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Giovani di Parola

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Il nuovo Canale ufficiale di Animatori Salesiani: ogni giorno il Vangelo del giorno seguente sul tuo telefono e altri contenuti utili per il tuo cammino spirituale! #GiovaniDiParola

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Gli ultimi messaggi 62

2021-09-12 22:00:07
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2021-09-12 22:00:06 Lunedì 13 Settembre 2021
San Giovanni Crisostomo

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 7, 1-10)

In quel tempo, Gesù, quando ebbe terminato di rivolgere tutte le sue parole al popolo che stava in ascolto, entrò in Cafàrnao. Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il centurione l’aveva molto caro. Perciò, avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo. Costoro, giunti da Gesù, lo supplicavano con insistenza: «Egli merita che tu gli conceda quello che chiede – dicevano –, perché ama il nostro popolo ed è stato lui a costruirci la sinagoga». Gesù si incamminò con loro. Non era ormai molto distante dalla casa, quando il centurione mandò alcuni amici a dirgli: «Signore, non disturbarti! Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; per questo io stesso non mi sono ritenuto degno di venire da te; ma di’ una parola e il mio servo sarà guarito. Anch’io infatti sono nella condizione di subalterno e ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa». All’udire questo, Gesù lo ammirò e, volgendosi alla folla che lo seguiva, disse: «Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!». E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito.

Parola del Signore

“Neanche in Israele ho trovato una fede così grande!” Possiamo prendere tante cose da questa frase, ma continuando in linea di ciò che abbiamo detto ieri soffermandoci sull’atto di fede del centurione che neanche è un Israelita (cioè non è un “fedele”, colui che crede).. Qui magari più che altrove è ovvio che Gesù non divide la gente secondo la provenienza, la religione o qualsiasi altra cosa, ma secondo la fede che esprimono verso lui. Un pagano diventa un esempio di fede per tutto Israele! Colui che, di per se, è segnato come impuro, infedele, diventa uno che deve essere ammirato e imitato. In poche parole: non sono definito da ciò che proclamo, ma di ciò che di fatto vivo. Se dico di credere in Gesù, ma poi rubo, litigo ecc., allora chi è questo Gesù che dico di vivere? Se dico di credere che Dio governa tutto, ma poi faccio i fatti miei, allora in cosa veramente credo? Se obbedisco alla volontà del Signore e se metto la mia fiducia tra le sue mani non divento schiavo e non divento dipendete di Dio, ma invece trovo la vera libertà e divento l’uomo capace di vivere per ciò che veramente conta nella vita.
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2021-09-11 22:00:03
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2021-09-11 22:00:03 Domenica 12 Settembre 2021

XXIV Domenica del tempo Ordinario

Dal Vangelo secondo Marco (8, 27-35)

In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti». Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno. E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto, ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere. Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini». Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà».

Parola del Signore

La domanda di Gesù fatta ai discepoli è attuale in tutti i tempi, anche oggi: “La gente, chi dice che io sia?”; ma ancora di più, io, chi dico che Lui sia? Per me, chi è Gesù? La risposta di Pietro per noi potrebbe sembrare facilissima (anche se per i discepoli non lo era per niente!). Per me Gesù è il Figlio di Dio! Ma ciò, caro amico/a che significa per me, per te, per ciascuno di noi? Dove lo faccio vedere? Direbbero i romani “Res, non verba!” Ce lo dice anche Gesù in croce. “Ho detto che vi amo, e ve lo faccio vedere ora, morendo per voi, in croce.” Quindi, Gesù per me è Dio? Allora, come lo faccio vedere nella mia vita? Mi sembra che la risposta è ovvia, dando la vita per gli altri nel mio quotidiano: perdonando, aiutando… Ognuno può trovare il suo modo e la sua situazione in cui lo può fare, solo se vuole!
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2021-09-10 22:00:05
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2021-09-10 22:00:05 Sabato 11 Settembre 2021
Dal Vangelo secondo Luca (6, 43-49)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda. Perché mi invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico? Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia. Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene. Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la distruzione di quella casa fu grande».

Parola del Signore

Il problema non è il fiume che investe la casa, il problema è dove ho costruito la casa. Come mi faccio trovare a quegli eventi che costituiscono quella che si chiama vita. Lascia che tutto ti accada: bellezza e terrore, non farti trovare impreparato. Cristo non è venuto ad abolire il dolore o la morte, infatti Egli stesso ha sofferto ed è morto. Egli ha dato senso al dolore, alla morte, non si è fermato al Venerdì Santo; ma ci ha donato la Domenica di Resurrezione. Ma per arrivare alla Domenica bisogna passare dal Venerdì e bisogna anche percorrere l’intera settimana per prepararsi. Questo è il momento favorevole per non farsi “travolgere dal fiume” della vita quando arriverà! Costruisci la tua Fede nella roccia, facendoti guidare affinchè la tua “casa” sia costruita bene e il fiume non la smuova

È un momento di calma o di tempesta? Sto costruendo la mia casa su basi solide?
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2021-09-09 22:00:07

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2021-09-09 22:00:07
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2021-09-09 22:00:07 Venerdì 10 Settembre

Dal Vangelo secondo Luca (6, 39-42)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:
«Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro.
Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».

Parola del Signore

Hai mai fatto caso che quando punti in dito contro qualcuno i restanti tre (medio, anulare e mignolo) sono rivolti verso di te? Quante volte metto alla “gogna” le altre persone e la cosa incredibile è che più lontani sono dalla mia responsabilità più sono colpevoli; è colpa dell’amministratore, del sindaco, del ministro del governo ed io? Io che ruolo gioco? Veramente è sempre colpa degli altri? Siamo immersi in una società che tende a scaricare la colpa agli altri, ma d’altronde basta andare alla genesi per vedere il più grande scarica barile della storia; Adamo che accusa Eva, Eva che accusa il serpente. Come fare dunque a prendere le proprie responsabilità? Lo dice Gesù all’inizio del Vangelo; una guida esperta! Non ci stancheremo mai di dire quanto sia importante avere una persona avanti nel cammino che ci aiuti a muovere i passi li dove sembra esserci solo buio, una persona esperta che ci aiuti a prendere le nostre responsabilità senza dare sempre la colpa agli altri.

Nella giornata di oggi, quante volte mi sono preso la responsabilità di ciò che è successo? Tendo a dare la colpa sempre ad altri fattori (persone, situazioni, fortuna)?
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2021-09-08 21:51:01 GIOVEDI 9 SETTEMBRE
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro. E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».
Parola del Signore

Leggendo questo brano del Vangelo probabilmente alcuni di noi lo definirebbero esagerato o profondamente estremista. Eppure, Gesù dice davvero ciò che pensa senza esagerazioni, senza mezze misure. Il cristianesimo non si fonda sulle mezze misure, su un amore che scende a compromessi, ma si fonda su un amore così estremo da arrivare alla Croce. La parola del Vangelo di oggi va seguita senza sconti, ciò non vuol dire che saremo infallibili e riusciremo ad amare nell’immediato tutti, ma possiamo pian piano raggiungere questo obiettivo. Gesù legge il nostro cuore e sa quanto sia difficile, legge le nostre sofferenze ed è in grado di comprendere le nostre intenzioni. Chiediamo al Signore di accompagnarci ogni giorno nel raggiungimento del nostro obiettivo, Lui di certo saprà indirizzarci e guidarci al meglio.
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