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Paolo Curtaz

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Indirizzo del canale: @paolocurtaz
Categorie: Religione
Lingua: Italiano
Abbonati: 881
Descrizione dal canale

Scrittore e teologo, cercatore di Dio, inquieto per grazia.

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Gli ultimi messaggi 41

2021-10-11 10:24:29
Cerchiamo segni, continuamente. Segni dell’esistenza di Dio. Della sua volontà salvifica (davvero mi vuole salvo? O fa lo sceriffo?). Della sua bontà. Chiedono segni anche i suoi concittadini che, pure, hanno assistito a miracoli e prodigi. Ma non sarà dato loro nessun segno se non quello di Giona e di Salomone. Il segno di Giona che è la predicazione, il segno di Salomone che è la saggezza e l’intelligenza. Abbiamo le Scritture, le profezie, l’annuncio degli apostoli che è arrivato fino a noi oggi. Abbiamo l’intelligenza per capire, accogliere, meditare, studiare. Abbiamo centinaia di uomini e donne che, come Giona, hanno attraversato le strade delle nostre città dicendo di Dio. E prodigi di uomini e donne trasfigurati dall’amore e dal Vangelo, che hanno segnato la civiltà orientandola al bene e alla condivisione. Di quali segni dobbiamo ancora parlare, scusate?
@paolocurtaz

Commento al #vangelodelgiorno: Lc 11,29-32
328 views07:24
Aprire / Come
2021-10-10 11:04:51
Quando faremo il salto?

Quando passeremo dall’osservare delle regole a ribaltare la vita?
Quando seguiremo, finalmente, il Signore per quello che è, non per ciò che da?

Quando, infine, crederemo?

Quando torneremo a dire alle nostre comunità in affanno, alla nostra Chiesa in cammino sinodale, che la fede ha a che fare con l’amore, col sentirsi amati, con lo scegliere di amare?

Fissiamo lo sguardo in quello sguardo che ci ama.
Facciamo questo, almeno, per ora.
Forse ci farà innamorare.
Paolo Curtaz

Commento completo al #vangelodelladomenica :
https://bit.ly/3Avu7EN
342 views08:04
Aprire / Come
2021-10-09 10:03:46
Un po’ è inevitabile, e anche divertente in una certa misura. La donna che, affascinata e piena di zelo, interrompe il Signore per manifestare un po’ di invidia per la donna che ha avuto l’onore di averlo come figlio, manifesta tutto il suo femminile cuore di mamma. E Gesù, tenero, la invita a superare l’emozione e lo stereotipo per indicare una nuova via di relazione: quella che supera la famiglia e la logica del clan per formare la comunità dei discepoli. Ascoltare la parola di Dio e viverla ci pone nella felice condizione di appartenere (almeno negli intenti del Signore) ad una nuova famiglia che supera i legami di sangue e di parentela per riconoscerci tutti amati e capaci di amare. Se abbiamo avuto un’esperienza famigliare faticosa o l’abbiamo costruita o non siamo riusciti a costruirla e ci troviamo soli, invece di consumarci nel vittimismo e nella disperazione, proviamo ad aprirci alla felice novità del Regno. Beati noi uditori della Parola!
@paolocurtaz

Commento al #vangelodelgiorno: Lc 11,27-28
380 views07:03
Aprire / Come
2021-10-08 10:36:02
Difettano di logica gli avversari di Gesù. Non sapendo più a cosa appellarsi, ora lo accusano di esorcizzare gli spiriti impuri grazie al demonio. Geniale, davvero. E Gesù, invece di abbandonarli ai loro deliri, argomenta: ma che senso ha? Se satana caccia i demoni si autodistrugge! E, rivolto a noi discepoli, ci offre uno straordinario, duplice insegnamento: è lui, il Cristo, l’uomo forte che veglia alla porta del nostro cuore e non dobbiamo aspirare ad una perfezione spirituale ed asettica che piace a noi (e al diavolo) ma non a Dio. Smettiamola allora di vedere demoni e indemoniati ovunque: lasciamo le tentazioni ai santi! Con umiltà accogliamo Cristo, uomo forte, a vegliare sulla piccola dimora del nostro cuore. Viviamo nell’umiltà e nella consapevolezza dei nostri limiti senza aspirare ad improbabili vite eroiche. E i difetti che riconosciamo ci siano utili a dimorare nella consapevolezza del limite.
@paolocurtaz

