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Giovani di Parola

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Indirizzo del canale: @giovaniparola
Categorie: Religione
Lingua: Italiano
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Descrizione dal canale

Il nuovo Canale ufficiale di Animatori Salesiani: ogni giorno il Vangelo del giorno seguente sul tuo telefono e altri contenuti utili per il tuo cammino spirituale! #GiovaniDiParola

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Gli ultimi messaggi 3

2022-08-22 22:00:28
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Aprire / Come
2022-08-22 22:00:28 MARTEDÌ 23 AGOSTO 2022

Dal Vangelo secondo Matteo (23,23-26)

In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima sulla menta, sull’anéto e sul cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste invece erano le cose da fare, senza tralasciare quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello! Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma all’interno sono pieni di avidità e d’intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi pulito!».

Parola del Signore

Anche nel Vangelo di oggi (come in quello di ieri) Gesù ci fa aprire gli occhi dicendoci cosa non va nei nostri atteggiamenti. Non possiamo vivere una cristianità basata solo sulle “regole” senza capirne e contestualizzarne il modo di viverle. Gesù non dice che non bisogna seguirle: “Queste erano le cose da fare, senza tralasciare quelle.” ma ci indica che bisogna essere misericordiosi ricordando che le situazioni concrete che viviamo sono l’occasione che ci viene data per rendere davvero culto a Dio. Inoltre Gesù ci indica che bisogna andare in profondità, non preoccupandoci solo dell'esterno, della superficie, della parte visibile in quanto a nulla serve tenere scheletri dentro gli armadi e la polvere ben spazzata sotto il tappeto…così anche la nostra fede puzzerebbe di vecchiume e di falso. Bisogna essere cristiani e non apparirlo. Papa Francesco ha detto: “Chiediamo al Signore di non stancarci di respingere questa religione dell’apparire, del sembrare, del fare finta di… E andare silenziosamente facendo il bene, gratuitamente”.
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Aprire / Come
2022-08-21 22:01:30
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Aprire / Come
2022-08-21 22:01:29 LUNEDÌ 22 AGOSTO 2022
Beata Vergine Maria Regina

Dal Vangelo secondo Matteo (23,13-22)

In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna due volte più di voi. Guai a voi, guide cieche, che dite: “Se uno giura per il tempio, non conta nulla; se invece uno giura per l’oro del tempio, resta obbligato”. Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l’oro o il tempio che rende sacro l’oro? E dite ancora: “Se uno giura per l’altare, non conta nulla; se invece uno giura per l’offerta che vi sta sopra, resta obbligato”. Ciechi! Che cosa è più grande: l’offerta o l’altare che rende sacra l’offerta? Ebbene, chi giura per l’altare, giura per l’altare e per quanto vi sta sopra; e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che lo abita. E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso».

Parola del Signore

Nel Vangelo di oggi Gesù ci mette in guardia dal coltivare una “fede” che non va nella sua direzione. Se la nostra religione è celebrare qualcosa o qualcuno che ci mette fuori da chi ci sta vicino, da chi soffre allora non è la fede in Gesù Cristo: Lui si è incarnato per salvarci. La logica dell’incarnazione è la logica di chi comprende che le situazioni concrete che viviamo, sono l’occasione che ci viene data per rendere davvero culto a Dio. La fede cristiana è una fede vissuta nei gesti concreti. Anche le celebrazioni o i rituali non devono essere fini a se stessi…il presenzialismo senza opere e comportamenti adeguati non serve!
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Aprire / Come
2022-08-20 22:09:55
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2022-08-20 22:06:25 DOMENICA 21 AGOSTO 2022
XXI domenica del tempo ordinario

Dal Vangelo secondo Luca
(13,22-30)

In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».
Parola del Signore.

"Sforzatevi di entrare per la porta stretta". Gesù dai, parli sempre per enigmi. Passare per la porta stretta per salvarci... Ma che vuoi dirci? Quando uno parte per un lungo viaggio, mettiamo anche con dei tratti a piedi o con tanti mezzi diversi, la prima regola è essenzialità. Tutto deve entrare nello zaino, senza bagagli da stiva o doppie valigie di scorta. E quindi ci si porta solo le cose davvero ma davvero importanti. Più è leggero lo zaino, meno pesi abbiamo addosso, più riusciamo a muoverci liberamente.
Ecco così è entrare attraverso la porta stretta. Liberarsi dei pesi che portiamo sul cuore, staccarci dalle cose che non sono davvero essenziali, imparare a fidarci ed affidarci per muoverci leggeri (ché come direbbe Calvino leggerezza non è superficialità!). Insomma, immaginare che nel nostro cammino verso Cristo lasciamo man mano qualcosa che ci appesantisce... Alla fine ci presenteremo a Lui, con l'essenziale, senza orpelli attaccati all'anima, pronti a passare anche per la porta stretta.
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Aprire / Come
2022-08-19 22:25:13
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Aprire / Come
2022-08-19 22:15:31 SABATO 20 AGOSTO 2022
San Bernardo, abate e dottore della Chiesa

Dal Vangelo secondo Matteo (23,1-12)

In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: «Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente. Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo. Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».
Parola del Signore.

Ancora una volta Gesù ci riporta con i piedi per terra. Ci parla di ruoli, maestri e responsabilità... Quante volte da animatori o cooperatori o sacerdoti ci lasciamo prendere dal prestigio del ruolo che ricopriamo dimenticandoci della responsabilità e bellezza che comporta? È facile perdere di vista lo scopo della nostra missione (quello vero di portare i giovani che incontriamo a Cristo) quando le cose da fare sono tante... ma è importante ricordarci che non è un ruolo di responsabilità a farci grandi, né ci deve bastare. Gesù conosce bene l'animo umano e ci mette in guardia dal nostro stesso ego. Ci ricorda che siamo chiamati a servire nella libertà dei figli, anche quando chi ci è affidato non segue le nostre idee e aspettative. Siamo chiamati a testimoniare una via di Verità e Bellezza e lasciare che lo Spirito faccia il resto.
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Aprire / Come
2022-08-18 22:02:01
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Aprire / Come
2022-08-18 22:00:35 VENERDÌ 19 AGOSTO 2022

Dal Vangelo secondo Matteo (22,34-40)

In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». Gli rispose: «"Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: "Amerai il tuo prossimo come te stesso". Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».
Parola del Signore.

Gli Ebrei erano noti per seguire alla lettera i 613 precetti che li guidavano nella vita di tutti i giorni. Volevano fare in tutto e per tutto il volere del Signore. E direi che parliamo dei farisei ma è come se parlassimo di tanti cattolici di oggi.
Poi finalmente, pur se per metterlo alla prova, un dottore della legge chiede a Gesù il comandamento più vero e più importante. E per fortuna Cristo ci sradica sempre dalle nostre comode certezze per riportarci al Vero: ama il Signore Dio tuo con tutto te stesso, poi ama te stesso e ama il prossimo. Sant'Agostino direbbe "ama e fa' ciò che vuoi".
Insomma, possiamo avere tante regole da seguire ma se sono vuote imposizioni perdono di senso. Ben diverso è avere delle regole riempite d'amore e di senso che ci indicano una strada, un'orizzonte più ampio, che ci liberano e non ci ingannano. Alla base però c'è questo Amore grande e questo senso che si trovano solo una relazione autentica e personale con il Signore.
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