Get Mystery Box with random crypto!

RADIO News

Logo del canale telegramma radioaccessori - RADIO News R
Logo del canale telegramma radioaccessori - RADIO News
Indirizzo del canale: @radioaccessori
Categorie: Musica
Lingua: Italiano
Abbonati: 137
Descrizione dal canale

Offerte accessori per Radio e Web Radio e Home Studio. Accessory offers for Radio and Web Radio and Home Studios.

Ratings & Reviews

4.33

3 reviews

Reviews can be left only by registered users. All reviews are moderated by admins.

5 stars

1

4 stars

2

3 stars

0

2 stars

0

1 stars

0


Gli ultimi messaggi 3

2022-05-11 11:34:01 Solo adesso scopro questa particolarissima artista, notata per caso a lavoro, mentre ascoltavo un'eccentrica voce con una pronuncia milanese accentuata, ma soprattutto mentre osservavo ipnotizzata il videoclip di una donna che conta.Tra me e me penso di non averla mai ascoltata prima in radio; così chiedo al mio collega di lavoro chi sia.Ed ecco che vengo a conoscenza di Miss Keta.Scopriamo insieme chi è...MediaCapelli biondi, mascherina e occhiali, questo è il volto-non volto della famosa cantante che volutamente non vuole mostrare il suo aspetto, per una serie di svariati motivi in cui vi è il concetto pirandelliano di MASCHERA. Miss Keta si ispira allo scrittore per affermare che l'essere umano non ha un solo volto, ma infiniti e, quindi, non ha importanza mostrarlo al fine di identificarsi come persona e artista.I suoi look sono sempre molto trasgressivi, coerentemente con la sua volontà di promulgatrice di valori come la libertà di espressione in tutte le sue forme.Miss Keta nasce da una lisergica notte di agosto milanese, in cui la noia ed il caldo afoso regnavano sovrani. Quattro ragazzi iniziano a canticchiare una canzone, quella che diventerà Milano sushi e coca, che racconta uno spaccato di vita della movida milanese.Da allora ai quattro ( Rovellini, curatore video - Riva, curatore musicale e produttore -Pigato, grafico e curatore dell'immagine di Miss Keta) viene in mente di creare un collettivo, chiamato Motel Forlanini.Prima di diventare cantante Miss Keta faceva la modella e successivamente amministratrice delegata della Rovagnati.L'artista abbandona tutto ciò perchè affascinata dal mondo della TV.In un'intervista su youtube Miss Keta non a caso utilizza il termine "lisergico" per indicare la notte in cui nacque il primo progetto musicale, che li porterà al successo.Lisergico, infatti vuol dire "allucinogeno, stupefacente".Se andiamo, infatti, ad analizzare il sound ed il ritmo della sua musica possiamo osservare che gli effetti che generano sullo spettatore-ascoltatore sono ipnotici e creano una sorta di trance.Un trip da cui è difficile scollegarsi.Vi mostro alcuni esempi:1 - Qui il beat che si sente è magnetico, misterioso, a tratti inquietante. Il tutto condito con una gestualità accattivante, seducente della cantante che guarda in primissimo piano lo spettatore con un orologio digitale al posto degli occhi. Le luci che fanno da sfondo e l'ottima fotografia e produzione rendono tutto interessante da ascoltare e vedere. Il testo gioca con il sarcasmo e l'ironia di chi intende e lascia intendere a noi il significato profondo che vuole lanciarci Miss Keta.Ascoltare per credere.
">

- Possiamo chiamarla il nuovo e contemporaneo splendido splendente di Miss Keta. Una venerazione del magico botox che rende tutti "più belli". Ciò che rende il video ironico sta nel fatto che Miss Keta indossa una maschera, mentre parla di un intervento che modifica il viso. Anche qui il beat è trascinante, in particolari i fischi in sottofondo rendono il brano molto ipnotico.

">

- Emblema in assoluto di una tipica serata milanese e un testo originale (con l'aggiunta di messaggi vocali whatsapp) e divertente, che insieme al beat, alle luci e alla cura dei dettagli recitativi del videoclip fanno sì che Miss Keta si renda riconoscibile nel suo essere un'incognita.

