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La Sicilia è una terra stupenda, tutta da scoprire... 🌊☀️🌋
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Gli ultimi messaggi 62

2021-07-14 11:30:09
Siamo giunti al 397° Festino di Santa Rosalia, e anche se quest'anno, come lo scorso, la sfilata non ci sarà, in compenso i palermitani potranno godere del carro trionfale della Santuzza restituito alla città dopo gli interventi di restauro.

Il 14 e 15 luglio, per tutto il giorno, ci sarà la diffusione di immagini di Santa Rosalia e del Carro trionfale attraverso totem in movimento con 1 mezzo “Apled Communication” che transiterà nelle borgate e nei quartieri di Palermo.

La sera del 14 luglio, alle 20.30, tra via Matteo Bonello e il sagrato della Cattedrale, prenderanno vita due diverse installazioni luminose en plein air intitolate “Rosalia, Luce mia”.

I tradizionali Fuochi d'artificio alla mezzanotte annunceranno la festività del 15 luglio illuminando la Città-tutto porto da cinque diverse postazioni: Bandita, Sant’Erasmo, Acquasanta, Mondello, Sferracavallo.

Palermoviva
@siculandiacanale
#FestinodiSantaRosalia
108 viewskissiduci , 08:30
Aprire / Come
2021-07-13 19:30:04
siciliaintasca
Casa Florio, Arenella

Ci sono dei luoghi così ricchi di storia e magia che quando ci entri non puoi fare a meno che respirare una vita d’altri tempi e rimanere con l’animo colmo di emozioni.

È il caso della Palazzina dei Quattro Pizzi (Pa) Casa Florio all’Arenella, quadrangolare neogotica, così chiamata per le quattro guglie che la sovrastano. Unico edificio neogotico, questo, costruito da Giachery che trasformò la vecchia struttura destinata alla pesca in una delle residenze dei Florio. Nacquero così i “Quattro Pizzi”.

Si narra che lo zar di Russia Nicola I, assieme alla zarina Alessandra e alla figlia, rimase così affascinato da questo posto e dal suo splendore da voler riprodurre una sala identica a quella della torre, che chiamò “Rinella”, per la sua residenza imperiale a San Pietroburgo.

Finito il periodo aureo, Vincenzo Florio si ritirò nella Tonnara dell’Arenella con la sua famiglia, eleggendola a propria dimora.

Terradamare
@siculandiacanale
#CasaFlorio #Palermo
116 viewskissiduci , 16:30
Aprire / Come
2021-07-13 14:32:53
Cosa vuol dire
«‘A tavula è trazzera?
»
La traduzione è semplice:
“La tavola è una scorciatoia”.

La trazzera, infatti, è un viottolo di campagna e, in senso lato, una scorciatoia. Il proverbio siciliano si insegna che a tavola è più facile avvicinarsi, stringere relazioni d’affari, conoscersi meglio, accorciare le distanze.

Buon pranzo a tutti

Siciliafan
@siculandiacanale
#dettiedialetti
135 viewskissiduci , edited  11:32
Aprire / Come
2021-07-13 11:38:53
Saponaria dell’Etna: cresce dove nessuno osa.

Una straordinaria pianta siciliana. Non potremmo definire diversamente la Saponaria dell’Etna, che nasce lì, tra la pietra lavica più scura.

Si presenta al mondo nei mesi più caldi, germogliando e fiorendo da giugno ad ad agosto. Non ha paura di nulla, poiché affonda le radici sull’Etna, ‘a Muntagna tanto cara alla Sicilia. A renderla unica, poi, è il suo aspetto: tanti cuscini, chiamati “pulvinidi”, di colore verde e viola tenue. Un spettacolo molto suggestivo, cui si unisce un profumo fresco e inebriante.

Si narra che a portare la Saponaria sull’Etna fu Venere, Dea dell’amore e della bellezza. Avrebbe posizionato lei i cuscini sul nostro vulcano, a dimostrazione del fatto che l’amore comanda su tutto.

