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Gli ultimi messaggi 12

2021-09-30 13:34:17 Ho preso in considerazione queste tre cantanti del panorama musicale contemporaneo, in quanto ritengo che abbiano un'aura enigmatica e insitamente spirituale che trasmettono nei loro testi.Le peculiarità che ho riscontrato nelle loro canzoni mi hanno fatto pensare ad una nuova idea del femminile, ad un simbolismo che lega il linguaggio ad un look ed infine alla creazione di videoclip evocativi che portano messaggi educativi importanti.Quando uso l'espressione nuova idea del femminile intendo un modo di essere non stereotipato: le artiste hanno uno stile che oscilla, che non si definisce in un'etichetta.Queste personalità non hanno paura di mostrare la loro ferita e di concederla allo spettatore/ascoltatore, come se fosse un dono da proteggere e custodire e farla diventare, di conseguenza, una ferita universale del mondo, aperta, vibrante e catartica.I testi delle tre artiste sono perlopiù simbolici, ovvero possiedono un linguaggio poetico, metaforico. Essi sono legati ad esperienze emotive, che hanno colpito la loro vita.L'arte diventa, quindi, il simbolo di una crescita spirituale, che fronteggiano la realtà, ardendo di un fuoco che le riscatta e le rigenera, come in un flusso continuo.Per fare alcuni esempi cito Cure for me di Aurora, il singolo Happier than ever di Billie Eilish e Bamboline boliviane di Madame.I videoclips delle rispettive cantanti hanno la forza evocativa che unisce spiritualità e trascendenza e fanno sì che la loro presenza scenica sia talmente forte e carismatica da ipnotizzare l'ascoltatore/spettatore, coinvolgendolo nella trance che la musica riesce a conferire.Possiamo definire le tre artiste come esploratrici alla continua ricerca della natura profonda delle cose e guerriere che lottano per sviscerare l'essenziale e l'imprevedibile attraverso la libera espressione della loro poliedrica personalità.Tutto questo non può far altro che far emergere la loro bellezza, che non è mai ostentata o definita da un canone estetico, ma fuoriesce da un'interiorità sensibile e fuori dagli schemi.AURORACure for meI run from the liars, the fuel on the fire I know I created myself I know I can't fight the sad days and bad nights But I never asked for your helpYou got hurt No, we don't belong together So you took the love from my arms Into the arms of yoursBut I don't need a cure for me I don't need it No, I don't need a cure for me I don't need it No, I don't need a cure for meI don't like the tension, the misapprehensions About our nature in love The glorious teachers are no use for creatures Who knows how to play with the godsYou got nerves, but they never show Unless they hurt, so you blamed it all On my love, the moving Heart I gotBut I don't need a cure for me I don't need it No, I don't need a cure for me I don't need it No, I don't need a cure for me I don't need it I don't need itHm, please, no cure for me Please, no cure for me, cure for me Cure for me, please, no cure for me, cure for me Cure for me, please, no cure for me, cure for me, cure for meI don't need it (And you should know) I don't need a cure for me (And you need to know I don't need it) I don't need it (And you should know) No, I don't need a cure for me (And you need to know I don't need it) I don't need it (And you should know) No, I don't need a cure for me (And you need to know I don't need it) I don't need it (And you should know) No, I don't need a cure for me
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EILISHHappier than everWhen I’m away from you I’m happier than ever Wish I could explain it better I wish it wasn’t true, mmmGive me a day or two To think of something clever To write myself a letter To tell me what to do, mm-mm Do you read my interviews? Or do you skip my avenue? When you said you were passin’ through Was I even on your way? I knew when I asked you to (When…
