Get Mystery Box with random crypto!

RADIO News

Logo del canale telegramma radioaccessori - RADIO News R
Logo del canale telegramma radioaccessori - RADIO News
Indirizzo del canale: @radioaccessori
Categorie: Musica
Lingua: Italiano
Abbonati: 137
Descrizione dal canale

Offerte accessori per Radio e Web Radio e Home Studio. Accessory offers for Radio and Web Radio and Home Studios.

Ratings & Reviews

4.33

3 reviews

Reviews can be left only by registered users. All reviews are moderated by admins.

5 stars

1

4 stars

2

3 stars

0

2 stars

0

1 stars

0


Gli ultimi messaggi 11

2021-10-20 22:34:37 MediaE' la stanza di un gamer o il posto in prima fila di una navicella spaziale?Questa è la prima impressione che sento quando vedo un muro tagliato a metà da due colori differenti: un grigio metallizzato e un arancione, da cui compare Alveyac, come un astronauta. Già dal nome sembra di imbattermi in un personaggio fantasy. Ed il mio intento è proprio quello di lasciarmi guidare in un mondo mai incontrato prima.Intervista a cura di Furio MorucciFurio Morucci:Siamo curiosi di sapere come interagisce la musica con un gioco?Alveyac:La musica interagisce molto nel subconscio. Tante volte la musica diventa una colonna sonora di un gameplay. La musica ti porta nei ricordi.Furio Morucci:Chi è Alveyac e perchè?Alveyac:Alveyac è un nome che ho dovuto inventare perchè è difficile trovare un nome comune per giocare nei gameplay più famosi del mondo.Furio Morucci:Perchè si gioca? Per passatempo, per guadagno o per beneficienza?Alveyac:Lo faccio per passione, ma penso che si possa fare per tutti e tre i motivi.Furio Morucci:I social come interagiscono con i personaggi come te?Alveyac:Ci sono social che sono già formati, come la piattaforma twitch Italia, che ospita trasmissioni di gaming, podcast e webradio. Poi c'è Facebook che, invece, è un programma da streamer che è nato un anno e mezzo fa. Tutte le persone che si affacciano a Facebook gaming sono nuove.Furio Morucci:Parliamo di musica, Webradioitaliane.it sai benissimo che ti segue e ti dico che ci ascoltiamo la tua sigla...
">

':- Il vero nome di Alveyac è Stefano Berardi;- Uno streamer è colui che interagisce con un pubblico che deve crearsi partendo da zero;- Alveyac, con la sua attività di streamer, ha fatto numerose iniziative solidali, tra cui raccolte fondi per combattere il cancro;- La musica, oltre ad avere una funzione emotiva, può avere uno scopo pubblicitario, in quanto ha un pubblico (gamers) che ascolta, apprezza o critica; uno scopo di intrattenimento o di trasmissione di valori insiti nel gioco stesso.- Durante il lockdown il numero dei gamers è aumentato in maniera esponenziale. L'isolamento ha fatto crescere il desiderio nelle persone di crearsi una possibile via di comunicazione digitale.Furio Morucci:Ma tu hai un personaggio online? Come si arriva a crearlo?Alveyac:Sull'aspetto esteriore del personaggio ci scherzo molto; è il gameplay che mi permette di crearlo e cambiarlo a mio piacimento, in base anche al ruolo che riveste nel gioco: l'ubriacone lo farei con il barbone, mentre l'imprenditore in giacca e cravatta.Furio Morucci:A cosa stai giocando in questo momento?Alveyac:A GTA 5 RP.Furio Morucci:Raccontaci un po' di questo gioco.Alveyac:E' un gioco famosissimo, basato su una grossa mappa su cui si eseguivano delle missioni all'interno. In questo momento è stato adattato ad una second life, è stato moddato per poter aggiungere ristoranti, bar etc...e ruolare una seconda vita; quindi se ti fai male devi fingere che ti sia fatto male realmente.Furio Morucci:Portiamo la radio dentro il gioco. Che cos'è per te la radio?Alveyac:Per me la radio è una cosa fantastica. Ho sempre desiderato poter diventare uno speaker radiofonico. La radio ti accompagna ovunque. E' la prima cosa che si comprava in passato per una macchina.Furio Morucci:Faresti lo speaker discografico all'interno del gioco?Alveyac:Certo, potrebbe essere una cosa simpatica.Furio Morucci:Cosa ti dà il gioco…
7 views19:34
Aprire / Come
2021-10-18 10:34:10 MediaEh si, chi di noi ascoltando una bella e melodica canzone non si è immedesimato in un ricordo magari volutamente e faticosamente occultato, con l’illusione di averlo dimenticato , che appartenga al passato e che non ci non ci rappresenti più... ma quando meno ce lo aspettiamo, et voilà, la magia delle note musicali, ci permettono di risfiorarlo e che sia di gioia, di dolore e/o nostalgia, ci permette il lusso di riviverlo, e come un déjà-vu ci ricorda che forse così dimenticato, non lo è mai stato.La musica è questo: è forza e coraggio, è conforto, è carica emotiva e irrazionale, è poesia misto a magia, ma soprattutto è storia, la storia personale di ognuno di noi, in cui possiamo immedesimarci, confrontarci, consolarci e soprattutto

