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Tutte le news del mondo dei libri e dei suoi autori
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Gli ultimi messaggi 21

2021-11-29 22:30:05
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2021-11-29 15:45:18Il tesoriere di Gianluca Calvosa


Mondadori, 2021 - Da giovane pieno di ideali e di valori, Andrea è divenuto un anonimo funzionario politico. La svolta giunge, inattesa, quando viene nominato tesoriere di partito. Ma cosa nasconde questa scelta? Perché il suo predecessore è morto in strane circostanze? E come fermare l’enorme fiume di denaro proveniente dalla Russia?

Il tesoriere (Mondadori, 2021) è il libro di esordio di Gianluca Calvosa. Un esordio di tutto rispetto, molto profondo e documentato.

Il libro racconta, con precisione e sagacia narrativa, una vicenda che risale al passato, ma che getta un occhio al presente attuale. Siamo in Italia nel 1972. Il protagonista è Andrea Ferrante, un anonimo funzionario politico milanese. La sua vita procede giorno dopo giorno, senza infamia né lode. Non c’è molto, e sicuramente non è come se l’era immaginata quando da giovane era spinto alla lotta da ideali affascinanti.

Il romanzo traccia un preciso ritratto di quegli anni. Sono anni difficili e particolari: c’è la Guerra Fredda in atto, e Roma è un crocevia di spie, agenti della CIA e del KGB, la chiesa con Marcinkus fa la sua parte, le università sono occupate e il problema della sicurezza del Paese è determinante. Inoltre su tutto questo si incomincia ad affacciare lo spettro delle Brigate Rosse e della sua scia sanguinaria. Ecco, la capacità principe dell’autore è proprio questa: raccontare un passato lontano, ma non troppo, guardando al presente, con le ovvie implicazioni che questo comporta. In definitiva viene a costituirsi un romanzo preciso, compatto, ben elaborato, che convince e cattura. Particolarmente adatto, a chi quegli anni non li ha vissuti e cerca di comprenderne l’influenza intrinseca attuale.

Il tesoriere è una lettura non facile, ma sicuramente esplicativa per argomenti trattati, circondati da una patina oscurantista non sempre comprensibile.
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2021-11-27 22:30:03
𝗦𝗘𝗚𝗨𝗜𝗟𝗜 𝗧𝗨𝗧𝗧𝗜
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2021-11-26 16:53:15A IoScrittore un romanzo dedicato al poeta Dino Campana

Esce in ebook il romanzo di Giorgio Montanari, “Di fango e di rose”, dedicato al poeta Dino Campana, un’anima tormentata, un vagabondo esposto ai morsi della fame e del freddo. Ma, prima di tutto, o forse soltanto, un uomo innamorato.

Giorgio Montanari, professore di lettere e dirigente scolastico, è nato a Soave, in provincia di Verona e vive e lavora a Desenzano del Garda (Brescia). È scrittore e pittore. Di sé dice: “Non posso scrivere senza dipingere, non posso dipingere senza scrivere”. Montanari ha esordito nella narrativa nel 2017 con Nero, un romanzo storico. Nello stesso anno, col romanzo La notte del Quarto Stato, ha vinto il premio letterario nazionale Bukowski.

Con IoScrittore, il torneo letterario gratuito promosso dal Gruppo GeMS, ha già pubblicato Le stanze segrete del cuore (2020). E sempre nell’ambito di IoScrittore ora pubblica l’ebook Di fango e di rose, romanzo dedicato al poeta Dino Campana, un’anima tormentata, un vagabondo esposto ai morsi della fame e del freddo. Ma, prima di tutto, o forse soltanto, un uomo innamorato.

Nel libro di Montanari il poeta cammina. Attraversa i boschi, ascolta il rumore del suo passo, dorme dove capita e non importa come. Non si sente a casa da nessuna parte. I suoi vestiti sono logori e patisce i morsi del freddo, ma in tasca ha un manoscritto. È la sua ragione di vita, atto d’amore verso la poesia. Per questo ha lasciato la sua casa natale e un padre e una madre che non lo capiscono, forse lo odiano, di certo lo osteggiano. Per questo deve andare a Firenze, e mostrare il frutto della sua passione al mondo dei letterati. Il poeta inquieto è, come detto, Dino Campana, e il suo manoscritto è Il più lungo giorno, che andrà perduto e che il poeta riscriverà a memoria…

