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Paolo Curtaz

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Indirizzo del canale: @paolocurtaz
Categorie: Religione
Lingua: Italiano
Abbonati: 881
Descrizione dal canale

Scrittore e teologo, cercatore di Dio, inquieto per grazia.

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Gli ultimi messaggi 29

2021-12-30 11:11:42
Conosce bene Simeone, con lui condivide la passione per la Legge, l’amore verso Dio e l’età avanzata. Lo ha visto fermarsi a parlare con quella giovane coppia, Anna, la vedova, e si avvicina. Ascolta cosa sta dicendo Simeone, vede quel bambino e anch’essa si unisce alla lode e alla benedizione. Simeone e Anna, la parte antica di Israele che ha saputo custodire l’attesa, ora riconoscono il compimento delle promesse. Anche noi siamo figli e nipoti di uomini e donne che con passione hanno cercato e amato il Signore. E ci avviciniamo per vedere, per capire, per aprire anche il nostro cuore allo stupore. Così si trasmette la fede: per contagio, da bocca a orecchio, da cuore a cuore. Siamo figli di una grande promessa, eredi di grandi eventi ma sta a noi, ora, scoprire chi sia veramente quel bambino che ci è stato dato.
@paolocurtaz

Commento al #vangelodelgiorno: Lc 2,36-40
214 views08:11
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2021-12-29 11:47:37
Il tempio sta rinascendo grazie all’abilità politica di Erode che, ignorando le irrisolte questioni su come si sarebbe dovuto ricostruire il tempio profanato da secoli, decide di rifarlo, ampliandolo, restituendo alla città e alla nazione il cuore pulsante della fede. Eppure tanta magnificenza, tanto lavoro, tanto dispendio di denaro non hanno aiutato il vecchio Simeone, che da sempre frequenta quei luoghi, a darsi pace. Solo quella coppia di giovani venuti dal Nord, che vagano un po’ intimiditi in mezzo alla folla, ha attirato la sua attenzione. E Simeone, finalmente, capisce e vede. È solo un neonato portato per essere offerto al Signore, come prescrive la Legge, ma in lui vede la realizzazione della promessa. Possiamo stare nel tempio giorno e notte senza vedere la salvezza. E due soli minuti, il tempo per accorgersi della presenza nascosta del Messia, possono illuminare e dare senso ad una vita di attesa. Avvenga così anche per noi, come per Simeone.
@paolocurtaz

Commento al #vangelodelgiorno: Lc 2,22-35
255 views08:47
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2021-12-28 11:05:10
Puntuale come ogni anno, a qualche giorno dal Natale che gronda zucchero e miele, la liturgia ci invita a fare memoria di quei bambini che la paura e la furia omicida di Erode condannarono a morte in quel di Betlemme. Gli storici storcono il naso sull’evento, comunque plausibile vista la ferocia del re fantoccio, ma i teologi abbassano lo sguardo. È vero: Dio è venuto in mezzo a noi, ha piantato la sua tenda, abitato la nostra quotidianità. Ma ingiustizia, brutalità, violenza non hanno mai smesso di moltiplicarsi, talvolta, addirittura, indossando la maschera del Vangelo. La ragione è molto semplice: anche davanti a Dio la nostra libertà di accoglierlo o di rifiutarlo rimane intatta. Anche Dio fa quel che può perché sceglie di non esercitare come uno sceriffo la sua onnipotenza. Ma, e questo cambia le cose, Dio non accetta più di essere brandito come un’arma in mano ai potenti e fa di neonati inermi dei martiri testimoni del suo amore.
@paolocurtaz

Commento al #vangelodelgiorno: Mt 2,13-18
226 views08:05
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2021-12-27 11:21:03
Tranquilli: non avete sbagliato Vangelo. Oggi la Chiesa, in piena ottava di Natale, festeggia san Giovanni evangelista e di Giovanni ci propone il Vangelo della corsa al sepolcro. Per ricordarci che quel bambino che accogliamo e che adoriamo è già il crocefisso risorto, Signore della Storia. Per farci dare un’occhiata a quanto sappiamo bene: quel bambino dimesso e marginale è il Dio che sconfigge la morte. Non è quindi l’emozione a prevalere, chi non si commuove davanti ad un neonato?, ma il messaggio destabilizzante: Dio si nasconde dietro le fattezze di un bambino… Corriamo alla grotta, corriamo al sepolcro. Vedremo solo dei segni, una mangiatoia, le bende, e sarà il nostro cuore, se vorremo, ad andare oltre, ad osare. A vedere in quel bambino non un concorrente pericoloso, come per Erode, ma il volto stesso del Dio-con-noi.
@paolocurtaz

Commento al #vangelodelgiorno: Gv 20,2-8
91 views08:21
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2021-12-25 15:27:23
"Chiudiamo gli occhi e guardiamo. Proviamo ad immedesimarci nei sentimenti di una madre che partorisce il primogenito. Facciamo nostra l’ansia malcelata che è di ogni papà, da sempre. E mettiamoci in un angolo a vedere quel neonato dalla pelle arrossata e raggrinzita, gli occhi strizzati, i pugni serrati, i movimenti impacciati ora che è libero dalla costrizione materna.

Ecco Dio.
Dio è così: bambino."

