Get Mystery Box with random crypto!

RADIO News

Logo del canale telegramma radioaccessori - RADIO News R
Logo del canale telegramma radioaccessori - RADIO News
Indirizzo del canale: @radioaccessori
Categorie: Musica
Lingua: Italiano
Abbonati: 137
Descrizione dal canale

Offerte accessori per Radio e Web Radio e Home Studio. Accessory offers for Radio and Web Radio and Home Studios.

Ratings & Reviews

4.33

3 reviews

Reviews can be left only by registered users. All reviews are moderated by admins.

5 stars

1

4 stars

2

3 stars

0

2 stars

0

1 stars

0


Gli ultimi messaggi

2022-07-31 19:34:51 Sole, amici, mare ed una radio: l'estate perfetta, peccato che ancora per me non è tempo di vacanza, come per alcuni di voi, ma cerco di vivere questi mesi nel miglior modo possibile. Ascoltando le novità musicali ho notato che molti artisti puntano al "boom" della hit estiva, ma c'è anche chi sceglie di non seguire questa tendenza. Vi starete chiedendo chi...MediaUno di questi cantanti è Federico Rossi, l'ex del duo "Benjii e Fede" che nonostante la pioggia di platini vinti insieme, nell'ottobre del 2020 i due hanno deciso di allontanarsi e proseguire ciascuno la propria carriera da solista. Nessun litigio, solo una decisione condivisa. Nell'aprile del 2021 Fede diventa Federico Rossi e debutta come solista con "Pesche", seguito poi dalle collaborazioni con Annalisa in "Movimento lento" e con Ana Mena in "Sol y Mar". Da due anni ha iniziato il percorso da solista in cui ha sperimentato molto, trovando una sua personalità musicale!Dopo "Ti penso sempre", il 24 giugno è uscito il suo secondo singolo dell'anno "Le Mans". Un singolo che non insegue i canoni estivi del Latin o del retrò spinto che caratterizzano solitamente questi mesi caldi. Il singolo è una storia di rischio, di mettersi in gioco. È ispirato alla passione del padre per le corse d'auto e alla trasformazione dell'amore, la fine di una relazione. Il videoclip invece è ispirato appunto a Le Mans ( famoso circuito dove si corre la 24 ore) ma anche ad un viaggio tra passato, presente e futuro.MediaQualche settimana fa è bastata la notizia del ritorno in Italia di Benjii per mettere in trepidazione e speranza i fan che aspettano che si ricrei il duo. Speranza che verrà delusa poiché Federico Rossi ha intenzione di continuare il suo percorso da solista.Intanto vi invito ad ascoltare il suo nuovo singolo "Le Mans" al link qui



