RangeloniNews

2021-11-15 16:15:26 Confine tra Polonia e Bielorussia: tra crisi e valzer dell’ipocrisia

La nuova crisi migratoria nell’est Europa si è manifestata in modo insolito, soprattutto per l’approccio adottato da media ed esponenti politici nel trattare l’argomento. Messa da parte la retorica alla Mimmo Lucano o alla David Sassoli, presidente del Parlamento europeo, il quale pochi giorni fa affermava che “rispetto alle dinamiche migratorie l'Europa non può mostrarsi indifferente e soprattutto deve essere capace di indicare una via diversa rispetto al passato”, i toni sono visibilmente cambiati: i riflettori solitamente puntati sul risvolto umano e sociale dei flussi migratori sono stati spostati sulle logiche politiche, solitamente dimenticate o trascurate.

Stavolta l’opinione pubblica viene plasmata dalle dichiarazioni (leggasi speculazioni politiche) di figure come Antony Blinken, Segretario di Stato USA, il quale ha affermato che il presidente bielorusso Lukashenko avrebbe creato questa crisi per “allontanare l’attenzione dall’attività russa lungo i confini ucraini”.

Sempre in merito alla crisi sul confine tra Polonia e Bielorussia, sulla stessa lunghezza d’onda, il ministro degli Esteri britannico Liz Truss ha dichiarato che “la Russia ha una chiara responsabilità e dovrebbe fare pressione sulle autorità bielorusse per porre fine alla crisi e avviare un dialogo”.

Da Mosca non si è fatta attendere la replica della Zakharova, portavoce del Ministero degli esteri, la quale ha ricordato le ragioni storiche per cui gli iracheni, ancora oggi, continuano a migrare: “l'invasione britannica dell'Iraq è stata progettata con cura. 45mila soldati britannici hanno aiutato gli Stati Uniti a occupare questo paese, ucciderne i cittadini e saccheggiare il territorio. La Gran Bretagna ha una chiara responsabilità storica per tutto ciò che accade da quel momento nella regione: la morte degli iracheni, la distruzione dello Stato iracheno, i flussi infiniti di rifugiati, l'emergere dell'ISIS, i disastri umanitari in questa parte del mondo. Fino a quando Londra non sarà ritenuta responsabile dei suoi crimini, i suoi funzionari non hanno il diritto di accusare nessuno.”

Intanto ieri – mentre si continua ad alimentare l’allarmismo in merito agli spostamenti di truppe russe su territorio russo – dall’ennesimo aereo cargo militare USA atterrato a Kiev sono state scaricate 80 tonnellate di munizioni. E cosa fa la Gran Bretagna, Patria della Truss, colei che ha appena finito di parlare di responsabilità russe, nonché della necessità di cercare il dialogo e di fermare crisi? Si prepara ad inviare un contingente di 600 militari in Ucraina composto da uomini della SAS e dai parà della 16esima brigata aviotrasportata d’assalto. Tutto ciò accade a margine di esercitazioni militari non pianificate degli USA e altri partner NATO nelle acque nel Mar Nero. Aprire / Come

2021-11-12 16:19:13 Donbass - Dopo quasi 3 settimane gli osservatori OSCE si accorgono delle nuove trincee ucraine scavate nella zona grigia attorno al villaggio Staromaryevka, in violazione degli accordi di Minsk.

Nello stesso report dell'11/11/21, con una decina di giorni di ritardo, gli osservatori internazionali hanno confermato la notizia del bombardamento ucraino sul villaggio Golmovskij, dove 3 civili sono rimasti gravemente feriti. Aprire / Come

2021-11-12 15:58:55 La Polonia annuncia lo schieramento di militari britannici presso la frontiera con la Bielorussia. Secondo diverse fonti in supporto di Varsavia sono giunti anche armamenti pesanti dalla Germania. La Difesa bielorussa ha comunicato che “la Polonia e altri paesi confinanti appartenenti alla NATO incrementando la presenza militare presso i confini della repubblica, vogliono provocare un conflitto trascinandovi appresso l’Europa.
Oggi, in tarda mattinata, aerei da ricognizione USA hanno pattugliato i confini russi dell’enclave di Kaliningrad. Mosca risponde con addestramenti congiunti delle proprie forze aviotrasportate in territorio bielorusso. Aprire / Come

2021-11-11 16:57:05 Il ministero della Difesa della Federazione Russa torna a denunciare un significativo aumento della presenza #USA e altri membri #NATO nelle acque e nei cieli del Mar Nero.

I sistemi radar della contraerea delle Forze aerospaziali russe tra ieri e oggi sono stati impegnati per monitorare gli spostamenti di diversi aerei da ricognizione NATO non lontano dai confini nazionali.

Aerei da ricognizione USA di tipo U-2S e RC-135, oltre a due velivoli da pattugliamento marittimo P-8A "Poseidon" sono stati avvistati nello spazio aereo nei cieli del Mar Nero. La Difesa russa ha comunicato che un RC-135 della British Air Force ha puntato al confine di Stato della Federazione Russa nella parte sud-occidentale della penisola di #Crimea, allontanandosi solamente una volta giunto a una distanza di 30 km dal territorio russo, quando nei cieli si è alzato in volo un caccia Su-30 delle forze aerospaziali russe.

Attualmente nelle acque della parte occidentale dell'area del Mar Nero proseguono la propria rotta il cacciatorpediniere Porter e la nave di comando Mount Whitney. A controllare le azioni di queste navi la Russia ha impegnato l'incrociatore “Moskva” e la fregata “Ammiraglio Essen”, della flotta del Mar Nero.