La Saponaria deve il nome alla “saponina”. Ha, infatti, delle proprietà detergenti spettacolari, note fin dall’antichità. Fino alla caduta dell’Impero Romano si utilizzò per la cura del corpo e dei vestiti.

Siciliafan
@siculandiacanale
#soloinsicilia
107 viewskissiduci , 08:38
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2021-07-12 20:30:02
saporedimarelampedusa  
phoenicopterus

Lampedusa è per loro esattamente come per i turisti un'oasi di pace. I fenicotteri rosa utilizzano l'isola per una sosta di riposo prima di riprendere le lunghe migrazioni. Per essere una piccola isola ci si può ritenere abbastanza fortunati perché si trova esattamente nella rotta delle migrazioni tra Europa e Africa, nel cuore del Mediterraneo, e un così bel pezzo di terra in mezzo al mare non può che essere una tappa apprezzata anche da uccelli di passaggio.

Qui infatti, magari mentre si fa trekking o il bagno in qualche cala, ci si può imbattere in splendidi esemplari di fenicottero rosa, falco pellegrino, airone cenerino, o ancora pellicani, cormorani..
È possibile incontrare l’usignolo d’Africa, o l’upupa dal piumaggio inconfondibile. Ti capiterà sicuramente di avere a che fare anche con il gabbiano reale, che ha fatto dell’isolotto della baia dei Conigli il quartier generale della colonia presente sull’isola.

Sulampedusa
@siculandiacanale
#Lampedusa
202 viewskissiduci , 17:30
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2021-07-12 15:15:14
A Catania i panifici sfornano bontà senza tempo. Il profumo del pane caldo avvolge intere strade, come coperte d’inverno. Infatti, entrando in un panificio o “bottega del pane“, si può trovare di tutto e per tutti i gusti, sempre fresco a qualsiasi ora.

Alla domanda su quale fosse la tipologia di pane più richiesta dai catanesi, la maggior parte dei panettieri hanno risposto, senza esitare, che si tratta del cucciddatu, seguito da scacciattelle o filoncini e poi dalle mafalde.

Si tratta di tipologie di pane che si trovano solo a Catania.
U cucciddatu è molto più diffuso, nella nostra città, nella versione cunsatu (condito)

Ma come nasce u cucciddatu?
Secondo alcuni racconti storici, questa tipologia di pane veniva preparata dalle massaie in casa. Soprattutto, nel mondo contadino. Bastava un semplice filo d’olio ed il pranzo era servito.

Nel tempo, u cucciddatu, è diventato il pane simbolo delle scampagnate arrusti e mangia del catanese.

Cook
@siculandiacanale
#sicilyfood
137 viewskissiduci , 12:15
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2021-07-12 11:20:09
pioandreaperi 
Torre Faro, Messina

Dalla cima dei suoi 233m di altezza (4 in più del grattacielo più alto d’Italia), svetta su Capo Peloro da quasi 65 anni, rappresentando uno dei simboli più rappresentativi di Messina e del suo Stretto.

Il Pilone di Torre Faro, fu inaugurato il 15 maggio 1956 a più di 3000 metri di distanza dal suo gemello calabro, situato sulla sommità della collina di Santa Trada. Oggi pur non avendo più alcuna funzione pratica si fanno notare nello stretto e hanno lo status di monumenti storici tutelati.

Nel 2005 il pilone sulla costa siciliana venne aperto al pubblico per un breve periodo. I visitatori potevano così salire da una scala di ben 2 240 gradini per raggiungere la piattaforma più alta del pilone messinese.

Oggi il Pilone di Messina resta una fonte di attrazione turistica ed è particolarmente suggestivo di notte quando la struttura d'acciaio riflette le luci collocate alla base.

Bella Sicilia
@siculandiacanale
#TorreFaro #Messina
171 viewskissiduci , 08:20
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