via webradioitaliane.it https://ift.tt/5ZlF7sr
9 views16:34
Aprire / Come
2022-07-25 18:34:14 MediaSono passate quasi due settimane dalla calata dei Guns'n'Roses in Italia, a Milano, e nel frattempo il loro indiscusso capolavoro, Appetite for Destruction (debut album da 30 milioni di copie datato 1987), ha spento trentacinque candeline.Ho scelto appositamente di non scrivere nulla di getto e di attendere di aver "metabolizzato" il concerto era evitare che il mio amore per la band potesse influenzare il racconto, nel bene o nel male.Torniamo al 10 Luglio... la giornata è calda, si parte, siamo in tre e percorriamo in auto il tragitto che ci separa da San Siro, lo stadio deputato ad accogliere le leggende dell'Hard Rock... passa circa mezz'ora e ci siamo, siamo arrivati ed io, in pieno stile nineties, indosso una T-Shirt degli Skid Row ma sono pronto ad acquistarne una dei Guns (spoiler: non l'ho presa... nota negativa di tutti i concerti visti nell'ultimo periodo è il costo, proibitivo, del merchandising... una T-Shirt a 40€ non la comprerei nemmeno se fosse Dio a vendermela... e per Dio intendo Ronnie James).Ci si mette in fila ai cancelli e si attende che aprano... due ore scarse di attesa, ad una temperatura sahariana, ma chissene, sono pur sempre i Guns!Prima nota di cronaca: le file sono cortissime, nessuno ha dormito lì, non c'è calca... È ufficiale, non è il !992.Aprono, si entra e si prende posto sul "prato", ci si guarda intorno ed è tutto tristemente vuoto, non è il 1992... è tempo di una birra, si va al chioschetto e la si paga 7€... mah!Tra una chiacchiera e l'altra con i compagni, e con i nuovi "fratelli" appena conosciuti, arrivano le 17, è tempo del primo gruppo spalla, i Dirty Honey, mezz'ora di concerto ben fatto, li conosco e mi piacciono parecchio, riescono a farsi notare ed apprezzare anche dai tanti, purtroppo, che non hanno idea di chi siano; avrebbero sicuramente meritato più pubblico e più volume, ma si rifaranno perché sono la cosa più vicina ai Black Crowes, altro gran gruppo, che si ascolti da anni.Dopo di loro tocca a Gary Clarke Jr... dovrebbe scaldare il pubblico in vista del clou ma non ci riesce, non può, non c'entra nulla, è un bluesman, un gran bluesman, un virtuoso della chitarra che passa da una voce bassissima ad una con registro altissimo, autistico, praticamente femminile... ma dopo due brani ha già vinto il Nobel per la noia, è tempo di un'altra birretta nell'attesa che il buon Gary finisca, nell'oblio generale, il suo show.Gary se ne va, ha finito, è quasi ora...San Siro è ancora vuoto.Sul palco inizia a prendere forma il set dei Guns'n'Roses, si attende e, con l'avvicinarsi delle 20, si cominciano ad intravedere molti più spettatori....si arriverà a circa cinquantamila, già, non è il 92.Ci siamo, parte un video animato e, poco dopo, salgono i Guns che, diciamolo subito, mettono in piedi poco meno di tre ore di concerto, di show, di grande livello.A loro si potrebbe concedere praticamente tutto, ma non serve, non stasera.... Slash, alla chitarra, si dimostra un cyborg infaticabile e suona divinamente, suona a volumi ben più alti degli altri e regge per tutto il tempo, e lo fa inserendo, e talvolta allungando, assoli che danno modo agli altri di rifiatare, in special modo Axl, già, Axl.Axl non è più il fenomeno che tutti ricordano, non è più quel frontman devastante che ancheggiava per tutta la durata dello show, eppure sa ancora il fatto suo... il sovrappeso non lo aiuta, la vita sopra le righe che ha condotto neppure, ma non si risparmia, anzi, corre per tutto il tempo da destra a sinistra, certo, spesso deve uscire a rifiatare con la scusa di un cambio d'abito ma, al netto di un inizio davvero imbarazzante, dovuto in parte anche ai fonici ( che rimediano in tempo zero), e ad un'acustica, quella di San Siro, che fa veramente ribrezzo, porta a casa una prestazione ottima, certo,non ha più l'estensione di…
4 views15:34
Aprire / Come
2022-07-22 22:34:19 Ci sono notizie che leggi, o ascolti, e ti lasciano indifferente, altre invece che attirano l'attenzione e stimolano quella curiosità di volere sapere di più. Proprio qualche giorno fa, scorrendo sul mio smartphone le notizie di Google, la mia attenzione è stata attirata da questo titolo:" Il calciatore Duson Vlahovic dimentica Caroline Stramare con la cantante argentina María Becerra?"MediaSubito mi sono chiesta: "María chi?", così ho cliccato la notizia per saperne di più ma ho scoperto ben poco, appena il gossip. Da lì si è accesa la mia curiosità in merito a questa artista.Scopriamolo insieme.MediaHa 22 anni, ed è una cantante e youtuber argentina in attività musicale dal 2019. Il suo genere è dance pop e Trap. È salita alla ribalta grazie al singolo "High" che è stato certificato platino e oro. María Becerra, con i suoi brani, si è collocata sempre tra i primi posti delle Top Ten nelle hit parade argentine. Il 26 agosto dello scorso anno è uscito il suo primo album "Animal". È stata riconosciuta anche con il premio artista rivelazione dell'anno ai Latin American Music Award, oltre che a vincerne di altri.Insomma... proprio sconosciuta non direi!MediaProprio qualche giorno fa, 1 luglio, è uscito "Berlin" in collaborazione con Zion e Lennox. Un brano di 4 minuti che sicuramente farà ballare. Una hit orecchiabile, piena di ritmo che sa già di successo. Il suono è un po' elettronico ma si fonde bene con il reggaeton.María Becerra è stata una bella scoperta grazie ad un gossip letto casualmente.Se anche voi volete scoprire quest'artista vi posto qui sotto la sua ultima novità musicale "Berlin" e altri due brani che ho trovato molto piacevoli, "Mi Debilidad" e "Ojalá",





ascolto!