Nel frattempo gli aerei spia USA sondano anche i cieli della #Polonia. Nel pomeriggio un aereo per la ricognizione di obiettivi terrestri E-8C JSTARS dell'aeronautica statunitense, con il supporto di una coppia di aerocisterne KC-135 Stratotanker, ha svolto una ricognizione dei confini con la Bielorussia, non certo con l’intenzione di monitorare gli spostamenti dei migranti. Aprire / Come

2021-11-09 22:18:39 OSCE: Kiev continua a spostare armamenti pesanti in Donbass. Anche oggi colpi di semovente sulla periferia di Donetsk

I report OSCE testimoniano da settimane massicci movimenti di truppe e armamenti verso il Donbass. Non si tratta solo delle periodiche rotazioni dei reparti impiegati in Donbass, ma di incremento del potenziale bellico. Solo nel report di ieri gli osservatori internazionali hanno avvistato 55 pezzi di artiglieria pesante, vietata dagli accordi di Minsk, non distante dalle zone interessate dal conflitto. E lo si nota. Tutta la città di Donetsk questa sera non ha potuto fare a meno di sentire i colpi dell’artiglieria pesante che hanno colpito la periferia di Donetsk e villaggi limitrofi. Sui bollettini ufficiali della DNR vengono riportati colpi di semovente verso Spartak, villaggio non distante dall’aeroporto di Donetsk, ma non sono mancati anche colpi su altri quartieri della periferia. Sono in corso gli accertamenti dei danni, per ora non risultano vittime tra i civili. Aprire / Come

2021-11-02 16:35:12 "Il Donbass è come un tumore, bisogna amputare o curare" - esattamente un anno fa Aleksey Reznikov, ministro ucraino "per la reintegrazione dei territori temporaneamente occupati”*, pronunciava queste parole.

Ieri Reznikov ha rassegnato le sue dimissioni in vista dell’imminente promozione a ministro della Difesa. Intanto oggi Dmitriy Yarosh, capo di Pravij Sektor e poi comandante del battaglione di volontari nazionalisti DUK, è stato nominato Consigliere del comandante in capo delle forze armate dell'Ucraina. Yarosh è anche colui che, oltre ad aizzare le folle con l’invito ad ammazzare i nemici russi, quando Vitaliy Markiv venne condannato in primo grado, dal suo profilo Facebook propose di fare rappresaglia contro l’Italia 'rinchiudendo' una decina di italiani a random presenti in Ucraina e di condannarli all’ergastolo con l’accusa di “aver fatto parte delle formazioni militari illegali della DNR/LNR e dell'uccisione di civili ucraini”.

Con queste premesse la prospettiva di una risoluzione pacifica del conflitto viene nuovamente rimandata a tempo indeterminato.

*Questa fu la sua dichiarazione completa: "la questione principale per noi non è riottenere un tumore (i territori delle repubbliche del Donbass, n.d.r), senza sapere cosa farsene. Questi sono territori malati, anche mentalmente, sappiamo di avere due opzioni: bisogna amputare o curare. Io sono a favore della terapia e per il loro completo ripristino". Aprire / Come

2021-11-02 13:20:56 Aprire / Come

2021-11-01 16:35:32 Putin, non passa inosservata l’ennesima nave da guerra USA nel Mar Nero:

"Come sapete una nave americana è entrata nel Mar Nero. Possiamo guardarla attraverso il binocolo o attraverso il mirino degli appropriati sistemi di difesa", ha osservato oggi il presidente russo intervenendo alla riunione per la sicurezza e difesa di Sochi.

Ha sottolineato che il sistema di difesa aerospaziale deve essere ulteriormente migliorato.

"Ciò è dovuto anche dalla situazione politica generale, dalla crescente intensità delle attività dell'aviazione della Nato vicino alla Russia e dalla comparsa di navi dell'alleanza con armi missilistiche guidate nelle acque del Mar Baltico e del Mar Nero", ha affermato il Putin.

Oggi, sull’account Twitter, la sesta flotta della Marina degli Stati Uniti ha annunciato che la nave ammiraglia Mount Whitney si sta dirigendo verso il Mar Nero per operazioni congiunte con le forze della NATO. Il 30 ottobre, il cacciatorpediniere Uss Porter della Marina degli Stati Uniti è entrato nel Mar Nero per operazioni congiunte con le forze della NATO.

Fonte:TASS Aprire / Come

2021-10-30 19:32:37 Donbass, settore di Gorlovka

Questo pomeriggio, a causa dell’esplosione di un ordigno esplosivo sganciato da un drone sul centro abitato di Golmovskij tre civili hanno riportato gravi ferite. Lo ha comunicato il sindaco a città Ivan Prikhodko. Aprire / Come

2021-10-30 19:29:04 Rientrato da poco da Telmanovo, dove questa mattina sono tornati a farsi sentire i colpi dell’artiglieria.

Questo centro abitato si trova ad una decina di chilometri dalla linea del fronte, ma viene ugualmente colpito dall’esercito ucraino. Oggi in questa direzione, fortunatamente, non sono stati registrati particolari danni.

La gente è spaventata. Quasi nessuno se la sente di parlare apertamente di fronte alla telecamera. Come testimoniato dagli abitanti locali, non poca gente ha deciso di allontanarsi verso luoghi più tranquilli.

Non è stato semplice reperire notizie su quanto accade a Staromaryevka, il vicino villaggio della zona grigia occupato dai militari ucraini. Molte le notizie contrastanti ma certo è che gli uomini di Kiev controllano il centro abitato e non hanno intenzione di andarsene. Più persone mi hanno raccontato di un ultimatum rivolto alla popolazione locale: tre giorni per decidere se rimanere o andarsene. Non è chiaro cosa accadrà una volta scaduti i termini. Aprire / Come