2021-12-09 13:46:06
Perché la Divina Commedia si intitola così?I misteri del titolo più famoso della letteratura. Diamo un'occhiata dietro le quinte. Riusciremo a svelare l'arcano?Tutti conoscono Dante: molti lo studiano, altrettanti lo citano, con cognizione di causa oppure no; alcuni cantanti hanno saccheggiato i suoi versi più famosi. Eppure quanti sono al corrente che probabilmente il capolavoro di Dante non ha ricevuto un titolo dall’autore? E quanti conoscono il significato del termine Commedia secondo Dante?
Questa curiosa storia merita di essere raccontata.
La storia dietro il titolo della Divina CommediaIl manoscritto autografo originale del poema di Dante è andato smarrito, quindi il testo della Commedia ci è giunto attraverso copie manoscritte spesso divergenti.
Ritroviamo la testimonianza più importante del titolo dell’opera nell’Epistola XIII rivolta a Cangrande della Scala, dove Dante annunciava rilascia importanti dichiarazioni a riguardo.
I punti interessanti sono due:
- La lectio ufficiale adottata dalla filologia dantesca è Commedia, un termine che nella versione "comedìa" compare in due passi dell’Inferno in relazione all’intera opera.
- Pertanto è lo stesso Dante a denominare così il suo capolavoro.
Cosa significa Commedia al tempo di Dante?Nel medioevo il termine commedia non indica solo un genere letterario o teatrale, come verrebbe da pensare di primo acchito, perché indica uno stile medio, tra quello sublime della tragedia e quello basso dell’elegia per usare un lessico necessariamente tecnico.
Occorre tornare all’Epistola XIII per comprendere la posizione di Dante.
Secondo Dante, la Commedia è un testo poetico strutturalmente diverso dalla tragedia. Questa, infatti, dopo un esordio tranquillo si avvia verso una conclusione luttuosa. Di contro la struttura della commedia è di segno opposto: inizio difficile e pauroso - lieto fine. Il ragionamento non fa una piega.
Subito dopo aver individuato la differenza strutturale tra tragedia e commedia, Dante esamina le differenze lessicali: tanto è alto e sublime il linguaggio della tragedia, tanto quello della Commedia è dimesso e umile. Non vuol dire trascurato, come vedremo più avanti.
Come chiude Dante il suo ragionamento per argomentare che la sua opera, ciò detto, rientra a pieno titolo nella Commedia?
Perché oggi la chiamiamo Divina Commedia?Ora che abbiamo imparato il significato tecnico del termine Commedia, torniamo ad occuparci del titolo. Se Dante la chiama semplicemente Commedia, perché noi la chiamiamo Divina Commedia?
Per “colpa” e “merito” di Boccaccio, fan sfegatato del sommo poeta, che nel Trattatello in laude di Dante usa l’aggettivo “divino” in relazione all’argomento soprannaturale.
L’ultima sorpresa è che l’aggettivo “divino” usato dal Boccaccio non solo compare per la prima volta nel titolo nel 1555, ma nei secoli viene percepito come un omaggio alla qualità artistica di quella che è per tutti la Divina Commedia.
178 views10:46