via webradioitaliane.it https://ift.tt/zQo59Yg
4 views19:34
Aprire / Come
2022-07-16 11:34:28 Se pensiamo alla musica sicuramente la associamo all’udito ma in realtà può interessare anche gli altri sensi, in particolare il gusto.Andiamo per ordine. L’arte della musica e del canto sono nate prima di tutto per essere ascoltate dalle nostre orecchie, col tempo però gli artisti hanno capito che, sviluppando la propria idea reinterpretandola, poteva essere una nuova chiave di lettura della canzone o sinfonia.Quando ci piace qualcosa proviamo un’emozione che parte dentro di noi, dal nostro baricentro; alcuni hanno la fortuna di provare la sensazione delle farfalle nello stomaco e lo stesso vale per la musica.Ma allora in che senso le note hanno un gusto?È molto semplice: la melodia può ricreare un’atmosfera cupa, triste, gioiosa, frizzante, malinconica, paurosa, di suspense ecc.…ecc... Così vieni associata un’emozione che partendo dall’udito arriva dritta al nostro interno; a volte proveremo la sensazione di un nodo in gola altre volte ci verrà da cantare dalla felicità. La stessa canzone, per esempio, attraverso una cover può essere stravolta in chiave più o meno dolce. Ponendo l’accento su alcune note e strofe la voce si modula di conseguenza; il risultato finale così spesso si discosterà dalla canzone originale dandole nuova vita e un tocco d’innovazione.Samuele Bersani in “Giudizi Universali” ci fa respirare un’aria pesante composta da un racconto di una storia che lascia l’amaro in bocca. Frasi concise e taglienti rievocano ricordi sbiaditi, sentimenti finiti e probabilmente qualche rimorso. Alla fine, tutto si risolve nella strofa “Leggera, leggera, si bagna la fiamma, rimane la cera e non ci sei più”. Una liberazione da un amore che ormai è “Solo la copia di mille riassunti”.
">

canzone però può essere anche esageratamente dolce come “Sugar, sugar” del gruppo immaginario Archies. Testo e musica sono volutamente ripetitivi e questo diventa quasi una filastrocca che difficilmente si dimentica. Mette allegria e, anche se il significato non è dei più profondi, “Sugar, sugar” nel 1969 ha riscosso molto successo. È stata infatti la sigla del cartone animato “Archie e Sabrina” da qui si capisce bene la ragione di tale dolcezza.Addirittura il gusto piccante ha dato il nome a un gruppo famosissimo: i Red Hot Chili Peppers che sanno spesso improvvisare e mescolare generi diversi dal punk rock fino al rock psichedelico regalandoci musica sempre dal retrogusto speziato.Sapore e gusto si confondono facendoci scegliere cosa preferiamo seguendo quello che per noi è buono e scartando la cattiva musica. A volte i gusti cambiano altre volte rimangono gli stessi per sempre ma ricordiamoci che variare non fa mai male. Ci facciamo ispirare da gusti già assaggiati o da profumi che anticipano i piaceri della gola e raramente ci ricordiamo di un sapore insipido. Sentimenti e sapori si intrecciano dando vita a una esperienza sensoriale non sempre piacevole. Possiamo provare astio, invidia, gelosia e quindi un sapore troppo forte per non dire acido.Credo però che siano di più le canzoni con un significato dolce - la parola candy ricorre molte volte nei testi. Giusto per citarne qualcuno: “Candy” di Robbie Williams, “Candyman” di Christina Aguilera, “Candy shop” di 50 Cent ecc… ecc…A me personalmente però piace mischiare dolce e salato e ascoltare così una canzone dal testo impegnativo ma da un ritmo veloce e leggero che bilancia l’effetto finale. Vale anche il contrario! Spesso ci si ritrova a ridere dei problemi e a risolvere tutto mangiando una pizza e bevendo una birra con gli amici. Un film che mi sento di consigliare è “Vanilla Sky” del 2001 dove si è in bilico o in equilibrio…
6 views08:34
Aprire / Come
2022-07-11 13:34:23