">

- Questo è il brano manifesto della poetica di Miss Keta. Un testo ed un videoclip che parla e rappresenta la libertà di espressione. La fluidità fatta Keta. Un invito a seguire il loro mondo senza confini di genere, di razza e cultura. Porta Venezia è il luogo-simbolo di questo…
11 views08:34
Aprire / Come
2022-05-09 21:34:36 Ci siamo, ormai è scattato il countdown: l'Eurovision Song Contest 2022 è alle porte! Dopo 31 anni la manifestazione canora torna in Italia.Dal 10 al 14 Maggio Torino ospiterà l'evento e il Pala Olimpico si vestirà di musica! Condurranno Alessandro Cattelan, Laura Pausini e Mika.Ci saranno ben due registi: Duccio Forzano e Cristian Biondani che si alterneranno nei vari compiti e l'ultima sera lavoreranno insieme.A far sentire aria di festa ci hanno pensato i 40 mila turisti che arriveranno in questi 5 giorni per l'evento, si presumono in aeroporto numeri record.È un'edizione del Contest tanto atteso dopo due anni di restrizioni che farà finalmente sentire odore di libertà e voglia di vivere.Torino più carica che mai è quindi pronta ad accogliere artisti, performer e turisti.MediaL'Italia sarà rappresentata dai vincitori dell'ultimo Festival di Sanremo, Mamhood e Blanco, che con "Brividi" gareggeranno per cercare di portare una nuova vittoria a casa. I super ospiti della finale saranno i Maneskin, campioni in carica, che ci regaleranno ancora una volta un'esibizione imperdibile poiché presenteranno in anteprima mondiale il loro nuovo singolo "Supermodel", in uscita il 13 Maggio.E se Mamhood e Blanco, all'ultimo Festival di Sanremo, hanno fatto impazzire fin dalla prima serata tutto lo "stivale", adesso la missione è quella di stregare tutto il mondo, e lo faranno giocando in casa.Sabato 7 maggio ci sono state le prove per gli artisti italiani e la loro performance, a quanto si è sentito, è stata molto applaudita dalla stampa, soprattutto dai giornalisti stranieri."Voci di corridoio" hanno fatto captare che sembrerebbe molto probabile una bella sfida per la vittoria tra l'Italia, rappresentata da Mamhood e Bianco con "Brividi", e l'Ucraina, rappresentata dalla Kalush Orchestra con "Stefania".E se fosse vero? Quali sarebbero i due temi che si scontrerebbero? "Brividi" parla dell'amore, della sua libertà, fatto di sentimenti profondi e paure da affrontare; "Stefania" è una canzone sulle madri che proteggono i loro figli. Chi avrà la meglio?MediaPer scoprirlo dobbiamo aspettare il 14 Maggio e sintonizzarci su Rai 1 per la finale. Sarà un finale che farà il boom di ascolti considerato che la finalissima di "Amici", il talent di Maria De Filippi, in onda su canale 5 e previsto per sabato, è stata spostata a domenica 15 Maggio proprio per non scontrarsi con l' Eurovision.Credo sia una saggia decisione che eviterà concorrenza e divisione dei telespettatori.Effetti speciali, luci, 4000 proiettori, 24 telecamere di cui 9 speciali, stage manager, insomma il Pala Olimpico di Torino è pronto ad ospitare l'Eurovision Song Contest 2022.E voi siete pronti?Clip Video delle prove del brano BRIVIDI - EUROVISION 2022



