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Gli ultimi messaggi 56

2021-09-07 21:31:43 I migliori canali  
581 views18:31
Aprire / Come
2021-09-07 11:38:55 «Di tutte le ingiustizie, nessuna è più deprecabile di quella di coloro che, quanto più ti ingannano, tanto più fanno in modo di sembrare uomini onesti. »

Marco Tullio Cicerone, “Sui doveri”

Il De officiis (lat., Sui doveri) è un trattato filosofico di Cicerone diviso in tre libri, nel quale egli espone la sua concezione sul miglior modo di vivere, comportarsi, e osservare quei doveri morali ai quali ogni uomo deve attenersi in quanto membro dello stato.
L'opera è divisa in tre libri:
- il primo tratta il concetto dell'honestum (bene morale) in relazione al quale si stabiliscono i doveri, ossia i comportamenti moralmente validi e che si sviluppa in quattro virtù fondamentali (sapienza, giustizia, fortezza e temperanza);
- il secondo tratta l'utile, dove i doveri stabiliti in base a questo criterio sono gli stessi del precedente libro;
- il terzo ed ultimo libro tratta del conflitto tra utile ed onesto.

Libro di cui ne consiglio la lettura alla nuova gioventù che molto spesso "pecca" sul tema "dovere"

LINK
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1.1K views08:38
Aprire / Come
2021-09-06 21:30:15 Incrementa i tuoi contatti @ingresso10k_bot  
120 views18:30
Aprire / Come
2021-09-06 12:34:36 Critica alla filosofia marxiana pubblicata ne "il Capitale" in ottica ambientalista.

1) Marx riconosce un valore d'uso diverso dal valore di mercato del prodotto. Questa distinzione è giustissima, peccato che l'autore non spenda neanche una pagina a spiegare il valore d'uso e le sue implicazioni. Dice solo che il valore di mercato è dato dal numero di ore spese per creare l'oggetto, anche se in realtà questo è il valore di produzione.

2) Marx scrive che il valore di un oggetto è dato dalla quantità di ore di lavoro impiegato per costruirlo, poi riconosce che è una semplificazione eccessiva (un tavolo non è la stessa cosa di una lasagna), peccato che non approfondisca mai, ma anzi utilizzi questo stesso concetto in tutta la sua opera.

3) Nell'opera si parte dall'idea che esiste una sorta di "fluido" di lavoro umano che si concretizza nei beni. Come intuizione può avere senso ed è anche molto ben inquadrata nella cultura del XIX secolo nel quale Marx visse, il problema è che il manuale non spiegherà mai come si crea il valore: come faccio a creare un tavolo utile? Utile per chi? L'autore non spiega mai le caratteristiche di questo fluido, da dove deriva, quando compare e accenna solo brevemente alla differenza tra lavoro utile e lavoro inutile o dannoso (idea che sarebbe stato meglio approfondire bene). Possiamo sostanzialmente dire che Il capitale non è un manuale sulla ricchezza, su cosa è ricchezza e cosa non lo è, su come viene prodotta o sulle sue qualità, quanto piuttosto sulla sua redistribuzione.

4) Nelle definizioni base del manuale la Natura viene vista solo come un dato di fatto scontato. Ciò che conta è l'uomo che lavora per creare valore su tale base. La Natura in sé non ha valore e non può averne, il valore deriva sempre e solamente dal lavoro umano su di essa. Marx è essenzialmente vittoriano: la Natura è un blob informe, senza capacità di creare a sua volta valore.
In questa ottica ci si chiede perché le persone vogliano andare in vacanza al mare o in montagna, se quel mare o quella montagna non hanno valore.

5) Il valore d'uso della merce è letteralmente alla base del libero mercato (i clienti finali comprano i prodotti per usarli), eppure continua a non esistere una trattazione sistematica e completa di questo valore, solo un vago accenno iniziale.

