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Gli ultimi messaggi 4

2022-03-01 05:04:31 ===========================
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E' proprio quest'ultimo punto il vero tallone d'Achille dell'obbligo vaccinale per Covid, giacché l’ultimo rapporto Aifa, in merito ai danni collaterali da vaccino anti Covid-19 parla di 117.920 segnalazioni, il 16,2% delle quali gravi, con 758 casi di denunziato decesso, 22 dei quali sicuramente correlabili al vaccino.
Sappiamo inoltre perfettamente che i dati, come accaduto anche in altri paesi, sono sicuramente sottostimati, come avevamo intuito già dall'enorme eccesso delle morti sospette post vaccinazione (archiviate in tutta fretta e senza le opportune indagini, come «non correlabili») verificatesi durante l'arco della pandemia e come peraltro stanno dimostrando le indagini avviate dalle assicurazioni sulla vita, che si trovano di fronte ad un enorme quantità di risarcimenti da dover liquidare.

Secondo il giurista, ma anche secondo altri esperti che si erano precedentemente pronunciati, con questi numeri, e alla luce delle premesse di cui sopra, è realmente improbabile che la Corte Costituzionale possa dare il suo placet all’obbligo, anche solo limitato, per categorie professionali o per classi di età.

FONTE:
Il Fatto Quotidiano
RISORSE:
EVENTI AVVERSI DA VACCINO: PER LA BKK PROVITA, DATI GOVERNATIVI SOTTOSTIMATI.
IL MISTERO IRRISOLTO DEI DATI CHE AIFA NASCONDE AGLI ITALIANI
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2022-03-01 05:04:30 Legge
Attualità


PER FRANCESCO CARRARO, INVEROSIMILE UN EVENTUALE BENESTARE DELLA CORTE COSTITUZIONALE AGLI OBBLIGHI VACCINALI PER COVID

Non si fermano ricorsi, esposti e querele relativi all'obbligo vaccinale per Covid.
Con l'aumento delle azioni legali, aumentano anche processi e sentenze e sembra che finalmente cittadini e legali abbiano aperto una breccia nel muro di vergognoso collaborazionismo che sinora ha innalzato la magistratura.
Sono infatti in costante aumento le sentenze in cui i tribunali condannano gli obblighi vaccinali per Covid 19 e le penalità subite da chi si è opposto, perdendo per il momento addirittura lavoro e stipendio. Ultimo caso al momento, la sentenza del TAR della Lombardia, Sezione I, che con ordinanza del 14 febbraio 2022 n. 192, ha sollevato la questione di legittimità costituzionale, rimettendo gli atti alla Consulta.

Se l'attuale scenario persistesse, è scontata la presentazione di centinaia di migliaia di ulteriori ricorsi da parte della categoria degli over 50 e di conseguenza è verosimilmente ipotizzabile anche un proporzionale aumento delle sentenze contrarie all'obbligo vaccinale e relativa sollevazione della questione di legittimità.

Si è sentito parlare molto nei mesi scorsi sui principali media, a proposito della costituzionalità degli obblighi vaccinali imposti a sanitari, scolastici, pubblica sicurezza e ora per gli over 50. I messaggi inviati dai media, come prevedibile, sono sempre andati nella direzione più strumentale alle volontà del regime tecno-sanitario.

Ma al di là di quanto i media vorrebbero fare credere alla parte più ignorante e sottomessa del popolo, l’obbligo vaccinale potrebbe superare oppure no il vaglio di costituzionalità?

L'avvocato, giurista e scrittore Franco Carraro sostiene che verosimilmente non possa riuscirci e ci spiega le ragioni.

Sebbene secondo l'articolo 32 della Costituzione “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge” e la legge sia stata promulgata, come i «giornaloni» e gli «alfieri del vaccino» nelle loro più variegati vesti, si sono sempre limitati a farci notare, lo stesso articolo 32 afferma anche che “La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.

Ed è questo preciso passaggio che rende attaccabili le leggi «fuorilegge» con cui sono stati imposti gli obblighi vaccinali.

Dunque nessun obbligo vaccinale può prevaricare la dignità della persona umana e non v’è dubbio che privare un lavoratore, se non del lavoro tout court, anche solo dello stipendio (indispensabile per vivere), non è assolutamente compatibile né con l’articolo 32 né con gli articoli 1 e 2 della stessa Costituzione.