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2021-09-28 12:34:37 Vanessa AmicoUna conversazione piacevole e confidenziale con Alessandro Di Mauro che racconta per il nostro blog di come sia nata la sua tribute band dedicata ai Pink Floyd. "Il progetto è nato nel 2010 a Siracusa e l'intento era quello di rendere omaggio alla mia band preferita, appunto i Pink Floyd" dice Di Mauro il quale spiega che inizialmente la formazione era composta da alcuni suoi amici musicisti con i quali già suonava in altre band, per poi lavorare in un secondo momento con nuove figure.Da 11 anni la tribute band è cresciuta notevolmente, si sono esibiti in centinaia di concerti e in tantissime città, conosciuti anche in Calabria e prossimamente hanno in programma di toccare nuove realtà; nelle stagioni estive del 2014, 2018 e 2019 hanno avuto l'onore di collaborare con Machan Taylor, corista dei Pink Floyd, durante il tour mondiale di "a momentary lapse of reason" (1987-1988) esibendosi sui palchi di numerose piazze e arene siciliane, registrando diversi sold out.Un altro momento importante per la tribute band siracusana è stato in occasione del 45 esimo anniversario del live "at Pompei dei Pink Floyd" dove hanno registrato una significativa esecuzione dal vivo della suite echoes nella cornice sontuosa del teatro greco di Siracusa e nell'aprile di quest'anno la band registra "marooned", famoso brano che nel 1995 ha vinto il prestigioso premi del Grammy Awards, in piazza Duomo, a Siracusa. Tra i loro progetti futuri, in primis vi è l'obiettivo di crescere artisticamente ancora di più per raggiungere livelli sempre più alti. I ragazzi, dal 2010 ad oggi, hanno instaurato un rapporto di collaborazione con musicisti che hanno fatto parte della band britannica nei tour mondiali di maggiore successo a cavallo tra gli anni 80 e 90.Nelle parole di Alessandro, il frontman della tribute band, si percepisce come la sua passione sia grande perchè ad oggi sogna di poter fare conoscere a quante più persone possibili la musica di uno dei gruppi rock più in voga del Regno Unito a partire dal 1965. "Mi piace pensare di poter restituire al pubblico, e prima ancora a me stesso tutte le emozioni che si provavano durante i loro meravigliosi concerti" dice il cantante della tribute band che aggiunge di quanto sia importante far conoscere il loro prodotto ovunque sia possibile, avvalendosi di prestigiose special guest al seguito e organizzatori di spettacolo che possano investire nel loro progetto assicurando palchi e location esclusive.ph credit a cura di Federica



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2021-09-26 11:34:55 "Everyday i got the blues..." B.B.KingMediaCertamente la musica e la politica sono due cose distinte e spesso mischiarle crea confusionee molti fraintendimenti.Nel caso del Blues, forse una delle eccezioni a livello mondiale, non è così.Il Blues (l'aggettivo inglese "blue", sinonimo di triste,sconsolato) ha una storia immensa, grandiosa e tutt'ora poco conosciuta, tale l'impatto mondiale che ha avuto sul mondo (occidentale soprattutto).Come ha cantato il grande Muddy Waters, ("The blues had a baby, and they named it rock'n'roll",)il blues nasce nei sordidi e rurali anfratti e bettole e nei campi di cotone del Mississippi e dellaLouisiana, e col passare degli anni da musica di lamento, di tristezza e di sfogo, diventa unostrumento di emancipazione, di riscatto umano/sociale, di rivendicazione di diritti di minoranze(gli afroamericani) e dopo ha la ribalta mondiale del pop-rock con Rolling Stones, Eric Clapton etc.Dal blues è nato prima il jazz, poi mischiandosi col Country è nato il rock'n'roll. Il Soul, il Funkye tutta la musica nera che ha segnato prepotentemente tutta la musica moderna, fino ad arrivare al Rap che padroneggia, hanno radici nel vecchio Blues del delta.E' bello sapere le origini dei fenomeni globali.Il Delta del Mississippi nel sud degli Stati Uniti era a fine 800' primi del 900' una terraabitata da tanti schiavi africani deportati in America per lavorare nelle piantagionidi cotone.Per esorcizzare il dolore, la fatica, la schiavitu e le durissime condizioni di vita,alcuni di questi uomini di colore dopo il lavoro si consolavano cantando e suonando.Cosi è nato il Blues!All'interno di questa cornice, s'inserisce la storia di Robert Johnson, come archetipo, simboloper eccellenza del Blues.Johnson è un nero figlio di umile famiglia di raccoglitori di cotone, in un piccolo paese a sud del Mississippi.
