deve prima passare al setaccio del medico, che ne valuta attentamente la somministrazione consigliandola soltanto quando c'è una malattia nella madre che potrebbe compromettere la salute del bambino.

@nonsolocovid catalogato in #disinformazione e #scienza
1.3K views07:30
Aprire / Come
2021-10-07 17:20:43 Mentre si imbavagliano i ricercatori che denunciano l'occultamento delle reazioni avverse dei vaccini contro il COVID-19 da parte dei governi...

Come anticipato a luglio, Pfizer chiede all'FDA l'autorizzazione per la somministrazione del suo farmaco ai bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni.

Molto probabilmente seguirà poi l'obbligo di possesso e di esibizione del Green Pass per poter accedere all'istruzione a partire dalle scuole Elementari.

@nonsolocovid catalogato in #disinformazione
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Aprire / Come
2021-10-07 14:52:08 Il livello di dittatura e di censura che stiamo subendo in questo periodo storico ha appena fatto un ulteriore passo in avanti.

Robert Malone, uno dei ricercatori che ha lavorato alla piattaforma a mRNA che troviamo nei vaccini contro il COVID-19, tra i pochi ad essersi preso la briga di sollevare legittime preoccupazioni relative al fatto che gli effetti avversi di questa tecnologia ancora in fase sperimentale sono stati tenuti nascosti dai governi, e che altrettanto legittimamente ha messo in guardia sulla somministrazione di tali farmaci ai bambini riconoscendone il rischio dei problemi che dovremo affrontare in futuro, è stato bloccato dal NEJM.

Come riporta sul suo profilo Twitter, la prestigiosa rivista scientifica gli avrebbe bloccato l'indirizzo IP, di fatto impedendogli di consultare gli articoli e gli studi pubblicati sull'archivio online.

Siamo ben consapevoli della possibilità di aggirare tale restrizione con VPN e altri sistemi informatici, tuttavia il fatto che si sia arrivati a rintracciare l'indirizzo IP di un preciso individuo per impedirgli l'accesso ad una piattaforma disponibile online è l'anticipazione di quello che sarà Internet quando per potervi navigare sarà necessario essere in possesso di un ID digitale con il quale effettuare l'accesso: a quel punto ogni ricerca e ogni comunicazione che passerà nella rete sarà identificabile e associabile ad una data persona che, se non rispetterà i diktat imposti dalla narrazione ufficiale, potrà essere imbavagliata in qualsiasi momento.

@nonsolocovid catalogato in #disinformazione
1.5K viewsedited  11:52
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