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Descrizione dal canale

Una canzone, un disco, un aneddoto: un pensiero rigorosamente a sfondo musicale. Pubblicato da @ilsecondodasinistra

Ratings & Reviews

2.33

3 reviews

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Gli ultimi messaggi 9

2022-01-24 11:55:01 Il primo EP è sul tema del naufragio di tre pescherecci nel porto di Kingston upon Hull nel gennaio e febbraio del 1968. In tutto morirono 58 pescatori e questo portò all'attenzione del pubblico le condizioni dei pescatori inglesi. L'opinione pubblica fu mobilitata grazie a un gruppo consistente di familiari dei pescatori capitanato da Lillian Bilocca, moglie di uno dei pescatori della baia.

Il secondo EP è dedicato invece alla prima guerra mondiale. Nella fattispecie alla Grande Guerra vista con gli occhi di Vera Brittain, infermiera femminista e pacifista che raccontò la propria esperienza nel libro "Generazione perduta". Al fidanzato di Vera, Roland Leighton, era dedicata anche l'intensa "A Life (1895 - 1915)" nel disco solista di Mark Hollis di cui parlammo qualche tempo fa.

Il terzo EP del box "Lines" è infine una collezione di dieci poesie di Emily Brontë musicate dalle Unthanks, scritte per commissione della Brontë Society per i 200 anni dalla nascita della autrice.
24 views08:55
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2022-01-24 11:54:01
All'interno della discografia standard l'album più famoso è probabilmente "Mount the air", pubblicato nel 2015. È un album nel quale la musica tradizionale del Notrhumberland si fonde alla perfezione con le influenze jazz, folk e le contaminazioni dell'avanguardia inglese. Mount the air è un disco leggero eppure denso, ottimo punto di partenza per esplorare il mondo delle Unthanks.

Più complesso e stratificato ma altrettanto bello è il più recente "Lines", un cofanetto composto da tre EP tematici, composti da musiche realizzate per spettacoli teatrali o su commissione. Il filo conduttore fra i tre album è la figura femminile di fronte alle avversità.
25 views08:54
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2022-01-24 11:53:01
Rachel e Becky Unthank sono due sorelle nate e cresciute nel Notrhumberland, la parte più settentrionale dell'Inghilterra al confine con la Scozia.

Dal 2005 pubblicano dischi a nome "The Unthanks" in sodalizio con il musicista e produttore Adrian McNally. Sono una band particolare per le curatissime armonie vocali, le coraggiose scelte di repertorio e l'approccio molto curioso alla propria discografia. Da un lato c'è quella ufficiale, composta da 6 album molto belli e apprezzatissimi dalla critica e dall'altra una discografia parallela in 5 volumi composta da "Diversions", collaborazioni o progetti collaterali che vengono poi pubblicati come album.
29 viewsedited  08:53
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2022-01-22 15:03:01 Siamo arrivati quindi all'ultimo passaggio di questo Bersaglio da settimana enigmistica Se i sintetizzatori a forma di chitarra vi interessano ma non volete comprensibilmente spendere un patrimonio per una (bruttissima, diciamolo) Synthaxe vi segnalo che ormai potete fare qualcosa di molto figo anche con elementi molto più economici, avendo un po' di inventiva e di senso pratico. Se volete cimentarvi potete provarci seguendo il bel tutorial dell'amico Adolfo per costruirvi in casa uno Zillitron!
38 views12:03
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2022-01-22 14:11:01 La SynthAxe è un sintetizzatore a forma di chitarra che ebbe un qualche successo negli anni ottanta. Di fatto è un controller che permise ai chitarristi di produrre qualsiasi suono senza usare una tastiera e venne poi soppiantata dai controller Midi per chitarra, quelli per intendersi che usò Adrian Belew in "The guitar as an orchestra" o Robert Fripp in pezzi come "The World's my oyster soup kitchen floor wax museum". La SynthAxe di Future Man è una versione evoluta e ulteriormente modificata, con una serie di innesti che permettono di suonare una varietà di percussioni. Potete vederlo in azione in questo video oppure, a metà circa della kilometrica versione di #41 di cui sopra, c'è un suo duetto di percussioni acustiche-vs-sintetiche con Carter Beauford
39 views11:11
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2022-01-22 13:01:01
Tra i membri dei Flecktones spicca poi un personaggio particolare che suona uno strumento mai visto. Chi è?