di noi legano ricordi, meravigliose esperienze, avventura, viaggi , amicizie e stagioni, alla musica, quanti amori sbocciati col sottofondo di una bella canzone, in macchina, in discoteca, al mare…; la musica è in grado di accompagnarci ovunque, di emozionarci, di farci viaggiare stando fermi , di volare con i piedi saldi a terra, di non farci mai sentire soli.Accade ogni volta anche a me, ed è accaduto proprio ora, mentre mi accingevo a scrivere questo articolo e alla radio magicamente passa “Estate” dei Negramaro , e mi catapulta a ben 11 anni fa, si nel 2010, e sorridendo tra me e me, con gli occhi e mente scollegati dalla realtà, ripenso a una delle più belle vacanze della mia vita, vissute nel relax e nella spensieratezza più totale, dove in Puglia , tantissime e altre melodie giornalmente riecheggiavano nelle infinite spiagge di Vieste e dove “Estate “ha rappresentato per me l’icona di quell’estate, il vero simbolo tra i simboli, tra le note più magiche in assoluto, dove questo piccolo e ormai remoto ricordo, ancora oggi, è in grado di emozionarmi, di rifarmi rivivere esperienze passate, come se il tempo non fosse mai trascorso, e un brivido passandomi per lo stomaco , mi fa rimenere incredula, convincendomi che le emozioni non muoiono mai e nella loro eternità mi fanno ritrovare serenità, rivivendo semplicemente quei

perchè ascoltando quella canzone, catturavo gelosamente quei attimi, in cu esattamente come canatava Giuliano Sangiorgi, pensavo di illudermi che potessero davvero non finire mai e dove immedesimandomi in questi semplici versi“Non senti che Tremo mentre canto È il segno di un'estate che Vorrei potesse non finir Vorrei potesse non finir Vorrei potesse non finire maiFinire mai Finire mai”Tremando dallo tsunami di sensazioni, sentimenti e emozioni, mi caricavo… beh ora so che davvero cosi e che non eran illusioni, ma soprattutto ora so, che se hai nascosto un ricordo, le canzoni, prima o poi, lo trovano !Media

via webradioitaliane.it https://ift.tt/2Z1tuWg
28 views07:34
Aprire / Come
2021-10-16 12:34:56 MediaDue occhi grandi e sopracciglia che si alzano e si abbassano che mettono in evidenza l'entusiasmo e lo stupore di Andrea Cannas nell'incontrare Webradioitaliane. Una tenda blu fa da sfondo alla sue spalle, che sembra fare quasi da sipario nella nostra intervista.Colpisce immediatamente la sua voce particolare e profonda.Intervista a cura di Furio MorucciFurio Morucci:Andrea...tu sei proprio un cantautore doc, parlaci di te. Hai un brano nuovo che si intitola Liverpool Street. Parlacene un po'.Andrea Cannas:La canzone nasce nel periodo del lockdown; è una canzone dedicata al Coronavirus, alla situazione di una città che ti si svuota attorno, rompe i suoi ritmi e li perde, a vantaggio di un'umanità che si ritrova nella solitudine. Come poi viene raccontato nella canzone, è una morte che arriva. Sostanzialmente è un racconto di quella che è stata la mia sensazione di Londra nel 2020.Furio Morucci:Andrea Cannas cantautore come nasce?Andrea Cannas:Inizia da ragazzino, da quando avevo 14 anni, ho sempre suonato. A casa sentivo sempre i cantautori.Furio Morucci:Fino ad adesso chi ha ascoltato i tuoi brani che critica ti ha fatto?Andrea Cannas:Le critiche sono state più che positive. Le persone non si aspettavano di ascoltare certe atmosfere, come Liverpool Street che oscilla tra la lirica e la canzone musicale, sospesa tra la parola che duetta con la chitarra elettrica.Furio Morucci:Dimmi un cantautore, che ci sarà sicuramente ascoltando i tuoi brani, al quale ti senti molto vicino...Andrea Cannas:Io adoro tutti i cantautori che ci sono stati in passato, da Guccini a De André, Fossati, Bob Dylan, Cowen...tutti hanno formato la mia tela.Furio Morucci:Ci ascoltiamo Liverpool Street?Andrea Cannas:Certo!

