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Per ridurre al minimo la didattica a distanza cambia la strate | .

Per ridurre al minimo la didattica a distanza cambia la strategia per i contagi nella scuola: meno quarantena e più test.

Le novità sono contenute nella bozza con le "Indicazioni per l’individuazione e la gestione dei contatti di casi COVID-19 in ambito scolastico" redatta dall'Istituto Superiore di Sanità, dai ministeri della Salute e dell’Istruzione e con il contributo di due Regioni, che saranno definite ufficialmente entro questa settimana.

Cosa prevede la bozza attuale?

Innanzitutto quando si parla di quarantena (con DAD al seguito), la durata è di 10 giorni per i non-vaccinati e di 7 giorni per chi invece è vaccinato.

Nelle scuole in cui gli studenti hanno più di 12 anni:

Se uno studente o un insegnante risulta positivo, scatta il tampone per tutta la classe, professori compresi.

Dal test emerge che un'altra persona è positiva? se è vaccinata, continua ad andare a scuola ripetendo il test dopo 5 giorni. Se non è vaccinata, va in quarantena e segue in DAD.

Dal test emerge che in totale almeno tre persone sono positive? vaccinati o no, vanno tutti in quarantena e si procede in DAD.

Se invece dal test risultano tutti negativi, si rifà il tampone dopo 5 giorni e nel frattempo la scuola prosegue normalmente.

Nelle scuole in cui gli studenti hanno tra i 6 e i 12 anni:

Le regole sono le stesse, ma la quarantena dell'intera classe scatta a 2 positivi totali anziché 3.

Nelle scuole in cui gli studenti hanno tra 0 e 6 anni:

La quarantena per tutti scatta al primo positivo.



Il messaggio che si sta facendo passare è chiaro: il vaccino funzionicchia, motivo per cui essendo autorizzato per i maggiori di 12 anni chi è stato immunizzato gode di lievi benefici, come la possibilità di andare a scuola anche se positivo e di seguire le lezioni a distanza per un tempo inferiore, mentre per i bambini che non possono essere vaccinati la scuola sarà più dura e restrittiva.

Questo, senza tenere conto di come potrebbero gestire una situazione del genere i genitori che devono trovare il modo di lasciare i ragazzi da soli a casa in DAD mentre loro sono fuori per lavoro, specialmente quando si tratta di ragazzini più piccoli di 12 anni: con la mente obnubilata da questa disinformazione, non saranno capaci di vedere altra soluzione che correre a vaccinare i propri figli non appena tale farmaco sarà autorizzato.

@nonsolocovid catalogato in #disinformazione