Si tratta di Future Man e quello che ha in mano è la SynthAxeDrumitar.
Chi? Cosa?

Allora, partiamo da lui. Future Man è un compositore, percussionista e inventore americano che suona spesso vestito da pirata e imbraccia per l'appunto una SynthAxe modificata per diventare una Drumitar.
41 views10:01
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2022-01-22 11:57:01 Del concerto di Lucca alcuni pezzi sono poi particolarmente riusciti: The Dreaming Tree per esempio è in una versione stupenda, con un lungo intermezzo di flauto che sembra sospendere la realtà e lo stesso avviene in #41, soprattutto nel lungo intermezzo strumentale.

Come spesso accade, dopo aver finito di ascoltare il disco sono andato a cercarmi un po' di versioni diverse degli stessi pezzi, per apprezzare le differenze, e mi sono imbattuto in una strepitosa versione di #41 di 32 minuti che è la più lunga di sempre, stando alla Wikipedia.

Ho così scoperto che quel riff di sax e banjo che entra verso metà dell'esecuzione di #41 a Lucca non è qualcosa che era venuto in mente alla DMB bensì la citazione di un pezzo dei Flecktones, Sojourn of Arjuna. Perché viene citato? Perché Jeff Coffin dei Flecktones è il sassofonista che ha sostituito LeRoi Moore nella Dave Matthews Band e infatti è lui che suona nella versione di Lucca. Nella #41 di trentadue minuti, registrata nel 2002 a Ottawa, suonano invece sia LeRoi Moore che Jeff Coffin. Sul palco infatti oltre alla Dave Matthews band suonano tutti i Flecktones, al gran completo.
43 views08:57
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2022-01-22 11:21:01 Come le grandi live band (Grateful Dead, Allman Brothers, Gov't Mule, King Crimson, Pearl Jam ecc...) la DMB ha una discografia live sterminata, ben più lunga di quella in studio. Ci sono box dal vivo di ogni epoca della band, per lo più riportando concerti integrali. I fan comprano e ricomprano i concerti perché sanno che si troveranno sempre davanti a qualcosa di spettacolare e potranno trovare qualche sfumatura nuova anche nei brani più noti.
Secondo i fan più hardcore della band il periodo "d'oro" è quello di fine anni novanta / primi duemila, con LeRoi Moore al sassofono e un Dave Matthews ancora in pieno possesso della propria voce, prima che l'alcolismo la mettesse a dura prova.

Capisco questo punto di vista e probabilmente è corretto ma ho l'impressione che molti dei brani migliori della band siano stati invece composti dopo. Il live di Lucca è esemplificativo in quanto contiene molte canzoni bellissime che erano state appena pubblicate: Lying in the hands of god, Cornbread, Shake me like a monkey, Seven, Spaceman per dirne alcune. Alcune di queste sono belline su disco ma eccezionali dal vivo. Alla fine quindi se c'è un album della DMB che metto su ad alto volume spesso e volentieri è proprio il concerto di Lucca, che unisce alla scaletta pazzesca un'energia palpabile come quella che si respira nella piazza stracolma di un festival estivo in Italia.
35 views08:21
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2022-01-22 10:47:01
38 views07:47
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2022-01-22 10:47:01 Il concerto di Lucca del 5 luglio del 2009 è un buon esempio di tutte queste caratteristiche: un set lunghissimo - più di tre ore - formato in maggioranza dai brani dell'allora nuovo album ma con una selezione da ciascuno dei precedenti e una cover. Come da tradizione alcuni brani sono dilatati e ospitano gli interventi strumentali più vari: Two Step diventa una cavalcata irresistibile di quasi venti minuti, con un assolo di batteria che più che un assolo è un gioco con il pubblico e con la sua capacità di stare a tempo. Jimi Thing sfiora il quarto d'ora, lo stesso per The Dreaming Tree mentre #41 supera i venti minuti perdendosi in una miriade di duetti sax-batteria, chitarra-batteria, basso-batteria.

La batteria è sempre presente perché - penso sia assodato - le fondamenta della grandezza della DMB stanno nelle larghe mani di Carter Beauford, un batterista strepitoso e inventivo, mancino ma che suona con la batteria girata da destro e con un sorriso a 72 denti. Il suo piede destro secondo me è il piede destro più felice del mondo.
39 views07:47
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