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Giovani di Parola

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Indirizzo del canale: @giovaniparola
Categorie: Religione
Lingua: Italiano
Abbonati: 5.96K
Descrizione dal canale

Il nuovo Canale ufficiale di Animatori Salesiani: ogni giorno il Vangelo del giorno seguente sul tuo telefono e altri contenuti utili per il tuo cammino spirituale! #GiovaniDiParola

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Gli ultimi messaggi 9

2022-07-25 22:00:27
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Aprire / Come
2022-07-25 22:00:27 MARTEDÌ 26 LUGLIO 2022
Santi Gioacchino e Anna, genitori della beata Vergine Maria

Dal Vangelo secondo Matteo (13,36-43)
In quel tempo, Gesù congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo».
Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!».
Parola del Signore.

Uno degli aspetti più belli e controversi della nostra relazione con Dio si chiama libertà.
Dio è un Dio che non si impone, ma che ci lascia liberi di scegliere.
Probabilmente la scelta più ardua che quotidianamente dobbiamo affrontare è quella tra il bene ed il male.
Da come viviamo, da come scegliamo, da come amiamo dipende poi tutto.
Perché se è vero com'è vero che siamo liberi in tutto, è altrettanto vero che arriverà la resa dei conti, il momento della verità, il momento in cui grano e zizzania dovranno essere separati.
Un antico detto siciliano dice: "Mali unni fari, paura unn'avire", che tradotto significa "Male non fare, paura non avere".
All'uomo è dato di scegliere tra il bene ed il male. Può scegliere cosa seminare e cosa coltivare con cura, certo che nel tempo della raccolta prenderà i frutti di ciò che ha seminato.
Verremo giudicati sull'amore! Ed allora cosa aspettiamo ad amare?
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2022-07-24 22:01:18
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2022-07-24 22:01:18 LUNEDÌ 25 LUGLIO 2022
San Giacomo apostolo

Dal Vangelo secondo Matteo (20,20-28)
In quel tempo, si avvicinò a Gesù la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di' che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dominano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
Parola del Signore.

Il Vangelo a volte è un controsenso: fino a ieri Gesù ci diceva: "chiedete e vi sarà dato" ed oggi, dopo appena 24 ore, arriva la madre dei figli di Zebedeo, chiede qualcosa a Gesù (che i suoi figli stiano uno alla sua destra ed uno alla sua sinistra nel Regno dei cieli) e Lui risponde, splendidamente, "Voi non sapete quello che chiedete"
Legittimo essere confusi...ma nella confusione occorre fare ordine... così come nelle richieste occorre fare ordine! In realtà il controsenso non è nel Vangelo, ma in noi
Non possiamo chiedere a casaccio...anche nel chiedere dobbiamo imparare a discernere.
Dio Padre non è un distributore di merendine o un esecutore materiale di ordini... Gesù ci insegna ad entrare in contatto con i desideri più intimi del nostro cuore, ci dice di chiedere con insistenza...ma cosa?
L'invito è a mettere tutto nelle mani di Dio e a dire: "Sia fatta la Tua volontà"...e fare la volontà di Dio significa essere pronti a scardinare ogni logica, a ragionare al contrario di come ragiona il mondo, per riscoprire nella piccolezza, nell' umiltà, nella povertà, nel servizio il vero senso della vita. Chiedere a Dio qualcosa significa aprire il cuore ad accogliere tutto ciò che Dio vuole donarci...ed è sempre molto di più di ciò di cui abbiamo bisogno.
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2022-07-23 22:00:17
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2022-07-23 22:00:17 DOMENICA 24 Luglio 2022
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 11,1-13)

Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite: “Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, e perdona a noi i nostri peccati, anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore, e non abbandonarci alla tentazione”». Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”; e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono. Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».
Parola del Signore

Il pregare non è solo aprir la bocca per darle aria ripetendo mnemonicamente delle parole. La preghiera è creare quel profondo legame che c’è tra l’amore gratuito che riceviamo dal Padre e il nostro essere alla sequela di Cristo. Questa del Padre nostro è una preghiera cristiana perchè contiene un atteggiamento di empatia e di solidarietà che parte dalla realtà, dal cuore e dalla carne di persone che vivono nel bisogno, o che condividono la condizione di chi non ha il necessario per vivere. Padre, fa’ che per noi e per tutti, oggi ci sia il pane necessario… Il pane che il cristiano chiede nella preghiera non è il “mio”, ma il “nostro”. Così vuole Gesù. Ci insegna a chiederlo non solo per sé stessi, ma per l’intera fraternità del mondo. Solo facendo il passo dalle parole ai gesti concreti potremmo dire di star pregando!
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2022-07-22 22:00:51
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2022-07-22 22:00:51 SABATO 23 Luglio 2022

Santa Brigida di Svezia

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 15,1-8)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».
Parola del Signore

La vigna non è un rovo di more selvatiche, ma in ogni stagione richiede un lavoro ben preciso e accurato: in inverno si pota, in primavera si concima, in estate si esegue la sfogliatura e infine in autunno si raccoglie, quello della vigna è un impegno quotidiano! Tagliare e potare, in entrambi i casi vi è una separazione, in entrambi i casi si compie una azione dolorosa ma qual è dunque la differenza? Si taglia in estate, quando nell’osservare la pianta ci si accorge che vi sono solo foglie, che quel tralcio ha ricevuto linfa, ma l’ha trattenuta tutta per se è invece di esplodere in frutto e implosa in foglie. Un po’ come quando crediamo che la salvezza, la felicità, la vita eterna siano premi da conquistare da noi cristiani con grandi sforzi, o forse “forzature”e il risultato è solo tanta apparenza. La potatura invece è un taglio fecondo, fermo, deciso, che permette alla vite di produrre frutti; ma attenzione, il frutto è la pienezza di vita dell’uomo, di ogni uomo, di ogni donna, di ogni storia, il frutto è ciò che dice Paolo nella lettera ai Galati 5,22 “il frutto dello spirito è amore, gioia, pace, pazienza..”. Una vita potata è una vita donata, che non si risparmia, che riconosce nel profugo, nella donna, nel bambino, nell’anziano, nel malato, nel depresso, nell’emarginato, in chi non può dirti grazie il luogo in cui Dio si rivela, si manifesta, ti aspetta, ti tende la mano, e se riesce ti lascia un sorriso.
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2022-07-21 22:01:02
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2022-07-21 22:01:02 VENERDÎ 22 Luglio 2022
Santa Maria Maddalena

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 20,1-2.11-18)

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”». Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.
Parola del Signore

Maria di Magdala stava piangendo, stava cercando il corpo di quel Gesù che aveva accompagnato fino alla morte in croce. Maria di Magdala è la prima a vivere la Pasqua, si è Pasqua ma nessuno lo sa ancora! Le apparizioni del Risorto sono il modo attraverso cui Gesù rende consapevoli i propri discepoli di quello che è già accaduto ma che ancora non si conosce. Maria Maddalena Gesù fa un percorso che prende inizio dalle lacrime. Ella non sa ancora che è troppo poco rimanere attaccati al corpo morto, infatti c’è un corpo vivo, risorto che la attende ma che ha bisogno di essere riconosciuto. Se dovessimo cercare di spiegare la resurrezione, dopo aver meditato questo Vangelo, potremmo certamente dire che è l’esperienza di sentirsi chiamare per nome proprio in quelle circostanze in cui ci sembrava di aver perso tutto.
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