𝗕𝗨𝗢𝗡 𝗡𝗔𝗧𝗔𝗟𝗘 𝗔 𝗧𝗨𝗧𝗧𝗜 𝗡𝗢𝗜, 𝗖𝗘𝗥𝗖𝗔𝗧𝗢𝗥𝗜 𝗗𝗜 𝗗𝗜𝗢!
Paolo Curtaz
____________
Commento completo al Vangelo del 25/12/2021 :
https://bit.ly/commento_natale
281 views12:27
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2021-12-24 10:42:29
È tempo, è giunta l’ora, ed è questa, di creare un argine ai nostri pensieri, di avere il coraggio di fermarsi almeno dieci minuti davanti al mistero di questo Dio che viene. Quanto Natali abbiamo celebrato? E quanto, ancora, rischiamo di dimenticare il festeggiato? Bello potersi trovare, bello avere speranza, bello fare e ricevere regali. Ma bello soprattutto dire del bene di quanto Dio sta facendo intessendo la sua Storia d’amore nelle nostre piccole storie. Fare come Zaccaria che, dopo nove mesi di silenzio forzato, ha imparato a vedere oltre. Imparassimo a tacere almeno un poco per accogliere e riconoscere l’opera di Dio in noi e accanto a noi! Prepariamoci, allora, benedicendo anche noi Dio, cioè dicendo del bene, riconoscendo il bene, operando il bene. Ci avviamo a celebrare ancora, qui e oggi, lo stupore di un Dio che diventa uomo, affinché l’uomo diventi come Dio.
@paolocurtaz

Commento al #vangelodelgiorno: Lc 1,67-79
249 views07:42
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2021-12-23 11:35:27
Scene di ordinario maschilismo: tutti sono ammirati e stupiti per la gravidanza fuori tempo massimo di una donna ritenuta sterile ma, al momento della circoncisione, ecco che l’ammirazione cede il passo alla consuetudine di imporre al neonato il nome di un famigliare scelta che, ovviamente, spetta al padre. Ovviamente non agli occhi di Dio: l’angelo stesso aveva avvertito uno stordito e ammutolito Zaccaria che, in quel caso, il bambino si sarebbe chiamato Giovanni. Dare il nome significa definire l’identità profonda e, nel caso del Battista, è Dio ad averlo plasmato. Obbedienza femminile e cocciutaggine maschile e del clan che, nel caso, viene piegata anche dalla collaborazione di Zaccaria che asseconda la scelta della moglie. E, finalmente, quel gesto di collaborazione con Dio, finalmente, scioglie la lingua dell’ostinato Zaccaria. Quando la grazia e l’intervento di Dio superano le abitudini degli uomini!
@paolocurtaz

Commento al #vangelodelgiorno: Lc 1,57-66
304 views08:35
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2021-12-22 11:36:12
Danzano, le donne, l’anziana dal grembo appassito divenuta madre e l’adolescente scelta per essere la madre di Dio. Danzano e cantano, inebriate di gioia, travolte dalla presenza di Dio che irrompe nella Storia. Cantano la fedeltà di Dio, il suo progetto di amore sul mondo, la sua ostinata volontà di salvezza. Dio guarda, Dio vede, Dio sa. Non è distratto, non ignora le sue creature, né interviene come un despota. Dio è presente nelle pieghe della Storia, con garbo e cerca collaboratori, sentinelle, uomini e donne che scelgono di amare e compie grandi cose in chi si lascia abitare e condurre. Maria ed Elisabetta vivono una vita semplice, faticosa, eppure sanno gioire di quanto vedono attorno a loro. Noi, così abituati a misurare la bontà di Dio dai nostri successi o dai nostri fallimenti, impariamo, stupiti, a gioire della gioia degli altri, a superare i nostri piccoli orizzonti per assumere lo sguardo infinito di Dio.
@paolocurtaz

Commento al #vangelodelgiorno: Lc 1,46-55
378 views08:36
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2021-12-21 11:34:40
Il piccolo Giovanni, nel grembo dell’anziana madre Elisabetta, sussulta, freme di gioia nel grembo della madre, come se capisse quanto sta accadendo, come se sentisse la grandezza di quella visita, l’ampiezza di quanto sta accadendo nella visione gioiosa e folle di Dio. Quando Dio irrompe nella storia, con garbo e delicatezza, con semplicità e verità, in noi cresce la consapevolezza di quanto sta per accadere, perché la presenza di Dio è l’irruzione della gioia nella nostra vita. Sarebbe davvero bello, nell’arrivo ormai imminente del Natale, ricordarci e ricordare che il Dio di Gesù ha a che fare con la gioia e con l’amore, con la visione positiva della vita, come una promessa di rinnovamento e di felicità. Sì, anche noi fremiamo di gioia, Dio viene ancora, non si è stancato degli uomini, non si è stancato di me! Sappiamoci amati!
@paolocurtaz

Commento al #vangelodelgiorno: Lc 1,39-45
65 views08:34
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2021-12-20 11:20:58
Quante volte abbiamo ascoltato questa pagina! Quante volte abbiamo immaginato, a volte forse con troppa fantasia, come è accaduto che Dio inviasse il principe degli angeli a chiedere ad una ragazza adolescente di diventare la madre di Dio, la porta di ingresso di Dio nel mondo! Eppure ogni volta restiamo turbati, commossi, scossi dal coraggio di una piccola figlia di Israele capace di discutere ed argomentare con un arcangelo. La Bibbia è piena di angeli e di annunciazioni ma, sempre, da parte di chi accoglie, c’è paura, il timore di chi sfiora il totalmente altro. Qui, invece, c’è concretezza, richiesta, sana curiosità. Come accadrà? Maria non ha ancora avuto rapporti coniugali con Giuseppe e non capisce come possa diventare madre. Resta attonito, l’arcangelo: le ha appena detto che l’infinito si sarebbe ristretto fino ad entrare nel suo grembo e lei chiede: come? Argomenta l’angelo, spiega, indica. E attende. Grandissima Maria, donna della concretezza!
@paolocurtaz

Commento al #vangelodelgiorno: Lc 1,26-38
181 views08:20
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