Ma non è tutto. In merito agli obblighi vaccinali, la Consulta stessa ha precedentemente fissato dei cardini che non possono essere superati: la pronuncia numero 307 del 1990, la numero 258 del 1994 e la numero 5 del 2018.

Secondo tali sentenze, i requisiti imprescindibili, per un valido obbligo vaccinale, sono:
che il trattamento sia diretto anche a preservare lo stato di salute degli altri;
che – nell’ipotesi di danno ulteriore alla salute del soggetto sottoposto al trattamento obbligatorio – sia prevista comunque la corresponsione di una equa indennità;
che il vaccino “non incida negativamente sullo stato di salute di colui che vi è assoggettato, salvo che per quelle sole conseguenze, che, per la loro temporaneità e scarsa entità, appaiano normali di ogni intervento sanitario e, pertanto, tollerabili”.
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2022-02-28 23:17:29 ===========================
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Anief ricorda che la mancanza del Green pass comporta “per il personale che ne è privo la sospensione dal servizio, con conseguente sospensione della retribuzione, senza pertanto potersi avvalere della possibilità, prevista ad esempio per il personale sanitario, di essere adibito ad altro compito o mansione, configurando in tal modo una palese discriminazione nei confronti del personale scolastico da valutare anche sotto il profilo della legittimità costituzionale”. Il sindacato, inoltre, sempre nella comunicazione dello sciopero, rammenta che “sul diritto dei lavoratori sospesi per cause relative al mancato ottemperamento all’obbligo vaccinale a percepire quanto meno l’assegno alimentare pari alla metà della retribuzione si è, peraltro, recentemente espresso il TAR Lazio con ordinanza n. 1234/2022”, su cui era intervenuta Anief ad adiuvandum, ordinando al ministero di pagare la metà della retribuzione al personale sospeso in attesa dell’udienza pubblica di merito, dove sarà discussa la costituzionalità della norma che ha introdotto l’obbligo vaccinale, il prossimo 6 maggio.

FONTE:
Orizzonte Scuola
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2022-02-28 23:17:29 Attualità


ANIEF PROCLAMA LO SCIOPERO GENERALE PER IL 25 MARZO: BASTA OBBLIGO VACCINALE DOPO IL 31 MARZO

L'Anief proclama lo sciopero generale della scuola per l’intera giornata di venerdì 25 marzo: sarà interessato tutto il personale docente, Ata ed educativo, a tempo indeterminato e a tempo determinato, in servizio nelle istituzioni scolastiche ed educative.

Lo ha annunciato oggi il sindacato autonomo con una comunicazione ufficiale inviata alla Commissione di Garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, ai ministri per la PA, Renato Brunetta, e dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.

Tra i diversi motivi della protesta, scrive l’organizzazione sindacale, vi è “l’annuncio della conclusione dello stato di emergenza il 31 marzo 2022” che alla luce del calo importante di casi Covid19 “deve prevedere anche l’abolizione dell’obbligo vaccinale Covid-19 per il personale scolastico e dell’obbligo di possesso ed esibizione della certificazione verde Covid-19”.

Tra gli altri motivi della protesta nazionale figurano anche la riduzione del numero di alunni per classe, il mancato stanziamento di risorse in misura sufficiente, con il rinnovo del Ccnl di Lavoro del comparto Istruzione e Ricerca, la mancata assegnazione di un’indennità di rischio Covid19 e dell’organico aggiuntivo cosiddetto “Covid” e di una deroga ai vincoli di permanenza per il personale docente assunto a tempo indeterminato dal 1° settembre 2020 non consente a oggi di poter chiedere assegnazione provvisoria o utilizzazione, con, anzi, un inasprimento dei vincoli di permanenza nelle sede a decorrere dall’a.s. 2022/2023 per tutti coloro che otterranno trasferimento in altra provincia. C’è poi la necessità di stabilizzare tutti i precari della scuola che hanno prestato servizio con contratti a tempo determinato per almeno tre anni, come pure di prevedere la conferma nei ruoli dei diplomati magistrale assunti in virtù di provvedimenti giudiziari e il mancato reintegro di quelli che hanno già subito la rescissione del contratto a tempo indeterminato.

