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Gli ultimi messaggi 7

2022-01-31 12:35:09 MediaSe parlassimo di azzardo, di certo, la prima parola che vi verrebbe in mente non sarebbe Germania e invece, questa band tedesca, vi farà ricredere.Nell'era del consumismo più sfrenato e del "tutto è subito" solo dei pazzi, in senso buono s'intende, potrebbero dare alle stampe un debut album della durata di 74 minuti e farlo uscire in versione CD, doppio vinile e, udite udite, in musicassetta (che meraviglia N.d.R)... dei pazzi dicevo, oppure dei geni...Non mi spingo a dire siano dei geni ma, di certo, credono molto nel loro lavoro e, personalmente, credo facciano bene.L'album, nonostante la lunghezza, scorre via in maniera piacevolissima ed ha il pregio di non stancare, non si trova una traccia che possa annoiare tant'è che, una volta terminato, si ha voglia di riascoltarlo da capo e, credetemi, non è una cosa che capita spesso, perlomeno a me.Questa release è una sorta di abbecedario del rock, al suo interno si trova tutto ciò che, nel rock, si è succeduto dalla metà dei sixties fino agli anni Ottanta, dai Thin Lizzy ( ascoltate "My sweet tulip") fino agli Uriah Heep passando per Morricone... Ah, quello scacciapensieri nell'intro de " Il grande silenzio".Ci sono cavalcate epiche, " Ride by Night", e ballate meravigliose come "Just one summer long" ed ogni pezzo ha il merito di aprirti la mente ad immagini che solo certo cinema può regalare, dai viaggi coast to coast ai miraggi di un caldo deserto.MediaLast but not least la cantante, sono tedeschi è vero ma la singer è italianissima, risponde al nome di Laura Vesprini e con i suoi toni avvolgenti e caldissimi, non sarebbe lesa maestà paragonarla a Blondie giusto per citare una cantante conosciuta da tutti, è perfetta per queste sonorità, tanto da alzare di mezzo punto almeno il valore di ogni singola canzone, bravissima!Un album da ascoltare e riascoltare in loop.Un album che merita un bel 9, soprattutto visto che si tratta di un debutto.Averne di debutti del genere!#cherokee #rock #debut #albumQui il link all'