Commento al #vangelodelgiorno: Lc 11,15-26
398 views07:36
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2021-10-07 10:58:05
Non bastano le parole, per quanto preziose, bellissime, intense, che Gesù ci consegna. Contano poco le parole se non sono pronunciate da un cuore trasfigurato, da un desiderio intenso e vero, da una visione corretta di Dio. Preghiera che non è solo richiesta ma desiderio, gratitudine, stupore, dono di sé. Ecco allora che, per non essere frainteso, Gesù ci spiega come pregare. Anzitutto con costanza, come fa l’amico importuno. E rivolgendoci ad un Padre che sa dare cose buone ai propri figli che gliele chiedono, come sappiamo fare noi. Ma nella preghiera sul serio chiediamo cose buone? O non, piuttosto, cose che apparentemente sembrano tali come il bambino che pesta i piedi per avere il giocattolo a tutti i costi? Spesso chiediamo e non otteniamo perché non ci rivolgiamo al Padre ma ad una divinità simil-pagana che tentiamo di corrompere…
@paolocurtaz

Commento al #vangelodelgiorno: Lc 11,5-13
413 views07:58
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2021-10-06 10:38:43
Non sappiamo pregare, no. Ci proviamo, ci forziamo finanche, ma quando gli apostoli vedono l’intensità della preghiera di Gesù, il suo ritirarsi in solitudine, senza ostentare, senza apparire, quando vedono la forza che scaturisce in lui dopo ogni momento di preghiera, capiscono di non essere capaci. Gli apostoli, come noi, erano dei fervidi devoti, avevano imparato le preghiere da recitare a memoria e i salmi da recitare in sinagoga. Ma davanti alla preghiera di Gesù si rendono conto di non essere capaci, semplicemente. E chiedono. Insegnaci a pregare, Maestro. Sì, Signore, insegnaci a pregare perché non sappiamo da dove partire, non sappiamo che parole usare, a chi rivolgerci. E il Signore, come Giovanni Battista, ci insegna e ci consegna la preghiera. La preghiera dei figli che si affidano e si fidano, che chiedono e si impegnano, che leggono la propria vita alla luce dell’immenso amore del Padre.
@paolocurtaz

Commento al #vangelodelgiorno: Lc 11,1-4
433 views07:38
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2021-10-05 10:04:29
Le donne, al tempo di Gesù, e non solo in Israele, dovevano figliare e occuparsi della casa, punto. Non potevano parlare liberamente, non potevano esprimersi in pubblico se non interrogate, non necessitava la loro presenza per avere il numero minimo per la preghiera liturgica. Quale scandalo, allora, doveva rappresentare il fatto che nel nutrito gruppo dei discepoli di Gesù figurassero delle donne! E che alcune, fra queste, contribuivano con la loro intelligenza e la loro capacità all’annuncio! E Luca, al solito, assesta un altro colpo al soffocante mondo religioso intriso di maschilismo: nella casa di Betania, rifugio del cuore per il profeta di Nazareth, protagoniste sono due donne, assente Lazzaro, il maschio di casa, che avrebbe dovuto fare gli onori di casa. E Maria seduta ai piedi del Maestro rompe un ultimo, pervicace tabù: le donne possono sedersi ad ascoltare i rabbini, privilegio fino ad allora riservato ai maschi.
@paolocurtaz

Commento al #vangelodelgiorno: Lc 10,38-42
451 views07:04
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2021-10-04 16:35:37 Non fu il Cristo ma nessuno ha saputo somigliargli tanto. I fratelli ortodossi lo chiamano il somigliantissimo ed è venerato, unico santo cattolico, per la sua immensa statura. Frate Francesco poverello sorriderebbe della fama che lo circonda, lui che non voleva nemmeno fondare una congregazione religiosa, che chiedeva solo il permesso di vivere il Vangelo sine glossa, senza interpretazioni (quasi sempre riduttive), che chiedeva permesso di amare sorella povertà. La sua regola consisteva in tre versetti di Vangelo e ci volle tanta pressione per convincerlo a scrivere una regola di vita… più regolare (la regola bullata) che tenesse conto del fatto che solo lui sarebbe riuscito a vivere quanto aveva letto nel Vangelo. Eccessivo in tutto: nelle scelte, nelle emozioni, nella sofferenza (quella fisica e, molto di più, quella spirituale), nella follia in Cristo, nella gioia, nella leggerezza. Ma soprattutto, un innamorato assoluto che ancora ci affascina per il suo radicalismo evangelico.
@paolocurtaz

#vangelodelgiorno: Mt 18,1-5.10
459 views13:35
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2021-10-04 16:35:36
438 views13:35
Aprire / Come
2021-10-03 10:36:36
Sappiamo bene che l’amore ci è necessario. Il confronto, la diversità, un altro da me che mi possa far vedere la realtà in maniera diversa.

È un progetto di Dio questa diversità.
Così come il desiderio che portiamo scolpito nel cuore.

Viviamo di una mancanza, di una nostalgia, di una relazione da costruire.

E questo desiderio ci rimanda a chi lo ha creato, a questo Dio geniale e creativo che trova soluzioni.

Così che tutta la nostra vita diventi desiderio.
Paolo Curtaz

Commento completo al #vangelodelladomenica :
https://bit.ly/03ottobre_commento
443 views07:36
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