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Giovani di Parola

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Categorie: Religione
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Il nuovo Canale ufficiale di Animatori Salesiani: ogni giorno il Vangelo del giorno seguente sul tuo telefono e altri contenuti utili per il tuo cammino spirituale! #GiovaniDiParola

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Gli ultimi messaggi 56

2021-10-11 22:00:12 MARTEDÌ 12 OTTOBRE 2021
Beato Carlo Acutis

Dal Vangelo secondo Luca (11,37-41)

In quel tempo, mentre Gesù stava parlando, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise a tavola. Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo. Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro».
Parola del Signore.

Non io, ma Dio (Carlo Acutis)

Con una certa curiosità, il fariseo invita Gesù alla sua tavola, ma questo banchetto diventa una sorta di tribunale: perché non fai le abluzioni? Tutte le volte che ci fermiamo ai "perché giudicanti", alle apparenze, proviamo a porre il controllo sugli altri, invece siamo chiamati ad andare oltre, passare all’ascolto profondo delle esistenze: sia con Gesù che con il nostro prossimo.
Purtroppo tante volte capita di porre più attenzione all'esteriorità o solo ad essa. Ma l'esteriorità non è da demonizzare, piuttosto essa è rivelatrice di ciò che siamo "dentro". È come quando nell'oratorio un ragazzo/a ci dice che siamo "bravi" o esprime verso di noi il suo affetto o quando, facendo volontariato, qualcuno riconosce che in noi c'è qualcosa in più. L'esteriorità parla quando "dentro" c'è un cuore puro, un'interiorità curata e accompagnata.
Donare - dare in elemosina - e donarsi, come ha fatto Gesù, è l’allenamento della nostra anima, affinché la nostra interiorità sia bella e sia visibile nella nostra esteriorità.
850 views19:00
Aprire / Come
2021-10-10 23:04:52
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Aprire / Come
2021-10-10 23:04:43 Lunedì 11 Ottobre 2021

Dal Vangelo secondo Luca (11, 29-32)
In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione. Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».

Parola del Signore

Giona, piccolo profeta,
fratello mio e amico
di sventura, Giona
dove vai?

Non andare a Tarsis.
Tarsis è nell’Occidente,
L’Occidente è la notte
la tomba della luce:

Non andare a Tarsis,
Giona, o colomba
di Dio!

Fuggire, fuggire,
Dio è una rovina:

Fuggire dove?
Ovunque,
ma non in Occidente

Quando il mare e il vento e la bufera
e i marinai impauriti
seguivano tutti
un unico disegno:

Sei stato segno dell’Amore di Dio
non pensavi di esserne degno
hai rifiutato e sei scappato
ma sei tornato

perché bisogna,
è necessario,
è volere,
è vocazione!
597 views20:04
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2021-10-09 22:00:03

"La felicità, Cercatela, tutti i giorni, continuamente [...] Ce l'avete Ce l’abbiamo. Perché l’hanno data a tutti noi"
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2021-10-09 22:00:03
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2021-10-09 22:00:03 Domenica Ottobre 2021
XXVIII Domenica del Tempo Ordinario

Dal Vangelo secondo Marco (10, 17-30)
In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”».
Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni. Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio». Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà»

Parola del Signore

Se sei uno dei pochi superstiti arrivato fino a questo punto dopo il lungo Vangelo di oggi ti faccio i miei complimenti, ma sappi che non è finita qua. Una delle prime cose che uno pensa leggendo i primi versetti di questo Vangelo è: «Parla di un giovane ricco e quindi non di me»; ma in Sicilia c’è un detto che in Italiano si potrebbe tradurre in questo modo: “Siamo ricchi e nessuno lo sa”. La verità è che davvero se ci fermassimo a cogliere la ricchezza che ci è stata donata non avremmo più la presunzione di dirci poveri, non ci credi? Bene facciamo un piccolo gioco: Pensa a 10 cose che per te sono davvero importanti. Adesso dimezza la tua lista elimina quelle cose che pensi siano meno importanti delle altre. Da questo elenco di 5 togli altre 2 cose, lo so diventa più difficile ma provaci! Bene adesso avrai davanti a te una lista di 3 cose che reputi davvero fondamentali che hai scelto rispetto alle altre perché non ne puoi fare a meno! Ora non voglio rovinarti la Domenica ma t’invito a pensare a quali di queste tre cose che sono rimaste nella tua lista porterai con te il giorno in cui, speriamo il più tardi possibile, dovrai lasciare questa vita. Oggi Gesù fa un invito chiaro, mettiti alla Sua sequela è Lui il senso di ogni cosa, non attaccarti a cose che non ti daranno la vera felicità, perché ti illuderai di essere felice ma finirai come il giovane del Vangelo di oggi: rattristato.

Chiediti se sei davvero felice o fingi di essere ricco
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2021-10-08 22:00:04
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2021-10-08 22:00:03 Sabato 9 Ottobre 2021

Dal Vangelo secondo Luca (11, 27-28)
In quel tempo, mentre Gesù parlava, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!». Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».

Parola del Signore

Quanto ci assomiglia questa donna che si alza dalla folla, siamo noi quelle volte che cerchiamo di trovare l’aspetto “umano” in tutto. Quante volte non lasciamo spazio alla luce della fede, alla potenza del Signore. Ce lo dicevamo ieri; siamo esseri limitati, non possiamo arrivare a comprendere tutto. Questa donna non vuole arrendersi al fatto che alcune cose non si possono spiegare, che non tutto è comprensibile. Beato il “grembo” e beato il “seno” cose prettamente legate alla terra, cose che non escono dai miei limiti di comprensione; invece Gesù parla di qualcosa che è al di là di me; Gesù parla di avere Fede e di credere. È molto bello il verbo greco che in italiano viene tradotto con “osservare” ma che in realtà richiama all’atteggiamento della guardia che custodisce. Il Buon Dio mi consegna ogni giorno una Parola che dice qualcosa “di più” alla mia vita, compito mio è mettermi in atteggiamento di ascolto di questa Parola e di custodirla affinché possa portare frutto, in questo custodire il Buon Dio non mi lascia solo, ma mi mette accanto delle persone con cui camminare per poter essere davvero felice, Beato.

Sono consapevole che per essere felice non posso bastare a me stesso, ma ho bisogno di un “di più” che mi viene dalla Sua Parola.
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2021-10-07 22:00:07

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2021-10-07 22:00:07
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