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2022-01-29 21:34:42 MediaIllustrazione di Sara NatarellaL'ospite di oggi è una persona che si distingue per creatività e giovialità. Appena la vedo mi incuriosisce la sua stanza molto curata nel dettaglio. La prima cosa che le chiedo è di descrivermela. Perché l'ha arredata in quel modo e perché ha deciso di mostrarci proprio quella parte, proprio come in un film, in cui il regista sceglie cosa farci vedere e cosa non svelarci.Ecco che allora inizia a parlarci del suo microfono da studio, strumento vitale da dove fuoriesce il suo animo, la sua voce; poi ci parla di un leggìo in cui legge e riproduce i testi che ha scritto di suo pugno; uno specchio, simbolo di autostima in cui riesci a volte a capire chi sei e a volte no; pannelli insonorizzati neri attaccati al muro che sembrano una parete in cui si gioca a dama.Questa è Katia Giacalone, una ragazza sempre pronta a mettersi in discussione e a sfidare la sorte con la sua imprevedibile e fervida immaginazione.Non a caso il suo primo inedito è stato stanza e successivamente è uscito il brano segreta-mente che spiegheremo più avanti.Intervista a cura di Riccardo Russo.R. Russo:Katia Giacalone, classe 1995, ha scritto diversi brani editi che possiamo trovare su youtube e poi andremo meglio a scavare per quanto riguarda i tuoi pezzi. Per prima cosa volevo che tu ti presentassi per i nostri amici che ci seguono a webradioitaliane...K. Giacalone:Ciao a tutti! Io sono Katia, potete trovarmi su youtube, su facebook, su instagram dove potete trovare tutti i miei brani.R. Russo:La cosa molto interessante di questa ragazza è che ha un mare di idee, una giovialità che va oltre...tra le altre cose le piace trattare nelle proprie canzoni di fatti e accadimenti del quotidiano ed eventi relativi all'esistenza umana. Mi viene da pensare ad un brano che hai scritto, stanza, che hai creato in un momento particolare della tua vita...ce ne vuoi parlare?K. Giacalone:Questo brano è uscito recentemente ed è un brano che si riferisce al luogo dove è stato scritto, dove ho vissuto a causa della situazione covid che stiamo attraversando. E' un brano che ho steso per comunicare le emozioni che ho vissuto nella mia stanza e poterle condividere ed aiutare chi come me si trova in questa situazione.R. Russo:Quanto tempo sei stata in quarantena?K. Giacalone:34 giorni. E' stato molto intenso come isolamento e lì fai conto con le tue emozioni ed è nato questo brano. E' successo prima che uscissero i vaccini. In quel periodo ho capito realmente l'essenza della vita, tralasciando la superficialità e le cose banali.R. Russo:Quindi decidi di organizzarti uno studio a casa ed inizi a scrivere canzoni e a buttare giù idee musicali.K. Giacalone:Sì, ho voluto canalizzare in energia creativa quel periodo difficile.R. Russo:So che ti piace spaziare nei vari generi, non è facilmente etichettabile quello che fai...K. Giacalone:Mi piace essere versatile, mi piace la musica in generale e quindi ho sempre la curiosità di fare qualcosa di nuovo per trovare stimoli.R. Russo:Una cosa molto interessante è che curi anche gli storyboard dei tuoi videoclip...K. Giacalone:Sì, ho sempre le idee molto chiare su quello che voglio, sono molto schietta, mi piace dire quello che non mi piace e viceversa.R. Russo:Cosa spinge un artista a mettere su carta un testo, a scegliere la melodia e a produrre poi un videoclip?K. Giacalone:Un'esigenza, perché non c'è qualcuno o qualcosa che mi spingono a fare tutto questo. Talmente è forte questo bisogno che è da questo che traggo ispirazione.R. Russo:Ti è mai capitato di svegliarti durante la notte per scrivere?K. Giacalone:Nono, per fortuna la notte dormo, quindi non mi è mai successo...R. Russo:Quindi fai parte di quella categoria di artisti che non dormono mai, ma recuperano la notte.K. Giacalone:Sì...sono in ogni luogo...R. Russo:immagino che tu scriva sia se gli argomenti riguardano te sia se riguardano terzi...K. Giacalone:Principalmente…
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2022-01-27 10:34:15 MediaOggi è facile essere rock, molte donne sono capaci di assumere pose trasgressive, audaci e provocatorie pur entrando nelle acque scure e nebbiose dell'underground della vita e uscirne con una scrollatina di spalle.Le donne, con la loro accattivante femminilità, hanno conquistato il potere del podio?Forse sì! La via dell'emancipazione è stata imboccata con fermezza dalle prime donne che con coraggio hanno saputo conquistare i propri spazi.Le loro canzoni possedevano sensibilità, grinta, coraggio. Una nuova sensualità sbucava dai primi schermi televisivi.A quei tempi, ancora puritani, la musica che veniva trasmessa attraverso il tubo catodico in bianco e nero, era l'inizio della nascita della percezione del femminile che diventava quasi un elemento al coretto bilanciamento delle parti.Fine anni 50: Julia de Palma per aver cantato Tua tra le braccia tue è stata non solo censurata ma anche allontanata dalla televisione.Invece, la nostra straordinaria Mina ,"la tigre di Cremona", appellativo attribuito da sempre per la sua voce graffiante, per lungo tempo è stata sia giudicata che condannata dalla televione Rai, solo perché aveva avuto un figlio fuori del matrimonio.Non era consentito, per il bigottismo del tempo, dimostrare la dirompente sensualità femminile, la direzione sessuale e la capacità di indipendenza.La Caselli, invece, dal sangue Romagnolo, ha dato un contributo iniziale, alla rivoluzione del rock italiano, basti pensare al brano Nessuno mi può giudicare (1966), appare sfacciata, rivoluzionaria e audace.Patti Pravo dalla personalità forte, sensuale, impudica e prorompente di eros, con una voce dal timbro bassa, calda, dall'aspetto semplice, ma a qui tempi rivoluzionaria, anche lei apporta un contributo fondamentale all'idea della donna che vuolea tutti icosti essere indipendente, viva rock!Tu mi fai girar, tu mi fai girarCome fossi una bambola......sai far male da piangere, da stasera la mia vitaNelle mani di un ragazzo, no, non la metterò più...Ne vogliamo parlare di Pensiero

