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Gli ultimi messaggi 57

2021-09-03 17:56:59 Arte & interpretazione - Ecco la rec!

https://arenaphilosophika.it/podcast/arte-interpretazione-podcast/
1.3K views14:56
Aprire / Come
2021-09-03 14:52:12 #stralciolettura

"... la parola «spirito» venne sostituita alla parola «anima», allo scopo di dare l'impressione di volere evitare ripercussioni in campo teologico. Poi le venne sostituita la parola «soggetto», termine che sussiste tuttora particolarmente nel preteso contrasto del «soggettivo» e dell'«oggettivo». Alcune parole vanno dette perciò a proposito del «soggetto».
Vi è ovviamente qualche senso nel dire che io sono la stessa persona che ero ieri e, per citare un esempio ancor più ovvio, se simultaneamente vedo un uomo e lo sento parlare, vi è qualche senso nel dire che l'io che vede è lo stesso dell'io che sente. Si arrivò così a pensare che, quando percepisco qualcosa, vi è un nesso fra me e la cosa: io che percepisco sono il «soggetto» e la cosa percepita è l'«oggetto». Sfortunatamente risultò che non si poteva sapere nulla circa il soggetto: percepiva sempre altre cose, ma non poteva percepire se stesso. Hume negò audacemente che vi fosse qualcosa come il soggetto, ma ciò non poteva essere accolto. Se non vi fosse stato un soggetto, che cosa era immortale? Che cosa aveva una libera volontà? Che cosa peccava in terra e veniva punito all'inferno? Tali domande non comportavano risposta. Hume non desiderava trovare una risposta, altri non ebbero la sua audacia."


Bertrand Russell Scienza e religione, V - L'anima e il corpo, 1935

FONTE arenaphilosophika

#anima #spirito #soggetto #russell #riflessione #citazione
1.6K views11:52
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2021-09-03 10:21:17Buongiorno e benvenuto ai nuovi utenti

"La vita sta nei concetti come un bambino cresciuto negli abiti troppo corti. Un’unica ora di vita è fatta di migliaia di inesplicabili impulsi dei nervi, dei muscoli, del cervello, e un’unica, grossa, vuota parola pretende di esprimerli tutti"

Tratto da Il profeta muto di Joseph Roth, considerato come uno dei più importanti scrittore del XX secolo

IMMAGINE BY UNAM

#buongiorno #citazione #riflessione #consigliolettura #stralciolettura #letteratura
1.6K views07:21
Aprire / Come
2021-09-02 20:12:21 Nell'intendere l'io come fiume in un mare, che ne è della sostanza individuale?

"La conoscenza naturale ci permette solamente di riconoscere una cosa per mezzo dei suoi attributi; se Socrate avesse avuto un gemello con gli stessi identici attributi, non saremmo stati in grado di indicarlo a parte. Una sostanza è nondimeno qualcosa di diverso dalla somma dei suoi vari attributi. Ciò appare nel modo più chiaro nella dottrina dell'Eucarestia. Nella transustanziazione, gli attributi del pane rimangono, ma la sostanza diventa quella del corpo di Cristo. Nel periodo della nascita della filosofia moderna tutti gli innovatori, da Cartesio a Leibniz (eccettuato Spinoza), ebbero molta pena a dimostrare che le loro dottrine si conciliavano con la transustanziazione; le autorità esitarono per lungo tempo, ma finalmente decisero che non si poteva star sicuri che con la scolastica.
Apparve così che, all'infuori della rivelazione, non avremmo mai potuto essere sicuri che una cosa e una persona viste una volta fossero o non fossero identiche a una cosa e una persona simili viste in un altro momento; si era in effetti esposti al rischio di una commedia permanente degli errori. Per l'influenza di Locke, i suoi seguaci fecero un passo che lui non si era arrischiato a fare: negarono l'intera utilità della nozione di sostanza. Socrate, dissero, per quel che sappiamo su di lui, è noto per mezzo dei suoi attributi. [...] non c'è bisogno di supporre una essenza, un nucleo assolutamente inconoscibile, al quale i suoi attributi aderiscono come gli spilli su un cuscino da spilli. Non si può nemmeno sapere se sia esistito ciò che è assolutamente ed essenzialmente inconoscibile e non vi è interesse a supporre che sia esistito.
La concezione della sostanza, come qualcosa avente degli attributi, ma distinta da ognuno di loro e da tutti loro, venne conservata da Cartesio, Spinoza e Leibniz; venne pure conservata, sia pure con una accentuazione fortemente ridotta, da Locke. Fu tuttavia respinta da Hume ed è stata gradualmente estromessa tanto dalla psicologia quanto dalla fisica."