CURIOSITA':- Le riprese sono state eseguite dallo Shutterpoint studio di Londra;- la creazione del videoclip è il frutto di una serie di ricerche personali dell'artista, anche in veste di editor, al fine di rendere al meglio le atmosfere da riprodurre in una perfetta simbiosi tra parola, immagine e suono;- La luna simboleggia un luogo consolatorio sospeso, un'alba che ci riporta al pensiero di amici, parenti e persone care che durante il periodo del lockdown non potevamo incontrare;- L'idea di vivere a Londra nasce dal momento in cui l'artista decide di voler imparare la lingua inglese.Furio Morucci:Apriamo un cassetto e tiriamo fuori un sogno...quale?Andrea Cannas:Tiriamo fuori un album! Un album per l'anno prossimo!Furio Morucci:I social come hanno preso un cantautore classico come te?Andrea Cannas:Non mi hanno preso molto, in quanto non riesco ad utilizzare i social per fare presenza.Furio Morucci:A Sanremo ci pensi?Andrea Cannas:Non credo che quelli di Sanremo pensino a me. In realtà non mi vedo tanto nella carriera di musicista, è una cosa che vedo più accanto alla mia vita. Se un giorno mi doveste vedere a Sanremo sarà sicuramente un evento "curioso".Colpisce l'umiltà di questo grande artista, che scrive e fa musica senza aspettarsi un riscontro di fama e di successo, ma crea per il proprio gusto e soddisfazione personale, per nutrire e contemplare la sua anima, come un poeta fa con la luna.Sono proprio queste persone appassionate a trasformare il buio di una pandemia e di una crisi in un'alba senza tempo.Salutiamo Andrea Cannas in attesa del suo nuovo album!



via webradioitaliane.it https://ift.tt/3G2rUoq
3 views09:34
Aprire / Come
2021-10-14 12:34:43 Vanessa

famiglia ha sempre respirato aria di musica, forse prima ancora di saper parlare ha iniziato a cantare dato che Grazia Sinagra, oggi cantante soprano, all’età di soli due anni muoveva i suoi primi passi nel mondo della musica, quella passione che oggi è il suo lavoro. Inizia così l’intervista di Grazia Sinagra, giovane cantante lirica che vanta un curriculum degno di nota. Siciliana di origine, nel 1995, ad Agrigento, quando aveva cinque anni ha iniziato a cantare nei primi cori per poi, nel periodo dell’adolescenza far parte di alcune cover band di genere rock o esibirsi insieme al papà batterista in performance dal sound jazz/bossa nova.Nel frattempo, racconta Grazia, la passione per la musica lirica andava di pari passo: “riuscivo a esprimermi in maniera più completa, poiché mi affascinava il teatro, poter vestire i panni di qualcun’altro, di un’altra epoca, oppure l’idea di poter studiare un personaggio da un punto di vista psicologico“ spiega la Sinagra che dopo aver conseguito il diploma accademico in canto lirico con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio di Musica “Vincenzo Bellini” di Palermo, sotto la guida del soprano Patrizia Alba Pace. Attualmente è allieva del corso di alto perfezionamento del Teatro Comunale di Bologna.Nel 2018 calca il tanto ambito palco del teatro alla Scala di Milano arrivando tra i finalisti al concorso per i solisti. Vincitrice di diversi concorsi a livello internazionale, inizia da giovanissima la sua attività concertistica sia in Italia che all’estero, esibendosi presso alcuni dei luoghi sacri più suggestivi al mondo quali la Basilica di San Pietro alla Città del Vaticano, la basilica di San Marco a Venezia o il Santuario di Santiago de Compostela in Spagna, giusto per citarne qualcuno. I prossimi impegni, vedranno Grazia Sinagra al prossimo Festival Internazionale Scontrino, oltre che recuperare tutti gli impegni teatrali che purtroppo a causa del covid ha dovuto rimandare.