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genialità di Robert Johnson, che mori a 27 anni e visse nel suo piccolo (per l'epoca) una vita errabonda ed avventurosa da rockstar, fu quella di usare la musica come antidoto alla sofferenza nella vita, come difesa contro il male perpetrato dai bianchi.Johnson passò alla storia per aver inciso circa 30 canzoni, (registrate verso la fine degli anni '20)e per aver fatto un leggendario patto col Diavolo in qualche sordido incrocio notturno del Delta.Patto col Diavolo che narrò in un paio di canzoni ("Me and the Devil", "Crossroads") che poi furonoriprese da molti big del rock dei '60 ( Rolling Stones, Cream, John Mayall, Jeff Beck, Led Zeppelin). Il suo pezzo più famoso in assoluto, quella "Sweet Home Chicago", che è una delle canzoni rhythm'n'blues più famose in assoluto. (I Blues Brothers ne fecero una versione molto popolare per la colonna sonora del loro film).Johnson rappresentò a livello sociale il riscatto dei neri oppressi dalla schiavitù e dalla miseria, simboleggiò l'unione di musica e magia (ricordiamo che i neri africani mantenevano la loro cultura ancestrale che era simile al Voodoo).Inoltre le circostanze ancora misteriose in cui mori a 27 anni ( rockstar piu famose lo copiarono negli anni 60 e 70: Hendrix, Morrison, Joplin etc) accoltellato mentre era a letto con la moglie di un amico, lo fecero diventare famoso nel Delta e negli stati del Sud già all'epoca.Lui inventò anche lo stile oggi chiamato "bottleneck" (collo di bottiglia) cioè usava come plettro un collo di bottiglia spezzato per ottenere il tipico suono "slide guitar" che avrebbe spopolato nel rock-blues dei '60-70.Jimi Hendrix (piu grande chitarrista rock di sempre) un giorno dichiarò che lui musicalmentedeve tutto…
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2021-09-25 11:34:23 MediaINTERVISTA A VALERIO SIMONELLI (Cantautore)a cura di Furio MorucciValerio Simonelli si presenta per l'intervista a Webradioitaliane con cuffie alle orecchie e microfono, in una postazione che sembra metterlo proprio a suo agio. E' il suo mondo musicale, in cui le parole stanno già assumendo un ritmo molto personale.Furio Morucci:Sei in promozione con un brano bellissimo, poetico, morbido, con un senso assoluto, Le parole. Parlacene un po'.Valerio Simonelli:Hai già espresso il concetto principale. Questo brano è molto intimo, introverso; cerca proprio il senso delle parole all'interno di un'emozionalità personale. Le persone che esternamente sono meno aperte, probabilmente hanno più da dire.Con le parole, noi possiamo fare del bene o del male; le sfaccettature sono ampie ed in questo brano gli autori, Clearco e Piciocchi, hanno cercato di far capire, di far sentire quanto le parole possano avere vari significati, anche a livello emozionale. Io ho cercato con il mio arrangiamento e con la mia interpretazione di dare un valore aggiunto al brano.Furio Morucci:Chi è Valerio Simonelli?Valerio Simonelli:è un amante della musica. Sono cresciuto ascoltandola con mio nonno, che era appassionato di musica operistica e classica. Questo mi ha portato ad avvicinarmi a suonare il pianoforte all'età di 7 anni e da lì la musica non mi ha più lasciato. Successivamente sono diventato un insegnante di musica, propedeutico musicale e musicista.Furio Morucci:Cosa ti aspetti dal mondo della musica?Valerio Simonelli:La cosa che mi aspetto è che non mi abbandoni mai. La considero un'amicizia che mi ha sempre fatto compagnia nel bene e nel male.Furio Morucci:Ci vediamo il video Le Parole?Valerio

