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Gli ultimi messaggi 72

2021-10-30 10:47:43 Donbass, dopo una giornata di relativa stabilità sulla linea del fronte, mentre sono in viaggio verso Telmanovo giungono aggiornamenti dalla Milizia popolare: colpi di artiglieria Ucraina di calibro 152mm mezz’ora fa hanno raggiunto questa cittadina.

Connessione permettendo, cercherò di fornire aggiornamenti!
319 views07:47
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2021-10-28 21:10:28 Per chi gradisse approfondimenti su quel che sta accadendo in queste settimane sulla linea del fronte in Donbass, ecco un video in cui spiego cosa è avvenuto e cosa può significare.
2.0K views18:10
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2021-10-28 09:57:26
Aggiornamenti dal Donbass

Nonostante le autorità tedesche ieri abbiano condannato l’uso dei droni sulla linea del fronte in Donbass, questa mattina è stato registrato il decollo di un nuovo UAV Bayraktar TB2 ucraino, il cui transponder è stato spento una volta raggiunta la regione di Donetsk.

Intanto lungo la linea del fronte, specie tra Spartak e Mineralnoe, a nord di Donetsk, si registrano scontri dove Kiev impiega massicciamente l’artiglieria pesante. Le milizie (sia a Lugansk che a Donetsk) rispondono e questa volta non sembrano lamentarsi dei limiti solitamente imposti dai comandi. I bollettini militari di Kiev confermano riportando perdite.

Gli scontri proseguono anche nella zona di Granitnoe, a ridosso del villaggio occupato recentemente da Kiev nella zona grigia, violando gli accordi firmati a Minsk.

Nel frattempo nella zona di Slaviansk e Kramatorsk (zone controllate da Kiev) sono stati avvistati nuovi convogli ferroviari carichi di carri armati e tecniche.
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2021-10-27 13:09:25 Donetsk, fallito attacco ucraino contro sito di stoccaggio carburanti per mezzo di un drone artigianale

Dopo le tensioni di ieri, dovute all’impiego di droni da parte dell’ersercito ucraino contro l’artiglieria della Repubblica Popolare di Donetsk, oggi Kiev torna ad impiegare aeromobili a pilotaggio remoto. Come denunciato da Alexey Nikonorov, rappresentante della DNR nel Gruppo di Contatto a Minsk, “le forze armate d’Ucraina, impiegando un UAV, hanno tentato di far esplodere nuovamente il deposito di carburante nel distretto di Kirovsky di Donetsk. L’aeromobile pilotato a distanza trasportante un ordigno esplosivo si è schiantato contro uno dei silos del deposito petrolifero, fortunatamente senza provocare l’innesco immediato dell’ordigno. L’esplosione programmata è avvenuta solamente in seguito, fortunatamente senza provocare vittime e conseguenze su larga scala, scopo di questo atto di aggressione da parte dell’esercito ucraino.”

Lo scorso 11 settembre si era verificato un attacco analogo, provocando un vasto incendio che ha portato alla combustione di 1300 tonnellate di gasolio.

“Consideriamo le azioni ucraine come una campagna terroristica mirata, diretta contro le infrastrutture civili e la popolazione civile della Repubblica”, spiega Nikonorov.

Diversamente da ieri non si è trattato di un drone di tipo Bayraktar TB2 ma di un apparecchio artigianale, non meno pericoloso per la difficoltà nell’intercettare questo tipo di droni, ampiamente utilizzati anche dalle forze terroristiche in Siria contro le basi militari russe.
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2021-10-26 21:09:04
I droni turchi Bayraktar acquistati da Kiev esordiscono in Donbass?

Diverse fonti ucraine oggi hanno pubblicato un video relativo all’impiego di un Bayraktar TB2, uno dei droni turchi che il mondo ha imparato imparato a conoscere soprattutto nella guerra del Nagorno Karabakh.

L’attacco sarebbe avvenuto nella zona di Telmanovo, non lontano dal villaggio occupato ieri dai militari ucraini. Se così fosse, Kiev avrebbe provocato le milizie, le quali rispondendo al fuoco avrebbero fatto da ottimo bersaglio per i nuovi droni. La milizia popolare per il momento non conferma. In molti a Donetsk si aspettano che a replicare non siano più le milizie popolari, che di fronte a tali armi non possono che rimanere a guardare, ma finalmente da Mosca.
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2021-10-26 17:50:28 Donbass, esercito ucraino occupa villaggio nella zona “grigia”

Da ieri sera l’artiglieria ucraina colpisce ripetutamente la zona di Telmanovo, cittadina a sud di Donetsk. Secondo diverse fonti vicine alla Milizia popolare della Repubblica Popolare di Donetsk, poi confermate anche dalle autorità, i militari ucraini hanno forzato il fiume Kalmius – confine naturale – occupando il villaggio Staromarievka, considerato per anni “zona grigia”.

In questo villaggio vivono 180 persone e il rischio di rappresaglie contro i civili è reale, dato che diverse decine di persone in questi mesi hanno fatto richiesta della cittadinanza russa, ottenendone i documenti.