via webradioitaliane.it https://ift.tt/3FHDZPA
21 views09:34
Aprire / Come
2021-10-10 21:34:45 Ci risiamo, la storia è spesso una serie di flussi e riflussi che puoi intercettare e delineare solo dopo il trascorrere di un consistente periodo tale da mettere in evidenza una serie di fatti meno recenti che puoi sovrapporre a fatti attuali rilevandone appunto la ciclicità o quantomeno, il riproporsi della medesima situazione.Ma quanto della storia musicale del secolo scorso è oggi sovrapponibile alla odierna?I mass media oggi ci hanno abituato a vedere artisti come i Måneskin, glitterati, truccati e persino vagamente osceni (per buona pace di chi ha gridato allo scandalo vedendo Victoria De Angelis, bassista del gruppo, a seno nudo e con sole due X di nastro adesivo sui capezzoli o per la foto di Ethan Torchio, il batterista, nudo con una mano sulle parti intime) senza che la cosa ci abbia sconvolto più di tanto, dividendo però pubblico, critici e opinionisti in due fazioni: da un lato chi esulta al ritorno del Rock e dall’altro chi pensa che il comune senso del pudore sia stato offeso.Anche la numerosa sfilza di trapper quali Dani Faiv, Lazza, L’Elfo, Nitro, Marracash, Ketama 126, The Supreme, Salmo ecc.MediaMediaagghindati di “succinti abiti” e pieni di tatuaggi e piercing troneggiano sulle testate giornalistiche di settore, spopolando tra i più giovani grazie a videoclip che mostrano degrado, frustrazione e ribellione, anche questi edulcorati dalla macchina trita-arte che sono diventati i media grazie all'enorme offerta che oggi propongono.Dall’altro lato la risposta Pop a questi ultimi è attuata da Mahmood, Madame, Blanco, Achille Lauro, Capo Plaza, Ghali, Calcutta e persino Ultimo insieme a tanti altri (ma alcuni di questi si definiscono rapper) che propongono gli stessi temi, strizzando l’occhio anche alla sfera LGBT e proponendo una sessualità “fluida” che già era anch’essa appannaggio delle rock star del passato.MediaChi scrive di musica e ha superato la soglia degli anta (come il sottoscritto) però si dice spesso restio ad accettare le nuove espressioni degli artisti odierni in favore dei miti del passato sovente ancora attivi sulla scena, dimenticando che questi ultimi sono stati discriminati all’atto del loro primo successo proprio perché proponevano una realtà sociale giovanile distante da quella che era allora lo standard degli adulti. Basti pensare a Vasco Rossi che quasi 40 anni fa si esibiva sul palco di Sanremo (nel 1982) con “Vado al massimo” e l’anno successivo con “Bollicine”, diventando bersaglio di perbenisti e benpensanti che lo videro subito come una minaccia alla cultura italiana, promotore di uso di droghe e di una vita dissipata oltre che di una certa licenza nell'uso della grammatica; oppure alle scorribande di Gianna Nannini che con la sua “America” nel 1979 suscitò scalpore parlando non troppo velatamente di masturbazione e proseguendo tra palchi e riviste con topless e nudi integrali negli anni a venire. La scia continua con una sfilza di brani che vi consiglio di approfondire googlando “canzoni italiane censurate”, scoprirete canzoni passate alla storia come brani epici e ormai considerati “classici”.Tutto questo ci riporta a una deduzione e di conseguenza, a una domanda. Dato che Vasco e la Nannini sono oggi considerati (a ragione)…
17 views18:34
Aprire / Come
2021-10-09 12:34:26 MediaSi apre lo schermo e subito compaiono due ciuffi sbarazzini, ribelli, una chitarra e numerosi quadri che destano la mia curiosità sullo sfondo. Così si presentano i due protagonisti di questa nuova intervista a Webradioitaliane. Sto parlando degli artisti Simone e Giulio e ci mostrano per prima cosa i loro premi, vinti a Sanremo Rock.Già sento un'elettricità particolare...Intervista a cura di Furio MorucciFurio Morucci:Simone e Giulio, cosa mi raccontate di questa esperienza a Sanremo rock?Simone:.E' stata un'esperienza costruita passo dopo passo insieme alla nostra etichetta musicale Dear John Music. La vittoria è stata inaspettata, perchè c'erano più di 15.000 band rock in tutta Italia a partecipare.Furio Morucci:Nolo...per chi non è di Milano...spiegateci il significato del nome.Giulio:Noi siamo della zona di Nolo, un termine che significa, a nord di Loreto, a nord della città di Milano. Siamo cresciuti musicalmente lì. Abbiamo iniziato a suonare che avevano solo 14-15 anni nel doposcuola, in una vecchia cantina. Ci piace dove siamo cresciuti ed ecco che nasce la band Nolo.Furio Morucci:Il primissimo brano che avete suonato?Simone:Knockin' on heaven's door dei Gun's and Roses. Ci esercitavamo a suonare l'assolo di Slash. A quei tempi andava molto questo brano.Furio Morucci:Quando avete pensato, Adesso siamo una band?Simone:Il nostro è stato un percorso in salita: tutto è partito come un hobby del doposcuola. Successivamente abbiamo iniziato a fare serate nel 2008, ma solo da quattro, cinque anni possiamo dire di aver iniziato la nostra passione e il nostro lavoro, quando abbiamo incontrato la nostra etichetta Dear John Music, che ci ha permesso di strutturare il nostro percorso in un progetto musicale effettivo.Furio Morucci:Finale di stagione...che mi dite?Simone:Finale di stagione è stata scritta nel periodo del lockdown, perchè si parlava sui social e si guardavano molte serie tv. La canzone parla di come i rapporti umani in questi contesti siano rappresentati in maniera falsa e artefatta. Nella vita di tutti i giorni i grandi capovolgimenti della vita, i grandi finali di stagione, accadono nelle piccole cose

