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Gli ultimi messaggi 2

2022-06-19 13:34:44 Siamo arrivati a giugno e l’estate, ormai vicina, ci porterà i suoi frutti, non solo ciliegie, angurie e fragole ma spero anche buona musica.I mesi dell’anno e le stagioni a volte sono stati inseriti nei testi delle canzoni diventando parte importante di esse.In “January” Paolo Nutini racconta un’emozione triste, canta come potrebbe essere tranquillamente gennaio dato il fatto che una persona per lui importante non gli è più accanto. Non è detto quindi che sia effettivamente gennaio, ma è come se lo fosse: il freddo e il buio avranno fine solo quando lei tornerà a scaldarlo e ad amarlo. Un inverno lungo e sofferto dove i giorni si susseguono lenti e malinconici.I Subsonica addirittura ne “La Glaciazione” descrivono “l’eclissi di una sazia e spenta civiltà fatta di gelidi tramonti, dove muoiono le stelle e il vuoto esploderà”. Questa è una poesia in musica: uno stato d’animo nascosto da un freddo estremo e da una apparente distacco emotivo di chi canta – Samuel -.Tutto cambia con l’arrivo della primavera fatta di profumi e alberi in fiore, tutto si rinnova e nuove realtà prendono forma. Elvis Presley nel film “Girl Happy” del 1965 cantava “Spring Fever” insieme a Shelley Fabares quando l’amore era nell’aria e la primavera dappertutto – un brano semplice ed allegro che fa riscoprire belle sensazioni. Ricordo che il 22 giugno 2022 uscirà in tutte le sale il film evento “Elvis” di Baz Luhrmann, con Austin Butler e Tom Hanks.Con maggio siamo nel pieno delle primavera e così Lorenzo - Jovanotti - Cherubini in “Serenata rap” scrive “…Per dirti che da quando io ti ho visto è sempre maggio - e a maggio il mondo è bello e invitante di colori - ma ancora sugli alberi ci sono solo fiori…”, rime perfette in una canzone divertente, una vera dichiarazione.Passando all’estate possiamo dire che in questo periodo vengono pubblicati diversi singoli, molti di successo che non è detto restino solo dei tormentoni. Ci sono i grandi classici intramontabili come “Sapore di sale” di Gino Paoli e poi ci sono altri artisti. Due a caso, Francesco Gabbani e Tommaso Paradiso. Entrambi nel 2017 hanno pubblicato due singoli tipicamente estivi: freschi, colorati e con un ritornello chiaro e memorizzabile anche da chi non è un cantautore per mestiere.In “Tra le granite e le granate” Gabbani, conservando la sua ironia, canta di vacanze, viaggi e foto ricordo tra le contraddizioni della vita che si dissolvono in una festa in spiaggia.Tommaso Paradiso invece nella sua hit “Riccione”, con riferimenti chiari a quelli della mia generazione, è il protagonista di un video dove vengono inseriti situazioni e brand che hanno accompagnato le estati più belle di noi adulti in un’età senza tempo.In questa stagione piena di sole, caldo, lunghe passeggiate e aperitivi infiniti la musica, che ascoltiamo e che portiamo inconsapevolmente nella nostra memoria, quando la riascolteremo fra qualche anno ci farà tornare a rivivere momenti felici e spensierati.Infine arriviamo all’autunno dove i mesi settembre, ottobre e novembre ci preparano nuovamente al freddo inverno. A settembre l’aria cambia, il ritmo della vita prende lentamente una strada diversa e si scorgono nuovi orizzonti. La brezza estiva diventa un vento delicato, è tempo quindi di meditare e decidere, un momento di bilanci per alcuni, che avvertono il sopraggiungere della fine di un anno. Mesi nei quali i momenti felici valgono il doppio e un pensiero leggero continua a ricordare l’estate dove tutto era facile, ma ora ci si ritrova un po’ cresciuti e diversi aspettando la neve. Nella canzone “Settembre “Luca Carboni, per come l’ho intesa io, spiega proprio questo.È la stagione del thè con i biscotti e delle coperte sul divano, dove alla fine della giornata si guarda fuori dalla finestra la pioggia cadere incessantemente.“ November Rain” dei Guns N’ Roses narra la storia di un amore travagliato e giunto al termine dove la fredda pioggia di novembre copre tutto quell’ amore finito e scioglie il dolore per la fine di una stagione che non tornerà più.Credo…
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2022-06-18 12:34:37 Anche questa sera ci ritroviamo con il nostro magico appuntamento del giovedì. Questa sera abbiamo qui con noi il giovanissimo cantautore Stefano Senese! Vediamo insieme chi è?Intervista a cura di Riccardo Russo.R. Russo:Stefano, raccontaci come nasce la tua passione per la musica e come sei diventato cantautore.S. Senese:Io sono nato a Napoli, la città per antonomasia della musica. E' il luogo che ispira il canto. Sin da piccoli siamo abituati a cantare. Tre anni fa, però, ho iniziato a fare dei progetti più seri in questo ambito ed ho cominciato a scrivere per la musica. Tre anni fa ho avuto un infarto e questo mi ha spinto a buttarmi in qualcosa di nuovo, la musica per l'appunto. Sono un giovane cantautore di 59 anni!R. Russo:Di cosa parla il brano che ci hai portato oggi?S. Senese:Ventofresco vuole trasmettere un'idea di spensieratezza, un ritornare a vivere con gioia. Riprende lo stile funk degli anni 80' in chiave moderna.R. Russo:Quale altro progetto futuro hai in mente?S. Senese:Il 15 luglio uscirà il brano With me forever, scritto a quattro mani con la collaborazione dell'autrice napoletana Maria Lombardo. La canzone parla d'amore e la si potrebbe dedicare a chiunque si voglia bene. Io, ad esempio, la dedico alla mia compagna, che in questo momento è qui vicino a me.R. Russo:Vogliamo ascoltare il brano Ventofresco?

