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Gli ultimi messaggi 69

2021-12-07 16:41:46 Kiev chiede a Canada, USA e GB di inviare rispettivi contingenti nell’est del Paese, mentre gli abitanti dei villaggi controllati dell’esercito ucraino chiedono ai militari di andarsene

“Quando finirà il conflitto in Donbass?” - Questa è la domanda che mi viene posta con maggiore frequenza. Nel conflitto che da oltre sette anni lacera la regione del Donbass sembra non esserci via d’uscita. Le bombe continuano ogni giorno ad esplodere, gli accordi di pace sono rimasti lettera morta. Dove trovare dei punti da cui partire per costruire la pace? In realtà basterebbe poco: ascoltare coloro che vivono in questo territorio e considerare le ragioni della gente che ci vive.

Ieri, nel corso del telegiornale di uno dei principali canali tv d’Ucraina, nel servizio realizzato presso Stanytsa Luganskaya, villaggio sulla linea del fronte controllato da Kiev, un militare ucraino della 79a Brigata aviotrasportata d'assalto ha ammesso che la popolazione locale ha ripreso a manifestare ostilità nei loro confronti, tanto che a suo dire i soldati di Kiev sono stati caldamente invitati ad andarsene dal villaggio.

Il governo ucraino la pensa diversamente. Se fosse per il neoministro della Difesa Reznikov, oltre ai propri soldati dovrebbero essere presenti anche militari provenienti da oltre oceano. Reznikov, intervistato dal quotidiano canadese The Globe and Mail, ha invitato Canada, Stati Uniti e Gran Bretagna a schierare soldati nel sud e nell'est del paese, affermando che “su quei territori devono sventolare queste tre bandiere per dare un buon segnale ai russi”.
1.8K views13:41
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2021-12-02 11:22:55
2.12.21, 7:20 (ora locale) - I militari ucraini augurano una buona giornata agli abitanti di Dokuchaevsk, repubblica popolare di Donetsk.
675 views08:22
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2021-12-01 22:23:18 “I negoziati sul Donbass si trovano in un vicolo cieco. Gli Stati Uniti possono ricoprire un ruolo di supporto nella risoluzione del conflitto” - lo ha affermato ha detto Victoria Nuland, il Sottosegretario di Biden che nel lontano 2014 si era presentata nel cuore della capitale ucraina fomentando il golpe del Maidan, distribuendo biscotti.

Proprio lei, all’epoca, ammise che gli USA avevano investito 5 miliardi di dollari per dare all’Ucraina il futuro che si merita. A distanza di anni al posto delle rosee prospettive rimane la guerra scatenata da coloro che intascarono i quattrini americani, povertà e grandi punti interrogativi. Nel frattempo, da tradizione, c’è anche chi continua a manifestare nel cuore della capitale e minacciare nuove rivoluzioni. (Video nei commenti)
312 views19:23
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2021-12-01 18:14:43 La NATO considera inaccettabile anche solo l’idea che la Russia possa avere una propria sfera di influenza nei confronti dei paesi vicini - il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg
420 views15:14
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2021-12-01 12:50:01
Lo show di Zelensky rischia di finire senza applausi e risate.

L’ex comico e attuale presidente dell’Ucraina, giunto al potere con un grande appoggio del popolo (al ballottaggio umilió Poroshenko ottenendo il 73%), oggi si trova alle prese con una grave crisi. Secondo il KIIS, il suo “Servo del Popolo”, non è più il primo partito, superato proprio dall’ex presidente. Una catastrofe, se consideriamo che Zelensky era stato eletto per la sua posizione “pacifista”, in contrasto al “partito della guerra”.

Oggi, secondo Zelensky, alcuni oligarchi avrebbero dovuto tentare un colpo di Stato. Per questo motivo la capitale è militarizzata. Precedentemente si era vociferato della possibilità di introdurre la legge marziale per compattare il potere. Il caos all’interno dei palazzi del potere di Kiev potrebbe ripercuotersi sul Donbass: il conflitto è un comodo pretesto per spostare l’attenzione dai problemi interni.
2.2K views09:50
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2021-11-30 21:54:12 Donbass, il conflitto scoppiato nel 2014 è stato dimenticato dalla stampa. Se ne parla approssimativamente solo quando vien comodo, omettendo spesso pagine vergognose di questo capitolo di storia contemporanea.

