2021-10-21 11:24:52
Superbonus rimodulato e stop al bonus facciate, è polemica. Sindacati contro quota 102
«La misura - sia pur non citata nel Dpb - è destinata ad essere confermata fino al 2023, ma solo per i condomini. Di sicuro però la percentuale del rimborso dovrebbe calare progressivamente, al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025, secondo le ipotesi».
In questi giorni tra i commenti del nostro canale c'è chi si chiede
come si potrebbe obbligare un cittadino a vendere la propria casa se è in grado di pagare il mutuo. Una domanda che sorge dai continui attacchi alla proprietà privata - l'ultimo quello di Landini che la definisce «un danno» - e che nell'Agenda 2030 non è di fatto prevista.
Una delle risposte a questo quesito la troviamo proprio
nell'Ecobonus 110% del Governo, che come ci conferma questa notizia riportata dall'Ansa è in continuo divenire.
Per fare un esempio pratico, prendiamo un condominio di 42 appartamenti (immaginate 3 scalinate con 2 appartamenti per ogni piano, disposto su 7 piani): questa ristrutturazione genera
un movimento di circa 4,5 milioni di euro. Allo stato attuale questi soldi sono completamente a carico del Governo, ma nel momento in cui dai contratti dovesse emergere una qualsiasi irregolarità che costringerebbe i proprietari degli appartamenti (i diretti beneficiari della ristrutturazione) a caricarsi l'intero importo, ciò vorrebbe dire dover tirare fuori quasi
108.000 euro ciascuno.
Una cifra che chiaramente potrebbero affrontare in pochi,
ovvero chi può aprire un mutuo, che potrebbe sdebitarsi in 20-30 anni con una rata di circa 360-500 euro mensili
secondo i tassi fissi attuali, numeri quindi che vanno presi con le pinze visto che tali percentuali sono destinate ad aumentare nei prossimi anni.
Chi invece un mutuo per la casa lo sta già pagando, magari proprio di una cifra simile, si ritroverebbe a dover raddoppiare l'importo e di conseguenza la rata,
che sarebbe maggiore di 1.000 euro mensili, e che richiederebbe quindi due importanti stipendi per poter essere sostenuto.
Va inoltre considerato che
tra le idee del Governo c'è anche quello della riforma del catasto: una casa ristrutturata vale chiaramente di più di un fabbricato che si trova in uno stato di degrado ed abbandono e per il quale sarebbe invece possibile presentare una istanza al Catasto richiedendo la riduzione della rendita catastale. Ciò significa che
potrebbero aumentare anche i prezzi delle tasse sulla casa, IMU in primis.
A fronte di ciò, la maggior parte della popolazione non sarebbe più in grado di sostenere un costo simile e
si ritroverebbe costretta a vendere la propria abitazione: un cambiamento nello stato sociale verso cui, come dicevamo, è diretto il Nuovo Mondo.
@nonsolocovid catalogato in #disinformazione
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