':- Il videoclip è stato girato a Rione Terra di Pozzuoli. La nipote Kristina Ricciardi, nonché coreografa della scuola di danza Unconditionall Dancehall Lab, ha collaborato nella realizzazione del video girato a marzo e nella creazione della preparazione dei ballerini.Tra gli aneddoti interessanti del cantante:"Sono stato invitato diverse volte dai miei amici a qualche serata per fare cover di Fabio Concato e Pino Daniele, in quanto sostengono che abbia il loro stesso timbro di voce""Ho cantato a sorpresa davanti a 4000 persone, spinto dai miei amici, durante la festa di Santa Candida. Sono salito sul palco, cantando insieme a Manuela Villa!".R. Russo:Cosa fai per lasciarti ispirare nella scrittura?S. Senese:Di solito mi lascio ispirare da un paesaggio o da quello che mi accade nel quotidiano. Ho sempre con me un quadernino degli appunti per scrivere. A volte registro anche quello che immagino musicalmente per una frase.Tra i precedenti lavori di Stefano abbiamo un brano particolare, frutto di un mix dal sound originale, che sperimenta due sonorità diverse: Ad un testo napoletano del 1930 viene accostata una base musicale della canzone di Sting -

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2022-06-15 11:34:07 Giusto per scherzare un po’ 50 sfumature di verde potrebbe essere il titolo di un film documentario dedicato ai Green Day, proprio quest’anno infatti i tre membri del gruppo compiono cinquant’anni.Nati nel 1972 Billie Joe Armstrong, Mike Dirnt e Tré Cool insieme sono una forza della natura e quando si esibiscono amplificano il loro talento. Strumenti utilizzati da sempre dalla band sono: voce e chitarra ( Billie Joe Armstrong), basso ( Mike Dirnt) e batteria ( Tré Cool) che combinati in modo innovativo sanno creare un sound al limite tra il punk ,il rock e con qualche influsso del pop. Insomma un tipo di far musica che nei live raggiunge il livello massimo di performance artistica.Felice nell’aver appreso che finalmente torneranno in Italia per due concerti, sono sicura che il pubblico li accoglierà calorosamente. Da due anni infatti i fan italiani li stanno aspettando - i concerti si sarebbero dovuti tenere nel 2020 poi nel 2021, sino a giungere al 2022, un anno si spera di ripartenza anche per il settore dei live. La dimensione del concerto non si può descrivere ma solo vivere e questo sembrerebbe oggi di nuovo una realtà a tutti gli effetti.Gli appuntamenti con i Green Day sono quindi questi: il 15 giugno 2022 presso l’Ippodromo Snai La Maura - Milano, inserito nel Festival “I – Days” e il 16 giugno 2022 all’ Ippodromo del Visarno Arena durante il “Firenze Rocks”; i Weezer saranno coloro che suoneranno come band di supporto a entrambi i concerti. Le esibizioni in Italia sono due tappe del tour mondiale “ The Hella Mega Tour” organizzato per promuovere le loro canzoni più riuscite dove, oltre ai Green Day, come detto, saliranno sul palco i Weezer . I Fall Out Boy invece, in queste due date italiane, non saranno presenti. È quindi in atto la caccia al biglietto per le persone che ancora non l’hanno acquistato affinché possano ammirare questa band che ha deciso di fermare il tempo.Nonostante l’età ormai non più giovanissima, sono evergreen e questo accade attraverso la musica che suonano. La musica mette di fronte gli artisti ad un insieme di operazioni a volte un po’ complicate, ma i Green Day sono sempre riusciti a creare innovazione e a riscuotere grande successo. Quando penso alla musica dei Green Day mi vengono in mente quasi sempre canzoni con una base senza dubbio punk rock e con influssi alternative rock ma, rivedendo recentemente alcuni video, ho riscoperto “Good Riddance ( Time of your life)” a