Morucci:Apriamo un cassetto...cosa c'è e dove mi porti.Valerio Simonelli:Nel cassetto ci sono ancora un paio di brani che ti vorrei far conoscere. Porterei un po' di tempo per poter realizzare tutti questi sogni e desideri che ho. A volte si ha paura di non avere abbastanza tempo da dedicare alle proprie passioni.Furio Morucci:I social, secondo te, come prendono queste canzoni, che, a camera spenta, hai classificato un po' retrò.Valerio Simonelli:Ci tengo a precisare che per me retrò è un complimento. Io i social non li amo molto, perché tendono a far diventare l'apparenza la cosa più importante. Per me la canzone Le parole non può essere apprezzata solo con un'immagine, ma bisogna perderci un po' di tempo, entrare nel profondo, comprenderla. Purtroppo i social sono una cosa che esplode.I video dei brani non li apprezzo molto.Una volta mettevo il vinile di The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd con la luce soffusa, chiudevo gli occhi e volavo con la fantasia. Per me quel brano poteva avere un significato completamente diverso dagli autori; invece oggi con il video sei costretto a pensare il brano a come l'ho pensato io.Furio Morucci:Facciamo un duetto...con chi lo facciamo?Valerio Simonelli:Elisa, il mio idolo femminile in assoluto.CURIOSITA': Nel video hanno collaborato la sassofonista Fiorenza Messicani, la comparsa Aurora De Neri ed Irene Simonelli che lo ha montato e ideato.Ed ora non ci resta che salutare Valerio Simonelli ed attendere con grande entusiasmo i segreti che conterranno le sue nuove canzoni...nel frattempo conviene che riascolti il brano Le Parole, perché ha ancora qualcosa che mi sfugge...L'intervista video integrale di VALERIO



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2021-09-24 11:34:43 L’Italia è universalmente riconosciuta come la patria del Belcanto, tant’è che con molta probabilità è anche il paese dove nascono di continuo nuovi metodi di canto, ora fantasiosi, ora pieni di tecnicismi e riferimenti medico-anatomici ma mentre gli addetti ai lavori spesso litigano su quale sia il modo migliore per emettere un suono, chi fa arte e quindi crea si preoccupa piuttosto di raggiungere il cuore e la mente di chi ascolta, senza badare troppo se la corretta emissione di un suono sia attraverso l’una o l’altra tecnica.MediaDel resto è semplice misurare quanto distacco possa crearsi tra chi insegna il canto e tenta di delinearne il profilo d’approccio corretto e chi invece semplicemente dà fiato alla voce per esprimere ciò che ha da dire. Piccoli grandi esempi ne abbiamo di continuo in Italia: di Lucio Battisti agli esordi si disse che era stonato. Se Gianna Nannini o Vasco Rossi fossero andati a lezioni da un maestro di canto del loro tempo avrebbero probabilmente avuto detto che era tutto da rifare. Eppure le caratteristiche peculiari delle loro voci sommate a canzoni che sicuramente hanno lasciato il segno sono state il giusto mix per decretarne il successo. A chi obbietterà che loro però le canzoni se le scrivono da soli va ricordato che spesso hanno cantato canzoni di altri ,per cui maggiore attenzione daremo in questo articolo all’aspetto interpretativo piuttosto che alla composizione, argomento che merita di essere trattato a parte e nel dettaglio.Volendo andare ai giorni nostri la situazione si complica, gli ascolti vanno in gran parte aMediainterpreti giovanissimi che però hanno fatto dell’auto-tune un vero oggetto di culto. Sdoganato l’utilizzo per migliorare l’intonazione di chi ha bisogno di un aiutino, l’uso esasperato ha portato alla nascita di un vero e proprio movimento che ne considera essenziale l’uso per classificare un prodotto musicale come rivolto ai giovani. Il rovescio della medaglia è anche il maggior pregio del suo utilizzo: oggi può cantare davvero chiunque. Per cui se vogliamo sporgerci a tentare di capire il mondo giovanile andremo ad ascoltare artisti come Blanco, classe 2003, che ha subito chiarito di non volere che la sua musica venga etichettata sotto un genere