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Gli ultimi messaggi 66

2022-01-20 13:19:43
In questi giorni i piloti della RAF hanno fatto gli straordinari. A Kiev mai erano atterrati così tanti velivoli militari stranieri in così poco tempo.

Mentre a parole l’Occidente continua a sostenere la necessità di percorrere vie pacifiche e diplomatiche accusando Mosca di avere intenzioni “aggressive”, con i fatti dimostra il contrario.

Foto: Daily Mail
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2022-01-20 12:52:20 USA, Stati baltici autorizzati a fornire ulteriori armi all'Ucraina

Come riportato da Reuters, l’Estonia e la Lettonia hanno ottenuto il via libera da Washington per consegnare le armi made in USA (si parla di Javelin e Stinger) a paesi terzi, più precisamente all’Ucraina. Grazie a questa triangolazione il volume dell’export militare statunitense in favore di Kiev potrebbe aumentare sensibilmente.

Questo altruismo dei Paesi baltici nei confronti di Kiev dovrebbe suonare strano, visto che i rappresentati ufficiali di quei paesi non perdono occasione per ricordare che la loro regione sarebbe ad alto rischio di invasione da parte della Russia. Periodicamente i governi di Lettonia, Estonia e Lituania si rivolgono ai partner della NATO chiedendo aiuto e supporto militare, tanto che l’Alleanza ha deciso di schierare quattro Battlegroup (gruppi tattici da circa 1500 uomini) rispettivamente in Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia.

Recentemente nell’operazione "Baltic Guardian" in Lettonia hanno preso parte anche le truppe Alpine dell'Esercito Italiano, conducendo una serie di attività addestrative.

Dopo i 180 missili Javelin ricevuti dagli USA, in Ucraina sono giunte operativamente anche armi anticarro fornite dalla Gran Bretagna. Ma per Kiev non basta. Andrei Melnyk, ambasciatore ucraino in Germania, sta continuando a cercare di convincere il governo tedesco a seguire la politica USA-GB. Ieri Melnyk ha dichiarato che l'Ucraina vorrebbe vedere le navi da guerra tedesche nel Mar Nero e nel Mar d'Azov, oltre ai sistemi antiaerei per prevenire attacchi russi.

Maria Zakharova, rappresentante ufficiale del ministero degli Esteri della Federazione russa, ha dichiarato che “l’Ucraina percepisce questa assistenza militare dell'Occidente come concessione di carta bianca per un'operazione militare nel Donbass”. La Zakharova ha espresso preoccupazione anche per le tensioni alimentate dai media: “al momento i media occidentali e ucraini, così come le alte cariche istituzionali, stanno rilanciando ancora più attivamente le speculazioni sull'“imminente invasione russa dell'Ucraina”. Per il portavoce degli Esteri l’Occidente starebbe preparando provocazioni su larga scala, anche di natura militare, “che potrebbero portare alle più tragiche conseguenze per la sicurezza regionale e globale” e per questo starebbe costruendo una campagna informativa ad hoc per coprire le proprie azioni.
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2022-01-19 19:25:35 Russia, registrato in parlamento il progetto di appello a Putin per il riconoscimento delle repubbliche di Donetsk e Lugansk

«La Duma di Stato si rivolge a Voi, egregio Vladimir Vladimirovich, con la richiesta di prendere in considerazione la questione del riconoscimento da parte della Federazione Russa della Repubblica Popolare di Donetsk e della Repubblica Popolare di Lugansk come stati sovrani e indipendenti».

Peskov, portavoce di Putin, ha riferito che per il momento non può rilasciare commenti in quanto al Cremlino non hanno ancora letto il documento promosso dal KPRF.

Questa iniziativa potrebbe essere tanto un semplice scopo propagandistico da parte del KPRF, quanto un tentativo di sondare l’opinione pubblica e la reazione dell’Occidente.
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2022-01-19 16:25:54
Kiev, mentre Zelensky incontrava Blinken, il tribunale ha disposto misure cautelari all’ex presidente Poroshenko

Oggi centinaia di sostenitori di Petro Poroshenko si sono radunati di fronte al tribunale nel cuore di Kiev dove la corte ha deciso di imporre il ritiro del passaporto e il divieto di lasciare Kiev all’ex presidente ucraino, Una mezza vittoria per l’oligarca che ha affermato: "non cantiamo vittoria, anche se abbiamo vinto davvero. Non festeggiamo perché il folle scenario di Zelensky non è ancora terminato".

Oltre ai soliti teatrini con tanto di inno cantato sia dalla piazza che da Poroshenko nelle aule del tribunale non sono mancati scontri con la polizia. I sostenitori di Poroshenko sono arrivanti a paragonare questi sontri con la “repressione di Yanukovich nel 2014”.