mio parere tipicamente pop, con un chiaro schema testuale e un accompagnamento della chitarra acustica.Da ricordare che nel 1998 durante gli MTV Video Music Award questo brano si è aggiudicato il premio come miglior video alternativo.Mi trovo quindi a riflettere ancora una volta su quanto il legame tra musica e videoclip sia forte. Dovrebbe prevalere sempre la musica e il video fare da bella cornice ad un’opera già completa. Ma il meccanismo è alquanto complicato: da una parte c’è l’interesse dei più a far fruttare anche con i video l’estro degli artisti, dall’altra sbuca fuori improvvisamente la censura. Se infatti MTV ha sempre fatto passare in ripetizione, ancora e ancora, i loro video originali ha anche però ritenuto opportuno censurare il video di “Jesus of Suburbia”, inserito nell’album “American Idiot” del 2004. Non credo che la censura abbia ragione di esistere, si possono ad ogni modo capire i motivi che portano al suo impiego, motivi che spesso hanno come risultato qualcosa di abbastanza prevedibile: la curiosità sempre maggiore da parte dell’utente, chiunque esso sia.Se i Green Day sono dei musicisti e se è vero che vivono di musica è d’obbligo constatare che nel tempo hanno affrontato temi sociali e politici non scontati come violenza, paura, morte, ingiustizia e guerra. Attenti a ciò che accade nel mondo sanno fare della propria arte anche un momento di forte emozione oltre che di svago. Considerando che il loro periodo di attività si fa partire addirittura nel 1986 nel 2022 hanno superato di un bel po’ i trent’anni di carriera, trentasei per l’esattezza!…
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2022-06-13 10:34:10 MediaIspirato e guidato dalla musica sin dall'infanzia (sua madre e suo nonno insegnavano violino alla Royal Academy of Music di Londra) e influenzato da una matrice multiculturale (sua nonna materna suonava violino ed era di origini cinesi), Jacob Collier inizia ed impara a suonare una vasta gamma di strumenti.La sua naturale propensione verso la conoscenza delle note lo porta a progettare un grande lavoro, il suo primo album: In my room (2016).Si tratta di una raccolta di registrazioni fatte autonomamente in cui Jacob crea, arrangia, produce da solo i suoi brani.In my room viene promosso sui social e riscuote subito un grande successo. La caratteristica principale di questi video è che sono girati a schermo diviso, con Jacob che suona nella sua stanza vari strumenti in sovrapposizione. Questa modalità dà al musicista la possibilità di creare armonie e registrarci sopra altre tracce.L'album desta la curiosità di Quincy Jones, famoso produttore e direttore d'orchestra che aiuterà Jacob a farsi strada nella sua carriera musicale.Tornando ad In my room, vi mostro uno dei suoi videoclip in cui si può notare questa modalità a schermo diviso e con più strumenti registrati:
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2018 comincia un nuovo lavoro, costituito da 3 volumi. Il titolo è Djesse e allude all'iniziale e alla pronuncia del suo nome.Questi tre progetti sono il frutto di un lavoro di sperimentazione del suono a 360 gradi. La musica qui raggiunge frequenze altissime, fino a sfiorare l'Universo.Qui parliamo, infatti, di vera e propria arte della bellezza, in cui voce, testo e melodia si fondono insieme ad un'animazione video di qualità.Le affascinanti particolarità di questo artista le possiamo osservare nelle sue numerose performance live, in cui mette in mostra la sua maestria nel coinvolgere il pubblico grazie ad un uso originale degli strumenti (acustici ed elettronici), a partire dalla sua voce.Qui di seguito vi riporto due esempi di una classica performance live di Jacob:

