Il Musicofilo

2022-01-22 10:46:01 A volte mi capita di saltare da un ascolto all'altro come se stessi giocando al Bersaglio della settimana enigmistica. O come se fossi in una puntata di Sei Gradi (conoscete Sei Gradi? Se la risposta è no, vi consiglio di recuperare subito)

Uno di questi ascolti a salti mi è capitato l'altro giorno, dopo aver messo sullo stereo il Live di Lucca della Dave Matthews Band.

La Dave Matthews Band è una delle più celebri band americane degli ultimi 30 anni e sicuramente una delle più apprezzate live band di tutti i tempi per la capacità di affiancare a un buon repertorio ricco di ottime canzoni una grande abilità nel portare i pezzi sul palco. I loro concerti sono lunghissimi, pieni di pezzi da ballare ma anche di lunghe digressioni strumentali, improvvisazioni, medley. La scaletta non è mai la stessa, l'approccio ai brani non è mai lo stesso e ci sono spesso ospiti che salgono sul palco rendendo le esibizioni ancora più uniche. Aprire / Come

2022-01-15 12:37:01 La seconda notizia non è invece una vera e propria notizia ma una scoperta che ho fatto con colpevole ritardo e volevo condividere con voi. Nonostante abbia ascoltato queste band per mesi e mesi non mi ero mai accorto fino all'altroieri di una cosa curiosa, ovvero che il cantante degli Squid non è il chitarrista o il bassista bensì… il batterista.

Ora, un batterista-cantante è una cosa strana. Cantare tenendo il tempo non è semplice, soprattutto se le canzoni che suoni sono complesse come quelle degli Squid. Inoltre suonare la batteria consuma molto fiato, e cantare pure, per cui sono due azioni difficili da svolgere contemporaneamente. Il buon Ollie Judge invece ce la fa, e pure bene.

Il suo stile vocale non è proprio il mio preferito e devo ammettere che è la parte che amo meno del suono degli Squid però va reso onore al suo merito: lo potete vedere in azione, insieme al resto della band, in questo bel live per KEXP o in questa ottima esecuzione di Narrator con la partecipazione di Martha Skye Murphy. Aprire / Come

2022-01-15 12:25:01 Una curiosità: i BC,NR e i Black Midi sono amici, suonavano insieme nei locali prima della pandemia e addirittura a volte si fondevano fino a formare un nuovo gruppo, i Black Midi, New Road (che fantasia!). In nome di questa amicizia troverete - sulle uniformi dei paramilitari nel video di Concorde - proprio il logo dei Black Midi! Aprire / Come

2022-01-15 12:24:01 Vi ho parlato già della nuova superba ondata di gruppi inglesi art-rock. Se ci conosciamo di persona vi avrò probabilmente già sfinito mandandovi link dei Black Country, New Road, dei Black Midi, degli Squid e dei Dry Cleaning. Se non sapete di chi sto parlando potete andare qui, avevo fatto un mini-spiegone tutto sommato abbastanza conciso

In questi giorni ci sono due notizie da art-rocklandia: la prima è che è uscito il video ufficiale di Concorde, il terzo singolo dal nuovo album dei BC,NR che uscirà a febbraio. Il disco si intitolerà Ants from up there e il video di Concorde… beh, spiega un po' meglio il motivo del titolo. Aprire / Come

2022-01-14 22:07:27 L'altro giorno su OndaRock ho trovato un articolo, a firma di Marco Sgrignoli, intitolato "25 grandi pezzi prog dei Genesis dopo Gabriel". Il titolo era curioso, una specie di clickbait di nicchia, per cui sono andato a leggermelo.

Che dire, non penso di farvi un grande spoiler se vi dico che 25 GRANDI pezzi prog nei Genesis dopo il 1975 non ci sono proprio. Va ammesso però che il buon Marco si è impegnato parecchio per cercare le canzoni più anomale e analizzarle a dovere, in più per facilitarci la vita ha anche creato una playlist ad hoc su Spotify per ascoltarle tutti e 25, uno dopo l'altra.

Se siete dei fan di lunga data della band probabilmente penserete di sapere già tutto ma vi consiglio di dare un'occhiata lo stesso. Io ad esempio ho scoperto una palese auto-citazione di The battle of the Epping Forest su Robbery, assoult and battery che in trent'anni non avevo mai colto e un'altra citazione ancora più esplicita di Trouble every day di Zappa su Afterglow in Three sides live. Non sapevo poi che Dodo/Lurker/Brazilian/Naminanu fossero in origine una specie di plasticosa suite che sarebbe potuta finire tutta di fila su Abacab.

