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Paolo Curtaz

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Indirizzo del canale: @paolocurtaz
Categorie: Religione
Lingua: Italiano
Abbonati: 881
Descrizione dal canale

Scrittore e teologo, cercatore di Dio, inquieto per grazia.

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Gli ultimi messaggi 40

2021-10-18 09:56:33
Di lui scrive Dante che è lo scriba mansuetudinis Christi, lo scriba della tenerezza di Cristo. Ed oggi ringraziamo il Signore per averci dato l’evangelista Luca e ringraziamo lui per il suo lavoro puntuale, preciso, appassionato. Come noi Luca non ha mai visto Gesù in vita sua. Come noi è stato evangelizzato da Paolo, che non ha mai visto Gesù in vita sua. Eppure ha accolto l’annuncio con passione e stupore, lasciandosi divorare dal fuoco della fede, restituendoci il volto di un Gesù compassionevole, misericordioso, innamorato. Il vangelo di Luca è il vangelo dell’annuncio, della preghiera, della Chiesa, delle donne e, appunto, della tenerezza. E a Luca chiediamo di tenere sempre nel cuore l’essenza del Vangelo che è il disvelarsi di un volto compassionevole e pieno di luce, di un Dio che cura i passeri e va in cerca della pecora perduta, che attende con amore il figlio fuggiasco…
@paolocurtaz

Commento al #vangelodelgiorno: Lc 10,1-9
208 views06:56
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2021-10-17 10:04:00
Sia tempo di condivisione e di ripensamento, questo Sinodo imminente. Non pratica burocratica ma desiderio profondo di restituire al mondo un Vangelo accessibile e credibile. Senza cercare di rispolverare improbabili glorie, ma luce necessaria a dire di Dio.
@paolocurtaz

Commento completo al #vangelodelladomenica
https://bit.ly/commento_17ottobre
213 views07:04
Aprire / Come
2021-10-16 10:28:10 A volte ci vergogniamo di Dio, davanti agli altri stiamo bene attenti a rimarcare il fatto che sì, siamo credenti e praticanti, anche cattolici… però. E passiamo il tempo a fare distinguo, a mettere i trattini alle “t” e gli occhielli alle “g”, a far vedere che, insomma, certe cose proprio non le capiamo e le condividiamo. Intendiamoci: la Chiesa stessa, al suo interno, prevede che ci siano delle opinioni diverse, dei modi diversi di vedere le cose, ovviamente. Ma negare che Dio ci ama, che ci ha cambiato la vita, che il Vangelo ci porta verso la pienezza, che possiamo amare perché appare fuori moda alla (sciocca) logica del mondo, è imperdonabile, una bestemmia che nega l’azione dello Spirito in noi e nella storia. Lasciamo parlare il cuore, se ci troviamo ad essere confrontati sulla nostra fede, parliamo della nostra esperienza, non delle teorie, non delle opinioni da salotto. E sarà lo Spirito, di cui riconosciamo l’azione, a parlare sulle nostre labbra.
@paolocurtaz

Commento al #vangelodelgiorno: Lc 12,8-12
112 views07:28
Aprire / Come
2021-10-16 10:28:05
110 views07:28
Aprire / Come
2021-10-15 10:40:48
112 views07:40
Aprire / Come
2021-10-15 10:40:47 I farisei e i dottori della Legge gliel’hanno giurata a morte. La folla fa ressa per ascoltare questo rabbino alternativo, libero ma non rabbioso, autentico e compassionevole, che conosce Dio come nessun altro e lo dona e lo racconta. Non cerca discepoli, non va a stanarli, non lucida il suo ego. E incoraggia i presenti a prendere in mano la propria vita interiore, a non delegarla, a non farsi caricare di pesi insopportabili impossibili da portare. A non temere la reazione violenta degli oppositori, a non avere paura della persecuzione. Mentre leggono queste parole i discepoli di Luca non possono che pensare alla crescente opposizione alla loro fede che, dopo avere toccato i fratelli giudei, ora sta percuotendo l’Asia minore. E Gesù incoraggia i presenti, osteggiati dai farisei, i futuri discepoli, perseguitati, e noi, ad avere fiducia. Dio sa, Dio mi conosce, Dio mi ama. Il Dio che non si dimentica dei passeri, che mi conosce più di quanto io stesso possa conoscermi, sa.
@paolocurtaz