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osservare che nelle performance di Jacob coesistono varie caratteristiche: talento, coinvolgimento del pubblico ed ironia. Jacob utilizza il suono come fonte di comunicazione universale in tutte le sue forme. La musica diventa un veicolo sia per far commuovere ed emozionare, ma anche un canale per farlo sorridere e divertire; un modo diretto per empatizzare con gli spettatori. Per Jacob conta mettere sempre se stesso nelle sue esibizioni, senza formalismi e maschere, trasferisce agli altri il suo mondo interiore, la sua stanza personale delle meraviglie.2018 PROGETTO DJESSE (VOL 1, VOL 2, VOL 3)Proseguo il mio discorso, facendovi sentire un brano per ciascun volume del progetto Djesse di cui vi ho parlato sopra.DJESSE VOL. 1

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questo brano sentiamo tutta la multiculturalità di cui è impregnata la musica di Jacob. Si possono percepire le atmosfere di paesaggi lontani, selvaggi, grazie anche alla voce di Laura Mvula, che si fonde sapientemente con la voce profonda e vellutata di Jacob. Un brano dell'album che ci connette direttamente con i 5 elementi della natura, così come sono perfettamente rappresentati sulla copertina dell'album.DJESSE VOL 2.

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questo brano possiamo osservare la predominanza dell'utilizzo degli strumenti acustici come la chitarra. Qui possiamo ascoltare la capacità di Jacob di fare virtuosismi con la voce, grazie ad un pieno controllo del registro vocale in falsetto ed un timbro magnetico.DJESSE VOL. 3 8 views07:34
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2022-06-11 15:34:51 Mediache vi presentiamo oggi è un autore e cantautore. Il suo nome è Fabrizio Clementi.Conosciamolo insieme.Intervista a cura di Riccardo Russo:R. Russo:Tu hai un progetto megagalattico come autore. Vuoi parlarcene?F. Clementi:Innanzitutto scopro la musica a 18 anni quando mi regalano la prima tastiera. Qui inizio ad appassionarmi a quella che definisco l'arte suprema. Crescendo, inizio a farmi un piccolo studio a casa e comincio a creare canzoni, arrangiamento e testo. Molti mi dicevano che avevo un bel linguaggio e, ascoltando questi consigli, mi sono convinto ed ho provato.Nasce così il progetto Fabrizio's friends con cui sono riuscito a fare interpretare a otto artisti dodici delle mie canzoni. Io ho curato l'arrangiamento.R. Russo:Come siete riusciti a collaborare in via telematica? Spiegaci.F. Clementi:Gli ho inviato i file audio con la bozza della canzone cantata da me; successivamente gli ho mandato la base musicale. Devo dire che sono rimasto molto sorpreso, perché le canzoni erano diventate qualcosa di nuovo, avevano date delle sfumature originali. E' questo che mi piace di essere autore. Vedere qualcosa che hai scritto tu trasformarsi davanti a te, prendendo anche una piega inaspettata.R. Russo:Come scegli i tuoi cantanti?F. Clementi:sui social cercavo alcuni contest online e ascoltavo le interpretazioni dei cantanti. Io sceglievo quelli che potessero avere il giusto timbro vocale per la mia canzone.Una volta deciso, mando un messaggio all'interprete, spiegandogli il mio progetto.R. Russo:Vogliamo citare chi sono? Così li salutiamo.F. Clementi:Antony Bit, Alessio del Freo, R. A. L. P. H., Ivan Barbitta, Valentina, Krysral, Debora Armeli, Piero Calabrò.R. Russo:Che genere associ ai tuoi brani?F. Clementi:Non mi definisco in nessun genere, ma sicuramente ti posso citare i Queen. Non mi sono mai fissato con uno stile musicale, basta che la canzone mi piace e mi lascio ispirare.Sto già lavorando ad un secondo album. Tra l'altro volevo salutare Alessandro Cioko.Lui è stato disponibilissimo, nonostante i suoi impegni.R. Russo:Di che temi parli nei tuoi testi?F. Clementi:Temi esistenziali, introspettivi. La vita, la morte e l'amore. Traggo spunto dalle vite degli altri.R. Russo:Presentaci la tua canzone...F. Clementi:La canzone si chiama Aquile nel vento. Canta Cioko Alessandro.
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Russo:Questa canzone mi ha suscitato dei sentimenti contrastanti. Ascoltandola sembra di essere sospesi tra cielo e terra.In collegamento telefonico con Cioko Alessandro.