immediatamente la copertina del nuovo singolo di Millie Myne, Toccami e Bruciati, che incarna visivamente, con il simbolo di un tacco rosso a spillo, la potenza dell'eros e dell'energia seduttiva.La copertina mi ricorda le locandine dei film "Il diavolo veste prada" e "La Venere in pelliccia", che non a caso, hanno come protagoniste principali le donne. Quest'ultime manifestano forza, controllo, intraprendenza ed indipendenza, ma anche provocazione.E provocatorio è anche il testo di Millie Myne che dipinge con un timbro di voce suadente, caldo e sexy l'immagine di una misteriosa femme fatale che fa esattamente quello che vuole.Il beat è stato scelto da Carlo Avanti della Superdope audio.Il brano è un il frutto di una sperimentazione musicale in cui suoni e rumori si mescolano, creando un sound pieno di eros e pathos.L'etichetta discografica è San Lorenzo Records.Qui di seguito il testo della canzone:TOCCAMI E BRUCIATIRespiri rubatiLabbra incollateSopra la folliaNon è tutta una bugiaCammino sui vetriAssaporo la vitaSopra la folliaNon è tutta una bugiaOra toccami e bruciatiNon so da dove vengo maHo i brividi sulla pelleOra toccami e bruciatiAssaggia le mie lacrime salateVoglio ballare maFinché stai qui non parlareSolo abbandonareVedrai peccare è un attimoLa vita è una corsaSopra la folliaNon è tutto una bugiaOra toccami e bruciatiNon so da dove vengo maHo i brividi sulla pelleOra toccami e bruciatiAssaggia le mie lacrime salateVoglio ballare maFinché stai qui non parlareSolo abbandonareSiamo spiriti senza misuraVeleno nella notteAnime sfuggentiOra toccami e bruciatiToccami e bruciatiToccami e bruciati.