Commento al #vangelodelgiorno: Lc 12,1-7
117 views07:40
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2021-10-14 10:31:19 Continua come un fiume in piena, il Signore. L’invito a pranzo del fariseo si è trasformato in una lunga e puntuale disanima sulle incongruenze e le contraddizioni, le storture e le assurdità degli uomini di fede di ieri e di oggi. Di noi uomini di fede. Dall’ipocrisia dell’osservanza esteriore dei precetti, all’abitudine di ingigantire problemi piccoli per nascondere quelli grandi, all’assumersi il ruolo di avvocati di Dio, alla persecuzione (santa e sempre giustificata) di coloro che non la pensano come noi, Gesù è brutale nella sua franchezza. Un discorso duro, il suo, certo, che dovrebbe spaccare qualche crosta, scuotere qualche anima. E invece… Il risultato è una contrapposizione frontale: il mite falegname fattosi profeta diventa acerrimo nemico da eliminare. Non facciamo anche noi così? Invece di accogliere come monito quanto ci viene detto svalutiamo e ridicolizziamo chi ce l’ha detto? Chiediamo davvero un cuore capace di mettersi in discussione. Alla luce dell’amore di Dio che vuole per noi il bene.
@paolocurtaz

Commento al #vangelodelgiorno: Lc 11,47-54
207 views07:31
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2021-10-14 10:31:18
202 views07:31
Aprire / Come
2021-10-13 10:24:19
Nell’immaginario collettivo pensiamo a Gesù come al compassionevole, al misericordioso attento alle sofferenze delle persone, all’uomo mite e sorridente. Ed è vero, Gesù affascina per la sua capacità di entrare in empatia con i sofferenti. Ma, anche, è capace di essere diretto, assertivo, di smascherare le immense ipocrisie degli uomini di fede. Non si ferma davanti a niente e non lo fa per stizza o per malo carattere, ma per passione e amore nei confronti del Padre e nei confronti di chi gli sta davanti. Non sempre chi ti da uno schiaffo ti vuole male e chi ti accarezza ti vuole bene! Gesù ci spinge all’angolo, ci obbliga a confrontarci col vero volto di Dio, stana i pensieri reconditi, soprattutto quelli fintamente religiosi o inutilmente devoti. Fino a che giochiamo sulla difensiva, facciamo gli offesi quando la Parola smaschera le nostre numerose ipocrisie, non potremo assaporare l’immensa bellezza della libertà che Dio ci dona.
@paolocurtaz

Commento al #vangelodelgiorno: Lc 11,42-46
153 views07:24
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2021-10-12 10:20:59
Giuro che non capisco: il fariseo ha invitato Gesù a pranzo. Un gesto coraggioso vista la pessima fama del Nazareno; quindi sembra desiderare un confronto, un incontro: invitare a casa propria è gesto intimo, delicato. Invece no: appena entra lo giudica in cuor suo. Il suo non era un invito, ma una trappola, un piccolo tribunale interiore in cui l’imputato non ha scampo. Nonostante questo Gesù vede il positivo in quest’uomo piccino, e lo invita ad andare oltre il giudizio, a strappare le classifiche e i patentini di santità, a capire il senso profondo della Legge divina senza diventare avvocato di Dio. E indica a lui e a noi un modo semplice per diventare puri, per semplificare lo sguardo, per superare il giudizio, per notare il grano che sovrasta la zizzania: dare in elemosina quanto c’è dentro, donare se stessi, semplici e liberi come lui, il Maestro, è stato più di chiunque altro.
@paolocurtaz

Commento al #vangelodelgiorno: Lc 11,37-41
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