specifico perché cresciuto ad ascoltare Battisti (sempre lui), Lucio Dalla, Pino Daniele ma anche Sex Pistols, YungBlud, Mötley Crüe, Pink Floyd, Machine Gun Kelly, Adriano Celentano e Achille Lauro, salvo poi che alcuni critici musicali si sono comunque affrettati ad appioppargli il genere Hip hop latino, ammesso che sappiano di cosa parlano.Mi soffermo su un dettaglio importante: particolare attenzione va posta alla differente modalità di diffusione delle canzoni negli ultimi decenni, infatti oggi l’immagine non può prescindere dalla musica per buona pace di chi ama (a ragione) la scelta dell’esilio di Mina e del sempre presente Battisti, precursore di tante, tantissime cose in campo musicale italiano e non solo. Il già citato Blanco così come Achille Lauro o finanche i Måneskin (ma la lista sarebbe lunghissima) hanno attinto a piene mani dagli esempi iconici del passato quali David Bowie, Led Zeppelin, Iggy Pop, The Cure, Kiss ecc. edulcorandone però la trasgressività in semplice scimmiottamento a volte e a citazioni culturali in altre occasioni, aiutati non poco dall’odierna capacità di sentire molto più tollerante verso atteggiamenti…
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2021-09-22 11:34:53 Può sembrare un gioco di parole ma è concretamente più facile avviare una webradio virtuale che virtualmente pensare di mettere su una radio fm. Con la giusta strumentazione ordinata sul web e qualche clic per l’acquisto di Server e diritti Siae si va dritti verso la possibilità di esistere come radio su internet con tutto il mondo come pubblico a propria disposizione.Per questa ragione tutte le radio che esistono in fm tendono a crearsi una controparte sul web e forse si può ipotizzare che, col tempo, traslocheranno definitivamente su internet? Internet will kill the radio star? Nonostante il confronto tra numeri non paragonabili, le proporzioni rimangono quasi invariate: le regioni che tendono ad avere più stazioni fm hanno il maggior numero di webradio. Bisogna considerare che mentre le .fm hanno dei confini stabiliti dai loro ripetitori, le webradio non hanno questo tipo di limitazione quindi le potenzialità di queste ultime sono ancora probabilmente inesplorate.E’ un altro modo per dire che le webradio e le radio tradizionali nascono e muoiono con diversi ritmi e con diverse strutturazioni di partenza. Non è sbagliato immaginare che le webradio potrebbero diventare un ennesimo canale per la gente comune in solitaria o per gruppi di persone dislocate in posti diversi del pianeta per creare fenomeni intra ed internazionali.Per l’uomo comune, appassionato, amatoriale o professionista ci sono parecchi media da sperimentare tra le varie piattaforme, facendo diventare la webradio un campo da gioco in cui portare la propria idea di arte e visibilità.Io potrei essere benissimo un artista che si sponsorizza sui Social, strimma su twitch.tv, pubblica video su Youtube, spopola su tik tok e trova nel webradio e nella creazione dei podcast un altro media, un altro codice, dove creare e sperimentare.Circa una trentina sono le radio .fm nazionali mentre le restanti 1700 sono legate alle regioni dall’etere delle onde radio ( circa 1000 solo nel Lazio e nella Lombardia) ma le loro controparti web si slegano da questi confini. La distanza tra pubblico e radio si è praticamente dissolta e quello che conterà per la sua riuscita o meno sarà un mix di qualità, sponsor, fortuna e abilità nel muoversi nell’oceano web.Non escluderei che le radio che surfano esclusivamente sulle onde radio potrebbero trovare in futuro il loro valore in più nella riservatezza e nella privacy (forse chissà, anche nella libertà di espressione ) con lo stesso fascino ed utilità che hanno i vinili rispetto ai file digitali. O forse verranno archiviate, come le televisioni con il tubo catodico? Dal canto suo le webradio continueranno a trasformarsi insieme a internet, in maniera deliziosamente imprevedibile. Cercate le webradio della vostra regione su webradioitaliane.it e scoprite quali non esistono in .fm!MAPPE A CONFRONTO (FM e Webradio)MediaMedia