via webradioitaliane.it https://ift.tt/BiXVtsM
8 views10:34
Aprire / Come
2022-07-04 10:35:37 Quante volte vi siete trovati a seguire serate di talent, concorsi, festival e poi ritrovarvi delusi dal verdetto finale? Eppure, per voi, non c'era alcun dubbio sul vostro presunto vincitore. Quante volte al momemto della lettura del verdetto avete esclamato: " Ma com'è possibile? "Tutto stà dal modo con cui viene valutato l'artista. Ma come si valuta un'artista ? Esiste un metodo o una regola? no! Ci sono diversi tipi di valutazione: dalla tecnica all' interpretazione, dalla performance all' originalità dell' esibizione, dipende da ciò che ciascun giudice cerca. È, quindi, un fattore soggettivo che spesso non riesce a mettere tutti d'accordo. Ogni artista che si mette in gioco non mette in mostra solo il proprio talento ma apre una finestra sulla sua vita e sul suo mondo. È il prezzo da pagare!MediaVi ricordate il 60° Festival di Sanremo? Una finale rovente con orchestrali e pubblico che contestarono il podio. I tre arrivati in finalissima portarono a spartiti stracciati, fischi e grida: "vergogna, vergogna" da parte della sala stampa per gli annunci degli eliminati. Al primo posto si classificò Valerio Scanu con "Per tutte le volte che";al secondo posto il trio Pupo-Emanuele Filiberto-Luca Canonici con il brano "Italia amore mio", risultato che fece più rumore e che divenne un caso. Al terzo posto Marco Mengoni con " Credimi ancora".MediaUn podio avuto anche grazie al televoto. Ma la gente da casa che tipo di valutazione ha utilizzato ? Quella canora? o ha premiato la popolarità e i personaggi che conosce? C'è anche questo da tenere in considerazione: la soggettività che rischia di trasformarsi in oggettività. Non è più un voto legato al proprio gusto musicale bensì al personaggio che interpreta la canzone. Ma grazie al cielo, c'è chi ha orecchie e occhi per sentire e vedere l'esibizione nella sua unicità e valutarla di conseguenza secondo i giusti parametri musicali. Sarà capitato anche a voi di non essere molto d'accordo su alcuni brani arrivati in finale e poi ricredervi. Questo perché alcuni brani necessitano di più ascolti per scalare le classifiche. Tutto è soggettivo: dipende dal momento che stiamo vivendo, da cosa cerchiamo e ci aspettiamo da una canzone in quel momento, dalla necessità che abbiamo di dire qualcosa che teniamo dentro e che magari non riusciamo a dire... diciamo che può dipendere da molti fattori.Lo scorso anno, per esempio, la vittoria dei Maneskin a Sanremo ha fatto discutere. In prima pagina si leggeva: "A Sanremo ha vinto il rock". Molti indignati per questa vittoria, chi perché difendeva i canoni del classico Sanremo, chi invece sottolineava che quello non era rock.Intanto, i Maneskin hanno dimostrato, in un anno, il loro valore. Valutazione esatta quindi? direi di sì, nonostante la parte di pubblico in disaccordo.MediaMediaAnche il talent di Maria de Filippi: Amici, ha visto trionfare artisti come Irama, Giulia Stabile, che nella loro vita hanno avuto esperienze demoralizzanti. Nelle esibizioni canore si percepisce perfettamente il loro vissuto, la loro determinazione e, questo,il pubblico l'ha captato fin da subito.Apprezzo tantissimo il talent "The Voice " poiché i giudici ascoltano senza guardare chi sta cantando, segno di vero ascolto senza essere influenzati da ciò che si vede.Per concludere, un'artista si valuta in base a ciò che in quel momento sta trasmettendo a chi lo ascolta.

via webradioitaliane.it https://ift.tt/2ml4LQ1
14 views07:35
Aprire / Come
2022-07-02 12:34:23 MediaE siamo arrivati all'ultima puntata! Con questa intervista concludiamo il nostro percorso, ma torneremo al più presto con tantissime novità...Presentiamo il nostro ultimo ospite della stagione: lui è un compositore e si chiama Marco Pernice.Intervista a cura di Riccardo Russo.R. Russo:Spiegaci chi è Marco Pernice...M. Pernice:Ho iniziato come hanno fatto moltissimi musicisti indipendenti con le piccole band del liceo con cui facevamo le cover dei Police, di Jimmy Hendrix, etc...Negli anni 90' andavano di moda le contaminazioni tra funk e rock. E' stato un periodo molto formativo, perché mi ha aiutato ad allargare i miei orizzonti musicali.Nei miei lavori, infatti, mi piace miscelare sonorità rock, funk e un po' di elettronica.R. Russo:Nel momento in cui ti senti ispirato, che approccio hai con la creazione del brano?M. Pernice:Venendo dagli scantinati, dalla sala prove, avevamo un approccio live. Le cose avvenivano sempre suonando e lavorando insieme. Nel tempo il mio atteggiamento è cambiato: sono partito da alcuni groove, da un suono di batteria, suoni elettronici, dall'uso della voce come suono.R. Russo:Spiegaci il brano che hai portato.M. Pernice:Si chiama My Mind ed è un brano in forma di comizio distopico, onirico ed ironico (metteremo i cattivi del mondo sulle colonie a Marte per farsi benedire l'un l'altro), per cercare di trasmettere valori positivi ed intrattenere anche.
">