6) Marx non è sempre logico e consequenziale, infatti introduce la moneta il cui valore è legato alle ore di lavoro impiegate per estrarla, ma poi passa ad introdurre la banconota, il cui valore è slegato. La banconota viene introdotta proprio perché meno dispendiosa da creare rispetto alla moneta. Quindi l'idea che nel prodotto vi sia un valore pari al numero di ore impiegate per crearlo viene accantonata (momentaneamente) dallo stesso autore. Peccato non abbia mai introdotto una teoria consistente del valore che vada oltre il valore di mercato o le ore-lavoro.

7) E' invece interessantissima l'idea del denaro come mezzo di propagazione sociale della ricchezza. Peccato che sia l'ennesima idea geniale lasciata lì.

8) Il plus-valore degli uomini, il plus-valore delle cose, il plus-valore degli animali, il plus-valore delle piante, il plus-valore delle macchine.
Marx utilizza per tutto il libro l'idea fondamentale che gli oggetti (animali, piante, macchine, oggetti inanimati, ecc...) sappiano dare un valore equivalente solo al numero di ore che "possiedono", cioè alla forza lavoro che hanno accumulato, cioè al numero di ore che gli esseri umani hanno impiegato per creare tali oggetti.

FONTE: Da facebook

LINK LIBRO
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#riflessione #marxismo #pensierieparole #consigliolettura #leggerechepassione #leggereaiuta
824 views09:34
Aprire / Come
2021-09-05 17:28:08 ⁣#accaddeoggi

Il 5 settembre del 1568 nasceva a Stilo, Tommaso Campanella

"Dicono che è gran dubbio sapere se ‘l mondo fu fatto di nulla o delle rovine d’altri mondi o del caos; ma par verisimile che sia fatto, anzi certo.

Tratto da Da "La città del sole”

Tommaso Campanella, è considerato come uno dei teologi e filosofi italiani più importanti del 500, suscitando ancora oggi curiosità, per la sua opera "La città del sole" in cui si descrive una tipo di civiltà con uguaglianza per tutti. In quest'opera, ogni singolo aspetto della vita è rigidamente regolato, tipico delle società utopiche: un'eccessiva insistenza sull'ordine e la disciplina che quasi annienta le libertà individuali. Una volontà di controllare tutti gli aspetti della vita umana che agli occhi moderni può far apparire le varie isole utopiche ben poco attraenti.

La città del Sole e la Repubblica di Platone a confronto
L'aspetto principale della Città del Sole è sicuramente la comunanza dei beni: i cittadini hanno una mensa comune, vestono gli stessi indumenti, ricevono tutti la stessa educazione e hanno tutti pari opportunità. Come nella Repubblica, c'è un effettivo rifiuto della proprietà privata e per questo motivo non esistono le divisioni in stirpi, sicuramente anche perché nessun bambino conosce i propri genitori poiché fin da piccoli vengono separati dalla loro famiglia e crescono tutti insieme.
La differenza più evidente con il testo di Platone riguarda le unioni, che avvengono tra cittadini con qualità e caratteristiche uguali. Le caratteristiche dell'individuo ne determinano il nome, il quale viene poi arricchito con altri nomi che si riferiscono a quello in cui la persona eccelle. Mentre nell'opera di Platone la società è divisa per classi sociali (artigiani, difensori, governanti), nel libro del filosofo italiano è descritta una società più egualitaria poiché ogni cittadino può essere eletto senza guardare alla classe sociale di appartenenza. I "solari" possono ricorrere alle armi solo per difendersi, come nella Repubblica. Inoltre anche le donne, come scrive anche Platone, devono essere idonee all'attività di guardiane e per questo devono essere addestrate, ma alcune attività spettano solo a loro come per esempio la musica.

VOI PREFERITE L'UTOPIA DI PLATONE O DI TOMMASO CAMPANELLA?

TESTI DA LEGGERE

LA CITTÀ DEL SOLE
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LA REPUBBLICA
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874 views14:28
Aprire / Come
2021-09-05 15:08:07 "Se volete salire in alto, adoperate le vostre gambe!
Non fatevi portare in alto, non vi mettete a sedere su schiene e teste altrui! Invece tu sei salito a cavallo? E cavalchi ora di gran carriera verso la tua meta elevata? Ebbene, amico mio, anche il tuo piede zoppo va a cavallo con te! Quando sarai giunto alla meta, quando balzerai giù da cavallo: proprio sulla tua vetta, o uomo superiore, inciamperai!"