via webradioitaliane.it https://ift.tt/BQGVzhN
18 views18:34
Aprire / Come
2022-05-07 13:34:53 MediaSiamo molto contenti di avere questo ragazzo qui con noi oggi. Si definisce quasi giovane, nonostante lui abbia solo 23 anni. Scopriamo perché...Intervista a cura di Riccardo RussoC. Sudano:Il mondo corre troppo e noi per stargli dietro dobbiamo inseguirlo e stare al suo passo, ma io penso che bisognerebbe stare al ritmo della natura, che scorre più lentamente.R. Russo:Avete visto? Già possiamo notare la profondità delle sue parole...però ti faccio una domanda...tu studi filosofia...perché un ragazzo del 2022, bombardato dai social, decide di studiare filosofia?C. Sudano:Il motivo non è stato di certo lo sbocco lavorativo, ma ero certo che sarebbe stata la strada giusta per me. Ho sempre avuto uno sguardo filosofico sul mondo. La filosofia aiuta a pensare e ad agire nel mondo.R. Russo:Perché hai iniziato a scrivere canzoni?C. Sudano:Ad un certo punto, due anni e mezzo fa, ho passato un periodo particolare ed ho cominciato a scrivere, mettendo le dita sul pianoforte. Sentivo la necessità di comunicare, dato che a parole non so esprimere completamente i miei sentimenti.R. Russo:Di cosa trattano i tuoi brani?C. Sudano:In generale scrivo della vita di tutti i giorni. Provo ad essere ricettivo e a tradurre in musica ciò che mi accade. Cerco di non essere stronzo, inerme, come disse Lucio Dalla in una sua intervista.R. Russo:Quando incontri una persona inerme, apatica, sei proattivo o lasci perdere?C. Sudano:Innanzitutto provo a parlare e vedere se ci sono dei tratti comuni. Se non ci sono mi intristisco perché penso...cavolo...rilassati, non essere sulla difensiva...tutto ciò che accade fallo entrare nella tua vita. Il mondo non è solo una battaglia.R. Russo:Come avviene la produzione dei tuoi brani?C. Sudano:Di solito mi siedo al piano e inizio a suonare. Poi registro con il cellulare in maniera grezza e lo affido al mio produttore che mi consiglia cosa aggiungere.R. Russo:Per quanto riguarda le sonorità a cosa ti ispiri in particolare?C. Sudano:Sono cresciuto ascoltando molta musica cantautorale: da piccolo mia zia mi faceva sentire De Gregori...non so perché in un periodo mi ero fissato con lui. Poi ho ascoltato Lucio Dalla e Jovanotti.R. Russo:Parlaci del tuo brano.C. Sudano:Peschereccio, questo è un brano scritto e composto da me, che parla del non prendersi troppo sul serio quando le cose si fanno troppo grandi ed essere un po' come un peschereccio, che attinge dalla vita per restituire

Russo:Ci vuoi parlare della scelta del formato video?C. Sudano:Avevo intenzione di creare qualcosa di vintage, sia per le sonorità (per la scelta del sax), sia per l'idea di poter creare un filmino che desse l'idea di qualcosa di umile, di lento, proprio perché l'argomento descrive scene di vita quotidiana.R. Russo:Perché hai scelto la Sicilia come ambientazione?C. Sudano:Eh...perché in Sicilia ci sono molti pescherecci. Penso che tutti i siciliani abbiamo familiarità con loro.R. Russo:Come ti stai muovendo nel panorama musicale?C. Sudano:Sto continuando a scrivere. Peschereccio è la seconda canzone di una trilogia; prima c'è Ma che palle e adesso uscirà Mea. Al momento è autoprodotto, ma sto cercando un'etichetta discografica che creda in questo progetto.R. Russo:Come ci si approccia con i social quando ci si vuole far conoscere con la musica?C. Sudano:Io sono un disastro...le dinamiche social proprio non le conosco.R. Russo:Che messaggio vuoi dare a chi vuole intraprendere la tua stessa carriera?C. Sudano:Il messaggio più semplice è: ascoltate musica e, come dice Lucio Dalla, non siate stronzi!