MediaR. Russo:Buonasera Cioko. Raccontaci com'è avvennuta questa collaborazione tra di voi.A. Cioko:E' avvenuto per caso. Io stavo lavorando in smartworking. Mi arriva questo messaggio da parte di Fabrizio per questa collaborazione. Mi fa ascoltare il brano e mi manda la base per interpretare la sua canzone. Io ho accettato subito, perché mi piace come scrive.R. Russo:Raccontaci di cosa ti occupi.A. Cioko:Io sono un performer, ho iniziato 38 anni fa come ballerino, quando avevo nove anni. Ho studiato tanti stili di danza, dopodiché siccome volevo fare musical, ho iniziato anche con la recitazione, musica e canto.R. Russo:Perché Cioko?A. Cioko:E' un nome che mi ha dato la mia crew di Breakdance, perché dicono che assomiglio alla scimmietta dei cereali Cioko Pops, sempre sorridente con il cappellino in testa.R. Russo:Qual'è l'esperienza che annoveri tra le più importanti nella tua carriera?A. Cioko:Aver vinto con un brano inedito il contest musicale chiamato Festival sotto il Conero. Sono passato per un mese in radio. Adesso sto promuovendo il mio nuovo EP di 5 brani. Sono canzoni estive sullo stile del Synth Wave anni 80'.R. Russo:Chiediamo a Fabrizio dove poter trovare i brani del suo album.F.…
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2022-06-09 09:34:30 Non ricordo esattamente cosa stessi facendo l'8 Giugno di tre anni fa ma, nitidamente, ricordo la sensazioneMediache provai nel momento esatto in cui venni raggiunto dalla notizia della scomparsa di Andre Matos, fu un fulmine a ciel sereno, una sensazione pungente, un misto di dolore e sconforto..."Ma come?" Te ne vai così!?! A nemmeno cinquant'anni?"Ebbene sì, tutto fu confermato, un attacco cardiaco si era portato via Andre e, con lui, una parte significativa della mia adolescenza, una parte che mai tornerà ma che, Alzheimer permettendo, conserverò tra i ricordi più cari, gli amici, il campeggio, i pomeriggi e le serate spese ad ascoltare, sbronzi, i suoi dischi con gli Angra e provando, con risultati indecorosi, a raggiungere le Sue "vette" vocali.Matos era uno di quelli che potevi sbattere in faccia sia ai genitori che dicevano, e dicono, "Ma cosa ascolti? Questi urlano e basta!" che ai conoscenti che sentenziavano, e sentenziato, "È solo rumore!"E lo potevi fare perché Andre, dopo aver ricevuto in regalo a dieci anni il suo primo pianoforte, coltivò il suo genio e si regalò (solo) cinque diplomi al conservatorio....Capito l'urlatore (risatina)!Cinque diplomi tra i quali " Direzione orchestrale ", "Pianoforte " e "Canto lirico".A nemmeno 14 anni esordisce col suo primo gruppo, i Viper, e già con questa demo gli addetti ai lavori, ed anche i fan, intuiscono che si sia di fronte alla nascita di una stella.Andre cresce, lascia i Viper e fonda gli Angra, band con la quale illumina il firmamento del metal con release spaziali regalandoci, e regalandosi, il meglio.Con gli Angra esplora tutto il suo potenziale fondendo il metal con la musica classica e con la tradizione brasiliana, ne nasce un mix devastantemente raffinato, esplosivo, melodico, allo stesso tempo colto e "pop"; un mix che raggiunge il suo Zenit con la pubblicazione dell'album "Holy land" che, mio personalissimo parere, per tecnica, capacità compositiva e prestazione vocale, entra di diritto sul podio dei migliori dischi metal degli anni novanta.Andre scrive, arrangia e canta in maniera divina; canta talmente bene che non esistono sostanziali differenze tra l'ascolto dell'album e la prestazione live, e non è da tutti, anzi! E avendolo visto "on stage" posso ben dirlo.Dopo tre album chiude il capitolo Angra e fonda gli "Shaman" che, in seguito, lascerà per portare avanti carriera solista ed innumerevoli collaborazioni.Andre ci ha lasciato tre anni fa ma, in realtà, non se n'è mai andato, probabilmente è "solo" in tour.Solitamente vi lascio con un link ma, questa volta, è troppo difficile scegliere un solo brano che rappresenti in toto l'artista di cui sto scrivendo e, perciò, vi regalo tre perle.La prima è la cover di "Wuthering heights" di Kate Bush, una canzone PER

seconda è "Carry on", degli Angra, brano nel quale con la sua voce raggiunge la

terza, ed ultima, è la versione live di "Fairy tale", marchiata "Shaman", un capolavoro nel quale la sua classe, di musicista e di cantante, esce alla

