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Giovani di Parola

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Indirizzo del canale: @giovaniparola
Categorie: Religione
Lingua: Italiano
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Descrizione dal canale

Il nuovo Canale ufficiale di Animatori Salesiani: ogni giorno il Vangelo del giorno seguente sul tuo telefono e altri contenuti utili per il tuo cammino spirituale! #GiovaniDiParola

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Gli ultimi messaggi 6

2022-08-07 22:02:06
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Aprire / Come
2022-08-07 22:00:31 LUNEDÌ 8 AGOSTO 2022
San Domenico di Guzman

Dal Vangelo secondo Matteo (17,22-27)
 
In quel giorno, mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà». Ed essi furono molto rattristati. Quando furono giunti a Cafàrnao, quelli che riscuotevano la tassa per il tempio si avvicinarono a Pietro e gli dissero: «Il vostro maestro non paga la tassa?». Rispose: «Sì». Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: «Che cosa ti pare, Simone? I re della terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli estranei?». Rispose: «Dagli estranei». E Gesù replicò: «Quindi i figli sono liberi. Ma, per evitare di scandalizzarli, va’ al mare, getta l’amo e prendi il primo pesce che viene su, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d’argento. Prendila e consegnala loro per me e per te».
Parola del Signore

I figli sono liberi. Sbam! Ce lo ricordiamo che siamo figli e non estranei? Crediamo davvero di essere liberi e di avere un Padre o viviamo la fede come un pagamento di tributi per un re come tanti? Non siamo liberi solo a parole, Gesù non si è limitato a dire che i figli sono liberi, ma da Figlio e Fratello ci ha resi liberi, consegnandosi, mettendosi nelle nostre mani, anche a costo di essere ucciso. C’è un solo tributo che Dio ci lascia, non vuole soldi, né sacrifici al di là delle nostre forze, ma carità. “Come io ho amato voi, così anche voi amatevi gli uni gli altri”. Gesù e Pietro pagano il tributo per non scandalizzare i fratelli che ancora non sanno di essere figli. Questo è l’amore per il prossimo. Amare non è cosa facile, lasciarsi amare non ne parliamo, ma abbiamo un buon Fratello a cui guardare. Questa è la sfida dei Figli, questa è la bellezza della vera Libertà.
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Aprire / Come
2022-08-06 22:02:06
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Aprire / Come
2022-08-06 22:00:50 DOMENICA 7 AGOSTO 2022

Dal Vangelo secondo Luca (12,35-40)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito. Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro! Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
Parola del Signore
 
A volte ci capita di non “sentire” la presenza di Dio nella nostra vita, rischiamo di credere che ci abbia “parlato” una volta e poi che sia tutto finito lì oppure che non Lo abbiamo mai realmente incontrato e, per questo, trascorriamo le giornate con la stanchezza di chi aspetta, ma non “sente” nulla, di chi una condizione non di semplice pigrizia, ma di mancanza di cura verso ogni cosa (accidia, letteralmente “senza cura”). Oggi Gesù ci ri-sveglia. Ci dice di essere pronti, anche nel mezzo della notte, quando si fa più fatica ad avere fede, perché non sempre si deve “sentire” qualcosa. Come fare per essere pronti, per ritornare ad avere cura? Stringersi le vesti ai fianchi. Non è una nuova moda o meglio, è uno stile che non passa mai di moda, è l’atteggiamento di chi serve. Ognuno di noi nelle proprie giornate ha infinite occasioni in cui può scegliere di stringersi le vesti ai fianchi per servire chi ha accanto o far finta di nulla, a volte le cogliamo, altre volte no. Da svegli potremmo riconoscere che è Gesù il primo, con le vesti strette ai fianchi, che ogni giorno passa a servirci. Lasciamoci risvegliare per riscoprire la Sua vicinanza, lasciamoci trovare con le vesti strette ai fianchi.
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Aprire / Come
2022-08-05 22:02:06
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Aprire / Come
2022-08-05 22:02:02 SABATO 6 AGOSTO 2022
TRASFIGURAZIONE DEL SIGNORE

