2022-07-15 22:00:30
SABATO 16 LUGLIO
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 12,14-21)
In quel tempo, i farisei uscirono e tennero consiglio contro Gesù per farlo morire. Gesù però, avendolo saputo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli li guarì tutti e impose loro di non divulgarlo, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
«Ecco il mio servo, che io ho scelto; il mio amato, nel quale ho posto il mio compiacimento. Porrò il mio spirito sopra di lui e annuncerà alle nazioni la giustizia. Non contesterà né griderà né si udrà nelle piazze la sua voce. Non spezzerà una canna già incrinata, non spegnerà una fiamma smorta, finché non abbia fatto trionfare la giustizia; nel suo nome spereranno le nazioni».
Parola del Signore
E’ deciso: i farisei hanno stabilito di uccidere Gesù.
Ma lui sceglie di non combatte la violenza con la violenza. Ma non è neanche imprudente: solamente evita il conflitto, finché può. Quando sarà inevitabile, berrà il calice, chiedendo che passi quell’ora.
Gesù non lotta contro nessuno. Ha altra occupazione: fare il bene, sia di sabato che in ogni altro giorno. Il suo potere non entra in competizione con alcuno: è servizio.
Quando io vengo attaccato, messo in discussione, oltraggiato, qual è la mia reazione? Stringo alleanze, mi arrabbio, aggredisco o continuo a fare il bene? L’unico modo per combattere il male è fare il bene.
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