[Bertrand Russell, Scienza e religione, V - L'anima e il corpo, 1935]




#russell #citazione #sostanza
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2021-09-02 13:48:03 Mondo filosofia pinned Deleted message
10:48
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2021-09-02 13:20:32 Bertrand Russell ci insegna come vivere una vita straordinaria

Amplia sempre più i tuoi interessi, finché a poco a poco i muri dell'ego si sgretoleranno e la tua vita si fonderà sempre più in quella universale. Un'esistenza umana dovrebbe essere come un fiume – inizialmente piccola, contenuta entro le sue rive e alla fine che si confonde nel mare e perde, indolore, il proprio essere individuale”.

Nel saggio sull’invecchiare bene, Russell paragona l’esistenza umana allo scorrere di un fiume che si getta nel mare: mano a mano che i propri interessi si allargano e ci si lascia guidare dalla curiosità, si perde come riferimento unico la propria individualità. Costruire qualcosa che si è contenti di veder crescere dà soddisfazione: lavoro, attività di volontariato, famiglia.

La felicità è fatta di cose semplici, così semplici che le persone complicate non sanno costringersi a riconoscere quali sono le cose delle quali sentono realmente la mancanza”.

LA CONQUISTA DELLA FELICITÀ

La soluzione è meditare per conoscerci meglio, scoprire i nostri veri interessi, le nostre reali passioni. Allargando i nostri orizzonti, la felicità compare a poco a poco e non ci si accorge nemmeno più degli anni che passano, grazie a quella curiosità intesa soprattutto come l’esigenza connaturata all’essere umano di capire il suo essere al mondo, quel mare universale di cui parla Bertrand Russell.

"una persona felice sa che il proprio ego non è che una minima parte del mondo. Uno dei grandi svantaggi delle passioni egocentriche è che hanno davvero poco a che fare con la grande varietà offerta dalla vita".

L'interazione con l'altro è fondamentale per vivere una vita felice e Russell lo sottolinea. Quando riusciremo a smettere di guardare al mondo come qualcosa che riguarda esclusivamente noi stessi e inizieremo a sentirci connessi con le vite che ci circondano, allora la felicità ci sembrerà forse più vicina e alla nostra portata.

#riflessione #approfondimento #filosofiacontemporanea #consigliolettura #felicitá #stralciolettura
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2021-09-01 16:37:27 Un aspetto del pensiero hegeliano, trattato nella prima parte della Fenomenologia dello spirito è la critica al formalismo matematico.

«Se lo sviluppo non consiste in altro che la ripetizione della medesima formula, l'idea, per sé indubbiamente vera, nel fatto non va al di là del proprio cominciamento; [...] tutto ciò, non diversamente da arbitrarie fantasie sul contenuto, è ben diverso da ciò che si richiede; è ben diverso, cioè, dalla ricchezza che scaturisce da sé stessa e dall'autodeterminantesi differenza delle forme.»

Il sapere matematico pone due problemi:

- perde la ricchezza della dialettica, che deriva da una dimostrazione i cui passaggi sono inevitabili, e per esserlo, non possono che seguire l'evoluzione dell'oggetto;

- la conoscenza esteriore (estrinseca, imposta dall'esterno) non è inerte, ma modifica la struttura dell'oggetto.