via webradioitaliane.it https://ift.tt/XjzmFnT
22 views10:34
Aprire / Come
2022-05-06 15:34:27 Il presente è una ruota che negli ultimi anni gira lentamente senza però fermarsi e noi, posti al centro di essa, giriamo seguendo il suo movimento.E’ quello che accade anche nel videoclip ufficiale della canzone “ Adesso e qui ( nostalgico presente)” di Malika Ayane, dove sulla ruota è disegnato un grande sole, lo spirito di fuoco che anima la vita e dove sulla circonferenza sono poste delle luci che indicano il confine tra Malika Ayane e gli altri. Un confine a volte sottile altre volte ben marcato, sta a noi spesso decidere quanto vogliamo separarci da chi amiamo. E’ proprio così perchè la paura di desiderare e di essere felici tramuta l’attimo immenso che stiamo vivendo in un terrificante salto nel vuoto, dove il terrore che tutto finisca lascia spazio a un nostalgico presente.Questo nostalgico presente ci rende malinconici e forse non ci fa vivere appieno la felicità. O forse proprio perchè la viviamo completamente ne sentiamo già la mancanza? E’ un quesito al quale è difficile dare una spiegazione se non cercando di essere presenti al 100% nella nostra esistenza. Un presente incerto, fatto di dubbi e problemi ma non per questo meno reale del passato. Di quest’ultimo abbiamo il ricordo mentre del presente abbiamo l’adesso e qui che non per forza deve essere sempre nostalgico. Sarebbe bello se riuscissimo sempre a vivere il momento in un modo meno ansioso, più consapevole e immerso nel divenire.Malika Ayane nel video si sdoppia, infatti è anche colei che lancia in modo sicuro e preciso i coltelli affilati contro sè stessa. Prendendo la mira ogni volta sfiora il suo corpo lasciandolo vivo mentre continua a girare sulla ruota. Questo secondo me è il significato: siamo noi i nostri migliori amici e nemici, scegliendo con intelligenza i nostri strumenti di difesa e di attacco andiamo a modellare e modificare la nostra essenza vitale. Siamo in una continua lotta cercando di capire cosa scegliere tra essere, dover essere e voler essere. L’essere è rassicurante certezza di ciò che siamo; il dover essere è spesso l’ostacolo più grande al voler essere, quello a cui dovremmo poter tutti aspirare.
">

" ...Non desiderare , non desiderare, no, non desiderare, lascia non esista mai..." è quindi il caso di permettere alla vita di passare serenamente senza troppi scossoni ed emozioni o forse è più saggio che i momenti più significativi ci trafiggano dritti nel volto, come appunto un coltello lanciato oltretutto da noi stessi? Questi coltelli nel video sfiorano, spaventano, emozionano però Malika Ayane non cade mai e continua a girare e cantare seguendo il ritmo dolce della melodia. La vita così in generale può passare lentamente ma ciò che la rende diversa dalle altre sono lo spirito col quale la viviamo e le decisioni che prendiamo negli attimi che non sempre riusciamo a cogliere."...Raggiungersi, sognare la noia..."e aspettare altri istanti che facciano ricominciare tutto dall' inizio, come accade vivendo. " ...Ma se vuoi, rimani..." dopo tutto la voglia di condividere con qualcuno questa nostra vita permane e alla fine della canzone Malika Ayane si arrende e canta la gioia se pur effimera come è naturale che sia - adesso e qui nostalgico presente.Concludendo quindi chi ci conosce meglio se non noi stessi? Siamo noi che sentiamo le nostre emozioni e conosciamo i nostri difetti, a volte pertanto vorremmo annullarci per rinascere. A volte non osiamo chiedere più di quello che crediamo ci sia concesso, a volte ci limitiamo seguendo le nostre regole, quelle della rassicurante abitudine. In ogni caso…
20 views12:34
Aprire / Come
2022-05-04 10:34:32 L'approccio al mondo del lavoro non è sempre facile, ancora meno se scegli di "fare musica"; quindi, se scegli di essere un'artista."Fare musica" non è mai stato semplice, né nei tempi passati né tantomeno oggi. Non è mai stato considerato un vero e proprio lavoro, tant'è che, ancora oggi, quando un genitore si sente dire dal proprio figlio:"voglio fare il musicista o il cantante", la reazione non sempre coincide con quella di una affermazione, tipo: "voglio fare il medico o l'avvocato ".MediaEppure, lo studio che c'è dietro per diventare un musicista affermato, non è proprio una passeggiata, anzi equivale a quello di un altro mestiere professionale.La differenza tra "fare musica" e qualsiasi altro lavoro è che per farlo devi anche "essere musica".Non puoi fare musica se non vivi di emozioni, di dettagli, di passione. La musica è: un lavoro, e come tale andrebbe rispettata.Il fatto che faccia anche divertire non deve essere una scusante per inserirla nella categoria "passatempi". Dietro ad ogni esibizione, o pezzo registrato, c'è tantissimo studio, pratica, ansia e stanchezza, abbastanza simile a quella di qualsiasi professione lavorativa.Quante volte, infatti, se suonate o cantate in un locale, vi siete sentiti dire "non si lavora molto, posso solo offrirti la cena" , oppure, vi è capitato di rivedere il prezzo concordato giocando al ribasso, pur di fare l'esibizione o la serata?Tutto questo accade ad un avvocato o ad un altro "classico lavoratore"?L'auto produzione di reddito è una discriminante. Ancora oggi "far musica" rimane un lavoro precario, faticoso e rischioso poiché non dà una stabilità economica come il "posto fisso", fatta eccezione di coloro che sono riusciti a diventare dei "grandi".Vogliamo parlare delle attrezzature? Per fare musica non bastano la voce o le mani, ogni artista deve avere tutta l'attrezzatura necessaria per portare a termine la sua performance. Forse c'è ancora qualcuno che pensa siano solo dei "giocattoli "poiché non si spiega, altrimenti, le ridicole proposte economiche che ricevono gli artisti di fronte ad una proposta lavorativa. Chiariamo che la "gavetta" non equivale a "farsi sfruttare"!MediaVerrebbe da chiedersi: allora perché continuare? Perché, in realtà, è una sfida con sé stessi. Chi vuole far musica non riesce a smettere, ha qualcosa dentro, ha un "credo", una missione che lo porta a non mollare, ad andare oltre i propri limiti e a rischiare...Se fate musica, quindi, siate orgogliosi di voi stessi poiché svolgete un lavoro che crea una magia grazie al vostro "essere".Fatevi rispettare perché proponete arte!È il mondo che ha bisogno di voi attraverso la vostra musica, non il contrario!!!Media