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2021-09-20 11:34:08 MediaPer chi se lo stesse chiedendo, si, la musica Hardcore esiste ancora , come milioni sono ancora i suoi seguaciMa cosa si intende per musica Hardcore?Nata come sottogenere della musica Techno, è caratteristica per l’uso della Drum Machine e di un distorsore, in modo da generare un’onda quadra di pitch decrescente , a circa 160-180 battiti per minuti in avanti.Nata negli anni ’90 in Germania ( si avete letto bene, in Germania!!) e non in Olanda come erroneamente molti pensano, il brano che ne decreta la diffusione su scala mondale è “we have arrived” di Marc Trauner A.K.A Mescalinum United. Ma è L’Olanda , soprattutto a Rotterdam ad essere considerata la madre e la vera culla dell’Hardcore e di tutti i suoi sottogeneri, Rotterdam che in controtendenza al dilagare della musica House, fortemente in voga all’epoca, abbraccia questa musica e fa appassionare miloni e milioni di persone, sino a crearne un movimento: l’Hardcore è l’unico genere di musica elettronica a creare un vero proprio movimento al pari del punk, del metal e/o rock etc…con proprie peculiarità e tratti distintivi.
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Rotterdam nascono le prime radio pirata che ne permettono la diffusione delle prime traccie e dei primi dischii. Nel 96, avendo il movimento appassionato circa il 25% della popolazione Olandese, gli sono permessi eventi, organizzazione di party, di Rave, riviste e addirittura spazi televisivi di visibilità nazionale .Il movimento si ispira all’estetica degli hooligan del Feyenoord, denominato movimento Gabber ( che in Olandese Yiddish, significa “amico”), teste rasate, marchi vestiari Australian , Nike Classic Air Max come scarpe, balli e movimenti esclusivi del genere non diventano solo una moda ma un vero tratto distintivo per gli amanti del genere, tanto da influenzare comportamenti e divetarne stili di vita con un proprio e ben preciso codice etico.
MediaMediaIn Italia il movimento non tarda ad arrivare e a farsi amare dai più giovani, avidi di novità e di divertimento; le discoteche del nord, all’avanguardia e sempre attente alle mode e novità da proporre ai ragazzi, ne contribuiscono la diffusione e la discoteca per eccellenza che la rende famosa in tutta italia, per i suoi suoni duri, veloci e ritmati ma anche per le trasgressioni ad essa annessa, è sicuramente la discoteca Bresciana **Numberone** e del DJ Claudio Lancinhouse.MediaPerché parlo dell’hardcore, perché inizialmente per i non amanti del genere può sembrare fracasso, baccano, ma per me ha rappresentato uno dei periodi più belli della mia vita, dove puntualmente e rigirosamente in abiti Australian e Scarpe Nike Classic, ci si riuniva con Gabber di tutta italia e di tutta Europa, sempre in posti diversi e si viaggiava per poter far parte dei vari eventi, eventi esclusivi , in giro per tutta Italia e tutta Europa, in grado di donarti emozioni uniche, ogni evento era un viaggio e soprattutto ogni evento era in grado di donare esperienze e vere emozioni ; eran scambio culturali e sociali, si andava agli eventi hardcore , per veder mixare i DJ, per ballar tutta la notte, insieme a persone sconosciute in maniera frenetica a 180 bpm e piu, per socializzare con nuovi “gabber”(amici) e raccontar le diverse esperienze, per scambiarsi opinioni sui generi e sottogeneri musicali…
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2021-09-18 11:34:16 Vanessa