tuE noiE leiFra noiVorreiNon soChe leiO noLe maniLe sue... Pensiero stupendo Nasce un poco strisciando Si potrebbe trattare di bisogno d'amore Meglio non dire.La nostra cantante Patti Pravo, dal carattere trasgressivo, non doveva svegliare gli istinti sessuali maschili. Assurdo, pensare il contrario, nell' Italia Cattolica di allora!In sintesi le nostre gueriere del rock italiano non avevano nulla da invidiare alla loro sorelle americane.

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2022-01-24 10:34:56 MediaHIGHSNOBIl suo nome è Michele Matera ed è nato ad Avellino nel 1985.La sua carriera musicale non decolla subito, tanto che le sue prime canzoni erano conosciute solo da qualche suo amico, ma grazie a Youtube, l'artista inizia a pubblicare alcuni suoi lavori sotto lo pseudonimo di M.Rock.Nel 2013 crea un duo con il rapper italiano Samuel Heron, i Bushwaka, con cui pubblica nel 2015 l'album Pandamonium per l'etichetta discografica Newtopia, in cui il cantante fa la conoscenza anche di Fedez.Nel 2016 decide di intraprendere la carriera da solista e pubblica su Youtube il suo primo singolo Harley Queen che viene certificato a disco d'oro.
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Ferracuti è nata a Fermo nel 1994 e sin da adolescente studia musica: jazz e chitarra. Allo stesso tempo è appassionata di scrittura di testi e alla composizione. Tutto da autodidatta. Ha lavorato per Lamborghini, Chiara Ferragni e per Jegermeister in alcune campagne pubblicitarie e nel 2018 è stata selezionata tra i 10 finalisti allo Jager Music Club.Con Occhi Niagara riscuote un grande successo nel talent di Amadeus, AmaSanremo, che le permette di entrare tra le nuove proposte di Sanremo nel 2021, ma non riesce ad arrivare alla vittoria.Andando a curiosare nel suo Instagram scopriamo la natura fuori dagli schemi della cantante e lo notiamo sin da subito da una cura particolare del suo aspetto estetico e dal suo look, oltre alla sua volontà ferrea di studiare da autodidatta.Il suo nome d'arte ha origine da una parola egizia che simboleggia il pensiero e la parola.

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di Mirko Michele Martorana, è un rapper e cantautore italiano nato in un quartiere di Milano, Calvairate. Ha vissuto per diverso tempo con un altro rapper italiano, nonché suo migliore amico Tedua, che secondo quanto afferma Rkomi è stato fondamentale nella sua carriera musicale.Pubblica con discreto successo su Youtube Daisen Sollen, canzone che prende il nome dal significato filosofico heideggeriano di Daisen. Nel 2016 esce il suo EP distribuita tramite l'etichetta Digital Distribution.Ma il suo grande successo avviene con l'uscita dell'album Taxi Driver nel 2021. Il singolo Luna Piena all'interno dell'album ha raggiunto i 27 milioni di visualizzazioni su Youtube.Possiamo dire che Rkomi ha ideato un nuovo sound originale ed indipendente per quanto riguarda il rap con miscelazioni di basso elettrico, tromba e chitarra, annoverando tra i suoi modelli indie, I Gorillaz, i Twenty one Pilots e i Saint PHNX, tra le influenze nel genere hip hop abbiamo Gue Pequeno, Marracash, Noyz Narcos e Fabri Fibra.Il grande successo dell'album e delle visualizzazioni di Taxi Driver sta, oltre alla bravura dell'artista, nel richiamo del titolo ad un grande film diretto da Martin Scorsese nel 1976 che vede il protagonista lavorare come tassista.