via webradioitaliane.it https://ift.tt/vFbLOtR
22 views07:34
Aprire / Come
2022-05-02 10:34:52 MediaTranquilli, tranquilli!Anche se a scuola andavate solo per "scaldare" il banco e il nome di Omero nel titolo vi mette paura non avete nulla da temere, non è un trattato sull'epica, è una vera e propria dichiarazione d'amore, la mia, nei confronti di quello che ritengo essere uno dei più bei dischi degli ultimi anni, sicuramente il migliore nell'ambito del Power/Epic metal.La scelta del titolo non è casuale, i Sacred Outcry ( questo il nome della band) sono greci e, con questo lavoro, si sono certamente guadagnati un posto tra gli Dei dell'Olimpo... ma la scalata è stata davvero ardua, epica."Damned for all time" è il loro primo disco anche se risultano essersi formati ancor prima del 2000, assurdo!In verità una versione seminale di questo lavoro fu rilasciata nel 2003, ma solo in pochissime copie dal momento che la band non era per niente soddisfatta del risultato ottenuto, da lì in poi il nulla, fino al 2015 quando, per volontà divina ( n.d.r), si rimettono a lavorare sullo stesso materiale fino a portare a compimento il lavoro che, per fortuna, possiamo ascoltare dal 2020.Per dare alle stampe questo vero e proprio gioiello la band si è avvalsa, dietro al microfono, del superlativo Yannis Papadopoulos ( già cantante dei Beast in Black) che, calatosi alla perfezione nel ruolo, è riuscito a rendere immortale ognuna delle nove tracce dell'album grazie alla sua incontestabile capacità di unire il suo caldo e bellissimo timbro ad un'abilità interpretativa che lascia senza fiato, sia nelle ballate che nei pezzi più "tirati".L'album dura poco meno di un'ora e scorre via in maniera fluidissima, una volta terminato viene subito voglia di riascoltarlo!Non ci sono punti deboli, non c'è un singolo brano che possa, anche minimamente, far storcere il naso, le tastiere sono presenti ma mai invadenti, fungono da tappeto per creare atmosfere davvero incredibili, il basso riesce a ritagliarsi i giusti spazi, il lavoro di chitarre è molto più che pregevole e, in alcuni passaggi, ricercato, così come il drumming.È il disco perfetto per certificare che il genere non è morto e che non servono chissà quali innovazioni per creare un vero e proprio gioiello, brani come "Lonely man" ti portano nel tuo "IO" più profondo per poi darti sollievo, la suite da cui l'album prende il nome, "Damned for all time", ha la capacità di durare oltre quattordici minuti e di farli sembrare la metà, " Crystal tears" è un vero e proprio inno, reso ancor più autorevole da una prestazione vocale maiuscola.Potrei continuare per ore ma sarebbe inutile, questo disco, con o senza le mie parole, rimane una gemma preziosissima...Ora immaginatevi soli, in un bosco, dal cielo arrivano le prime avvisaglie di un temporale imminente, siete pronti per la battaglia finale e tentate di scacciare i vostri demoni interiori brandendo una spada con una mano mentre, con l'altra, sorseggiare una coppa di