Se non conoscete i Genesis il mio consiglio è di lasciare stare queste cose da fissati e guardarvi il meraviglioso filmato del Bataclan che è spuntato in rete qualche mese fa. Se invece dei Genesis conoscete tutto a memoria fino al 1977 ma poi li avete lasciati stare allora questa può essere l'occasione per scoprire qualcosa di inatteso. O per tornare ai vecchi dischi con ancora più consapevolezza Aprire / Come

2022-01-13 11:51:02 In aggiunta a tutto questo i The Smile suoneranno anche un concerto dal vivo di presentazione in anteprima del disco. Non si tratterà però di un concerto solo ma di tre concerti diversi, suonati in diretta e trasmessi in streaming in tutto il mondo. Per facilitare la visione ai fan da tutti i fusi orari la band quindi suonerà un primo concerto sabato 29 gennaio alle 21.00 (ora italiana), uno poche ore dopo alle due del mattino di domenica 30 gennaio e un ultimo alcune ore più tardi, sempre domenica 30 gennaio alle 12.00. Come spiega Johnny Greenwood è lecito supporre che le canzoni saranno suonate un po' più lente nel concerto della domenica mattina, dato lo stato in cui arriveranno i musicisti :-D

Ciascun concerto sarà diverso e ci sarà anche una parte di pubblico dal vivo.
I biglietti per ciascuno dei tre show si possono già acquistare qui, con un prezzo scontato in prevendita a poco meno di 15€. Aprire / Come

2022-01-13 11:49:01 E' un periodo intenso per i fan di Thom Yorke.
Ricordate i The Smile? Ne parlammo a maggio, sono il side project a sorpresa composto da Thom Yorke e Johnny Greenwood dei Radiohead insieme a Tom Skinner dei Sons of Kemet e al produttore Nigel Goldrich.

Ecco, finalmente a quanto pare i The Smile stanno per pubblicare il loro primo disco. Li avevamo visti e sentiti a Glastonbury, poi è uscito un primo singolo qualche giorno fa (You will never work in television again) e Thom Yorke alla Royal Albert Hall ha cantato un altro pezzo che troverà posto nell'album, un brano molto intenso che parla probabilmente di Brexit ma è molto adattabile all'altro grande shock globale che stiamo vivendo in questi ultimi 30 mesi. La canzone si intitola "Free in the knowledge".

Altri brani sono apparsi su Instagram nelle settimane passate, ad esempio Blue eyed fox e nuove versioni di Free in the knowledge e You'll never work in television again. Su Vimeo poi trovate ancora il video integrale dell'esibizione gustosissima di Glastonbury, la quale include anche l'ex-inedito dei Radiohead Skating on the surface. Aprire / Come

2022-01-13 11:47:01 Aprire / Come

2022-01-07 15:38:25 Nonostante non ci siano più state nuove produzioni discografiche la musica prodotta da Hollis e dai Talk Talk è diventata ogni anno più influente fino a essere considerata la culla del post-rock. Gli ultimi due album della band e il disco solista di Hollis sono oggi dei veri album di culto, amati da una gran quantità di persone.

Mark Hollis purtroppo non è più con noi, è morto nel 2019 a soli 64 anni. La sua musica per fortuna rimane e migliora la vita di tutti noi.

Per approfondire vi consiglio questo articolo del Guardian di Alex Petridis (in inglese) e la bella biografia della band su Ondarock. Aprire / Come

2022-01-07 15:38:23 Laughing Stock porta ancora oltre la filosofia di Hollis: "Prima di suonare due note, impara come suonarne una sola. E non suonare una sola nota se non hai davvero un motivo per farlo". Oppure, sempre nelle sue parole: "Penso che il silenzio sia una cosa estremamente importante. Non è qualcosa di cui si dovrebbe abusare. E questa è la mia preoccupazione principale perché per il modo in cui la comunicazione si è ormai sviluppata c'è una tendenza a lasciare del rumore di sottofondo per tutto il tampo, anziché pensare a cosa è importante. Il silenzio è sopra a tutto e preferirei ascoltare una nota anziché due, e preferirei ascoltare il silenzio anziché una sola nota"

È proprio questo silenzio a diventare la cifra stilistica di Mark Hollis da questo momento in poi. Dopo la pubblicazione di Laughing Stock la band si scioglie e Hollis pubblica un ultimo disco, a suo nome, nel 1998, per poi sparire completamente dai radar. Si trasferisce insieme alla famiglia dalla campagna a Londra, per fornire ai figli un ambiente più cosmopolita, e poi scompare dai radar. Aprire / Come