“Abbiamo atteso fin troppo tempo – ha detto oggi Marcello Pacifico, presidente Anief – sperando in un’azione finalmente efficace per affrontare i tanti problemi che attanagliano le nostre scuole. La nostra fiducia non è stata però ripagata: il contratto sul rinnovo del contratto si basa su risorse insufficienti e quello sulla mobilità è addirittura peggiorativo rispetto al 2021; la gestione del personale in tempo di Covid si è poi trasformata in un vero accanimento contro i non vaccinati; per non parlare del reclutamento, che continua a non prevedere il doppio canale e la conferma di chi è stato assunto con riserva. Lo sciopero del 25 marzo servirà a ricordare tutto questo”, conclude Pacifico.
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2022-02-28 22:40:15 ===========================
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Il C.D.C. ha anche più divisioni burocratiche che devono firmare importanti pubblicazioni, e i suoi funzionari devono avvisare il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani – che sovrintende all'agenzia – e la Casa Bianca dei loro piani. L'agenzia spesso condivide i dati con stati e partner prima di rendere pubblici i dati. Questi passaggi possono aggiungere ritardi.

Samuel Scarpino, amministratore delegato della sorveglianza degli agenti patogeni presso l'Istituto di prevenzione pandemica della Fondazione Rockefeller si è lascato sfuggire una ben più credibile motivazione: «Il CDC è un'organizzazione politica, tanto quanto un'ente di sanità pubblica. I passi necessari ad ottenere il rilascio di certe informazioni sono spesso al di fuori del controllo degli scienziati che lavorano al CDC».

L'efficacia prodotta dai cosidetti «vaccini» e dai booster, in particolare nei giovani adulti, sono tra le omissioni più evidenti nei dati che il CDC ha reso pubblici.

Questi dati sono sempre stati a disposizione del CDC, ma allora perchè non sono stati resi noti?
Semplice: come ha finalmente confessato Kristen Nordlund, «avrebbero potuto essere interpretati come la dimostrazione dell'inefficacia dei vaccini».

Non vi sembra che questa vicenda abbia delle tragiche analogie con quella della nostra AIFA?

Ora che il vaso di Pandora è stato scoperchiato, gli esperti hanno respinto il potenziale uso improprio o l'errata interpretazione dei dati come una ragione accettabile per non rilasciarli.

È stato difficile anche trovare dati CDC sulla percentuale di bambini ricoverati in ospedale per Covid che hanno altre condizioni mediche, ha detto la dott.ssa Yvonne Maldonado, presidente del Comitato per le malattie infettive dell'American Academy of Pediatrics.
Lo staff dell'accademia aveva chiesto ai loro partner del CDC tali informazioni in una chiamata a dicembre, e gli venne risposto che non era disponibile.

L'accademia di pediatria ha ripetutamente chiesto al CDC una stima sulla contagiosità di una persona infetta dal coronavirus cinque giorni dopo l'inizio dei sintomi, ma il dottor Maldonado ha finalmente ottenuto la risposta da un articolo del New York Times a dicembre - «Lo sanno da oltre un anno e mezzo, giusto? E non ce l'hanno detto» - ha affermato Maldonado - «Voglio dire, non puoi sapere nulla da loro».

FONTE:
The New York Times
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2022-02-28 22:40:15 Attualità


USA, SCANDALO CDC: HA NASCOSTO DATI CRITICI RELATIVI A BOOSTER, RICOVERI E ANALISI DELLE ACQUE REFLUE.

Da bambini, spesso sentivamo dire dagli anziani che «il lupo perde il pelo, ma non il vizio», un modo con cui la saggezza popolare esprimeva il concetto che l'indole sopravvive al trascorrere del tempo.
Non poteva esistere una verità più grande,
A quanto pare all'interno della CDC, già nei mesi scorsi al centro di uno scandalo per gli enormi conflitti di interessi riscontrati da diversi suoi membri relativamente alla gestione pandemica, devono esserci dei personaggi di particolare indole criminale.
Così, a distanza di qualche mese, la CDC è al centro di un nuovo scandalo per avere nascosto deliberatamente dati e informazioni critiche su booster, ricoveri e addirittura analisi delle acque reflue.