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d'arte di Margherita Carducci, nata a Roma nel 1997, è una cantante e cantautrice italiana che si avvicina alla musica in maniera trasversale, ovvero attraverso il teatro. In alcuni locali di Roma ha fatto esperienza in jam session. Margherita rappresenta un volto completamente nuovo nel panorama pop italiano ed è grazie all'annuncio dei concorrenti a Sanremo che molti hanno iniziato ad incuriosirsi alla sua figura.Si è messa in luce grazie al brano Non ti perdo mai, scritto da Fulminacci.Il brano descrive una relazione unica, speciale e per questo eterna.

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2022-01-22 18:34:42 MediaUn' artista molto particolare quella che vi presento oggi. Lei è una cantautrice e si chiama Jenni Gandolfi. Una persona molto luminosa e solare, come la luce del salone da cui si presenta a noi di Webradioitaliane.Intervista a cura di Riccardo Russo.R. Russo:Da dove ci digiti?J. Gandolfi:Da Mantova.R. Russo:Tu sei una cantautrice...questo è un valore aggiunto...J. Gandolfi:Certamente...ho fatto tantissime cose...vedete la parete dietro? Ne ho altre tre piene di riconoscimenti e premi di tutto quello che ho fatto.R. Russo:Parliamo delle tue produzioni...curi tutto tu?J. Gandolfi:No, in realtà i brani partono da me. Io scrivo la melodia e le parole delle mie canzoni. Il resto è curato e arrangiato da Raffaele Montanari della PMS Studio che è la mia etichetta discografica. Ho scritto almeno cento canzoni e pubblicate molte. Alcune sono state anche cantate dai miei allievi. Sono canzoni che prendono spunto dalla vita reale, che riguardano me personalmente, ma anche la storia di altre persone che mi colpiscono.Ho iniziato a scrivere a 20 anni e nel momento ho cominciato mi sono sempre più raffinata a scriverle. Se sono ispirata riesco anche a scrivere 3 o 4 brani in una settimana. Poi magari mi capita il periodo in cui non scrivo niente.Nel frattempo sono una studentessa di psicologia. Sono musicoterapeuta ed ho una vita molto intensa. Forse è anche per questo che mi vengono così tanto in mente le canzoni, perché vivo tante emozioni, incontrando tante persone diverse, anche con patologie.R. Russo:E' molto più difficile scrivere su se stessi o ammettere di scrivere su se stessi?J. Gandolfi:è molto semplice scrivere di se stessi, ma io preferisco scrivere per gli altri. Gli altri si devono immedesimare in quello che scrivo.R. Russo:Quali sono gli argomenti di cui tratti nelle tue canzoni?J. Gandolfi:Più le storie sono drammatiche e più mi colpiscono e destano la mia attenzione. La settimana scorsa sono rimasta colpita dall'anniversario della Costa Concordia e quindi mi è venuta una canzone su Giuseppe Girolamo, che ha lasciato questo mondo per salvare una famiglia.R.Russo:Presentaci il tuo brano...J. Gandolfi:Il brano è 1914 Tregua di natale che ho scritto nel periodo natalizio, perché sono rimasta colpita da un avvenimento che è successo tra la vigilia ed il natale stesso. I soldati britannici e tedeschi deposero le armi per improvvisare una partita di