4 settembre, a Pozzallo, in provincia di Ragusa, ha avuto luogo la quarta edizione del Pozzallo Festival, una manifestazione musicale che ha visto la partecipazione di 21 cantanti provenienti da tutta la Sicilia. Tre categorie divise per età: dai 7 ai 12 anni vi era la categoria ragazzi vinta da Sophie Melfa proveniente da Caltanissetta; la categoria giovani da 13 ai 17 anni ha visto trionfare Federico Ragusa da Trecastagne, in provincia di Catania e infine la categoria adulti vinta dall'agrigentino Daniele Giammusso.Nonostante le restrizioni Covid la serata si è svolta nel migliore dei modi, Giuseppe Mavilla, produttore nonché direttore artistico del festival si reputa soddisfatto: " il livello dei ragazzi è stato molto alto, segno che le selezioni hanno funzionato" dice entusiasto l'organizzatore. Sette i giudici del format, tutti professionisti del settore musicale, tra questi il presidente di giuria, Michele Muti, il quale ha visto nascere numerosi artisti del panorama musicale nazionale e non solo.Mavilla ci tiene a ringraziare pubblicamente Giovanna Cintoli, agente di viaggio con la quale si è creata una sinergia in quanto ha organizzato i soggiorni dei partecipanti e delle rispettive famiglie, e la Phonoplay, nota casa discogradfica che appoggia Mavilla in tutte le manifestazioni che organizza. " Da gennaio 2022 si ricomincia a lavorare per la quinta edizione del festival, quindi aspiranti cantanti fatevi avanti" dice il produttore pozzallese.Media

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2021-09-16 14:34:13 MediaLa musica è il suono elettrizzato in cui lo spirito vive pensa e crea ( Beethoven ).Tutti i popoli del mondo hanno le proprie radici musicali, la propria impronta sonora, il proprio ritmo.La musica è un amico che non pretende mai niente da te, ma ti regala tantissimo. Porta condivisioni tra gli esseri umani. Penso che un mondo senza musica sarebbe immensamente triste, un bianco e nero senza le sfumature. La musica crea brividi ed emozioni, quasi le stesse sensazioni di quando siamo innamorati. La differenza sta che lei non ti abbandonerà mai alle prime difficoltà. Sembrano frasi fatte, spesso sentite sui social ma sempre attuali e personali, tipiche dei pensatori, dei creativi, dei spiritualisti.Forse anche Leonard Cohen la pensava così. Sempre alla ricerca continua della verità e della conoscenza. JIKAN (il silenzioso) è stato un pensatore molto profondo, come lo è stata la sua voce.
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in silenzio! La sua musica non ricorda i giorni: ricorda gli attimi, ricorda la disperazione, ricorda di essere vivi.La sofferenza l'ha posta nelle mani, trasformandola in musica, esprimendo solitudine. La sua sofferenza supera ogni confine dell' anima.Leonard Norman Cohen, nacque a Montréal in Canada il 21 settembre 1934. In un periodo storico cruciale, in cui Hitler diventa Führer, e accentra su di se tutti i poteri e dove nella baia di San Francisco viene aperta la prigione di Alcatraz. Anni di orrori, guerre, persecuzioni. Anni a venire in cui il progresso cambia la vita di tutti i giorni e la società diventa sempre più propensa al consumismo e alla perdita di valori.Forse il suo innato pessimismo, l'isolamento, la depressione, sono legati anche al clima che si respirava in quegli anni? Difficile saperlo. Forse, il suo essere poeta tanto anticonformista, solitario, fuori dal tempo, lo deve alla sua bramosia di ricerca interiore? Fu il primo a fare di musica e poesia una cosa sola.Nel suo libro delle poesie: tra tanti testi scritti, che diventeranno successivamente canzoni, ne compare uno, quello di SUZANNE, che ne sancisce l'inizio della sua carriera di cantautore. A seguire altri testi altrettanto profondi, mistici, malinconici, poetici.Bird