Il CDC ha infatti per oltre un anno raccolto i dati sui ricoveri per Covid-19 negli USA suddividendoli scupolosamente addirittura per età, razza e stato di vaccinazione, ma nascondendo al pubblico la maggior parte delle informazioni.

Quando il C.D.C. ha pubblicato i primi dati significativi sull'efficacia dei booster negli adulti di età inferiore ai 65 anni due settimane fa, ha deliberatamente lasciato fuori i numeri per tutte le fasce di età dai 18 ai 49 anni, i gruppi che hanno dal booster un rapporto rischi/benefici maggiormente sfavorevole.

Non solo. A quanto pare mediante l'analisi delle acque reflue sarebbe stato possibile individuare rapidamente focolai e varianti nascenti.
Alcuni stati e località avevano condiviso le informazioni sulle acque reflue con la CDC dall'inizio della pandemia, ma l'agenzia non aveva mai rilasciato tali risultati.

Solo ora, dopo la crescente pressione esercitata da mesi, dai cittadini americani e da un significativo numero di deputati e senatori, l'agenzia ha recentemente adottato una tabella sulle acque reflue, aggiornata quotidianamente sul suo sito web, che potrebbe fornire i primi segnali di un'ondata imminente di casi di Covid.

Gran parte delle informazioni nascoste avrebbe potuto e potrebbe ancora aiutare i funzionari sanitari statali e locali a indirizzare meglio i loro sforzi per portare il virus sotto controllo.

Dati dettagliati e tempestivi sui ricoveri per età e razza aiuterebbero i funzionari sanitari a identificare e aiutare le popolazioni a più alto rischio.

Le informazioni sui ricoveri e sulla morte per età e stato di vaccinazione avrebbero contribuito a informare se gli adulti sani avevano bisogno di colpi di richiamo.

La sorveglianza delle acque reflue in tutta la nazione individuerebbe presto focolai e varianti emergenti.

Senza i dati di richiamo per i giovani dai 18 ai 49 anni, gli esperti esterni a cui le agenzie sanitarie federali guardano per un consiglio hanno dovuto fare affidamento sui numeri di Israele per formulare le loro raccomandazioni sui colpi. (Dopo diverse domande da parte del New York Times sui dati del booster per quella fascia di età, l'agenzia lo ha pubblicato sul suo sito web giovedì sera.)

Kristen Nordlund, portavoce del CDC, ha maldestramente tentato di giustificare le malefatte dell'agenzia appellandosi alla «impossibilità di ottenere dati completi e aggiornati entro la fine di ciascuna giornata», sostenendo che la «priorità dell'agenzia, quando si raccolgono dati, è garantire che siano accurati e attuabili».
Poi però ha aggiunto che tra le ragioni dell'occultazione di certi dati c'era «il timore che le informazioni potessero essere male interpretate».

Anche il dottor Daniel Jernigan, vice direttore dell'agenzia per la scienza e la sorveglianza della salute pubblica, si è schierato a sostegno della Nordlund, affermando che i sistemi di trattamento dati in possesso alla CDC e ad altri enti statali, sono ormai obsoleti e incapaci di trattare nei tempi necessari grandi quantità d dati come quelle raccolte durante il Covid.
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2022-02-28 08:41:53
Attualità


VON DER LEYEN: FORNIREMO DENARO E ARMI LETALI

La nostra risposta alla signora Von Der Leyen

FONTE:
Ursula Von Der Leyen on Twitter
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2022-02-27 15:09:58 ===========================
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Un Capitolo a parte riguarda Canada e USA. Entrambi da un punto di vista prettamente geografico si trovano in una posizione di maggiore sicurezza rispetto all'Europa. Maggiore, ma non assoluta. I loro leader vivono entrambi un momento di impopolarità pressoché assoluta per i gravi attacchi che hanno perpetrato contro la democrazia e contro i diritti, la salute e la vita dei rispettivi cittadini. I canadesi accoglierebbero volentieri un ergastolo per Trudeau e i statunitensi sono pronti a liberarsi imminentemente di Biden al quale non hanno ancora perdonato l'onta dell'Afghanistan.
Per entrambi i leader, la guerra in Ucraina rappresenta una potenziale occasione per riconquistare popolarità, probabilmente la loro unica e ultima occasione.
Le dichiarazioni rilasciate dagli USA nei mesi scorsi sull'eventuale ingresso dell'Ucraina nella NATO, in linea peraltro con quelle rilasciate negli anni precedenti, hanno continuato ad avere toni provocatori, esattamente come lo ebbero nel 2008 pochi mesi prima dell'invasione russa della Georgia e non è da escludere che se ne avessero fatto a meno, oggi forse Ucraina e Russa, anziché spararsi, starebbero negoziando civilmente un equo compromesso.

