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Giovani di Parola

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Indirizzo del canale: @giovaniparola
Categorie: Religione
Lingua: Italiano
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Descrizione dal canale

Il nuovo Canale ufficiale di Animatori Salesiani: ogni giorno il Vangelo del giorno seguente sul tuo telefono e altri contenuti utili per il tuo cammino spirituale! #GiovaniDiParola

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Gli ultimi messaggi

2022-09-01 22:02:06
394 views19:02
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2022-09-01 22:01:59 VENERDÌ 02 SETTEMBRE 2022

Dal Vangelo secondo Luca (5,33-39)

In quel tempo, i farisei e i loro scribi dissero a Gesù: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno preghiere, così pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono!». Gesù rispose loro: «Potete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora in quei giorni digiuneranno». Diceva loro anche una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta il pezzo preso dal nuovo. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri, si spanderà e gli otri andranno perduti. Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi. Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: “Il vecchio è gradevole!”».
Parola del Signore.

“Non si può mettere un pezzo di vestito nuovo su un vestito vecchio.” La fine dell’estate si avvicina… Si sa che l’estate è il periodo in cui di solito si vivono tante belle esperienze che lasciano il segno nel tempo: ogni ricordo bello che vogliamo custodire è come un pezzo di stoffa nuovo per la nostra vita, è un’aggiunta importante, significativa, che non può andare perduta. Come non perdere questi pezzi di stoffa così preziosi? Il Signore ci ricorda che il pezzo di stoffa può anche essere nuovo, entusiasmante, ricco, ma rimarrà per poco attaccato al vestito se l’intero vestito non si svecchia, non diventa nuovo anch’esso… La nostra vita conserverà la bellezza di ciò che abbiamo toccato con mano in questi mesi solo se anch’essa diventerà nuova. I pezzi di stoffa che abbiamo ricevuto attraverso l’incontro con gli altri, il tempo donato per i più piccoli, la vicinanza del Signore in un’esperienza particolare non possono andare perduti, devono rinnovarci la vita… devono renderci nuovi. Facciamo sì che quei pezzi di stoffa non rimangano solo bei ricordi di un’estate passata, ma le fibre che compongono il vestito nuovo che potrebbe diventare la nostra vita.

Per quale pezzo di stoffa nuovo siamo disposti a mettere a nuovo tutto il vestito, tutta la nostra vita?
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2022-08-31 22:10:38
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2022-08-31 22:09:04 GIOVEDÌ 01 SETTEMBRE 2022

Dal Vangelo secondo Luca (5,1-11)

In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
Parola del Signore

È bello vedere in questo Vangelo come il Signore chiama, come rende partecipe Pietro di un disegno più grande che lui non capisce subito. Gesù chiede a Pietro prima di scostarsi un po’ da terra e poi lo invita a prendere il largo. A volte stiamo comodi nei nostri porti, abbiamo le nostre barche ben legate a terra e un po’ ci costa prendere il largo, allontanarci dalle nostre sicurezze per vedere cosa c’è al di là. Credere e fidarci di Dio è sempre un salto, non si può restare a guardare dalla riva. Pietro non aveva chissà quali prove per dar credito a ciò che gli stava dicendo Gesù, ma non è rimasto fermo a farsi i calcoli… ha pescato invano tutta la notte, eppure getta un’altra volta le reti. Non rimane saldo sui suoi convincimenti solo perché fino ad allora non è riuscito a raccogliere nulla. Pietro era già un pescatore, ma l’incontro con il Signore dà un nuovo significato e una nuova direzione a ciò che è sempre stato, a quello che ha sempre fatto: non più solo pescatore, ma pescatore di uomini.

Il Signore continua a chiamare, ci raggiunge nei luoghi “di sempre”, quelli in cui viviamo, in cui ci mettiamo in gioco, in cui fatichiamo, in cui a volte raccogliamo qualcosa, altre volte invece nulla…
Troviamo il coraggio di prendere il largo, quando è il momento di scostarsi da terra.
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2022-08-30 22:02:06
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2022-08-30 22:01:01 MERCOLEDÌ 31 AGOSTO 2022

Dal Vangelo secondo Luca (4,38-44)
 
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva. Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano anche demòni, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era lui il Cristo. Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. Egli però disse loro: «È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato». E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.
Parola del Signore.
 
Perché Gesù minaccia i demoni? Non è forse vero che Lui è il Figlio di Dio? Perché non lascia che gridino ciò che di per sé è vero? Non basta sapere che Gesù è il Figlio di Dio, non serve a nulla gridarlo, se non ci lasciamo toccare, guarire da Lui. A Gesù non piace ostentare nulla, non è il tipo da cori da stadio che gridano che Lui è il Figlio di Dio… è piuttosto Colui che si china e guarisce, Colui che quando è il momento di andare, si reca in un luogo deserto, Colui che non parla solo alle folle, ma soprattutto al cuore del singolo, di ciascuno. Quando fa un miracolo, quando si fa riconoscere e incontrare, non mette i manifesti, ma prosegue e va in un’altra città. Si mette in cammino per non essere solo di pochi, ma di tutti, per non guarire solo i parenti dei suoi discepoli, ma anche chi ancora non sa nulla di Lui. Non si mette in mostra, opera in mezzo al frastuono delle folle, ma il Suo profumo si riconosce nelle vite che guarisce, nelle vite di coloro che non si fermano a dire o a gridare che Lui è il Figlio di Dio, ma che lo accolgono come tale e si riconoscono figli dello stesso Padre.
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2022-08-29 22:21:45
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2022-08-29 22:21:35 MARTEDÌ 30 AGOSTO 2022
Dal Vangelo secondo Luca (4, 31-37)

In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità. Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male.
Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.
Parola del Signore.

La voce di Gesù ha autorità. Non scende a patti con il male, una volta riconosciuto, lo mette a tacere, lo caccia via. Quante volte anche in noi insorgono pensieri di questo tipo, pensieri “diabolici”, cioè che ci dividono, che ci gettano a terra. Il Papa ci dice che “con il diavolo non si parla”. Non alimentiamo quei pensieri che prendono possesso di noi, che spesso, sotto un velo di apparente verità, nascondono l’evidente menzogna. L’autorità per non lasciarci sopraffare non è una semplice dote naturale, è un dono, viene da Dio. Guardiamo in faccia il male, impariamo a riconoscerlo con l’aiuto e l’autorità del Signore, così andrà via senza recarci danno. Di fronte al male c’è da scegliere da che parte stare, non si può pensare di evitare lo scontro, né di poter scendere a compromessi. È una lotta, ma in questa lotta non siamo soli: abbiamo Gesù al nostro fianco pronto a mettere la Parola decisiva.
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2022-08-28 22:42:22
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2022-08-28 22:27:11 LUNEDÌ 29 AGOSTO 2022

Dal Vangelo secondo Marco (6,17-29)

In quel tempo, Erode aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché l’aveva sposata. Giovanni infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello». Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell’esercito e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». E le giurò più volte: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista». E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto.
E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andò, lo decapitò in prigione e ne portò la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.
Parola del Signore

Questa pagina del Vangelo ci insegna tre cose:
1.l'importanza di dire la verità, anche quando è scomoda («Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello»);
2. a stare in guardia da relazioni "pericolose" che ci fanno essere poco equilibrati e creano dipendenza («Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno»);
3. che spesso il coraggio della verità, davanti alle cose che sai essere sbagliate, può salvare una vita.
Oggi questa Parola parla al tuo cuore: come vivi le relazioni? Cosa ti allontana dalla verità?
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