Ci si è dimenticati delle persone che tutt’oggi continuano a soffrire, ma anche dei responsabili di numerosi crimini contro l’umanità. Oggi ho pubblicato un approfondimento su questa questione (lascio il link a fine post per chi volesse leggerlo).

Nel momento in cui ho finito di trattare questo argomento, ecco l’ennesimo bollettino: civile ferito da un proiettile nella periferia di Donetsk che affaccia sulla linea del fronte. Si tratta di un 34enne rimasto invalido nel 2015 a causa di un bombardamento ucraino.

Per quanto continueranno a ripetersi situazioni simili? Solo a Donetsk l’ONG “Difesa equa” ha raccolto una mole gigantesca di documenti ed informazioni su crimini di guerra inviando alla CEDU (Corte Europea dei Diritti dell’Uomo) quasi 6000 ricorsi. Ad inizio estate, secondo quanto affermato dal presidente del consiglio direttivo di “Difesa equa” Vitaly Galakhov, la CEDU ha richiesto informazioni aggiuntive in relazione a circa 2-2,5 mila casi segnalati. Oltre 3000 sono le pratiche inviate dalla ONG alla Corte Penale Internazionale.

Approfondimento: https://www.facebook.com/1590747407857699/posts/3011992315733194/?d=n
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2021-11-30 16:47:59
Kiev: mentre le autorità ricordano le vittime del “holodomor” (la carestia degli anni ‘30) un anziano “ruba” il pane che, secondo le tradizioni locali, è stato deposto ai piedi del monumento insieme a fiori e lumini.

Simbolico.
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2021-11-26 14:52:37 Romania, rubati carburante 2mln di dollari in carburante ad una base militare USA

Come riportato da Euractiv, in seguito ad una denuncia degli Stati Uniti, la polizia romena ha arrestato sette persone accusate di aver rubato carburante, in particolare gasolio, dalla base militare di Mihail Kogalniceanu e da altri siti destinati alle esercitazioni militari nella regione di Costanza.

La base aerea di Kogalniceanu, che dal 1999 ospita centinaia di militari statunitensi e di altri Paesi NATO, è un hub di transito per le truppe USA e NATO, oltre che un appoggio per i velivoli militari della NATO utilizzati per sorvegliare lo spazio aereo del Mar Nero.
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2021-11-25 17:00:05
Donbass, ancora bombe sganciate da droni ucraini su centri abitati

Nonostante gli accordi di Minsk stabiliscano una no-fly zone anche per i droni, l’impiego di questi strumenti è in costante aumento. Ancor più preoccupante è il fatto che questi questi droni vengano utilizzati per colpire anche oltre le linee difensive delle milizie popolari di Donetsk e Lugansk, mettendo a rischio la vita di civili. In questo modo viene varcata una linea sensibile: da strumento impiegato per condurre operazioni militari, agendo in contesto civile, passa ad essere un mezzo per realizzare attacchi terroristici. Oggi uno di questi droni ucraini, planando oltre la linea del fronte con la Repubblica di Donetsk, ha raggiunto la città di Yasinovataya, sganciando tre granate su edificio istituzionale. Uno degli ordigni ha colpito un’auto, gli altri due non sono detonati. Ieri un drone simile e' stato neutralizzato dai miliziani nella periferia di Donetsk. Anche in questo caso il drone trasportava tre bombe.
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2021-11-24 23:55:33
UE chiede a Mosca di revocare il decreto che semplifica le regole doganali con il Donbass.

Queste misure sono state introdotte per aiutare un’economia letteralmente messa in ginocchio da un conflitto. Misure che l’UE condanna perché “in contraddizione con gli obiettivi degli accordi di Minsk”. Perché mai? Perché ostacolerebbero il futuro processo di reintegrazione. Di quel che accade oggi se ne fregano altamente. Si leggono condanne a misure economiche in sostegno di questa regione, mentre tacciono sulle continue violazioni dei diritti umani commesse da Kiev e sull’embargo imposto verso le sue ex regioni, ignorando i continui bombardamenti contro infrastrutture, fabbriche e scuole in Donbass, o ancora sulla chiusura del canale che forniva acqua alla Crimea. Aspetti che non aiutano di certo il raggiungimento degli obiettivi previsti dagli accordi di Minsk citati da Borrell…

Ipocriti e provocatori.
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