Il pericolo che rappresenta la Russia per l'Europa non è inferiore a quello che rappresentano gli USA.

FONTE:
The Whitehouse
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2022-02-27 15:09:58 ===========================
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Anche al di la delle misure che annunciamo oggi, siamo pronti ad adottare ulteriori misure per costringere la Russia a rispondere del suo attacco all'Ucraina»

l primo punto che riteniamo dovere contestare è quello si riferisce alla rimozione dal sistema SWIFT solo di alcune banche selezionate. Vorremmo infatti sapere e capire perchè solamente alcune banche e non tutte le banche russe? Si tratta di una falsa restrizione: se noi volessimo muovere soldi dal nostro conto su una delle «banche selezionate» basterebbe farli transitare da una delle banche escluse dalla restrizione, in altre parole con una semplice triangolazione.

Il secondo punto che contestiamo è quello in cui si dichiara di volere applicare misure restrittive che impediscano alla Banca centrale russa di dispiegare le sue riserve internazionali: non si fornisce nessun dettaglio convincente in proposito e l'alone di incertezza, di indeterminabilità, che grava su questo punto non lascia immaginare nulla che non sia di fatto eludibile.

Il terzo punto che contestiamo è quello relativo all'azione contro le persone e le entità che facilitano la guerra in Ucraina. Si parla di limitazione della vendita della cittadinanza, ma quali concreti interventi hanno intenzione di applicare i paesi occidentali contro le persone e le entità che già godono di tali titoli e che in virtù di questi continuano ad avere libero accesso ai sistemi finanziari dei paesi occidentali? Anche questa appare ai nostri occhi come una falsa restrizione.

Infine contestiamo il passaggio relativo agli interventi atti a identificare e congelare i beni delle persone e delle società sanzionate che esistono all'interno delle nostre giurisdizioni.
Anche questa secondo noi, l'ennesima falsa restrizione: come già succede da sempre anche nella nostra italia con chi per esempio tenta l'evasione fiscale, per eludere questa misura è sufficiente che le «persone e le società sanzionate che esistono all'interno delle nostre giurisdizioni» si procurino dei prestanome cui intestare i beni, altrimenti oggetto della restrizione, per eludere la medesima.

A questo punto, cercando di trarre le conclusioni, ci sembra che questo tanto sbandierato «Joint Statement on Further Restrictive Economic Measures», di fatto non sia che un nuovo maldestro tentativo dei paesi occidentali, di ingannare i cittadini più ingenui e «creduloni», persuadendoli che stanno mettendo in atto delle efficacissime misure per arrestare l'offensiva russa senza ricorrere necessariamente all'uso delle armi.

La realtà secondo noi è tragicamente diversa.

Nessuno dei paesi europei ha concreto interesse a lasciarsi coinvolgere nella questione ucraina. Le ragioni principali sono due:
Molti di loro, se non tutti, hanno dei contratti in essere con la Russia che condizionano pesantemente le proprie economie (forniture di gas, petrolio, grano, sviluppo turistico, e via dicendo);
L'Europa è priva di un proprio esercito e anche unendo le forze armate comunitarie, sarebbe impossibile trovarsi in condizioni tali da ottenere un successo o da ottenerlo senza ingenti perdite. La distanza geograficamente ravvicinata con la Russia, espone inoltre l'Europa intera a sicura decimazione della popolazione qualora si trovasse coinvolta in una guerra, che incorresse anche nel malaugurato uso di armi batteriologiche o nucleari.