, ascoltate...

via webradioitaliane.it https://ift.tt/02yCNlI
21 views07:34
Aprire / Come
2022-04-30 23:36:04 MediaAbbiamo di nuovo con noi Jenni Gandolfi, che ci presenterà il suo nuovo lavoro. Scopriamolo insieme.R. Russo:Parlaci di questo nuovo progetto...J. Gandolfi:E' appena uscito il mio nuovo singolo che si intitola La mia fragilità ed è un brano che tratta la fragilità umana, intesa non come una debolezza, ma come un punto di forza. Grazie alla fragilità noi diventiamo persone creative, sublimando appunto questo stato interno. Questa canzone è nata grazie ad un'intervista che ho ascoltato di Ezio Bosso, che ha fatto poco prima di morire. Mi ha colpito molto, perchè diceva che la fragilità è un aspetto molto importante nella vita di una persona. Ti rende una persona sensibile, che sa aiutare gli altri, sa capire gli altri. La fragilità ha una sua sacralità.R. Russo:Questa canzone, ascoltandola, sa quasi di preghiera...J. Gandolfi:Sì, questa canzone la dedico anche a quelle persone che si sentono imprigionate in una situazione che non vogliono, in un corpo che non desiderano...R. Russo:Sappiamo che hai anche altri progetti in corso...J. Gandolfi:La settimana prossima sarò a Sanremo al Teatro Ariston dove porterò un brano, intitolato Un girotondo per l'amazzonia, scritto per i bambini. La canzone verrà cantata dal coro dell'infanzia Farinelli. Poi ho una serie di date che potete trovare sul mio sito internet www.jennigandolfi.comA fine maggio, inizio giugno uscirà il mio album fragilità che parlerà di questo argomento nelle sue varie sfaccettature. Dalla fragilità legata all'amore fino al disagio psichico. Questo album manterrà lo stile del country bluegrass (chitarra acustica, banjo e contrabbasso).Per ascoltare questi brani bisogna mettersi nella condizione di ascoltare delle storie, sempre sullo stile del cantautore De Andrè. Ci tengo a specificare che Un girotondo per l'amazzonia l'ho scritta quando è arrivata la notizia dell'Amazzonia che stava bruciando.Nel 2018 ho vinto il primo premio (Global Education Festival) con Canzone per la pace in cui ho diretto il coro dell'infanzia Farinelli. E' stato un evento molto emozionante, in cui potete trovare il video dell'esibizione finale sul

noi ringraziamo ancora una volta Genni Gandolfi, che oltre ad essere una bravissima cantautrice, crea sempre delle profonde ed emozionanti iniziative che ci aiutano a riflettere e ad essere delle persone migliori.

via webradioitaliane.it https://www.webradioitaliane.it/post/jenni-gandolfi-ed-il-suo-nuovo-inedito-che-tocca-con-mani-delicate-la-nostra-fragilità-umana
23 views20:36
Aprire / Come
2022-04-29 19:35:01 MediaDopo “la quarta ballata” e “preludi” Marco Marziali torna alla ribalta con il “Donatore di musica”. La sua terza fatica letteraria. Un libro poco sponsorizzato a causa dell’irruzione della pandemia mondiale di Covid 19, che ormai tutti conosciamo bene e con il quale ormai conviviamo da poco più di due anni.Tutti i suoi libri hanno un denominatore comune che li lega. La musica. Doc di professione ma nel tempo libero Marco Marziali ama la scrittura e la musica, cercando di inserirla anche nel suo lavoro.I suoi scritti sono autobiografici. Infatti, in “Il donatore di musica” narra la storia di un ragazzo che dopo aver donato il midollo, descrive tutto ciò che accade all’interno del reparto di trapiantologia e che l’ospedale non è posto di dolore, ma che questa emozione può essere resa più dolce tramite le note del suo violino.“Il senso dell’opera si basa sulla storia vera dell’ultimo trapianto che ho eseguito all’Ime e che si intreccia con le vicende di tre fratelli” spiega Marco Marziali il quale vuole mettere a fuoco l’importanza del dono e riesce a farlo grazie anche alla musica. Una compagna di vita che aiuta l’autore nei suoi momenti di smarrimento.Marco Marziali è un medico, fautore convinto della interdisciplinarietà tra arte e scienza.Il suo libro, disponibile online in tutte le piattaforme digitali.Per chi si fosse perso l’intervista integrale della puntata “Gocce di memoria” condotto da Anna e Claudio può cliccare sul link in