, dai, bonus... questa la passava pure MtV... e ho detto



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2022-06-07 13:34:10 MediaMaro, diminutivo di Mariana Brito da Cruz Forjaz Secca, è una cantante di origine portoghese. Sono venuta a conoscenza di questa artista grazie alla sua partecipazione all'Eurovision 2022 a Torino.Sin dalle prime note della sua melodia e dalla prima strofa della sua canzone Saudade, sono rimasta colpita dalla musica e dal suo timbro di voce suadente, sensuale e trascinante.Così me ne sono immediatamente innamorata ed ho cominciato a cercare maggiori informazioni su questa misteriosa cantante.Maro studia musica in una delle prestigiose scuole di Boston (Berklee College of Music) e successivamente si trasferisce a Los Angeles per iniziare la sua carriera musicale. Qui risulta fatale l'incontro con Jacob Collier che rimane folgorato dalla sua bravura. Quest'ultimo inizia a collaborare con lei e a produrre dei brani sotto forma di duetti.Maro collabora anche con altri artisti, condividendo sui social il lavoro svolto (youtube, instagram).Collaborazione con Jacob



sono solo alcuni esempi della perfetta commistione delle voci vellutate e profonde di entrambi. Emozioni a fior di pelle qui.A seguire vi lascio alcuni videoclip in cui si possono notare alcuni spunti

video presenta inquadrature particolari, che intendono creare un contesto intimista con lo spettatore-ascoltatore. Qui vediamo un mix di colori, arte, che si fonde con la purezza e spontaneità con la quale la cantante si

questo video vediamo la partecipazione del musicista Salvador Sobral, che qui riveste il ruolo di attore. Qui lui reinterpreta in linguaggio del corpo quello che il testo e la musica gli trasmettono. Teatro e musica si fondono in una sorta di trance

in questo caso sembra di assistere ad uno spettacolo teatrale. Lo sfondo nero esalta le figure, i loro gesti e le loro voci, creando un'atmosfera immediatamente confidenziale, che arriva in maniera diretta al cuore dello spettatore. La semplicità del video, ridotto all'essenziale, mette in primo piano le amozioni dei due artisti. Questo dà la possibilità di empatizzare con chi guarda. Attraverso le loro sensazioni ci lasciamo andare anche noi.Voce che dà quiete, voce seduttiva, voce meditativa, voce accattivante, voce sensuale, voce malinconica, voce che smuove perfino la natura intorno a noi.E voi...cosa aspettate ad ascoltarla?

