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Paolo Curtaz

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Indirizzo del canale: @paolocurtaz
Categorie: Religione
Lingua: Italiano
Abbonati: 881
Descrizione dal canale

Scrittore e teologo, cercatore di Dio, inquieto per grazia.

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Gli ultimi messaggi 2

2022-07-26 09:38:16
Lo so bene, non se ne parla nei Vangeli. Solo un vangelo apocrifo, cioè tardivo e non riconosciuto dalla comunità primitiva come autentico, parla della famiglia di origine della piccola Maria, di Gioacchino e Anna, di Nazareth ma con casa a Gerusalemme. Perché le prime comunità sentivano il bisogno di raccontare, di ampliare la conoscenza, di sapere, di capire. E poco importa se le parole debordano, inventano, abbelliscono. Perché tanto è lo stupore davanti alla bellezza di Maria, alla sua fede trasparente e tenace che, di riflesso, si pensa che i suoi genitori n qualche modo vi abbiano contribuito. Quel che resta è che Gesù, certamente, aveva dei nonni. E va bene anche chiamarli con quei nomi. Nonni che, certamente, hanno aiutato Giuseppe e Maria nel tirare su questo figlio del mistero. Auguri ai nonni, allora, spesso ultimi portatori della fede per i nipoti. Quel che si semina, fidatevi, rimane.
@paolocurtaz
207 views06:38
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2022-07-25 09:09:49
Uno dei grandi, dei più grandi fra i Dodici. Uno dei primi ad essere chiamato, insieme al fratello Giovanni. Lui. Il boanerghes, l’attaccabrighe, l’impulsivo, che ha seguito il Signore nei momenti più delicati, uno dei tre che Gesù ha avuto sempre con sé. E che, primo, ha dato la vita per il Signore, ucciso da Erode Agrippa a Gerusalemme. Eccoli i testimoni, eccola la fede su cui fondiamo la nostra piccola fede. Eccola la testimonianza di coloro che hanno saputo raccontare di Lui, che hanno sperimentato nella propria vita la luce accecante del Vangelo. Non eroi, o superuomini, non persone particolarmente virtuose. Piccini, come noi, fragili, come noi, caratteriali e umorali, come noi. Eppure scelti proprio perché così simili a noi, per dire a ciascuno per sempre che Dio non cerca i migliori, ma ci rende migliori, ci fa suoi, ci fa santi.
@paolocurtaz
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2022-07-24 10:01:58
Venga lo Spirito promesso dal Signore, amici, lo Spirito che ci permette di vedere con uno sguardo diverso anche le cose che ci sembrano indispensabili alla nostra felicità, capendo, infine, che ciò che riteniamo un ostacolo insuperabile non è poi così importante risolverlo e – forse – non è neppure un ostacolo.

Perché, nella preghiera, scopriremo che nulla ci può impedire di dire con verità: Padre.
@paolocurtaz

Commento completo al #vangelodelladomenica:
https://bit.ly/commento_24luglio
334 views07:01
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2022-07-23 10:11:59
E ancora di donne parliamo oggi, donne scelte come patrone d’Europa. Dopo Santa Caterina da Siena e Santa Edith Stein, papa san Giovanni Paolo ha voluto la mistica svedese medievale a vegliare sulle (mala)sorti del nostro continente. Brigida è stata madre e sposa e col marito, aristocratici, terziari francescani, passano la vita a studiare la Scrittura e a servire i poveri. Una volta rimasta vedova si trasferisce a Roma con una figlia (Santa anch’essa) dove continua la sua missione presso i poveri e diventa una grande pellegrina in giro per l’Italia e fino in Terrasanta. La sua figura ci richiama il primato della vita interiore in questo nostro mondo tutto basato sugli interessi e sull’economia. Sarebbe bello se l’Europa riscoprisse sul serio la propria anima così intimamente legata al Vangelo e al Signore Gesù!
@paolocurtaz
376 views07:11
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2022-07-22 10:05:06
L’apostola degli apostoli, colei che ha portato l’annuncio della resurrezione ai pavidi apostoli. L’annunciatrice del più grande messaggio della storia dell’umanità: il crocefisso è risorto! Maria di Migdal, discepola amata e prediletta del Signore che vìola tutte le abitudini e le convenzioni sociali prendendo con sé delle donne e affidando loro compiti di responsabilità. Solo che, forse per ignoranza, forse per convenienze, la discepola è stata sovrapposta alla peccatrice perdonata che compie lo stesso gesto di Maria sorella di Lazzaro. Ed ecco che la tradizione popolare ha fuso insieme tre sante: Maria di Betania, la prostituta, la donna di Magdala. Difficile tornare indietro, oggi, ma restituiamo dignità e valore a Maria, per favore, che non è più peccatrice di ciascuno di noi e che ha avuto un ruolo straordinario nella prima comunità come molte fra le donne che hanno seguito il Signore (e che forse dovremmo riscoprire)!

Commento al #vangelodelgiorno: Gv 20,1-2.11-18
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2022-07-21 10:54:04 Perché parli in parabole? Sono preoccupati, i discepoli, non capiscono la logica usata dal Maestro. Eppure la parabola rispecchia fedelmente lo stile di Dio perché rispetta la libertà di chi ascolta, non costringe, non vincola. La si può ascoltare senza farsi coinvolgere o identificarsi e scuotersi, lasciando spazio alla conversione. Proprio perché molti odono senza veramente ascoltare il Signore ricorre alle immagini semplici ed efficaci delle parabole. Oggi, probabilmente, inventerebbe parabole riguardanti i social o i videogiochi o il lavoro in ufficio… Dio parla al nostre cuore, continuamente, ma senza urlare, senza esagerare, senza intimidire. A noi accogliere e portare frutto. E se stai meditando la Parola, oggi, significa che quel seme ha attecchito, nonostante tutto. Beati noi che abbiamo capito e accolto, beati che noi che siamo stati raggiunti dalla Parola! Molti profeti e giusti hanno desiderato ascoltare e ricevere e non hanno ascoltato e ricevuto!
@paolocurtaz

Commento al #vangelodelgiorno: Mt 13,10-17
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2022-07-21 10:54:03
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2022-07-20 09:30:39 Vorremmo, oh, se vorremmo!, credere e crescere nella fede, lasciare il seme del Vangelo crescere in noi, portare frutto, cambiare la nostra e le altrui vite. Vorremmo tanto, con un desiderio profondo, forte, sincero. E invece, spesso, sperimentiamo momenti di sconforto, di malessere interiore, di angoscia spirituale, di scoraggiamento. Perché, Signore? La stessa domanda se la poneva la prima comunità cristiana: perché nonostante l’abbondante semina della Parola si ottengono così pochi risultati? Perché le nostre comunità si svuotano, invecchiano, si scoraggiano? Perché? Il seminatore semina con abbondanza, certo. Che sia il Signore o che siamo noi, semina senza avarizia il seminatore. Ma nel gioco delle libertà il terreno accoglie o respinge, porta frutti o soffoca. Preoccupazioni, ansie, incostanza, prove della vita, possono far appassire il germoglio. E, alla fine, solo un quarto del seme porta frutto e in maniera diversa. È così, è un dato di fatto. Ma se, leggendo, ci riconosciamo nei terreni che non accolgono, significa che il seme sta crescendo…
@paolocurtaz

Commento al #vangelodelgiorno: Mt 13,1-9
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2022-07-20 09:30:39
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2022-07-19 13:48:44
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