': Il video è stato girato da Roberta Lilli e prodotto presso il Monostudio di Milano da Matteo Sandri.Il video mostra la sua originalità nelle inquadrature intimistiche e vivide.Accattivante la scena introspettiva davanti allo specchio.Simone e Giulio li potete trovare su Instagram e su Facebook.Furio Morucci:Apriamo un cassetto...un sogno...quale?Giulio:Un tour per tutta Italia, per conoscere nuove persone e trasmettere emozioni.Simone:Mi piacerebbe sapere che con la mia musica possa aver stravolto la vita di una persona, almeno di una.Furio Morucci:Pensiamo a Sanremo?Simone:Chi vivrà, vedrà!Furio Morucci:Vi chiedono di aprire un concerto italiano o internazionale...a chi?Giulio:Internazionale...Coldplay.Simone:Italiano...Cesare Cremonini.Furio Morucci:Cosa bolle in pentola?Simone:Per il momento solo demo.Furio Morucci:La musica è...Simone:Vita..Giulio:Passione...Furio Morucci:Sono completamente d'accordo con voi.Ed io non vedo l'ora di sentire il loro prossimo progetto musicale, nel frattempo li vorrei seguire a Milano, per prendermi un caffè con loro, ma adesso mi basta averli nel mio salotto di casa grazie a Spotify e Youtube! E voi? Venite con me? Siete pronti a stravolgere la vostra vita? Non ci resta che riascoltare...Finale di stagione!



via webradioitaliane.it https://ift.tt/3antBOs
18 views09:34
Aprire / Come
2021-10-07 11:34:23 MediaAllo Spirit de Milan, Mannarino ha presentato il suo ultimo lavoro: V come viaggio.Non avrei potuto immaginare un posto diverso. Lo Spirit de Milan è una ex fabbrica, che ha trovato nuova vita nella riconversione in un luogo di incontro per appassionati di musica, cultura e tradizionimilanesi; muri grezzi, ampi spazi, soffitti altissimi, gentili ragazze che servono ai tavoli. Un ambiente caldo, nonostante gli spazi enormi e le finestre tipiche delle vecchie fabbriche.Ai lati del palco due cartelloni di presentazione della copertina del nuovo album rallegrano lo sfondo, trasmettono: colore, calore. Sfondo giallo (giallo come il suo maggiolino) e donna con un copricapo, un passamontagna multicolor della bandiera indigena (fatto in casa da una vicina della madre) "donna guerriera che lotta per il futuro”. La foto è ambigua, in realtà non si capisce se vuole togliere il passamontagna oppure metterlo. "Dipende da chi guarda!" dice Mannarino sorridendo "Se tu vuoi vedere l'identità di questa donna, Lei te la mostra ed è meravigliosa, se tu non la vuoi vedere e la neghi, nel momento che Lei si cala il passamontagna, fa la guerra e ti fa il culo" .MediaL’ultimo lavoro, l’ultima fatica del cantautore romano è un viaggio fisico e introspettivo!Le recensioni che avevo letto in merito ai suoi nuovi brani affermavano che fosse un album impegnativo, da non ascoltare, in modo distratto o superficiale; beh... ho fatto esattamente il contrario! Appena uscita dallo Spirit de Milan, ho ascoltato il suo album in macchina, per le vie di una Milano bagnata dalla pioggia, dal buio della notte, dalle strade poco trafficate, illuminate dai bagliori notturni. Nel piccolo abitacolo risuonavano le note, i suoni, le voci di un primo brano: AFRICA.“Lasciami entrare nell’Africaqui fuori c’è troppa logicalasciamo fare alla musica”Ho lasciato fare alla musica! Ha travolto, ha spazzato via, ha rovesciato il grigio dei grattacieli, il buio della notte di inizio autunno. Immagini, colori, suoni, odori di terra bagnata, di viaggi lontani, sensazione di letizia, pace, stupore malinconico. Queste le prime sensazioni, anche se le ultime note, poi, nel silenzio scandito dalla pioggia, dal suono sincrono dei tergicristalli, lasciano aperte le porte alla riflessione. Pensieri sparsi, fitte di commozione. Torno con la mente al passato: VIVERE LA VITA il brano che mi ha fatto innamorare di questo cantautore che, ancora oggi, ascolto come se fosse la prima volta, sagge parole messe in bocca ad un bambino! Ancora una volta mi ritrovo a pensare che Mannarino sia uno dei grandi cantautori italiani degli ultimi tempi.
">