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2022-06-05 11:34:46 Sui social, quasi a un mese dalla finale dell'Eurovision Song Contest 2022, si continua ancora a parlare, in varie sfaccettature. Una tra queste, riguarda i vincitori, i quali, secondo alcune testate giornalistiche, all'incontro con la stampa, dopo la vittoria, avrebbero dichiarato: "la nostra canzone piaceva anche prima della guerra". Verità o presunzione?MediaNon possiamo nascondere, che la vittoria dell'Ucraina era data quasi per certa. Alcuni sostengono che la canzone vincitrice abbia meritato la vittoria, altri che sia stato solo un "premio dovuto "per ciò che il Paese sta attraversando in questo periodo. Ma se non ci fosse stata una guerra in atto, avrebbe vinto comunque l'Ucraina?Durante le mie ricerche sono venuta a conoscenza di un dettaglio che forse non a tutti è noto. A rappresentare l'Ucraina non sarebbero dovuti essere i Kalush Orchestra, bensì Alina Pash. Ebbene sì, proprio così. Alina Pash il 12 Febbraio ha vinto il "Vibdir 2022" che equivale al Sanremo Ucraino.La cantante Ucraina si è ritirata dalla partecipazione all' Eurovision a causa di un viaggio che fece in Crimea nel 2015, passando, a detta di alcuni, dalla Russia.Un viaggio considerato illegale poiché vietato dalla legge Ucraina; infatti, il regolamento del Vibdir, è più precisamente l'articolo 4.5, vieta all'artista: di svolgere concerti, esibizioni o altro nel paese aggressore ( Russia), nella Repubblica Autonoma di Crimea ecc..Secondo la legislazione Ucraina non si può viaggiare verso la Crimea arrivando dalla terraferma. Alina Pash ha dichiarato che arrivò in aereo quindi non illegalmente ma a tale dichiarazione non ha creduto nessuno e l'artista si è ritrovata insultata dalla rete e non solo, tanto da decidere di ritirarsi. Una decisione sicuramente non facile. La sua dichiarazione su Instagram, a tal riguardo è stata:"Sono cittadina ucraina, seguo le leggi dell’Ucraina, cerco di portare le tradizioni e i valori dell’Ucraina nel mondo. Ciò che questa storia si è rivelata non è affatto ciò che ho inserito nella mia canzone. Sono un artista, non un politico. Non ho un esercito di PR, manager e avvocati per resistere a tutti questi attacchi e pressioni, hackeraggi dei miei account e minacce sui social media. E non li ho nemmeno per resistere alla formulazione completamente inaccettabile che le persone usano senza conoscere la situazione e dimenticando la dignità di tutti i cittadini ucraini.Non voglio questa guerra virtuale e questo odio. La guerra principale ora è quella straniera che è arrivata nel mio paese nel 2014.Non voglio più fare parte di questa storia sporca. Con il cuore pesante, ritiro la mia candidatura a rappresentante l’Ucraina all’Eurovision Song Contest. Sono incredibilmente dispiaciuta.Contatteremo UA:PBC e firmeremo tutti i documenti necessari.In una nota a margine, voglio ringraziare tutti coloro che mi supportano e mi aiutano, che ascoltano la mia canzone e il messaggio importante e non spettegolano su di me. Grazie!La storia continua con voi e sta a noi decidere quale sarà.Uniamoci! Ora è più importante che mai!"Media"Shadow of Forgotten Ancestors " è un brano in lingua Ucraina con alcune parti in inglese. Un testo molto bello, forte, di denuncia del malessere in cui vivono gli ucraini, di valori perduti, di dolore, sangue e pianto che ogni giorno vengono raccontati dalla cronaca. Nel testo c'è un cenno anche a Dante in cui dice, che oggi avrebbe scritto la "Divina tragedia", e sempre nel testo continua: "ma abbiamo bisogno della colomba di Picasso, è La strategia divina".Vi propongo il testo tradotto in italiano:OMBRA DI ANTENATI DIMENTICATITrembitas stanno piangendo per il mio popolo libero Трембіти плачуть за мій вільний народ Quale secolo vive in caso di maltempo Котре століття жиє поміж негод Le tribù di…
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2022-06-04 10:34:21 Questa sera vi presentiamo un gruppo fortissimo, loro suonano alternative rock e si chiamano i Novaband. Abbiamo qui con noi il batterista del gruppo: Sebastiano.Intervista a cura di Riccardo Russo.R. Russo:Spiegaci il termine alternative rock...Sebastiano:Diciamo che le influenze nella nostra musica sono tantissime, non basterebbe un nome per descriverci. Ogni componente del gruppo ha un background musicale differente; tuttavia siamo riusciti ad amalgamare tutti i nostri generi.R. Russo:Quanti componenti siete nella band?Sebastiano:Siamo in sei ed abbiamo età diverse. Inizialmente non pensavo potesse funzionare ed invece ci siamo trovati bene.R. Russo:Spiegaci il nome della band...Sebastiano:Volevamo un nome che descrivesse l'idea che la somma fosse maggiore delle singole parti. Abbiamo iniziato a pensare all'Universo e alle Supernove che metaforicamente stanno a significare le esplosioni di idee che creano qualcosa di nuovo.R. Russo:Come avviene il processo creativo di un brano per voi?Sebastiano:Inizialmente partivamo dal testo, che poi accompagnavamo con qualche riff di chitarra; successivamente abbiamo iniziato a sondare altri modi di creare ed interpretare la musica, partendo e lasciandoci ispirare dal ritmo della batteria.R. Russo:Ascoltiamo il brano che avete portato, come si intitola?Sebastiano:Escape The Well.

la copertina del brano, in cui si può notare uno sfondo nero, che sembra simboleggiare la profondità di un pozzo, un buco nero dalla quale si cerca di uscire. Forte è infatti il contrasto tra bianco e nero, luce e buio.Cantante: Gabriele PernaTastierista: Daniele De CorioniChitarrista: Michele CesariChitarrista: Luca BrodoloniBassista: Fedeirico CarestiaBatterista: Sebastiano Andrea MassacesiR. Russo:Come avete risolto il problema di trovare una sala prove? Sappiamo che è il più grande problema per una band.Sebastiano:Fino a due settimane fa avevamo trovato una sala prove perfetta, solo che il proprietario per problemi di vicinato ha dovuto smontare tutto. Così ho organizzato una sala prove insonorizzata in camera mia. Adesso è diventato un magazzino, ma la dobbiamo riutilizzare. Momentaneamente registriamo a Macerata.R. Russo:Come fa una band ad autopromuoversi? Immagino che il live sia fondamentale per voi...Sebastiano:Vivendo in un paesino piccolo, basta che fai due o tre live e l'evento passa di bocca in bocca facilmente. Sta poi decidere al pubblico se una band è destinata a continuare o meno, in base al coinvolgimento che ha.R. Russo:Che consiglio vuoi dare a chi come te vuole suonare in una band?Sebastiano:Io sono dell'idea che ognuno di noi ha una musica dentro, tutto parte dal ritmo che abbiamo dentro. Noi viviamo di ritmo. Lo stesso battito del cuore ha un ritmo e scandisce la nostra vita; quindi io vi consiglio di seguire sempre quel ritmo che avete dentro, perché non sbaglia