on the Wire 1979 un capolavoro poetico!Scritto mentre viveva ad Hydra una piccola isoletta greca, dove il tempo, tutt'oggi, sembra essersi fermato, dove non ci sono macchine, ma muli, dove il tempo è scandito dal ritmo lento delle giornate passate ad osservare le varie sfumature di blu del mare. In quell'isola, viveva con Marianne, la sua musa ispiratrice. Quando seppe che stava per morire per una leucemia fulminante, le scrisse una lettera di addio, che addio non era! Semplice, schietto, tocca il tema della morte con naturalezza e amore profondo, vero, extraterreno.Marianne, siamo giunti al tempo in cui siamo talmente vecchi che i nostri corpi cadono a pezzi e penso che molto presto ti seguirò. Sappi che ti sono alle spalle, così vicino che se tendi una mano penso che riuscirai a prendere la mia. E tu sai che ti ho sempre amata per la tua bellezza e la tua saggezza, ma non ho bisogno di dire altro in proposito perché di questo sai già tutto. Ora però voglio solo augurarti buon viaggio. Addio vecchia amica. Amore eterno. Ci si vede più in là.Chi ha vegliato sull'ultimo respiro di Marianne ha scritto a Leonard informandolo della morte, il quale nel momento prima che Lei lasciasse la vita terrena Le ha mormorato lentamente e piano piano: ‘Bird on the Wire.... Like a bird on the wire, Come un uccellino su un filo,like a drunk in a midnight choir Come un ubriaco nel coro di mezzanotteI have tried in my way to be free. Ho provato a modo mio ad essere libero.Like a worm on a hook, Come un verme preso all'amolike a knight from some old Come un cavaliere di un vecchio librofashioned book passato…
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2021-09-15 11:34:45 MediaSeduti sul lato passeggero, mentre si guida verso una meta, oppure durante una corsa o una passeggiata: sono tanti i modi in cui oggi possiamo ascoltare la canzone del nostro artista preferito.Se cerchiamo anche un'interpretazione del testo abbiamo la possibilità di guardare il videoclip in televisione o sulla piattaforma online: "youtube".Quella del videoclip è una forma contemporanea di comunicazione che ha assunto una funzione sempre più incisiva.In passato, se un artista voleva promuoversi, una tappa imprescindibile era rappresentata dalla performance "live", un evento unico che aveva la funzione di raccogliere un vasto pubblico, attratto dall'idea di ammirare il magnetismo del loro artista preferito.La suddetta, infatti, aveva l'intento di far acquisire al cantante un'aura, che si manifestava nella magia dell'avvenimento originale ed irripetibile.Il modo di usufruire la musica cambia dal momento in cui la musica incontra registi e scenografi che la sappiano valorizzare attraverso la loro diffusione nei nuovi media (televisione e cinema). Tuttavia la performance "live" non viene abbandonata, ma subisce una notevole evoluzione, servendosi dei mezzi audiovisivi, al fine di dare la possibilità ad un pubblico ancora più vasto di usufruire di tale evento, che diventa non più irripetibile, ma riproducibile.Ed ecco che sull'onda di questo cambiamento assume un ruolo cruciale la piattaforma online "Youtube" in cui il videoclip musicale, oltre a rappresentare il cantante e/o una band, è un mezzo efficace per illustrare un'idea, tramandare un messaggio culturale oppure sceneggiare ed interpretare il testo della canzone, attraverso un linguaggio nuovo e tutto ancora da scoprire!Il vantaggio di questa comoda diffusione digitale (Facebook, Instagram, Tik Tok, etc...) è il poter avvicinarsi al proprio artista preferito dove e quando vogliamo, godendo non più solo delle parole, ma anche di immagini che rappresentano la sua poetica, dandoci la possibilità di empatizzare con esse e farne uno stile di vita.

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