senti quello che sentiE ami quello che amiCadono gli orizzontiCrollano i meridianiE tamburi tamburi tamburi tamburiTamburi senza domaniDomani ci penseremoAdesso siamo lontani” (Fiume Nero)Penso agli appunti presi alcune ore prima, seduta ad un tavolo, a sorseggiare birra, in un ambiente rustico, che improvvisamente si era colorato delle luci della foresta, dei viaggi in Congo, Africa, Amazzonia; penso ai miei vicini di tavolo, perfetti sconosciuti, con cui ho condiviso un sorriso alle battute, buttate qua e là dal cantautore, per ravvivare l’intervista, per svelare alcune chicche inerenti ai brani; penso che tre anni per incidere un nuovo disco, siano serviti, a Mannarino, per decretarne un nuovo successo.

">

mentre la città crollavaCome un manovale a giornata finitaLei si chieseQuanto cemento ci vuoleA tenere incollata una vita” (LEI)All’interno di V, Mannarino ha utilizzato alcune ritmiche e cori indigeni; nella prima parte del disco predominano arrangiamenti africani, mentre nell'ultima parte prevalgono ritmi e suoni sudamericani.…
10 views08:34
Aprire / Come
2021-10-04 13:34:25 MediaDue personalità solari, dal sorriso radioso. Sono la cantante Caterina Querci e la co-produttrice Chiara Lucchesi che si presentano a Webradioitaliane con una forza travolgente ed un'energia affascinante.E noi ci lasciamo trascinare volentieri da queste good vibes che ci trasmettono.Intervista a cura di Furio MorucciFurio Morucci:Allora...diteci come mai siete insieme a raccontarci che cosa?Caterina Querci:Noi stiamo insieme perché stiamo costruendo questo progetto dove io sono la cantante, ma lavoriamo come autrici nella creazione di canzoni e singoli inediti e da poco è uscito il nostro ultimo singolo, labbra tiepide, che potete trovare sui vari digital store.Chiara Lucchesi:Ci siamo conosciute in ambito musicale. Facevamo entrambe parte di due gruppi. Dopo è nata una bella amicizia e abbiamo deciso di collaborare insieme dopo qualche anno.Siamo riuscite a trovare un obiettivo comune e di creare una musica che fosse completamente nostra. Abbiamo iniziato a scrivere testi e musica insieme.Furio Morucci:Come mai labbra tiepide?Caterina Querci:Sono tiepide, perché la protagonista della canzone è una persona indecisa, né troppo calda, né troppo fredda. Tiepida, perché riflette il suo stato d'animo di indecisione, di passione, ma anche di malinconia.Furio Morucci:Come è nata questa storia?Caterina Querci:Le tematiche della nostra musica nascono un po' per caso. Dipende anche dalla canzone: talvolta si inizia dalla musica, che ci aiuta fare una sorta di brainstorming delle parole, così com'è accaduto con il nostro primo singolo, Gioco amaro, mentre per Labbra tiepide avevamo già deciso che il tema doveva essere sentimentale, ma in ogni caso non abbiamo uno schema fisso. Probabilmente quando mi è venuto in mente il testo Labbra tiepide ero particolarmente malinconica, ma non necessariamente riguarda la mia vita sentimentale.Furio Morucci:Chiara...lanciaci il video Labbra tiepide.
">

