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Il 5 settembre del 1568 nasceva a Stilo, Tommaso Campanella

"Dicono che è gran dubbio sapere se ‘l mondo fu fatto di nulla o delle rovine d’altri mondi o del caos; ma par verisimile che sia fatto, anzi certo.

Tratto da Da "La città del sole”

Tommaso Campanella, è considerato come uno dei teologi e filosofi italiani più importanti del 500, suscitando ancora oggi curiosità, per la sua opera "La città del sole" in cui si descrive una tipo di civiltà con uguaglianza per tutti. In quest'opera, ogni singolo aspetto della vita è rigidamente regolato, tipico delle società utopiche: un'eccessiva insistenza sull'ordine e la disciplina che quasi annienta le libertà individuali. Una volontà di controllare tutti gli aspetti della vita umana che agli occhi moderni può far apparire le varie isole utopiche ben poco attraenti.

La città del Sole e la Repubblica di Platone a confronto
L'aspetto principale della Città del Sole è sicuramente la comunanza dei beni: i cittadini hanno una mensa comune, vestono gli stessi indumenti, ricevono tutti la stessa educazione e hanno tutti pari opportunità. Come nella Repubblica, c'è un effettivo rifiuto della proprietà privata e per questo motivo non esistono le divisioni in stirpi, sicuramente anche perché nessun bambino conosce i propri genitori poiché fin da piccoli vengono separati dalla loro famiglia e crescono tutti insieme.
La differenza più evidente con il testo di Platone riguarda le unioni, che avvengono tra cittadini con qualità e caratteristiche uguali. Le caratteristiche dell'individuo ne determinano il nome, il quale viene poi arricchito con altri nomi che si riferiscono a quello in cui la persona eccelle. Mentre nell'opera di Platone la società è divisa per classi sociali (artigiani, difensori, governanti), nel libro del filosofo italiano è descritta una società più egualitaria poiché ogni cittadino può essere eletto senza guardare alla classe sociale di appartenenza. I "solari" possono ricorrere alle armi solo per difendersi, come nella Repubblica. Inoltre anche le donne, come scrive anche Platone, devono essere idonee all'attività di guardiane e per questo devono essere addestrate, ma alcune attività spettano solo a loro come per esempio la musica.

VOI PREFERITE L'UTOPIA DI PLATONE O DI TOMMASO CAMPANELLA?

TESTI DA LEGGERE

LA CITTÀ DEL SOLE
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LA REPUBBLICA
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