Dal Vangelo secondo Luca (9,28b-36)

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme.
Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva. Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!». Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto. Parola del Signore

Oggi è una grande festa: la Trasfigurazione. Di che si tratta? È la parola stessa a suggerirci il suo significato (trasfigurazione > da trans “al di là” e figura “aspetto”). Oggi come allora Gesù si rivela al di là di ciò che appare. Come stiamo messi? Forse anche noi siamo un po’ oppressi dal sonno come i discepoli, forse al termine o ancora nel pieno delle attività estive, ci sentiamo un po’ stanchi, ma allo stesso tempo avvolti di luce, felici. Quando incontriamo il Signore, siamo risvegliati dal torpore. Riconoscendo che Gesù è il Figlio di Dio, riconosciamo che anche noi siamo figli. Quando ci chiediamo chi c’è al di là dell’idea di Dio che ci siamo fatti, quando ci chiediamo chi c’è al di là del nostro aspetto, dell’idea che abbiamo di noi stessi e degli altri, occorre fare una sola cosa: ascoltare il Figlio. La Trasfigurazione non è avvenuta una volta per sempre, ancora oggi il Signore trova per ciascuno di noi il modo per rendersi visibile e riconoscibile. Occhi aperti: Dio si trasfigura ancora, si mostra per Chi è realmente e ci trasfigura, ci mostra a noi stessi per come siamo davvero. La verità su noi stessi viene alla luce.
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Aprire / Come
2022-08-05 10:07:11
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Aprire / Come
2022-08-05 10:02:52 VENERDÌ 5 AGOSTO 2022

Dal Vangelo secondo Matteo (16,24-28)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita? Perché il Figlio dell'uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni. In verità io vi dico: vi sono alcuni tra i presenti che non moriranno, prima di aver visto venire il Figlio dell'uomo con il suo regno».
Parola del Signore

Gesù ci chiede di lasciare tante cose, ma non chiede un sacrificio tanto grande per nulla. Ogni volta che ci chiede di lasciare qualcosa è con la promessa e la certezza di ricevere qualcosa di più grande - e qui è molto chiaro: la promessa è si trovare la Vita.
Quante volte abbiamo paura di buttarci e fare un passo nel vuoto? Siamo tanto attaccati ai nostri schemi e alle nostre certezze da non aver il coraggio di lasciare tutto indietro e andare, di seguire Gesù e vedere dove ci porta. Sicuramente ci renderà ancora più liberi e più felici. Scommetto che sarà solo un gran guadagno nonostante la paura e che non rimarremo delusi dalle promesse di eternità del Signore. Addirittura potremmo vedere realizzarsi il Regno dei Cieli già qui tra noi!
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Aprire / Come
2022-08-03 22:40:54
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2022-08-03 22:34:04 GIOVEDÌ 4 AGOSTO 2022
San Giovanni Maria Vianney

Dal Vangelo secondo Matteo (16,13-23)

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo. Da allora Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai». Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Va' dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!».

Parola del Signore.

A Cesarea di Filippo c'è un momento di intimità, il Signore con i suoi discepoli. Gesù chiede ai suoi di andare oltre il sentire comune, di riuscire a comprende chi sia davvero Gesù per loro. E per te, Gesù chi è?
Pietro risponde con decisione. Pietro siamo noi, capaci di grandi slanci e, al tempo stesso, deboli e increduli. Pietro riconosce la grandezza di Gesù, riconosce che Egli non è solo amico e maestro, ma anche il suo Salvatore.
Pietro, noi, abbiamo una missione importante. La nostra Chiesa, il nostro popolo, la nostra famiglia è composta da noi, da persone come Pietro, uomini. Sentiamoci parte della Chiesa, vicini ai nostri pastori, al Papa e contribuiamo con tutte le nostre energie alla costruzione del Regno dei cieli.
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Aprire / Come