via webradioitaliane.it https://ift.tt/ExZT3FL
20 views16:35
Aprire / Come
2022-04-29 10:34:18 MediaL'uscita del primo album di Tommaso Paradiso è un mix di sonorità che oscilla tra lo stile anni 60' e 80', quasi ad essere un tributo di questa generazione musicale che ne riadatta le tematiche e la musica in chiave contemporanea. Un esperimento ben riuscito, in quanto già dal primo ascolto ci si trova catapultati nella realtà immaginaria dell'artista, che ci parla con un linguaggio semplice, quotidiano, ma allo stesso tempo il modo in cui usa le parole, ricche di dettagli, rendono speciale ogni attimo.Tommaso Paradiso, infatti, è in grado di tradurre la straordinarietà delle piccole cose grazie ad un sound ed uno stile vocale caldo, intimo, che ci trasferisce quasi in una dimensione extrasensoriale...tra le nuvole insomma. Uno dei singoli di questo album infatti si intitola proprio così.I brani esplorano i moti d'animo dell'essere umano, intriso e immerso nel mondo con una sensibilità fuori dal comune.Questo concetto emerge in Space Cowboy, che secondo me rappresenta al meglio il ritratto autobiografico dell'artista. Da notare come anche nella copertina dell'album ci sia un rimando alla natura "aliena" dell'autore, quasi venisse da un altro pianeta. Egli viene presentato con un completo bianco e occhiali super lucidi e sembra quasi che stia sulle nuvole o su una navicella; complice anche il fatto che il colore predominante scelto sia il bianco.Tommaso Paradiso fa il suo debutto come un astronauta in cerca del suo posto sulla Terra, che viaggia a frequenze cosmiche altissime ed è in cerca di persone, che come lui, si sentono umani, troppo umani.Di seguito vi riporto il testo Space Cowboy , singolo dell'album:La costiera amalfitana, brillo sotto le stelleBandiera liberiana di quel cargo battenteLa neve è bella vista da lontano, oh-oh-ohPiango sempre per gli stessi filmIl vento caldo della seraQuesta brezza che sa di liceoScompare ogni forma di conflittoSotto questa luna, l'unica deaLo vedi, la vita non è un cellulareÈ molto più spettacolareSono solo un vaccaroChe ama guardare il cieloSono solo uno space cowboySpace cowboyTu vuò fa' l'americano, ma nel cuore c'hai VascoFigli della Grecia, figli di questo postoChe mi accarezza dolce, piano piano, oh-oh-ohPiango sempre per gli stessi filmIl vento caldo della seraQuesta brezza che sa di liceoScompare ogni forma di conflittoSotto questa luna, l'unica deaLo vedi, la vita non è un cellulareÈ molto più sensazionaleSono solo un vaccaroChe ama guardare il cieloSono solo uno space cowboySolo uno space cowboyLa descrizione dei paesaggi che l'artista vede o immagina dentro di lui evidenzia le sfumature e la bellezza della vita. Il cantante si emoziona, splende di fronte alle stelle, alla luna, alla brezza. C'è una pace che aleggia per tutto il brano, una ritrovata serenità, che vuole trasmetterci l'importante messaggio che la "vita non è un cellulare, è molto più sensazionale".Questa canzone rappresenta, a mio avviso, tutta la poetica di Tommaso Paradiso, che si può esprimere in questa semplice frase "Sono solo un vaccaro che ama guardare il cielo, sono solo uno space cowboy...".In questa citazione troviamo l'umiltà, la voglia di vivere e di esplorare il mondo di chi, come un bambino, non ha perso il coraggio di lasciarsi attraversare fino in fondo dalle misteriose e incomprensibili situazioni della vita.