Il romanzo di Montanari protagonista a IoScrittore racconta invece la storia di Dino, un uomo innamorato, pervaso da una forza che nemmeno lui conosce fino in fondo, ma che lo spinge ad andare sempre oltre. Fino a scontrarsi con il mondo falso degli intellettuali, uscendone con le ossa e l’anima rotte ma trovando l’amore di Sibilla Aleramo, l’unica che l’ha riconosciuto per quello che era. Perché Dino Campana non era pazzo ma poeta, e solo il tempo gli renderà giustizia. Questa storia racconta la sua lunga corsa dietro a qualcosa che lui stesso chiamerà con l’unico nome possibile: la Chimera.
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2021-11-25 22:30:08 ⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣ Segui i canali di Lista Culturale
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2021-11-24 23:22:40
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2021-11-23 16:00:36La porta semichiusa di Nunzia Caricchio

Alcheringa, 2021 - Un libro come veicolo di denuncia, che fa riflettere e dal quale traspare la voglia dell’autrice di far riaffiorare da sotto il tappeto quella verità che spesso la società odierna tende a insabbiare.

Spesso usiamo l’espressione “Mi sento a casa” per dire di sentirci a proprio agio, al sicuro, e circondati dai nostri affetti. Esiste, però, una categoria purtroppo sempre più estesa di persone per la quale “casa” significa terrore, prigione. Un luogo dal quale sentono la necessità di fuggire, senza, a volte, averne la possibilità. Un tema, quello della violenza sulle donne, al quale è doveroso dedicare più attenzione.
Questo è il motore che ha spinto l’autrice, Nunzia Caricchio, a dar vita al romanzo La porta semichiusa (Alcheringa, 2021). Toccante, diretto e coraggioso.

La protagonista, una bambina di nome Sofia, è costretta ad assistere impotente agli abusi e alle violenze che il padre Tommaso mette in atto nei confronti della madre tra le mura domestiche.
Cerca conforto tra le pagine del libro La bella e la bestia desiderosa di poter anche lei spezzare l’incantesimo che ha trasformato in una bestia il suo paparino.
Anche Tommaso, a sua volta, è stato vittima di abusi che ne hanno macchiato l’anima, costringendolo a dover scegliere chi essere. Uomo o bestia? Vittima o carnefice?
Leggere questo romanzo è stato un viaggio carico di emozioni, che grazie alla magica scrittura di Nunzia Caricchio mi si sono scagliate addosso con la violenza dirompente di una valanga. Mi ha trasportato all’interno degli avvenimenti narrati rendendomi protagonista di quelle storie che fino a adesso conoscevo solo tramite i media e quindi da un punto di vista esterno che non rende certo giustizia e dal quale è complicato comprendere la reale gravità di questi fenomeni di violenza, la crudeltà con la quale talvolta vengono perpetrati e le conseguenze psicologiche e fisiche che scatenano in chi li subisce.

La porta semichiusa è un libro come veicolo di denuncia, che fa riflettere e dal quale traspare la voglia dell’autrice di far riaffiorare da sotto il tappeto quella verità che spesso la società odierna tende a insabbiare, forse per convenienza, forse per indifferenza, forse per paura.
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2021-11-20 16:36:21Una lama nel cuore di Winston Graham

Sonzogno, 2021 - È Parigi il centro dell’azione del nuovo capitolo della “Saga di Poldark”, in un anno cruciale, il 1815, l’anno della disfatta di Waterloo.

“Un romanzo della Cornovaglia, 1815” è il sottotitolo del volume Una lama nel cuore (Sonzogno 2021, titolo originale The Twisted Sword, traduzione di Matteo Curtoni e Maura Parolini) di Winston Graham (1908-2003). Si tratta dell’undicesimo episodio, che fa parte dei dodici romanzi della fortunata serie la “Saga di Poldark”, redatto nel 1990 dal noto e prolifico romanziere inglese. I volumi, ambientati tra il 1783 e il 1820, con 40 edizioni internazionali e milioni di copie vendute, rappresentano dei veri e propri classici tra i romanzi storici.
Per la prima volta in Italia la casa editrice Sonzogno pubblica la traduzione integrale dell’intera saga, che ha avuto due adattamenti televisivi di straordinario successo, entrambi prodotti dalla BBC: la prima nel 1975 con una serie tv trasmessa anche in Italia, la seconda dal novembre 2016 trasmessa in prima visione assoluta sul canale televisivo “laeffe”.
Ovunque era caduta una coltre di pioggia sottile, sospinta senza eccessivo vigore dal vento di Sud-Ovest, che aveva fatto scendere le nubi all’altezza del terreno, coprendo con una sorta di maschera il mare imbronciato e trasformando gli stretti viottoli in rivoli di fango maleodorante.
Demelza ama­va quella pioggerella così delicata per essere a fine gennaio, soprattutto dopo le tempeste di dicembre. Poiché non era possibile uscire senza bagnarsi, anche al chiuso si viveva in uno stato perenne di parziale umidità no­nostante i camini accesi. Era impossi­bile tenere le intemperie fuori dalla casa, che, sebbene appa­risse in disordine e mal tenuta, ben presto sarebbe tornata a essere bellissima. Non era quindi il caso di preoccuparsi o agi­tarsi.