Russo:Spiegaci il video.M. Pernice:L'idea è quella di raccontare il bombardamento mediatico a cui siamo sottoposti e rappresentare il mio punto di vista sull'argomento.CURIOSITA':L. Tamburro:Di dove sei e come il luogo in cui sei nato ha influenzato il tuo percorso musicale.M. Pernice:Sono di Bari, ma negli anni ho viaggiato e vissuto in luoghi diversi, come Roma, Bologna, Londra.Avendo passato la maggiorparte della mia vita a Bari, sicuramente una città di mare con vocazione mediterranea e levantina, mi ha influenzato dal punto di vista multiculturale, della fusione tra musiche e suoni etnicamente variegati. Inoltre Bari vanta una buona tradizione soul-jazz, perciò anche inconsciamente, pur avendo una base rock-blues, ho assimilato quegli elementi.Aggiungo che insieme a Napoli, Bari ha la caratteristica sociale di un teatro a cielo aperto, nei modi e nelle espressioni della popolazione, e forse questo mi ha influenzato nella visione quasi filmica dei miei pezzi.L. Tamburro:Da dove nasce la tua passione per la musica? Ti ha ispirato qualcuno in particolare?M. Pernice:Credo che si nasca con queste passioni ed eventualmente con delle capacità, più o meno spiccate (me ne sono accorto insegnando chitarra, c'è chi è negato e non ha orecchio e istinto musicale). Le mie fonti di ispirazione sono molteplici e anche apparentemente diverse tra di loro, da Jimi Hendrix a Lou Reed, da James Brown a Miles Davis, da Living Colour a Daft Punk, etc...L. Tamburro:Perché proprio il titolo My mind? Spiegaci un po’.M. Pernice:Perchè è quello che pensavo in quel determinato momento, quindi un concetto che scaturisce dalla mia mente, non una verità assoluta come quelle che vogliono imporci ogni giorno i mass media del maintream. Una sorta di manifesto ideologico personale, da prendere con tanta ironia.L. Tamburro:Com’è stato realizzato il videoclip? Raccontaci le dinamiche che ti hanno portato a concepirlo in questo loop ripetitivo di immagini. Avevi pensato anche ad altre idee prima di quella definitiva che abbiamo visto?M. Pernice:Il risultato che volevo è quello del videoclip, ovviamente non sono Oliver Stone e tantomeno dispongo dei suoi mezzi produttivi (ah ah!!)Mi ha aiutato il mio diploma in audiovisivi e il mio recente passato di radiofonico, nella fase produttiva.Avendo realizzato tutto da me, qualche trucco del mestiere me lo tengo privato.In realtà volevo dei loop…
16 views09:34
Aprire / Come
2022-06-28 12:34:39 MediaSi dice che sia la prima impressione quella che conta e, in questo caso, devo dire che è tremendamente vero.Alcuni giorni fa, navigando nei meandri dell'underground metallico come d'abitudine, mi sono imbattuto in questo disco che mi ha subito colpito sia per l'artwork di copertina (immagine che potete vedere sotto al titolo di questo post) sia per la durata del lavoro stesso, ossia un'ora e sette minuti.Se l'Artwork va a gusto personale, può piacere o meno, la durata è già uno spartiacque, e mi spiego, album di oltre un'ora sono praticamente inesistenti per una band semisconosciuta e, perciò, delle due l'una, o sono dei fenomeni è lo sanno o sono dei pazzi totali e, in entrambi i casi, meritano la mia attenzione anche se il rischio di una delusione totale è altissimo.Per fortuna non mi hanno deluso, anzi!Gli Scream Maker sono al loro quarto album, ( i primi tre me li sono completamente persi, ma rimedierò, lo giuro) arrivano dalla Polonia e sono anche stati organizzatori di alcuni Festival e di concorsi per nuove band o, almeno, questo è ciò che si riesce a trovare in rete sul loro conto.Blood King, l'album di cui sto parlando, è un gioiellino da non farsi sfuggire, un lavoro molto valido che, senza rincorrere inutili ( e talvolta patetici) tentativi di innovazione, riporta al metal classico con rimandi ai sottogenere Power e Trash ed anche, soprattutto per meriti della voce del cantante, ad alcuni passaggi del Prog, in particolar modo a quello dei Queensryche di Geoff Tate ( cantante stellare N.d.R).La release è ben confezionata in ogni suo aspetto, dalla produzione al missaggio, le tastiere sono presenti ma mai predominanti, le chitarre si sentono alla grande ed i riff sono davvero azzeccati così come la sessione ritmica che esce davvero bene e si fa vivamente apprezzare.Il disco scorre via in maniera molto fluida, a partire dall'intro, estremamente metallico con temporale, tuoni e colpi di martello a forgiare spade... da qui in poi è un piacere per le orecchie sia dei vecchi metallari che dei nuovi adepti del nero signore.Ogni singolo brano è ben oltre la sufficienza e non c'è una sola traccia che faccia storcere il naso, non c'è una traccia che si possa definire "debole" e, ritorniamo alla durata, per un disco da settanta minuti non è certo una cosa scontata.Altro plus è sicuramente il gusto per la melodia della band, ogni traccia infatti, anche la più "cattiva", anche la più "rabbiosa", ha un senso melodico davvero ben sviluppato.Insomma, si può dire tranquillamente che i nostri amici d'oltrecortina hanno fatto centro, non è certo il capolavoro più incredibile che sia mai stato dato alle stampe ma è, sicuramente, un disco che in una scala da 1 a 100 meriterebbe almeno 80 punti... Tanta roba!Vi lascio i link di quelli che, a mio parere, sono i brani migliori e, ovviamente,per chi volesse andare All In, vi linko anche il Full Album...Mi raccomando, ascoltatelo in bianco e nero, coi capelli rigorosamente sciolti e mossi dal