Kiev agisce apertamente in violazione degli accordi di Minsk e delle convenzioni internazionali anche grazie al supporto della comunità internazionale che ancora non ha condannato il recente e clamoroso rapimento di un ufficiale della JCCC di Lugansk da parte di militari ucraini, avvenuto una decina di giorni fa durante lo svolgimento di lavori nei pressi di un checkpoint, dove le autorità ucraine avevano preventivamente accordato le condizioni di sicurezza.
Dal giorno successivo al rapimento, di fronte all’ingresso dell’hotel di Donetsk dove risiedono gli osservatori dell’OSCE, ha preso vita un presidio permanente di manifestanti che hanno invocato l’intervento degli osservatori internazionali per portare alla liberazione di Andrey Kosyak, il rappresentante della LNR rapito, senza però ottenere risultati. Erano anni che in Donbass non si vedevano manifestazioni contro l’OSCE. Gli osservatori internazionali sono stati fortemente criticati per una presunta mancanza di imparzialità e per la leggerezza con cui l’organizzazazione internazionale si è espressa sulla questione.

Con maggiore frequenza i militari ucraini impiegano l’artiglieria e calibri vietati dagli accordi di pace, facendo aumentare anche i numeri dei civili che ne fanno le spese: 3 nella scorsa settimana, tra cui una undicenne. Questo pomeriggio i colpi degli obici ucraini hanno colpito nuovamente obiettivi civili nei pressi di Telmanovo (10 km dalla linea del fronte), mettendo fuori uso 12 trasformatori dell’alta tensione, lasciando senza corrente elettrica un ospedale, una scuola e più di 350 case.
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2021-10-15 17:23:53
Il cacciatorpediniere americano “Chafee” (DDG90) ha tentato di violare il confine russo nel mare vicino a Vladivostok.

Il ministero della della Difesa russo ha spiegato in un comunicato di aver fatto intervenire il proprio antisommergibile "Admiral Tributs", chiedendo agli statunitensi di cambiare rotta.

Il cacciatorpediniere USA ha invertito la rotta a meno di 60 metri dalle acque territoriali russe. L'incidente è avvenuto oggi tra le 17.00 e le 17.50 ora locale (10.00 ora di Mosca).
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2021-10-13 20:12:15 Lugansk, osservatore rapito da militari ucraini

Provocazione senza precedenti - Questa mattina un rappresentante della JCCC (Joint Control and Coordination Commission) della Repubblica Popolare di Lugansk è stato catturato e rapito da militari ucraini mentre si trovava in servizio presso il checkpoint “Pervomaysk-Zolotoe”, dove erano in corso dei lavori di manutenzione della strada. A renderlo noto è l’organizzazione stessa con un comunicato.

Il compito della JCCC è quello di supervisionare i lavori nelle zone del fronte accordati preventivamente dalle parti nel Gruppo di Contatto. Anche per i lavori di oggi nei pressi del checkpoint di Zolotoe (nonché uno dei settori demilitarizzati della linea del fronte nei quali è consentita la presenza solo agli uomini della JCCC), Kiev aveva assicurato le condizioni di sicurezza. Eppur e un gruppo di militari ucraini della 24esima brigata hanno teso un’imboscata catturando un funzionario disarmato della JCCC LNR, violando ogni tipo di accordo e complicando ancora di più le trattative diplomatiche. Il Capo della LNR Leonid Pasechnik ha dichiarato che finché non verrà liberato l’osservatore, non ha senso proseguire alcun tipo di confronto con Kiev per quanto riguarda gli accordi di Minsk.

La Russia, tramite Boris Grizlov, plenipotenziario nel gruppo di contatto, ha espresso preoccupazione e disappunto per il silenzio dell’OSCE di fronte ai crimini ucraini.

nei commenti le foto pubblicate dalla parte ucraina ritraenti l’osservatore di Lugansk bendato e imprigionato in una buca.
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2021-10-11 21:47:33 Venerdì sulla mia pagina Facebook ho pubblicato il racconto di una mio recente viaggio in un paio di villaggi sul fronte del Donbass. Ho riportato come a Kominternovo, uno di questi piccoli centri abitati, la gente fosse costretta a fare i conti con l’assenza di corrente elettrica a causa delle bombe che hanno distrutto il trasformatore. Solitamente in casi come questi le parti in conflitto si impegnano a garantire il cessate il fuoco per consentire i lavori di riparazione delle infrastrutture. Per un mese Kiev ha ignorato ogni richiesta e solo ieri è stato possibile installare il nuovo trasformatore. Tornata la luce, si è tornati alla normalità locale fatta di proiettili ed esplosioni. Questa sera una delle poche case in cui ancora vivono civili è stata distrutta dalle fiamme scatenate dai bombardamenti.
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2021-10-01 15:21:20
Quando nel lontano 2015 arrivai per la prima volta al confine tra le repubbliche di Donetsk e Lugansk (esso ricalcava quello delle oblast pre-guerra) rimasi a dir poco stupito: c’era una vera e propria frontiera. Quella barriera tra le due nuove entità statali composte dal medesimo popolo, aventi gli stessi principi e soprattutto lo stesso nemico contro cui stavano combattendo, mi sembrò una follia.

In questi anni le repubbliche hanno continuato a crescere parallelamente. Nel primo anno di Covid questa frontiera è stata addirittura chiusa.

Oggi, 1 ottobre 2021, quei posti di blocco sono stati rimossi. Le due repubbliche hanno siglato un accordo che prevede la creazione di un territorio doganale unico “in conformità con la legislazione della Federazione Russa”, ha affermato Leonid Pasechnik, presidente della LNR.

Uno dei non pochi disagi per la popolazione è stato liquidato. Finalmente.
328 views12:21
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