2021-10-07 22:00:07
Venerdì 8 Ottobre 2021
Dal Vangelo secondo Luca (11, 15-26)
In quel tempo, [dopo che Gesù ebbe scacciato un demonio,] alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.
Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio. Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino. Chi non è con me, è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde.
Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e, non trovandone, dice: “Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito”. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora. E l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima».
Parola del Signore
Se provate a cercare su Google la parola “mano di Dio” i risultati vi riporteranno soprattutto il goal che Maradona fece con la nazionale Argentina contro l’Inghilterra ai quarti di finale dei Mondiale 1986. Essendo basso di statura e vedendosi arrivare il pallone abbastanza alto Maradona, capendo di non poter arrivarci con la testa, segnò un goal allungando la mano senza che l’arbitro se ne accorgesse facendo vincere la sua squadra. Gesù dice di scacciare i demoni con “il dito di Dio”; effettivamente questa non è un’espressione Sua, infatti troviamo presente questo “dito di Dio” anche in Esodo 8,15 quando i maghi del faraone, vedendo la seconda piaga d’Egitto e non sapendo eguagliare ciò che succedeva, esclamarono appunto “È il dito di Dio”. Il dito, o addirittura la mano (perché il Signore non si lascia vincere in generosità) di Dio è semplicemente quella spinta, quel di più che io con le mie forze non arrivo a fare. Un po’ come a Maradona la vita ci riserva alle volte palloni che sembrano troppo alti per noi; ecco è li che interviene il Buon Dio, Egli non ci lascia mai soli, ma ci spinge a continuare il “torneo” della nostra vita per vincere la finale: il Paradiso.
Sono consapevole di avere dei limiti, di non essere perfetto? Riesco ad affidare al Signore alcune situazioni che da solo non riuscirei a risolvere?
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