Querci:Il video si può definire un video/visual; infatti se noti è un loop. E' proprio quello che volevamo: una cosa semplice, ma efficace.Furio Morucci:I social come hanno preso questo brano?Caterina Querci:I social stanno avendo un buon riscontro. Avere un feedback da parte del pubblico è molto importante e utile. Si scrive anche per il pubblico.Furio Morucci:Ci pensate a Sanremo?Chiara Lucchesi:Sì...prima che io diventi troppo vecchia. Ci dobbiamo pensare. Adesso Caterina è partita, è andata in America.Furio Morucci:Adesso a che costa state lavorando?Caterina Querci:Stiamo già lavorando ad un altro progetto e tra poco uscirà un nuovo singolo.Furio Morucci:Che cosa vi aspettate dalla musica?Chiara Lucchesi:La musica è una passione che è difficile da spiegare. Magari poter trasmettere agli altri l'emozione che tu stai vivendo in un determinato periodo.Caterina Querci:Il bello della musica è quello di poter trasmettere emozioni, ma ci auguriamo che possa diventare anche un lavoro.CURIOSITA':- Caterina Querci è attualmente in America per studio;- Chiara ama suonare il pianoforte, oltre che scrivere testi:- Il videoclip racconta in particolare la storia di una ragazza indecisa, ad un punto della sua vita in cui deve scegliere chi vuole essere e lo fa scrivendo una lettera (che sarebbe il testo della canzone) ad un'ipotetica persona (amico/a, persona amata, a se stessa o al proprio alter-ego) come in una sorta di flusso di coscienza e monologo interiore.Che dire...ci colpisce la freschezza di queste due ragazze così appassionate, soprattutto la loro solidarietà nel supportarsi a vicenda. Il loro è un vero sodalizio artistico ed ascoltarle parlare mi fa capire quanta sinergia c'è tra loro. Un elemento importantissimo che le aiuterà sempre nel processo…
14 views10:34
Aprire / Come
2021-10-02 12:34:42 Il cammino verso la fama parte da lontanoÈ il caso della giovane cantautrice Jamila. Nata a Scandicci, in provincia di Firenze nel 2001, inizia a 6 anni a suonare la batteria. Passando dall’esperienza del pianoforte, approda poi alla chitarra, trovando, in quest’ultima, lo strumento ideale per esprimersi a parole e in musica.MediaEsordisce a 18 anni con il singolo “La dottrina delle piccole cose” con Ferramenta Dischi. Jamila allude, con questo titolo, a quei piccoli gesti che, terminata una storia d’amore, è necessario rivivere da single, dopo averli condivisi per un arco di tempo. Stando alle sue rivelazioni, nasce come dedica, alla compagna di quell’epoca, avendo assunto il titolo della sua tesina di maturità e come dono, della metà dei diritti d’autrice in occasione dell’anniversario. Il brano, uscito a giugno 2020 e prodotto da Zibba, già noto in campo musicale quale autore associabile a nomi del calibro di Patty Pravo, Fiorella Mannoia, Marco Marini, Elodie ed altri ancora, non è stato il suo primo, in realtà. Lo ha preceduto Ego, un album autoprodotto e pubblicato su Spotify, registrando voce e chitarra con l’ausilio del cellulare. Un album ancora acerbo, consistente di 10 brani carichi di emozioni e sensazioni ispirati dal contesto di vita di Jamila.Emozionante e significativo per il suo percorso di crescita in campo musicale, è stato l’aver potuto aprire i concerti di Brunori SAS e di Dente a fine estate del 2020.L’ultima esibizione di Jamila ha avuto luogo a Vignola, in provincia di Modena.MediaQui di seguito, il contenuto dell’intervista, che mi ha rilasciato personalmente in quell’occasione. Conosciamola meglio, con quel simpatico modo gergale di esprimersi, quella cadenza tipica dei toscani, la freschezza e la spontaneità della sua giovane età, le sue speranze e le sue aspirazioni.1. Jamila, un nome inconsueto nel panorama canoro italiano. È il tuo vero nome o un nome d’arte?Sia l’uno che l’altro. Entrambi. Un nome difficile da portare fin da quando ero piccola, perché è un nome diverso da tutti gli altri. Ad esempio, nei problemi di matematica non c’era - Jamila ha 3 mele - c’era Marco, Lucia, Sara, più raramente Carolina, ma Jamila non c’era mai! All’inizio volevo liberarmene, poi, però, me ne sono riappropriata, perché lo ha scelto mia mamma e, paradossalmente, Jamila è il nome di un’eroina algerina di una rivoluzione, però è mio padre che è algerino. Lui mi avrebbe chiamato Sara. È stata mia madre che gli ha detto: “Scusa, sei algerino, scegliamo un nome algerino e, quindi, Jamila. Spesso capita che le persone debbano usare degli pseudonimi, magari per spiccare all’occhio, Jamila è Jamila ed è anche sonoro, come nome, con questa Ja aperta all’inizio. Così me ne sono appropriata