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Paolo Curtaz

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Indirizzo del canale: @paolocurtaz
Categorie: Religione
Lingua: Italiano
Abbonati: 881
Descrizione dal canale

Scrittore e teologo, cercatore di Dio, inquieto per grazia.

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Gli ultimi messaggi 5

2022-07-01 11:32:50 Si svela, Matteo. Racconta di sé, della sua chiamata, del suo percorso. Sono passati forse trent’anni da quell’incontro, e, parlandone, si sente tutta l’emozione, la vibrazione, l’intensità di quel momento. Di quella vita ribaltata, cambiata, illuminata, fiorita. Sì, ne è valsa la pena, al di là dei giudizi, dei pregiudizi, degli sguardi interrogativi. Ne è valsa la pena, e racconta del momento in cui il Signore lo ha semplicemente guardato. Uno sguardo inatteso, infinito, traboccante d’amore. Un amore che lo ha fatto alzare, andare via, che lo ha fatto cambiare, che lo ha spinto a raccontare ai suoi (odiati e malvisti) compagni di lavoro quanto gli era successo. E le critiche, piccine come solo i talebani della fede sanno fare, non lo hanno scalfito. Gesù prende le sue difese con garbo, con semplicità: a chi serve il medico? Ai sani o ai malati. E lui, il medico che ci guarisce nel profondo, lo ha sanato da tutte le sue ombre e i suoi peccati e ha sanato anche me.
@paolocurtaz

Commento al #vangelodelgiorno: Mt 9,9-13
450 views08:32
Aprire / Come
2022-07-01 11:32:45
410 views08:32
Aprire / Come
2022-06-30 11:07:27 È colma di stupore, la folla, traboccante di gioia. Non capita tutti i giorni di vedere un paralitico correre e saltellare. Non capita tutti i giorni di vedere un popolano zittire i saccenti scribi, i teologi dell’epoca. Ma, soprattutto, non è mai capitato che qualcuno dicesse che il perdono di Dio può essere donato dagli uomini. La spiritualità giudaica credeva che il perdono fra di noi fosse tutto e solo affare nostro, ma che quello di Dio era riservato e lui e si potesse solo chiedere con umiltà nel giorno dell’espiazione, lo Yom kippur. Ora non è più così: Gesù dona il perdono per conto di Dio, e non sono solo parole, il peso del peccato viene tolto dalle spalle del paralitico che torna a camminare perché, sì, il peccato paralizza. Gioiamo che il potere del perdono è affidato alle mani degli uomini, dei fratelli che hanno ricevuto dalla Chiesa il mandato di donare quel perdono. Siamo perdonati, abbracciati da Dio, quando ci accostiamo alla Riconciliazione, viviamo un momento di presenza reale del Signore, siatene certi. Possiamo rinasce ogni volta che serve.
@paolocurtaz

Commento al #vangelodelgiorno: Mt 9,1-8
453 views08:07
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2022-06-30 11:07:23
423 views08:07
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2022-06-29 20:22:31
441 views17:22
Aprire / Come
2022-06-29 12:04:01 È difficile immaginare due persone più diverse di così. Pietro, rude pescatore di Galilea, irruento a pasticcione, generoso e sensibile. Paolo, raffinato giudeo romano, istruito, zelante fino al fanatismo. È difficile immagine due chiamate più diverse di così. Pietro che lascia le reti per diventare pescatore di uomini, Paolo che inciampa nel Gesù che perseguita mentre, acceso di zelo, vuole incarcerare i discepoli. Così come diverse sono state le loro posizioni nella prima comunità riguardo alla delicatissima questione riguardante i pagani. Pietro indeciso rispetto a questa possibilità, pensando ancora che il discepolato fosse cosa da ebrei, Paolo acceso sostenitore dell’universalismo della fede. E se le sono dette a viso aperto, le proprie opinioni, si sono confrontati aspramente. Ma avendo, sempre, un cuore indiviso e innamorato. Così la Chiesa, burlona, li festeggia insieme, per ricordarci che la comunità cristiana non è composta da cloni ma da singolari unicità che si integrano per l’annuncio e la condivisione.
@paolocurtaz

Commento al #vangelodelgiorno: Mt 16,13-19
480 views09:04
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2022-06-29 12:03:56
449 views09:03
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2022-06-27 10:26:25
Passiamo all’altra riva. Stacchiamoci dalla mediocrità, dall’abitudine, dal credere che tutto è monotono, ripetitivo. Passiamo all’altra riva in questa vita che è una traversata del grande oceano. Passiamo all’altra riva sapendo che abbiamo una bussola e una carta nautica e che siamo noi i capitani della nostra nave. Facciamolo prendendo molto sul serio le richieste del Signore, senza fare della fede un rifugio, un nido in cui isolarci dal mondo, in cui costruire una nicchia impermeabile a tutto. Facciamolo costruendo fra noi rapporti autentici, vivificanti, senza le dinamiche mortifere e mondane che intossicano le nostre comunità con sensi di colpa e piccoli (innocui?) ricatti. Passiamo all’altra riva perché la nostra vita è incessante movimento, incessante crescita, senza paura di avere paura, senza pensare di essere dei lupi di mare. Ma lo facciamo perché amiamo il Signore, perché in lui tutto diventa bello e possibile.
@paolocurtaz

Commento al #vangelodelgiorno: Mt 8,18-22
539 views07:26
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2022-06-26 09:30:53
Gesù è così esigente perché vuole uomini e donne autentici, non animali impauriti da sacrestia o evangelizzatori fanatici. Uomini e donne riempiti dalla gioia della ricerca, dal fascino del Rabbì, che mettono le proprie energie a servizio del Regno.

Forse da qui dobbiamo ripartire in questo benedetto sforzo sinodale.

I santi cambieranno la Chiesa. Noi, se santi.

Ecco, essere cristiani è qualcosa del genere.
@paolocurtaz

Commento completo al #vangelodelladomenica:
https://bit.ly/commento_26giugno
555 views06:30
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2022-06-25 10:27:48 Dopo la memoria dell’amore di Cristo, del suo cuore inteso come sorgente dei sentimenti e delle emozioni, la liturgia ci propone un’altra festa di origine devozionale, la festa del cuore di Maria. Come a dire: l’amore che Cristo ha imparato lo deve anche a sua madre. Come i genitori segnano in positivo e in negativo lo sviluppo della personalità dei propri figli, così possiamo affermare che parte del carattere umano di Gesù sia stato educato alla compassione e alla tenerezza dai suoi genitori. Ama, il Cristo, con forza e determinazione e questo amore ricade su di noi. Maria, madre dei discepoli, ci viene proposta non solo come modello per la fede, è la prima fra i credenti, ma anche come modello di amore. Un amore che educa, che si piega alla benevola volontà di Dio, che sa farsi da parte ed essere presente nel momento giusto, che attinge dalla riflessione personale la propria energia interiore. Un amore poco sdolcinato, il suo, ma concreto e fattivo, incarnato e sanguinante, come spesso diventa l’amore dei genitori per i propri figli che si cacciano nei guai. Chiediamo a Maria di insegnarci ad amare come ha insegnato a Gesù.
@paolocurtaz

Commento al #vangelodelgiorno: Lc 2,41-51
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