SOCIAL:INSTAGRAM: Jenni GandolfiSITO WEB: www.jennigandolfi.comR. Russo:C'è un richiamo al cantautorato italiano, da De André in poi...J. Gandolfi:Sì, io mi ispiro molto a lui, è il mio maestro.R.Russo:Anche la modalità del cantastorie...J. Gandolfi:Sì, perché è un diverso modo di raccontare.R. Russo:Ho come la sensazione che tu vada alla ricerca dello stupore.J. Gandolfi:Il mio è un ottimismo malinconico. Vado a scavare nelle emozioni profonde. Vado a cercare nella parte sommersa dell'iceberg.R. Russo:Quando costa un inedito?J. Gandolfi:La realizzazione di un inedito a me costa nella preparazione, ci metto tanta energia. Quanti pianti per una canzone...ci soffro molto per un brano.R. Russo:Cosa consiglieresti a chi come te ha voglia di inserirsi in questo mondo?J. Gandolfi:Ci vuole tanta fatica. Io sono vent'anni che lavoro nel campo e dopo vent'anni è arrivata la mia prima proposta discografica seria. Devi essere tu a farti vedere, a fare serate e a partecipare a dei



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2022-01-20 10:34:47 Loose SuturesVoto 8/10 Parte la prima traccia dell'album e, in contemporanea, partono le mie imprecazioni nei confronti di chi me ne ha proposto l'ascolto:" Che è 'sta robaccia?!?"... E invece... Proseguendo con l'ascolto si fondono il Doom, il Garage, lo Stoner e tutte le cantine più umide e sporche degli anni '70, distorsioni ed urla sguaiate che ti fanno venire la voglia di ascoltarlo solo in vinile, ed esclusivamente dopo che il vinile si è ben "rovinato" e "graffiato". Talmente vecchio da suonare avantissimo! Ci sono pezzi psichedelici che nemmeno la cola con l'Aspirina, ce ne sono altri dove sembra che Lemmy Kilmister stia jammando con Ozzy ed altri ancora grazie ai quali si potrebbe, chiudendo gli occhi, immaginare la fine di una cena ad alto tasso alcolico al termine della quale Morricone e Jim Morrison, con l'appoggio di Manzarek, si lanciano ed improvvisano a quattro, anzi sei

, Rock, Blues, elettronica e toni cupi si amalgamano alla grandissima. Una perla in mezzo a tanta, troppa omologazione.

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2022-01-19 17:34:57 MediaPer il 72° festival di Sanremo abbiamo studiato una fantastica offerta componibile:scegli quello che vuoi e come vuoi. Iniziamo da lunedì 31 gennaio fino a domenica 6 febbraio.ATTENZIONE tutti i prezzi sono totali e per l’intera settimanaHai a disposizione:Collegamenti telefonici giornalieri in esclusiva per la tua emittente (a partire da 80 €)Collegamenti video giornalieri in esclusiva per la tua emittente (a partire da 100 €)La rubrica informativa registrata con contributi e commenti dei protagonisti da 3 minuti disponibile 2 volte al giorno, alle 6:00 ed alle 17 ma che puoi programmare quando vuoi ( a soli 70€)Contattaci per maggiori informazioni ma fai presto le disponibilità sono limitateinfo@consulenzaradiofonica.com o 347-6288727Prezzi iva esclusa

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2022-01-17 10:34:30 Vanessa AmicoQuattro ragazzi del ragusano 14 anni fa hanno proprio fatto Strike portando avanti un genere musicale poco conosciuto in provincia, quello del Rockabilly.I fondatori della band, Rocco Boccadifuoco e Salvatore Lissandrello, rispettivamente alla chitarra e alla voce, raccontano come questo sound sia diventato per loro un vero e propio stile di vita che hanno sposato nel lontano 2007. La loro è stata una escalation graduale, calcando prima i palchi della Sicilia, per poi spostarsi in lungo e in largo lungo lo stivale fino a giungere fuori Italia.Le loro esibizioni sono un vero e proprio show: sono studiati, pensati ad hoc per soddisfare non solo i timpani del loro pubblico ma anche farli divertire nelle performance durante i live.9 sono gli album che hanno realizzato dall'inizio della loro carriera, composti da cover e pezzi inediti e hanno partecipato a dei festival importanti come quello di Senigallia, "il Summer jamboree", kermesse di stampo internazionale di musica e cultura dell'America anni '40 e '50."Il rockabilly è un genere underground ma al tempo stesso e vivo e vegeto perché si autoalimenta nella vita di tutti i giorni" spiegano i ragazzi dellaMediache hanno scelto per il loro gruppo un nome semplice e coinciso. Alla domanda progetti per il futuro? migliorarsi ancora di più e fare sempre più live possibili, infatti hanno già l'agenda piena per il 2022. Oltre a Rocco e Salvo la band è composta anche da Giulio alla batteria e da Mirko al contrabasso.