Jeremy si trova­va a Bruxelles con la moglie, e pur facendo ancora parte dell’esercito era lontano da qualsiasi pericolo, perché tutte le varie guerre erano ormai terminate, e Clowance, moglie di Stephen Carrington, che amava quanto nessun altro al mon­do, viveva a Penryn: priva della compagnia dei figli più grandi, Demelza aveva trascorso molto tempo con Isabella-Rose, che stava per compiere tredici anni, e Hen­ry, che di anni ne aveva solo due. Era un buon periodo per Ross Poldark, che era appena tornato a casa e si stava impegnando con rinnovato interesse nella ge­stione delle miniere e della fattoria.
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2021-11-18 16:12:46Dentro la vita di Luciana Boccardi

Fazi, 2021 - Scavare dentro la propria vita con onestà intellettuale: è questa la forza di questa trascinante biografia, che colpisce il lettore per la forza evocativa e veritiera contenuta in ciascuna frase.

Nella collana “Le strade”, Fazi pubblica Dentro la vita (2021), che racconta gli anni della maturità della signorina Crovato (Fazi 2021), romanzo d’esordio di Luciana Crovato in arte Boccardi, nata a Venezia nel 1932 in una famiglia di musicisti. Studiosa di moda e di costume, l’autrice ha lavorato per molti anni alla Biennale di Venezia, organizzando i più importanti festival di musica e di teatro ed è stata per decenni l’inviata speciale nonché la firma di riferimento de “Il Gazzettino”.
Venezia, 1950. C’era un mondo nuovo da ricostruire dopo le macerie e i lutti devastanti causati dalla II Guerra Mondiale e Luciana Crovato rappresentava un pezzo di un mosaico fatto di tutte quelle persone che concorrevano a far tornare l’Italia polo culturale europeo dopo il Ventennio fascista. La signorina lavorava presso l’Ufficio Teatro della Biennale, ente prestigioso, la cui sede era Ca’ Giustinian, uno dei grandi palazzi veneziani affacciati sul Canal Grande, sull’ultimo tratto che sfocia nel bacino verso piazza San Marco. Il ruolo in Biennale sarebbe stato quello di “segretaria dei Festival del Teatro e di Musica”.
La sua infanzia era stata segnata da un susseguirsi di eventi infausti, primo fra tutti l’incendio che aveva tolto la vista a suo padre Raoul Masin Crovato, diventato alcolista a causa della sua situazione, l’indigenza che aveva tormentato la famiglia in quegli anni, costringendo la piccola Luciana ad allontanarsi da casa: era stata un’ingiustizia inspiegabile. Ma ora che finalmente aveva trovato un lavoro alla Biennale, fiore all’occhiello di Venezia, Luciana sentiva il bisogno di “restituire” quel favore alla vita. La Biennale era la sua conquista, la grande voglia di imparare era dovuta a una forma di rivalsa per il fatto di non aver potuto frequentare la scuola. Del resto, preferire il lavoro allo studio, quando il bisogno bussava alla porta, non era una cosa così negativa. Il lavoro non è disdicevole, mai. E studiare si può sempre, anche di notte.
Nel libro, dedicato “a Virgilio Boccardi, mio marito”, l’autrice prosegue la storia appassionante della propria esistenza, fatta di dolore, gioia e di tanta resilienza. Sullo sfondo, una Venezia che non esiste più, affascinante e decadente, muta testimone della progressiva discesa agli inferi di un padre, vinto dalla vita e l’ascesa professionale di una figlia, che senza avere esperienza in materia diventa anche una firma illustre della moda. Mai avrebbe dimenticato il volto amato e bruciato del padre, lei, donna innamorata del proprio lavoro, che in queste pagine rivela il segreto della Biennale che in un modo tutto veneziano traeva la sua forza dall’intesa e dalla solidarietà di chi ci lavorava con passione.

Scavare dentro la propria vita con onestà intellettuale: è questa la forza di questa trascinante biografia, che colpisce il lettore per la forza evocativa e veritiera contenuta in ciascuna frase.
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2021-11-17 22:45:07
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