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2022-05-11 11:34:01 Solo adesso scopro questa particolarissima artista, notata per caso a lavoro, mentre ascoltavo un'eccentrica voce con una pronuncia milanese accentuata, ma soprattutto mentre osservavo ipnotizzata il videoclip di una donna che conta.Tra me e me penso di non averla mai ascoltata prima in radio; così chiedo al mio collega di lavoro chi sia.Ed ecco che vengo a conoscenza di Miss Keta.Scopriamo insieme chi è...MediaCapelli biondi, mascherina e occhiali, questo è il volto-non volto della famosa cantante che volutamente non vuole mostrare il suo aspetto, per una serie di svariati motivi in cui vi è il concetto pirandelliano di MASCHERA. Miss Keta si ispira allo scrittore per affermare che l'essere umano non ha un solo volto, ma infiniti e, quindi, non ha importanza mostrarlo al fine di identificarsi come persona e artista.I suoi look sono sempre molto trasgressivi, coerentemente con la sua volontà di promulgatrice di valori come la libertà di espressione in tutte le sue forme.Miss Keta nasce da una lisergica notte di agosto milanese, in cui la noia ed il caldo afoso regnavano sovrani. Quattro ragazzi iniziano a canticchiare una canzone, quella che diventerà Milano sushi e coca, che racconta uno spaccato di vita della movida milanese.Da allora ai quattro ( Rovellini, curatore video - Riva, curatore musicale e produttore -Pigato, grafico e curatore dell'immagine di Miss Keta) viene in mente di creare un collettivo, chiamato Motel Forlanini.Prima di diventare cantante Miss Keta faceva la modella e successivamente amministratrice delegata della Rovagnati.L'artista abbandona tutto ciò perchè affascinata dal mondo della TV.In un'intervista su youtube Miss Keta non a caso utilizza il termine "lisergico" per indicare la notte in cui nacque il primo progetto musicale, che li porterà al successo.Lisergico, infatti vuol dire "allucinogeno, stupefacente".Se andiamo, infatti, ad analizzare il sound ed il ritmo della sua musica possiamo osservare che gli effetti che generano sullo spettatore-ascoltatore sono ipnotici e creano una sorta di trance.Un trip da cui è difficile scollegarsi.Vi mostro alcuni esempi:1 - Qui il beat che si sente è magnetico, misterioso, a tratti inquietante. Il tutto condito con una gestualità accattivante, seducente della cantante che guarda in primissimo piano lo spettatore con un orologio digitale al posto degli occhi. Le luci che fanno da sfondo e l'ottima fotografia e produzione rendono tutto interessante da ascoltare e vedere. Il testo gioca con il sarcasmo e l'ironia di chi intende e lascia intendere a noi il significato profondo che vuole lanciarci Miss Keta.Ascoltare per credere.
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- Possiamo chiamarla il nuovo e contemporaneo splendido splendente di Miss Keta. Una venerazione del magico botox che rende tutti "più belli". Ciò che rende il video ironico sta nel fatto che Miss Keta indossa una maschera, mentre parla di un intervento che modifica il viso. Anche qui il beat è trascinante, in particolari i fischi in sottofondo rendono il brano molto ipnotico.

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- Emblema in assoluto di una tipica serata milanese e un testo originale (con l'aggiunta di messaggi vocali whatsapp) e divertente, che insieme al beat, alle luci e alla cura dei dettagli recitativi del videoclip fanno sì che Miss Keta si renda riconoscibile nel suo essere un'incognita.

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- Questo è il brano manifesto della poetica di Miss Keta. Un testo ed un videoclip che parla e rappresenta la libertà di espressione. La fluidità fatta Keta. Un invito a seguire il loro mondo senza confini di genere, di razza e cultura. Porta Venezia è il luogo-simbolo di questo…
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