Attualmente il gruppo di sostenitori di Poroshenko è intenzionato a raggiungere l’Ufficio del Presidente. Zelensky oggi, a pochi chilometri di distanza, ha incontrato Blinken, il quale il 21 gennaio incontrerà Lavrov.
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2022-01-18 11:08:06 Prosegue l’occupazione dell’Ucraina: con la scusa delle tensioni con la Russia il Canada invia forze speciali in Ucraina, da Londra arrivate “armi hi-tech” e istruttori

Ad oggi, nonostante le isteriche accuse nei confronti della Russia in merito a presunti piani d'attacco verso Kiev, l'unica invasione dell'Ucraina avviene da parte dell'Occidente. Dopo gli aiuti umanitari militari USA, arriva anche il sostegno di Canada e Gran Bretagna. Come riporta Global News cidando fonti nell’esercito canadese, "date le crescenti tensioni tra l'alleanza militare della NATO e la Russia, in Ucraina sono state dispiegate le forze speciali canadesi". La presenza delle forze speciali canadesi, in aggiunta ai 200 uomini già presenti stabilmente nel Paese nell’ambito dell’operazione UNIFIER, avranno il compito di addestrare i colleghi ucraini e, in caso di emergenza, coordineranno l'evacuazione del personale diplomatico. "La presenza delle forze speciali canadesi fa parte di uno sforzo più ampio delle forze armate a sostegno delle forze di sicurezza ucraine", ha affermato il maggiore Amber Bineau, portavoce del comando delle operazioni speciali.

Lo scorso 6 dicembre le autorità canadesi avevano riferito che “”nonostante le urgenti richieste di Kiev, il Canada non intende aumentare il proprio contingente militare in Ucraina, per non provocare la Russia. Pochi giorni fa il governo canadese ha esortato i suoi cittadini a evitare di recarsi in Ucraina a causa dell'accumulo di truppe russe vicino ai confini ucraini.

Immediatamente dopo l’annuncio di ieri del segretario della Difesa Ben Wallace, tre C 17 Globemaster (aerei da trasporto strategico ad alta capacità di carico) della RAF sono atterrati a Kiev. Come riporta il Daily Mail, Londra ha esportato armi “hi-tech” e personale militare che si occuperà di addestrare le forze armate ucraine. Il quotidiano britannico ha segnalato che i velivoli britannici, in rotta verso Kiev, hanno evitato lo spazio aereo tedesco a causa della politica di Berlino, che prosegue a rifiutarsi di fornire armi all'Ucraina.

Questa presenza militare straniera su territorio ucraino viola il decimo punto degli accordi di Minsk che imponge il ritiro di tutte le formazioni armate straniere e relativi armamenti dal Paese, oltre a provocare direttamente la Russia dopo le recenti dichiarazioni di Lavrov, il ministro degli Esteri russo, sulle linee rosse: "la partecipazione degli istruttori occidentali al conflitto nel Donbass determinerà il superamento delle linee rosse, significherebbe uno scontro diretto tra il popolo russo e l'esercito della Nato".
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2022-01-17 22:07:01 GB, segretario della Difesa: promesse nuove armi a Kiev mentre invita l’omologo russo Shoigu a Londra a parlare di sicurezza

Il Segretario della Difesa britannico Ben Wallace ha riferito al parlamento di aver inviato il suo omologo russo Sergei Shoigu a Londra:

"Oggi ho invitato il mio collega russo Sergei Shoigu a visitare Londra nelle prossime settimane. Siamo pronti a discutere di questioni relative alle preoccupazioni comuni in materia di sicurezza, e di condurre un dialogo costruttivo in buona fede", ha detto Wallace.

Allo stesso tempo Wallace ha comunicato che la Gran Bretagna consegnerà all’Ucraina armi anticarro:

"Abbiamo deciso di consegnare all’Ucraina armi anticarro leggere. Non sono armi strategiche e non rappresentano una minaccia per la Russia essendo progettate per uso difensivo".
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2022-01-16 21:06:17 La Russia in attesa delle risposte dagli USA sulle “garanzie di sicurezza” riceve nuove minacce

Due giorni fa diversi siti web del governo ucraino sono stati oggetto di un attacco informatico su larga scala. Contro chi sarà mai stato puntato il dito? La Casa Bianca ha comunicato che gli Stati Uniti, in coordinamento con i suoi alleati, darà una "risposta adeguata" qualora i sospetti di coinvolgimento della Federazione Russa negli attacchi informatici contro l'Ucraina saranno confermati.

