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Giovani di Parola

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Il nuovo Canale ufficiale di Animatori Salesiani: ogni giorno il Vangelo del giorno seguente sul tuo telefono e altri contenuti utili per il tuo cammino spirituale! #GiovaniDiParola

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Gli ultimi messaggi 59

2021-09-27 21:59:59 MARTEDÌ 28 SETTEMBRE

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 9,51-56)
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l'ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.
Parola del Signore.

La ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme è la ferma decisione di donare la Vita, e tu Signore mandi avanti chi non ne combina mai una giusta. Come fai a continuare a fidarti?! E come fai a continuare a fidarti di me per farti conoscere dalla gente? Non lo so.. forse tutto sta nel continuare a seguirTi e ad esserTi amico fidandomi io di Te, di quel volto e di quello sguardo sempre misericordioso, che mi conosce e mi ama profondamente. Un volto però che spesso cerco di non incrociare perché mi sento inadeguato o per paura di ciò che mi potresti dire, ma in fondo non è altro che lo sguardo di un innamorato che vede quanto sono bello e che non fa altro che ricordarmelo, soprattutto quando la bellezza è consumata e sciupata. Pregare è proprio questo, frequentare Gesù Cristo e guardare con Lui la nostra quotidianità, le persone che incontriamo, i nostri sentimenti ed emozioni, tutta la nostra vita e per riconoscere in tutto il Suo volto e la Sua Presenza. Oggi potrebbe essere proprio il giorno in cui prendiamo la ferma decisione di metterci in cammino per lasciarci amare e per donare la vita amando, magari chiedendo al nostro don a qualcuno di più esperto di insegnarci a pregare
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Aprire / Come
2021-09-26 22:00:04
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2021-09-26 22:00:03 LUNEDI' 27 SETTEMBRE
San Vincenzo De Paoli

Dal Vangelo secondo Luca
(Lc 9,46-50)
In quel tempo, nacque una discussione tra i discepoli, chi di loro fosse più grande. Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo mise vicino e disse loro: «Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande». Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non ti segue insieme con noi». Ma Gesù gli rispose: «Non lo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi».
Parola del Signore

Il Signore ha appena annunciato per la seconda volta la Sua Passione e questi si mettono a discutere su chi è il più grande. Davvero non hanno capito niente... forse anche noi non abbiamo capito niente del Signore quando ci sentiamo amati e importanti perché a scuola, a lavoro o nella nostra comunità facciamo un sacco di cose e per questo ci mettono su un piedistallo sul quale stiamo anche bene. Ma che succede quando tutto ciò viene messo in discussione, quando nessuno ci dice “bravo” o quando iniziamo a fallire? Possiamo fare due cose. Scendere dal piedistallo e andarcene oppure scendere e fare esperienza di Dio, lasciando entrare nella nostra vita quell’Amore che incessantemente bussa e chiede di essere accolto. Al riconoscerLo e al vederLo quasi automaticamente gli correremo incontro come figli verso il Padre che torna casa da lavoro per lasciarci accogliere e abbracciare completamente, con tutto ciò che siamo. È così che sperimentiamo tutta la nostra grandezza e importanza, la nostra singolare bellezza: riconoscendoci amati senza condizioni e a prescindere da tutto. Ciò può essere vissuto quotidianamente scoprendo nella nostra giornata la presenza del Signore Gesù che oltre ad accoglierci incondizionatamente ci chiede di accogliere la bellezza e grandezza di ogni uomo e ogni donna. Donaci Signore lo sguardo attento e curioso di un bambino per poterti cercare ed incontrare in ogni cosa
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2021-09-25 22:00:06
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2021-09-25 22:00:06 Domenica 26 settembre 2021
XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 9,38-43.45.47-48
In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi. Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa. Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue».
Parola del Signore

Proprio tu Giovanni, il “discepolo amato”... qui non fai una bella figura. Stavi per impedire ad un uomo di compiere il bene. Stavi per impedire ad un uomo di vivere in relazione con il Signore. Diciamocela tutta Giovanni, te la sei presa perché quest’ uomo non seguiva Gesù o perché non seguiva te e la tua cerchia elitaria?! Il Signore ci va giù un po’ pesante e probabilmente Giovanni a queste parole avrebbe voluto solo sotterrarsi e scomparire. Eppure sarà lui a rimanere sotto la croce, lui uno dei primi a fare esperienza del Risorto. A questo punto tocca a noi essere franchi e riconoscere che a volte ragioniamo e agiamo seguendo logiche elitarie, come quando pensiamo che siamo noi a salvare il mondo, oppure quando viviamo gelosamente ed esclusivamente le nostre relazioni, magari proprio con il don, l’incaricato pastorale o il coordinatore di turno. Il tutto solo per apparire i migliori, i belli e bravi, insomma quelli che sono da seguire come esempio. È da questo che il Signore ci vuole liberare: si tratta di renderci conto che siamo amati! E cosa c’è di meglio per renderci conto del Suo Amore se non partecipare attivamente alla celebrazione eucaristica? È il Signore che vuole entrare in relazione con noi, non lasciamo alle nostre paure di impedirci di lasciarci incontrare
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2021-09-24 22:00:06
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2021-09-24 22:00:06 SABATO 25 SETTEMBRE 2021

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 9,43b-45)

In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini». Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento.

Visto il successo enorme che stava riscuotendo il Maestro, l'entusiasmo per i discepoli doveva essere alle stelle. La sensazione era forse la stessa di chi oggi si trova nell'entourage del personaggio del momento. Gesù se ne accorge e li riporta con i piedi per terra, ricordando loro che la via del credente non è quella della fama, ma quella della croce. La croce, più che il simbolo di un supplizio, per il cristiano è soprattutto il simbolo dell'amore. Infatti, abbracciare la propria croce vuol dire non restare indifferenti rispetto alle necessità del prossimo, ma donarsi, sacrificando il proprio io. E questo non è altro che amare. Certo, una vita vissuta in piena spensieratezza, evitando come la peste tutti i problemi quando si palesano (o, peggio ancora, cercando di scaricarne sugli altri il peso), è sicuramente una vita più facile e, apparentemente, più bella rispetto alla vita di chi non si tira indietro di fronte al sacrificio. Ma è una vita in cui l'amore non trova spazio.
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2021-09-23 22:00:06
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2021-09-23 22:00:06 VENERDÌ 24 SETTEMBRE 2021

Dal Vangelo secondo Luca (9,18-22)

Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto». Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio». Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Parola del Signore

In questo Vangelo veniamo interpellati su un concetto fondamentale: per te chi è Gesù? Perché lo segui? E chi ti sta intorno che dice? Una cosa è il modo con il quale ci comportiamo, un'altra è ciò che gli altri capiscono o deducono. Quante volte veniamo fraintesi? Quando chi ci vive attorno osserva i nostri comportamenti, atteggiamenti, discorsi cosa pensi dica di noi? Pietro ha la risposta condensata, dice bene. Ma il resto dei contemporanei di Gesù non lo aveva affatto capito. Aveva frainteso i suoi discorsi, miracoli, silenzi tanto da volerlo vedere sofferente e fuori dalla scena! Quindi per te chi è Gesù?
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2021-09-22 22:00:06
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