via webradioitaliane.it https://ift.tt/efqjzBX
24 views09:34
Aprire / Come
2022-06-25 11:34:24 Questa sera incontreremo due ospiti importanti, Marisa Portolano e Paolo Rescigno. Si collegano da uno Studio in cui si intravede una grande console con alcune casse e una serie di foto che si possono scorgere sulla parete che che fa da sfondo. Una rete di ricordi che presto riveleremo al nostro pubblico...R. Russo:Raccontaci un po' la tua carriera artistica.M. Portolano:Io ho iniziato dai classici. Ho studiato lirica e da lì è nato tutto il mio repertorio artistico. Successivamente, dopo una serie di collaborazioni ed esperienze, ho pensato di cambiare il mio stile vocale e approcciarmi ad altri generi come il pop, il tango, la canzone napoletana etc...In questo percorso mi ha aiutato anche Paolo Rescigno, che mi ha dato le dritte per lo studio.R. Russo:Che brano ci porti stasera?M. Portolano:Un brano che si avvicina molto di più al pop; infatti cerco di cantarla con uno stile da musical, evitando di rigirare la voce, come solitamente faccio nel mio stile vocale. Il titolo è Pazzi e stonati.
">

'L. Tamburro:Ti andrebbe di raccontarci la vicenda che ti ha portato a partecipare a questa trasmissione?M. Portolano:La trasmissione si chiama UPMUSIC LIVE, un talent di nicchia, ma ben prganizzato. Qui ho avuto l'occasione di esibirmi in live con il mio brano grazie all'amicizia con Antonio Salvati che mi ha proposta dopo aver ascoltato la canzone in studio da Paolo Rescigno.L. Tamburro:Come si definirebbe Marisa Portolano?M. Portolano:Marisa Portolano cantante. Sono un 'artista ma soprattutto sono una sognatrice che ha cercato di esprimere da sempre i suoi sentimenti e stati d'animo attraverso la musica e il canto.L. Tamburro:Come nasce lo Studio 52?M. Portolano:Lo Studio 52 è uno studio di registrazione napoletano che nasce alcuni anni fa dall' iniziativa di Paolo Rescigno, pianista, arrangiatore e tecnico del suono. Con Paolo abbiamo creato un sodalizio negli ultimi anni e cercato di portare avanti un progetto sulla musica del Novecento che amiamo molto. Dall'opera all'operetta, alla canzone napoletana classica e moderna, al musical, al jazz, al Tango fino alla musica leggera e al pop. Una visione a 360 gradi dei vari stili musicali e vocali che hanno caratterizzato il Novecento.L. Tamburro:Qual è il vostro obiettivo?M. Portolano:Emozionare, portando un repertorio musicale che fa parte della storia della musica e che tutti conoscono.L. Tamburro:Ti va di condividere con noi un'esperienza che ti ha colpito nel tuo percorso artistico?M. Portolano:In tanti anni di esperienze e collaborazioni e incontri fu piacevole anni fa, per una collaborazione con il teatro Sannazaro di Napoli che metteva in scena FESTA DI MONTEVERGINE avere il piacere di conoscere il M. Riccardo Muti. Era a Napoli in quei giorni e venne a vedere lo spettacolo. Fu una grande emozione. Ci è capitato in questi anni di essere anche autori di canzoni come TANGONYA un brano in stile Tango Nuevo.L. Tamburro:Qual è il messaggio di Pazzi e Stonati?M. Portolano:Penso sia implicito, in un momento così difficile come quello che stiamo vivendo, dopo il COVID, la pandemia e uno stato psicologico di forte destabilizzazione generale siamo forse un po' tutti impazziti e