ed è Jamila, sia nell’arte, che nella vita.2. La Toscana quanto ha influito sui tuoi testi e la tua musica?Per niente! No, non è vero. Ho mentito. La Toscana, in quanto ambiente, non è stimolante, per dire, perché è molto chiusa ed elitaria, Firenze, Siena, ma soprattutto Firenze, il capoluogo no? È un posto molto elitario. In generale i toscani sono elitari anche fra le loro conoscenze. Possono essere divertenti, ma il toscano medio non è per niente inclusivo. Quindi, la Toscana come ambiente niente, la Toscana come paesaggio sì! Tutto il primo album l’ho scritto stando tipo un mese in casa della mia migliore amica nel Chianti, che sta proprio nel nulla. Mi alzavo la mattina presto e avevo la luce che sembrava quasi tangibile alle 7:00 del mattino, la brina, gli asinelli e il Chianti, che mi si apriva davanti. In quel modo ha influito!3. Cosa intendi, quando parli di rivoluzione delle piccole cose?Posso scegliere di non…
16 views09:34
Aprire / Come
2021-09-30 20:34:14 MediaWEB RADIO ITALIANE SCEGLIE STATCAST PER I DATI DI ASCOLTO, FORNIRA’ STATISTICHE IN TEMPO REALE A OLTRE 450 RADIO ONLINE.,WebRadioItaliane.it il primo aggregatore che raggruppa solo emittenti online italiane, ha scelto Statcast come piattaforma per le statistiche di ascolto in tempo reale.Questa app è stata sviluppata dalla software house romana Meway, che può vantare una lunga esperienza in ambito radiofonico e nel settore dello streaming.Le oltre 450 emittenti collegate a Web Radio Italiane potranno così usufruire gratuitamente per un periodo iniziale e per le emittenti fino a 100 utenti contemporanei di un gran numero di dati e analisi minuto per minuto, utili per verificare il numero e la provenienza degli ascoltatori, per pianificare meglio la propria programmazione e anche per fornire indicazioni precise alle agenzie e agli inserzionisti pubblicitari.“Abbiamo scelto Statcast per il tipo di offerta tecnologica, per l’affidabilità nell’elaborazione dei dati e per la trasparenza nella gestione della privacy, più di qualsiasi altra piattaforma disponibile ad oggi sul mercato”, ha dichiarato Max Fuoky, fondatore e amministratore di Web Radio Italiane.“Statcast consentirà alle emittenti a noi collegate di ottenere una serie di servizi innovativi particolarmente utili per lo sviluppo del loro canale e del business pubblicitario”.Numerose sono le informazioni che Statcast è in grado di fornire in tempo reale agli editori di web radio, tra cui: numero degli utenti unici e delle sessioni; provenienza geografica degli utenti; picchi di ascolto e di sessioni; tipologia del device digitale utilizzato dall’utente (pc fisso o mobile), browser e sistema operativo; media di ascolti nel quarto d’ora, giornaliera, settimanale e mensile; tasso medio di permanenza; classifica degli aggregatori e delle directory da cui viene ascoltata la radio; analisi del gradimento per singolo programma o fascia oraria; classifica dei brani musicali più e meno graditi dagli utenti per fascia oraria, con picco di ascolti o di abbandoni; storico della trasmissione di singoli brani musicali.La piattaforma è anche in grado di distinguere gli accessi e le sessioni dei veri utenti da quelle dei bot, gli speciali programmi automatici che monitorano quanto accade nel web.La funzionalità che però caratterizza la piattaforma riguarda la generazione dei dati aggregati per editori che producono più canali online: uno strumento unico al servizio anche di agenzie pubblicitarie.“Siamo lieti di poter fornire i servizi di Statcast alle centinaia di emittenti collegate a Web Radio Italiane”, ha dichiarato Francesco Triolo, amministratore unico di Meway.Gli editori delle varie radio online potranno avere così un quadro preciso e dettagliato delle performance della propria emittente, in modo da poter adattare ed eventualmente correggere il palinsesto, ma soprattutto fornire dati che mirano a diventare di riferimento per il mondo dello streaming a supporto della pianificazione pubblicitaria.Statcast è in continua evoluzione e cresce con l’aiuto dei feedback dei suoi utenti più attenti. L’ultima funzionalità che abbiamo introdotto, particolarmente apprezzata, è il sistema di monitoraggio del silenzio per segnalare eventuali disservizi della messa in onda del proprio canale.Se sei una WEB RADIO inserita nel portale ,www.webradioitaliane.it e vuoi usufruire di questo servizio offerto da STATCAST.LIVE ,clicca QUI e registrati.Per informazioni contattare contact@statcast.live o Tel. Ufficio 0645473890

via webradioitaliane.it https://ift.tt/3F86plC
20 views17:34
Aprire / Come