«L'evidenza di questo manchevole conoscere, della quale la matematica va superba, facendosene un'arma contro la filosofia, si basa sulla povertà del fine e sulla deficienza del contenuto della matematica, ed è tale da suscitare il disprezzo da parte della filosofia. Fine o concetto della matematica è la grandezza. Ma questa è appunto la relazione inessenziale e aconcettuale. Il movimento del sapere procede in superficie, non tocca la cosa stessa. La materia intorno alla quale la matematica costruisce il suo consolante tesoro di verità è lo spazio e l'Uno. [...] il sapere procede sulla linea dell'eguaglianza.[...]. La matematica immanente, detta anche matematica pura, neppure contrappone allo spazio il tempo, come secondo oggetto da considerare per priorità.[...]. Il principio della grandezza-differenza senza concetto-, e il principio dell'eguaglianza,- astratta unità non vitale-, non riescono ad occuparsi di quella pura inquietudine della vita e distinzione assoluta, che è il tempo»

Diversamente dal ragionamento filosofico, i passaggi di un'induzione scientifica non sono necessari, in quanto per un medesimo teorema (ipotesi e tesi) spesso sono note molteplici dimostrazioni, ugualmente vere e indipendenti tra loro. La matematica e il sapere scientifico non appagano, hanno un poco consolante tesoro di verità che ignora il tempo, vera inquietudine della vita. La matematica consiste di proposizioni, vere, ma che sono 
«rigide e morte; dopo ognuna di questa si può far punto; la seguente ricomincia per conto proprio, senza che la prima accenni a un movimento verso l'altra, e senza che a questo modo sorga una connessione necessaria attraverso la natura della cosa stessa»

#approfondimento #enciclopediafilosofica #consigliolettura
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2021-09-01 12:57:48 Mondo filosofia pinned «⁣Arte ed interpretazione: chat vocale di Giovedì 2 Settembre alle ore 21:15. Che differenza c'è tra il gabinetto del vostro bagno ed un gabinetto esposto in una galleria d'arte? Entrambe hanno un autore, ma solitamente non ci chiediamo che cosa volesse…»
09:57
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2021-09-01 11:02:59 #riflessione

"Tu puoi, ogni volta che lo desideri, ritirarti in te stesso. Nessun ritiro è più tranquillo né meno disturbato per l'uomo che quello che trova nella sua anima.⁠"

Il pensiero filosofico dell'imperatore romano Marco Aurelio si colloca nello Stoicismo, a partire dal ripiegamento su sé stessi, seguendo il Fato. Il suo pensiero viene raccolto nella sua unica opera scritta, "i Colloqui con sé stesso", noti anche come Pensieri, Meditazioni, Ricordi o A sé stesso.

Egli pone l'accento sul senso di impotenza dell'essere umano di fronte alla divinità e al destino, e sulla superficialità delle rappresentazioni umane, per cui non conta la cosa come è, ma come la percepiamo. L'accettazione del dovere e delle difficoltà, è permesso solo
seguendo la via del ripiegamento su se stessi che dà significato alla propria esistenza individuale, e il dominio sulle passioni. Richiudendosi in se stesso attraverso una forma di malinconica meditazione, e restando parzialmente preda dei propri dubbi esistenziali, si raggiunge la sopportazione di ogni difficoltà e dolore, personale, familiare o sociale:

«Sii come il promontorio contro cui si infrangono incessantemente i flutti: resta immobile e intorno ad esso si placa il ribollire delle acque. «Me sventurato, mi è capitato questo». Niente affatto! Semmai: «Me fortunato, perché anche se mi è capitato questo resisto senza provar dolore, senza farmi spezzare dal presente e senza temere il futuro». Infatti una cosa simile sarebbe potuta accadere a tutti, ma non tutti avrebbero saputo resistere senza cedere al dolore. Allora perché vedere in quello una sfortuna anziché in questo una fortuna

#pensierieparole #approfondimento #buongiorno #citazione #consigliolettura
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