2021-10-29 17:16:56
Abbiamo appena finito di leggere "
Il Mondo Nuovo" di
Aldous Huxley e non possiamo che consigliarne la lettura (o rilettura) a chi ci segue. Scritto nel
1931, è un romanzo che idealmente prevede la società di un futuro lontano (il 600 dopo Ford, secondo la storia) ma che l'autore stesso, nel saggio "
Ritorno al Mondo Nuovo" scritto nel
1958, riposiziona ad un periodo storico molto più vicino.
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Una
profezia che con estrema precisione delinea
il mondo in cui viviamo oggi e
quello che ci aspetta domani, nell'arco di
cinquanta anni o meno
a partire da questo momento.
Vi riportiamo una pagina dell'edizione in nostro possesso in cui si analizza uno dei problemi che l'uomo è chiamato ad affrontare:
la sovrappopolazione. Huxley si chiede come si potrà convincere l'uomo a prendere la pillola che riduce la fertilità dal punto di vista fisiologico, farmacologico, sociologico, psicologico e teologico, chiamando in causa l'obiezione di coscienza della Chiesa Cattolica e tutto il resto.
Non era riuscito a prevedere
Bergoglio. Non poteva immaginare i
vaccini odierni: aveva leggermente capito che una via poteva essere la
pandemia.
«Non c'è sceriffo o carceriere che possa portare in tribunale una mente carcerata illegalmente; e la persona il cui cervello sia stato fatto prigioniero non può essere in condizione di reclamare contro la propria prigionia. Tale è la natura della costrizione psicologica che chi la subisce serba l'impressione di agire di propria iniziativa. La vittima della manipolazione mentale non sa d'esser vittima. Invisibili sono le mura della sua prigione, ed egli si crede libero. Solo gli altri vedono che egli non è libero. La sua è una servitù rigidamente obbiettiva».
@nonsolocovid catalogato in #citazioni
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