Friedrich Nietzsche
Dal libro " Così Parlò Zarathustra "


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Il libro racconta i viaggi fittizi e la pedagogia di Zarathustra.
Ma chi è Zarathustra? È l'antico profeta detto Zoroastro, fondatore dell'antico credo iranico indicato come Zoroastrismo il cui testo sacro è costituito dall'Avestā; basato sul monoteismo e la contrapposizione di bene e male. Nietzsche prende spunto da tale figura per raffigurare un nuovo profeta e fondatore di religione, ossia colui che predica al mondo col suo esempio, la trasvalutazione dei valori.

Compreso il proprio errore, il profeta Zarathustra lo comunica agli uomini e annuncia loro una nuova dottrina, quella del superuomo, un'etica del superamento di sé che vuole liberarli dalle loro aspirazioni mediocri, dall'idea di un "mondo dietro al mondo" avallata dalla metafisica, dal Cristianesimo (nient'altro che "platonismo per il popolo") e dal pietismo derivante.

#consigliolettura #approfondimento #nietzsche #stralciolettura #citazione #riflessione
986 views12:08
Aprire / Come
2021-09-04 21:30:04
CRESCIAMO INSIEME con CANALI CULTURALI
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2021-09-04 19:58:08 «L'Illuminismo è l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso. Minorità è l'incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a se stesso è questa minorità, se la causa di essa non dipende da un difetto d'intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di far uso del proprio intelletto senza essere guidati da un altro. Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! È questo il motto dell'Illuminismo.»

Immanuel Kant da Risposta alla domanda: che cos'è l'Illuminismo?

Kant concepì la propria filosofia come una rivoluzione filosofica (o "rivoluzione copernicana") atta a superare quella che era la precedente metafisica dogmatica, determinando le condizioni e i limiti delle capacità conoscitive dell'uomo nell'ambito teoretico, pratico ed estetico. Ambiti a cui da sempre la filosofia cercava di dare delle risposte
- "Che cosa posso sapere?
- Che cosa devo fare?
- Che cosa ho diritto di sperare?"

Kant si basa su forme di deduzione, il che lo porta ad escludere discipline come la chimica o la cosmologia dal dominio delle scienze naturali. 

Per approfondire l'argomento vi consigliamo la lettura del libro

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Aprire / Come
2021-09-04 17:25:29 "Impegniamoci a essere sereni e paghiamo senza lagnarci il tributo impostoci dalla nostra condizione di uomini. L'inverno ci porta il freddo: sopportiamone i rigori; d'estate fa caldo: dobbiamo sudare; i cambiamenti climatici attentano alla nostra salute: accettiamo le malattie. Ci capiterà anche d'imbatterci in una bestia feroce o, peggio, in qualche uomo più pericoloso di tutte le bestie. C'è chi perde qualcosa in un naufragio, chi in un incendio. Non possiamo mutare questo stato di cose, ma possiamo armarci di un animo grande e degno di un uomo virtuoso per sopportare con coraggio i casi della vita, senza ribellarci alla natura."

Seneca, Lettere a Lucilio

Le missive indirizzate a Lucilio vogliono essere uno strumento di crescita morale, ma cerca esorta di dimostrare la verità, ed invitare al bene. Ne consiglio la lettera a tutti affinché riflettiate e meditate sulla condizione umana, sullo scorrere del tempo e sull' importanza del vivere con pienezza la propria esistenza rifuggendo le tentazioni sociali.

#consigliolettura #riflessione #stralciolettura #citazione #seneca
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2021-09-03 18:03:33 Mondo filosofia pinned «Arte & interpretazione - Ecco la rec! https://arenaphilosophika.it/podcast/arte-interpretazione-podcast/»
15:03
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