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Paolo Curtaz

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Indirizzo del canale: @paolocurtaz
Categorie: Religione
Lingua: Italiano
Abbonati: 881
Descrizione dal canale

Scrittore e teologo, cercatore di Dio, inquieto per grazia.

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Gli ultimi messaggi 32

2021-12-08 11:25:57
È lei la prima fra i discepoli, lei la prima cristiana, lei, la figlia del sul suo popolo, serva della Parola, che ha mantenuto viva la speranza di Israele. È lei che ci insegna ad aspettare, a fare del nostro piccolo mondo, una insignificante Nazareth, il luogo capace di ospitare Dio. Così Maria, nello stupore degli angeli, l’adolescente attenta alla Parola, cerca di capire, ribatte, argomenta, chiede, là dove, nella Bibbia, la venuta degli angeli suscita paura e sgomento. Lei no, domanda: come avverrà quanto hai detto? Gabriele è ammirato da tanta determinazione, cerca di spiegare, parla del desiderio di Dio di farsi raggiungere, di farsi conoscere. E, per un attimo, tutto il Creato rimane come sospeso, appeso a quella ragazzina. Sì, dice Maria. Sì a Dio, alla sua follia, al suo progetto. E se oggi siamo qui, colmi di speranza, cercatori d’amore, è per quel sì.
@paolocurtaz

Commento al #vangelodelgiorno: Lc 1,26-38
260 views08:25
Aprire / Come
2021-12-07 11:06:12
Solo tu, Signore, dei disposto a lasciare le novantanove pecore per andare a cercare quella perduta. Senza neppure la certezza di poterla ritrovare. Se riesce, dici, dando per scontato che anche Dio fa quel che può, che anche lui si ferma davanti alla nostra libertà, che non forza la mano, che ci asseconda, che rispetta le nostre scelte anche quando sono distruttive. Nel Natale Dio si rivela amante che sa attendere, amore paziente, capace di mettersi in cerca della pecora senza arrabbiarsi, senza fare il muso, senza farle pesare le ore perse a cercarla. Dio ti cerca, mi cerca, lo fa perché sa quanto facilmente ci perdiamo, perché conosce la nostra fragilità e la nostra incostanza. Ma continuamente viene alla nostra ricerca. Noi cerchiamo colui che ci cerca e che gioisce ogni volta che riesce ad incrociare il nostro sguardo, a salvare qualcuno, a lasciarci stringere fra le sue forti braccia.
@paolocurtaz

Commento al #vangelodelgiorno: Mt 18,12-14
226 views08:06
Aprire / Come
2021-12-06 10:52:26
Oggi abbiamo visto cose prodigiose. Amici che si fanno carico del loro compagno paralitico e se lo caricano sulle spalle fino a farlo calare davanti al Signore. E le parole del rabbì di Nazareth che dona il perdono, azione riservata a Dio. E lo stupore dei devoti che pensano in cuor loro che sia un gran bestemmia quanto dice con la conseguente azione del Maestro che libera dalla paralisi il pover’uomo. Abbiamo visto e vediamo continuamente persone radicalmente cambiate dal perdono che risana e restituisce vita, che ci toglie dalla paralisi. Abbiamo visto e vediamo l’affetto di chi nella preghiera porta le persone paralizzate dal dolore o dal peccato davanti al Signore. Questo abbiamo visto e continuiamo a vedere. È bello allora, in questa giornata, lasciare che sia il prodigio, lo stupore, la meraviglia a caratterizzare il nostro percorso, a innaffiare la nostra speranza. Abbiamo visto cose prodigiose: e solo uno sguardo convertito le sa vedere.
@paolocurtaz

Commento al #vangelodelgiorno: Lc 5,17-26
393 views07:52
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2021-12-05 16:46:07
419 views13:46
Aprire / Come
2021-12-05 11:36:15
La parola di Dio scende su un piccolo profeta nel deserto, evitando con cura tutti i potenti dell’epoca, tutti i grandi agli occhi del mondo, e bisogna scovarla, andare nel deserto, cioè zittire le nostra paure e le tante opinioni, per poterla ascoltare.
@paolocurtaz

Bar 5,1-9/Fil 1,4-6.8-11/Lc 3,1-6

Commento completo al #vangelodelladomenica :
https://bit.ly/commento_5dicembre
436 views08:36
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2021-12-04 11:03:14
Ha ragione, il Signore, e ci ha visto lungo: siamo sfiniti e stanchi perché giriamo a vuoto, perché nessuno sa bene dove andare, perché mancano punti di riferimento, perché mancano pastori. O meglio: pastori finti ce ne sono, e anche parecchi, ma mancano pastori veri, appassionati, che, per primi, sappiano dove andare. Politici, economisti, scienziati, divi, sportivi… spesso siamo affascinati dalla loro presenza, dalle loro parole, dai loro (spesso apparenti) successi. E passiamo il tempo ad elemosinare attenzione, ad avere qualcuno che ci veda, che si occupi di noi, che ci dia un’indicazione. Ma solo a Dio stiamo veramente a cuore, solo lui prova compassione e tenerezza e non pensa al guadagno che farebbe vendendo la lana delle sue pecore. Di questo abbiamo bisogno: di un Dio che sappia piegarsi sulla nostra fragilità e si faccia compagno di viaggio. Questo è il Dio che Gesù ci ha raccontato. Il Dio in cui crediamo ostinatamente.
@paolocurtaz

Commento al #vangelodelgiorno: Mt 9,35-38-10,1.6-8
477 views08:03
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