fuori di testa. La cosa singolare è che questo pezzo, musica e parole le scrivemmo anni fa e riposava in un cassetto, la clausura di questi ultimi due anni c'è lo fece rispolverare e capimmo che era venuto il momento giusto per pubblicarlo.... Era il brano del momento, un cui molti di noi si potevano identificare.L. Tamburro:Cosa rende un artista unico?M. Portolano:Io spero in questo mio percorso artistico di riuscire a lasciare qualcosa di tangibile, un messaggio, un'idea, qualcosa che seppure di astratto mi possa caratterizzare ed identificare. Io ho sempre cercato la mia identità, unicità, soprattutto nel mio approccio vocale, perché penso che solo così un artista possa distinguersi dal resto ed essere riconoscibile e forse unico. Qualcuno mi ha definito…
27 views08:34
Aprire / Come
2022-06-24 13:34:36 MediaVi voglio riportare qui il caso di Allie, una cantautrice e musicista irlandese diventata famosa grazie a Youtube. Il video della sua cover Supermarket flowers di Ed Sheeran ha raggiunto il boom di visualizzazioni, tanto da diventare virale.Quella di Allie è una delle testimonianze di come i social siano diventati un canale importantissimo di trasmissione del proprio talento. Sto parlando di Youtube, Instagram e Tik Tok (per i più vintage anche Facebook).E' molto più semplice oggi scoprire un bravo cantante grazie alle visualizzazioni. Le case discografiche, infatti, fanno molto più riferimento a queste piattaforme, oltre che al classico e più tradizionale talent show.Io ho scoperto Allie su Tik Tok e mi ha subito colpito per carisma, spontaneità e potenza vocale.A soli 12 anni canta in strada, con il papà che la riprende. Ascoltate che interpretazione!

alle tematiche più delicate, quali il bullismo (di cui lei stessa è stata vittima a scuola) e la violenza, la cantante si unisce nel 2020 al collettivo femminile Irish Women in Harmony per cantare una versione di Dreams per un ente di beneficenza contro gli abusi domestici.Da artista di strada, Allie viene invitata a vari programmi televisivi fino a firmare con la casa discografica del cantante dei One Republic, Ryan Tedder.PROFILI SOCIAL:YOUTUBE: Allie Sherlock;INSTAGRAM: Allie Sherlock;TIK TOK: Allie Sherlock____Non bisogna sottovalutare questa categoria di artisti, ma anzi, è necessario prestare molta attenzione a questi talenti nascosti che girano per il mondo. Allie non è la prima a farsi conoscere in questo modo, anche i Maneskin hanno iniziato dalle strade, in mezzo alla gente.Un altro artista, Sam Myers (ha cantato il brano Space Man durante l'Eurovision 2022) ha raggiunto il successo (non come artista di strada), ma grazie a Tik Tok, ottenendo milioni di visualizzazioni durante il primo lockdown di marzo.Questo fenomeno è dovuto all'importanza che i social stanno assumendo come veicolo di intrattenimento e divertimento, che contiene, nella maggior parte dei suoi contenuti, musica di ogni genere e adatta ad ogni contesto.Ed è proprio mentre scorri a caso sul cellulare, ti imbatti in un video che ha un sottofondo musicale che ti piace e vuoi a tutti i costi cercare come si chiama. Da lì il processo di ricerca ti dà infinite possibilità.Dai social la musica può arrivare ovunque.

via webradioitaliane.it https://ift.tt/T1uKgaw
4 views10:34
Aprire / Come