via webradioitaliane.it https://ift.tt/UCy8KZB
19 views07:34
Aprire / Come
2022-04-27 10:34:28 MediaIn occasione dell'uscita su Amazon Prime del documentario sulla storia di Laura Pausini in cui l'artista racconta che cosa sarebbe successo alla sua vita se non avesse vinto Sanremo, mi accingo anche io a scrivere qui alcune considerazioni su una cantante che, piaccia o non piaccia, ha segnato e influenzato gran parte della musica italiana.CHI E' LAURA?Per conoscere la vera natura di un artista dobbiamo innanzitutto sviscerare la persona dalle sue origini.Laura nasce in Romagna, un posto da lei definito "pacifico", "unico", "magico" nella sua silenziosa bellezza e immensità di paesaggi. E' il posto più bello dove lei poteva nascere. Dalle sue parole scorgiamo una soddisfazione ed un temperamento felice e solare. Lei è già soddisfatta di essere qui, in questo mondo, in quel luogo dove lei è nata e da dove parte tutta la sua storia, a Solarolo, dove ha vissuto per 12 anni.Dedicava le sue giornate a suonare il flauto traverso nella sua stanza, poi ne registrava la melodia e ci cantava sopra alcune frasi che scriveva.Ha iniziato a cantare nella parrocchia locale come voce bianca.I suoi sogni da bambina erano fare architettura o aprire un negozio di ceramica con il suo compagno di classe. Questi probabilmente sarebbero stati i suoi piani "B" se non avesse intrapreso la carriera di cantante.Grazie al padre che già suonava nei locali, ha avuto l'opportunità di cantare nei piano bar e farsi conoscere.CHI E' LAURA PAUSINI?Il padre la iscrive di nascosto al Festival di Castrocaro, vincendo la selezione. La prima reazione della ragazza non è positiva, perché non voleva fare concorsi. Arriva ultima.Il padre allora la fa partecipare al Festival Sanremo Famosi e vince le selezioni regionali. Per questo motivo riesce ad andare alle finali e vincere. Con questa vittoria la ragazza sarebbe dovuta andare al concorso Sanremo Giovani, ma alla fine non la chiamano.1993 - La solitudineLa chiamata mancata non scoraggia la ragazza, che dopo poco tempo, per uno strano caso del destino, riceve una cassetta dal titolo "Anna", il cui testo parla esattamente del suo primo amore adolescenziale. Laura cambia il nome Anna in Marco e la reinterpreta seguendo la sua storia. La vicenda di quel Marco che lei osservava la mattina alle 7:30 alla stazione per andare a scuola. Invia la demo al Festival di Sanremo, all'epoca condotto da Pippo Baudo, e viene accettata tra le nuove proposte.La prima volta a SanremoQuando arriva a Sanremo la ragazza si sente spaesata. Non sapeva cosa dire, nè cosa aspettarsi da quel mondo luccicante. Laura non si aspettava minimamente di vincere, poiché nessun critico la nominava sul giornalino di Sanremo: non venivano fatti né apprezzamenti nè venivano dati giudizi negativi.L'ultimo giorno del Festival, Laura è tra le prime a cantare; il resto del concorso lo guarda nella Hall del suo albergo insieme a sua mamma, alla sorella ed ai suoi zii (il padre purtroppo non ha assistito per impegni di lavoro). Ad un certo punto arriva un signore che la avverte di dover salire su un pulmino per ritornare a Sanremo e senza nemmeno avere il tempo di realizzare psicologicamente l'evento, la ragazza sente urlare da dietro le quinte: la vincitrice del Festival è Laura Pausini!
">

e non abituata alle telecamere, Laura mostra tutto il suo candore e la purezza del suo animo.Dopo Sanremo nascono le prime opportunitàLa Pausini viene chiamata da alcuni promoter italiani che le fanno delle proposte di tour.Il primo tour viene accettato dalla cantante in quanto il promoter le avevo fatto vedere il plastico del palcoscenico dove si sarebbe esibita: veli e tinte rosa.Ma quando viene chiamata per provare si accorge che sul palco non c'era niente di tutto quello che le era stato detto.La cantante comincia a girare…
27 views07:34
Aprire / Come