Ergo, secondo noi i paesi Europei non hanno la minima intenzione di ostacolare concretamente le
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ntenzioni della Russia e tutto le altre ipotesi di cui si sente parlare, sono solo materiale per vendere i giornali e alzare gli ascolti.
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2022-02-27 15:09:58 Attualità


LE RESTRIZIONI DELL'OCCIDENTE CONTRO LA RUSSIA: AUTENTICA ARMA O SPECCHIETTO PER LE ALLODOLE?

Vogliamo sottoporre all'attenzione dei nostri lettori il «Joint Statement on Further Restrictive Economic Measures», cioè la dichiarazione congiunta che i paesi occidentali hanno firmato per imporre restrizioni economiche alla Russia.

Uno strano modo (e secondo noi di dubbia efficacia) per combattere una guerra e uno strano modo (di altrettanta dubbia efficacia) anche per cercare la pace.

Senza scendere in dettagli tecnici (che preferiamo lasciare dibattere a giuristi ed economisti), la ragione per cui abbiamo deciso di sottoporvi il testo integrale e quella di riflettere assieme a voi su determinati passaggi, che vuoi perchè sono scritti in lingua inglese, vuoi per il martellamento mediatico in corso, potrebbero sfuggire ai più.

«Noi, i leader della Commissione Europea, Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Canada e Stati Uniti condanniamo la guerra di scelta di Putin e gli attacchi alla nazione sovrana e al popolo ucraino. Siamo con il governo ucraino e il popolo ucraino nei loro sforzi eroici per resistere all'invasione della Russia. La guerra della Russia rappresenta un assalto alle regole e alle norme internazionali fondamentali che hanno prevalso dalla seconda guerra mondiale, che ci impegniamo a difendere. Risponderemo alla Russia e ci assicureremo collettivamente che questa guerra sia un fallimento strategico per Putin.

La scorsa settimana, insieme ai nostri sforzi diplomatici e al lavoro collettivo per difendere i nostri confini e assistere il governo e il popolo ucraino nella loro lotta, noi, così come i nostri altri alleati e partner in tutto il mondo, abbiamo imposto misure severe alle principali istituzioni russe e banche e sugli artefici di questa guerra, compreso il presidente russo Vladimir Putin.

Mentre le forze russe scatenano il loro assalto a Kiev e ad altre città ucraine, siamo determinati a continuare a imporre costi alla Russia che isoleranno ulteriormente la Russia dal sistema finanziario internazionale e dalle nostre economie. Attueremo queste misure nei prossimi giorni.

Nello specifico, ci impegniamo ad adottare le seguenti misure:

Innanzitutto, ci impegniamo a garantire che le banche russe selezionate vengano rimosse dal sistema di messaggistica SWIFT. Ciò garantirà che queste banche siano disconnesse dal sistema finanziario internazionale e danneggino la loro capacità di operare a livello globale.

In secondo luogo, ci impegniamo a imporre misure restrittive che impediscano alla Banca centrale russa di dispiegare le sue riserve internazionali in modi che minano l'impatto delle nostre sanzioni.

Terzo, ci impegniamo ad agire contro le persone e le entità che facilitano la guerra in Ucraina e le attività dannose del governo russo. In particolare, ci impegniamo ad adottare misure per limitare la vendita della cittadinanza, i cosiddetti passaporti d'oro, che consentono ai ricchi russi collegati al governo russo di diventare cittadini dei nostri paesi e di accedere ai nostri sistemi finanziari.

In quarto luogo, ci impegniamo a lanciare la prossima settimana una task force transatlantica che garantirà l'effettiva attuazione delle nostre sanzioni finanziarie identificando e congelando i beni delle persone e delle società sanzionate che esistono all'interno delle nostre giurisdizioni. Come parte di questo sforzo, ci impegniamo ad applicare sanzioni e altre misure finanziarie ed esecutive su ulteriori funzionari ed élite russi vicini al governo russo, nonché sulle loro famiglie e sui loro responsabili per identificare e congelare i beni che detengono nelle nostre giurisdizioni . Coinvolgeremo anche altri governi e lavoreremo per rilevare e interrompere il movimento di guadagni illeciti e per negare a queste persone la possibilità di nascondere i propri beni nelle giurisdizioni di tutto il mondo.

Infine, rafforzeremo il coordinamento contro la disinformazione e altre forme di guerra ibrida.
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