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2022-01-10 10:34:39 Hämärä vuol dire crepuscolo in finlandese e nelle sonorità di questa band italiana si avverte proprio la penombra, ora leggera, ora cupa, ora grintosa che ne contraddistinguono la collocazione pop-rock con un occhio di riguardo all’accuratezza dei testi.Media“L’unico vero viaggio verso la scoperta non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi ma nell’avere occhi nuovi”, gli Hämärä scelgono questa citazione di Proust per descrivere lo spirito della band.Il gruppo, nato tra le mura del Centro Artistico Musicale di Lavagna, composto da Sefora Firenze (voce), Michele Perrella (chitarre), Gianluca Caramaschi (basso) e Fabio Di Capita (batteria), comincia un percorso da coverband ed esplora diversi generi musicali, quali blues, pop, funk, rock.L’arrivo della pandemia mette in pausa forzata le esibizioni dal vivo, questo periodo aiuta però gli Hämärä a reinventarsi e a cercare nuova ispirazione per esprimere se stessi tramite la stesura di brani inediti.Sembrerebbe facile ed intuitivo inquadrarli nel genere pop-rock, ma da un primo ascolto emergono diverse ed interessanti sfumature che strizzano l’occhio ad altre sonorità come il prog ed il blues, colori mai troppo invasivi che caratterizzano profondamente il loro lavoro.Tappa fondamentale del nuovo progetto musicale è l’incontro con Andrea Torretta, chitarrista dei Meganoidi, che ha saputo mettere in risalto la loro identità sonora con un egregio lavoro di produzione.MediaL’autrice dei brani è Sefora, cantante e vocal coach, che nei testi esplora le stanze dell’anima e decide di illuminare sentimenti, fragilità e contraddizioni al loro interno.La prima canzone pubblicata, Odio, esprime la rabbia verso una società in quarantena che trova nei social l’unico sfogo alla propria frustrazione, che ha perso il controllo sulla vita di tutti i giorni e trasforma lo scambio di opinioni in un tap feroce e compulsivo.Ma Odio non è solo rabbia è anche liberazione, distacco, recupero del proprio spazio, un alternarsi di dinamiche musicali tra note basse e picchi acuti, che rappresentano accumulo ed esplosione di emozioni.L’ultimo singolo pubblicato è Aspen, trascinante melodia che esorcizza il senso di isolamento e l’assenza di respiro provocati da un attacco di panico incombente.MediaAspen è il fiore di Bach utilizzato per trattare questo disturbo d’ansia molto diffuso, che porta a galla malesseri celati nell’abisso del proprio io.Piatti (della batteria) a tempo di battito cardiaco e rapide escalation sonore danno carattere ad un brano ad elevato impatto emotivo capace di trasportare la mente dentro e fuori lo spazio vitale circoscritto da una crisi.Dalle canzoni degli Hämärä emerge tanta passione, ma anche studio e attenzione ai dettagli, la musica vuole interpretare ogni sfumatura degli stati d’animo, costanti cambi di tono distinguono i pezzi, che meritano di essere ascoltati, attenzione però, rischierete di cantarli per giorni.Media