Gli hacker hanno agito proprio quando le agenzie stampa hanno iniziato a diffondere le dichiarazioni di Jen Psaki, portavoce della Casa Bianca, su presunti preparativi russi su una “false flag” con cui giustificare l’invasione all’Ucraina. Ogni occasione (magari creata ad arte?) sembra essere buona per alimentare le tensioni.

La Russia continua ad attendere risposte concrete sulle garanzie di sicurezza con un Lavrov che, per il tono delle dichiarazioni rilasciate, assume sempre più le sembianze di un ministro della Difesa. Intanto negli Stati Uniti non si fa altro che parlare di nuove possibili sanzioni. Sanzioni che, secondo Peskov, portavoce di Putin, “potrebbero portare all’interruzione di tutti i rapporti tra i due paesi”.

Mentre le superpotenze discutono sulle sorti dell’Ucraina, cosa sta accadendo a Kiev e dintorni? I riflettori sono puntati sugli aeroporti della capitale, dove alle 9 di domattina è previsto il rientro in Patria dell’ex presidente Poroshenko, il quale appena due ore dopo l’atterraggio verrà sentito dal tribunale dopo le accuse di alto tradimento. Il re del cioccolato sembra essere fiducioso e dice di non credere alla possibilità del suo arresto: “sarebbe solo peggio per Zelensky”.

Curiosità: Poroshenko, oggi principale oppositore del presidente ucraino Zelensky, rientrerà a Kiev il 17 gennaio, esattamente un anno dopo il rientro di Navalny in Russia.
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2022-01-14 21:20:14
Ambasciata Ucraina in Italia contro la Rai

Secondo l’ambasciatore Melnyk la Rai rischia di diventare uno “strumento nelle mani del Cremlino”.

I servizi del tg1 dal Donbass non sono stati digeriti dai rappresentanti di Kiev, i quali hanno gridato alla “violazione degli standard giornalistici”.

Vorrei nuovamente ricordare che l’Ucraina è quel paese dove solo nel 2021 è stata imposta la chiusura di 5 canali televisivi “colpevoli” di essere troppo poco filo-governativi; dove continua ad esistere il “Mirotvorets”, il sito web per i “nemici dell’Ucraina”, dove sono contenuti dati sensibili di centinaia di giornalisti di tutto il mondo “colpevoli” di essere stati nei “territori separatisti”.
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2022-01-12 17:06:09
Concluso dopo circa 4 ore il Consiglio Russia - NATO

Le parti hanno accordato la riapertura delle sedi delle rispettive missioni a Bruxelles e Mosca.

Continua a rimanere aperta la questione sul possibile ingresso di Kiev nella NATO. La posizione dell’alleanza è chiara: inaccettabili le richieste di Mosca sullo stop all’espansione della NATO. In ogni caso il portavoce del governo tedesco Steffen Hebestreit oggi ha affermato che per il momento l’adesione dell’Ucraina all’alleanza non è oggetto di discussione.

Piccoli segnali indiretti di distensione arrivano anche dal The New York Times, secondo il quale l’”invasione russa” sarebbe rimandata a causa dell’inverno non abbastanza freddo.
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2022-01-11 10:16:11 USA, autorizzati silenziosamente nuovi aiuti militari all'Ucraina per 200mln di dollari - CNN

“Alla fine di dicembre l'Amministrazione Biden ha silenziosamente autorizzato lo stanziamento di ulteriori 200 milioni di dollari in sostegno alla sicurezza all'Ucraina”, riporta l’emittente televisiva statunitense.

Fonti della CNN hanno affermato che l'amministrazione ha notificato al Congresso la nuova approvazione del finanziamento senza dichiararlo pubblicamente. Alcuni funzionari lo hanno scoperto attraverso canali segreti. Il pacchetto di aiuti a Kiev prevede la spedizione di attrezzature già fornite dagli Stati Uniti in passato, comprese armi leggere e munizioni, radio, attrezzature mediche, pezzi di ricambio e altro.

Questo nuovo finanziamento a Kiev è stato approvato pochi giorni prima dell’inizio degli incontri tra Russia e Usa, dove il tema centrale delle trattative è proprio l’Ucraina. Per Mosca è inaccettabile l’ingresso di Kiev nella NATO per ragioni di sicurezza – de facto l’alleanza già controlla e arma l’Ucraina–, mentre gli USA non ritengono accettabili queste condizioni.

Ieri al Congresso degli Stati Uniti è stato presentato un disegno di legge che prevede la fornitura di ulteriore assistenza all'Ucraina (450mln di dollari).
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