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MARTEDÌ 12 LUGLIO Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 11,20-24) In | Giovani di Parola

MARTEDÌ 12 LUGLIO
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 11,20-24)

In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite: «Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi. E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sodòma sarà trattata meno duramente di te!»
Parola del Signore

Caspita Signore, qui ci vai giù pesante, addirittura mi paragoni ai pagani! In effetti, come posso dirmi cristiano (di Cristo) se non vivo ogni giorno del Suo Amore, se non riconosco la Sua presenza, se non mi rendo conto dei prodigi che compie ogni giorno proprio nelle strade della mia città, nel cortile del mio oratorio, nelle relazioni intessute nella mia comunità e nella mia vita? Un brano di Vangelo duro, nel quale però il Signore ci mette di fronte ad una verità spiazzante e scomodante. Non basta dirci cristiani per tutta una serie di cose che viviamo, per delle posizioni o dei ruoli che ricopriamo, ma c’è da deciderci per Cristo, di curare la relazione con Lui e vivere del Suo Amore. Ed è anche così poi che il Signore potrà continuare a compiere prodigi nelle nostre città e nelle nostre comunità. È così che potrà crescere in mezzo a noi, nelle nostre strade, nei nostri cortili, nelle nostre relazioni, il Regno di Dio.