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Il giornalista chiede al vescovo Athanasius Schneider se, considerato l’aumento delle restrizioni del governo, apparentemente a causa del COVID, vede dei paralleli tra ciò che sta accadendo oggi nella nostra parte del mondo e com’era la vita sotto l’Unione Sovietica. Ecco una parte della risposta, che potete leggere integralmente qui:

«L’Unione Sovietica e altri paesi comunisti hanno cercato di ridurre l’intera esistenza umana alla sola dimensione materiale, e questa tendenza è sempre più in crescita, da decenni, nel mondo occidentale. C’è una cultura del materialismo, una specie di nuova forma di ateismo, che era l’altro pilastro del sistema comunista.

Un piccolo gruppo dell’élite politica sta controllando i cittadini del mondo occidentale, in gran parte attraverso mezzi tecnologici. Ed è grave che manchino i veri diritti di proprietà, soprattutto per quanto riguarda i diritti di un individuo sul proprio corpo.

Lo stesso papa Francesco si sta comportando come se le realtà terrene, che sono realtà materiali fossero al di sopra della cura dell’anima.

Questo è comunismo, perché Marx e Lenin dicevano che il comunismo è il paradiso in terra. E questo spirito, purtroppo, è penetrato molto nella vita della Chiesa e nell’attuale agenda della Santa Sede».

@nonsolocovid catalogato in #religione