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2022-01-08 12:34:45 MediaIllustrazione di Sara NatarellaIrrompe come un uragano il suo entusiasmo, già dal primo istante che si presenta a Webradioitaliane. La prima cosa che colpisce è la sua vitalità, il suo sorriso raggiante, nonché il suo timbro vocale caldo e squillante che riconosciamo da come ci saluta e che cattura subito l'attenzione.Esploriamola insieme...Intervista a cura di Riccardo Russo.R. Russo:Chi è Ivanae?Ivanae:Ivanae è una ragazza di 23 anni, quasi 24 che ha cominciato fin da piccola ad avvicinarsi alla musica e a tutto ciò che è pomposo nella vita e ad un certo punto ha deciso di provarci e ha cominciato a creare dei progetti suoi. Insegno, studio sempre inerente alla musica.R. Russo:Tu sei naturalizzata romana...Ivanae:Sì, ormai sono quasi sei anni che vivo lì, ma originaria di Mazara Del Vallo, anche se non si sente dal parlato, nè dalla fisionomia.R. Russo:Tu sei una cantautrice...come nasce la voglia di scrivere dei brani?Ivanae:Nasce da quando capisci che non sei tanto brava a parlare. Io parlo tantissimo in realtà, sono logorroica, però mi sono accorta che avevo difficoltà ad esprimere quello che avevo dentro e, piano piano, ho trovato nella scrittura e nelle canzoni un nuovo modo di esprimermi. Cantare le canzoni degli altri le riuscivo ad interiorizzare, ma avevo bisogno di dire la mia opinione.Io alle due, tre del mattino, mi sveglio con un'idea in testa e la devo scrivere, poi mi addormento e l'indomani vado a verificare cosa effettivamente ho scritto. Adesso per studio sono abituata all'idea di sapere di dover scrivere un pezzo e lo scrivo, ma tutto nasce dall'esigenza, da quelle cose che ti arrivano così, per far passare un messaggio.R. Russo:Di solito si crea un legame forte con il proprio brano, quasi di gelosia vero?Ivanae:Assolutamente; infatti io invio i miei brani solo a due, tre persone fidate, perché sono ipercritica sulle mie cose e legata molto ad esse. Ho bisogno, quindi, di persone che mi dicano effettivamente quello che pensano.Alcune volte è successo anche che da un testo scritto ne avessi ricavato altri due, tre.R. Russo:Nasce prima il testo o la musica nel tuo caso?Ivanae:E' una cosa che nasce più o meno contemporaneamente.R. Russo:Quando capisci che un brano è finito e concluso?Ivanae:Se sei un perfezionista, per te un brano non è mai finito, ma in questo modo non creeresti mai niente, diciamo che arrivi ad un punto in cui capisci che quel brano esprime il messaggio che volevi far arrivare.R. Russo:Come funziona la produzione di un brano?Ivanae:Cerco in tutti i modi di far capire quello che cerco al collaboratore che mi deve produrre il brano; talvolta mi sono anche fatta consigliare delle alternative alla melodia che avevo immaginato nella mia testa. Alcune volte è successo di aver migliorato il brano grazie a questo, altre invece ho rifiutato, in quanto non corrispondeva a ciò che volevo.So quello che voglio, ma sono aperta a nuove idee e nuovi mondi.R. Russo:Ivanae che genere musicale fa? Hai già le idee chiare?Ivanae:Sono sicura di voler fare pop, ma al giorno d'oggi dire pop è come affermare tutto e niente. Ultimamente mi sto avvicinando alla musica elettronica. Faccio pop-elettronico, ma non mi va di definirmi, perché sono in continua crescita.R. Russo:Quali sono i tuoi artisti di riferimento?Ivanae:Mi piace tantissimo il sound delle canzoni di Mahmood, Rosalìa, Dua Lipa ed il genere spagnolo come il flamenco e tutto quel mondo lì.R. Russo:Qual'è il tuo prossimo progetto musicale?Ivanae:Sto lavorando a dei brani con dei ragazzi di Roma, si chiamano i Gold Pressure, ad un'idea musicale. Spero si possa evolvere entro quest'anno. Nei prossimi mesi dovrebbe uscire un singolo.R. Russo:Presentaci il brano…
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