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La Russia in attesa delle risposte dagli USA sulle “garanzie d | RangeloniNews

La Russia in attesa delle risposte dagli USA sulle “garanzie di sicurezza” riceve nuove minacce

Due giorni fa diversi siti web del governo ucraino sono stati oggetto di un attacco informatico su larga scala. Contro chi sarà mai stato puntato il dito? La Casa Bianca ha comunicato che gli Stati Uniti, in coordinamento con i suoi alleati, darà una "risposta adeguata" qualora i sospetti di coinvolgimento della Federazione Russa negli attacchi informatici contro l'Ucraina saranno confermati.

Gli hacker hanno agito proprio quando le agenzie stampa hanno iniziato a diffondere le dichiarazioni di Jen Psaki, portavoce della Casa Bianca, su presunti preparativi russi su una “false flag” con cui giustificare l’invasione all’Ucraina. Ogni occasione (magari creata ad arte?) sembra essere buona per alimentare le tensioni.

La Russia continua ad attendere risposte concrete sulle garanzie di sicurezza con un Lavrov che, per il tono delle dichiarazioni rilasciate, assume sempre più le sembianze di un ministro della Difesa. Intanto negli Stati Uniti non si fa altro che parlare di nuove possibili sanzioni. Sanzioni che, secondo Peskov, portavoce di Putin, “potrebbero portare all’interruzione di tutti i rapporti tra i due paesi”.

Mentre le superpotenze discutono sulle sorti dell’Ucraina, cosa sta accadendo a Kiev e dintorni? I riflettori sono puntati sugli aeroporti della capitale, dove alle 9 di domattina è previsto il rientro in Patria dell’ex presidente Poroshenko, il quale appena due ore dopo l’atterraggio verrà sentito dal tribunale dopo le accuse di alto tradimento. Il re del cioccolato sembra essere fiducioso e dice di non credere alla possibilità del suo arresto: “sarebbe solo peggio per Zelensky”.

Curiosità: Poroshenko, oggi principale oppositore del presidente ucraino Zelensky, rientrerà a Kiev il 17 gennaio, esattamente un anno dopo il rientro di Navalny in Russia.