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Descrizione dal canale

Una canzone, un disco, un aneddoto: un pensiero rigorosamente a sfondo musicale. Pubblicato da @ilsecondodasinistra

Ratings & Reviews

2.33

3 reviews

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Gli ultimi messaggi 8

2022-02-09 20:05:04 La canzone non è tra le più famose del repertorio di Wyatt - che pure non è famosissimo. Sono quindi rimasto piacevolmente stupito quando mi sono imbattuto in una bellissima cover, attualizzata e contestualizzata sia nel testo che nella musica, suonata dagli Squid nel 2019 all' "End of the Road Festival".

E' una versione molto bella di un pezzo che non ha perso un grammo del proprio significato e della potenza originale.
28 views17:05
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2022-02-09 20:04:01 Nel 1989 Robert Wyatt prese parte a una compilation di canzoni a tema animalista, insieme ad artisti come Madness, Style Council, Chumbawamba (!) e Durutti Column.

Wyatt partecipò con un brano inedito, intitolato Pigs (in there). È una canzone che mi piace molto perché tratta l'animalismo non dal punto di vista della pura pietà verso l'animale ma prendendo in esame l'intelligenza dell'ascoltatore. I segni dello sfruttamento nei confronti degli animali sono intorno a noi, non sono invisibili né nascosti, è sufficiente osservare e farsi delle domande.

Questo è il brano, questo è il testo. Quella qui sotto è una traduzione fatta da me quindi piuttosto sommaria ma che spero renda l'idea.

"Stavamo andando in auto… eh… guidando nel Wiltshire, una bellissima campagna, il cielo, il terreno, tutte queste cose, un matrimonio naturale, ehm… risorse naturali.
E stavo guardando fuori dal finestrino perché non provengo da quella parte del mondo e dissi, ehm… cos'è quella cosa laggiù? Una soecie di, una cosa bassa e di cemento, tutta circondata da campi, bellissimi alberi, ma c'era questa specie di basso… come una specie di, un grande quadrato di cemento, come le fondamenta di un edificio che non era stato costruito.
Aveva piccoli muri, piccoli, alti tipo trenta centimetri, circa, o comunque così sembrava, sessanta centimetri, in effetti c'era una specie di, in cima, c'era una specie di tetto piatto e pensai 'ah, ho capito'. E così, indicai mentre passavamo e dissi 'cos'è quello?'. E… ehm… la persona che era con me, ecco, disse 'oh, ecco, è dove tengono i maiali'.
Pensai 'oh, sì, chiaro, è dove tengono i maiali'. E il sole brillava e, ehm, l'erba era verde ed era tutto davvero amabile, giravamo in auto tra i campi e improvvisamente, ehm, pensai a come quell'edificio dovesse essere, intendo, visto da dentro…

Maiali, lì dentro?
Maiali, lì dentro?
Maiali, lì dentro?
Maiali, lì dentro?
Maiali, lì dentro?
Maiali, lì dentro?
Maiali, vivono in un giorno come questo, lì dentro? Maiali, lì dentro?
Maiali ammassati lì dentro?
Nell'oscurità, lì dentro? Vivono lì?
Maiali?
Lì dentro?
Maiali?"
28 views17:04
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2022-02-09 10:48:01
Le Wet Leg sono un duo formato da Rhian Teasdale e Hester Chambers, direttamente dall-isola di Wight.
Suonano un pop rinforzato con abbondanti dosi di chitarroni e un'attitudine piuttosto punk, niente di particolarmente nuovo però lo fanno bene e con una robusta dose di umorismo.

Il loro primo singolo Chaise Longue ha fatto il botto a metà del 2021 e da poco è uscito il video del quarto singolo Oh no.

Nel video - e nel testo - ci sono ampi riferimenti a come la tecnologia e chi la usa possano minare le nostre sicurezze e anche quelle degli artisti che si trovano a leggere i commenti ai propri post e video.
28 viewsedited  07:48
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2022-01-30 15:04:01 Mentre mi godevo Carpet Crawlers dei Genesis pensavo alle tante persone che non hanno mai ascoltato questa canzone perché legittimamente non hanno frequentato il rock degli anni settanta, oppure si sono concentrati sulla musica italiana o sulla classica o sul jazz o chissà che altro.

A loro, a voi, dedico questo post e vi consiglio di metterla su a tutto volume perché è un brano ricco di sapori sottili, in secondo piano nel mix. E non sforzatevi di capire il testo, al di fuori del complicato concept raccontato nell'album è più o meno un nonsense e forse va bene così, soprattutto per noi che non siamo madrelingua inglesi.

Per chi preferisce spotify la trovate già aggiunta in coda alla Playlist del musicofilo.

Buon ascolto!
42 views12:04
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2022-01-28 11:05:43
Buon 77° compleanno all'uomo che ha scritto e inciso il più bel disco di tutti i tempi: Robert Wyatt.
25 views08:05
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2022-01-28 01:11:59 È uscito il nuovo singolo dei "The Smile", il gruppo formato da Thom Yorke e Johnny Greenwood dei Radiohead con Tom Skinner dei Sons of Kemet che... ma vabbè, ve ne ho già parlato mille volte.

Il singolo è "The smoke". È bellissimo. Sta qua.
39 viewsedited  22:11
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2022-01-26 23:45:05 Il nuovo album è già stato anticipato da un singolo che si intitola "Endless time".

A un primo ascolto superficiale potrebbe sembrare una canzone rarefatta e poco incisiva, in realtà si tratta invece di un pezzo profondo e molto intenso, basato su un tappeto soffuso di pianoforte e sulla voce vellutata e sussurrata di Tamara Lindeman che riflette in maniera accorata sulla fine di una relazione. Una fine che è ancora piena d'amore per ciò che è stato, un velo di malinconia agrodolce.

È già una delle canzoni del 2022, per me. Il video lo trovate qui.
43 views20:45
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2022-01-26 23:44:01 L'anno scorso ad un certo punto vi avevo parlato dei The Weather Station e del loro album con diversi riferimenti ai Talk Talk, a volte a quelli più festosi di The colour of spring e a volte quelli più crepuscolari e spezzettati di Launghing Stock.

Ebbene, a fine anno quell'album è finito in cima a diverse classifiche dei dischi del 2021 e Tamara Lindeman (la persona dietro ai The Weather Station) ha deciso saggiamente di dargli un seguito quanto prima.

Uscirà quindi il 4 marzo "How Is It That I Should Look At The Stars", un album complementare al precedente perché - a detta della stessa Lindeman - è stato in buona parte composto nello stesso periodo.

La cosa interessante, almeno per me, è che si tratterà essenzialmente di un album di ballate acustiche. Niente percussioni. Sono molto incuriosito da questa scelta perché a non avermi entusiasmato nel precedente Ignorance erano state proprio le scelte percussive, tanto interessanti su certi brani (come "Robber") tanto banali e moleste in altri ("Parking lot" su tutti).
38 views20:44
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2022-01-24 11:58:01 Sono una band forse poco nota da noi ma celebrata nel Regno Unito, dove l'attenzione al folk e alla tradizione musicale è molto presente anche nelle classifiche. La capacità delle Unthanks è senza dubbio quella di aver aperto a un vasto pubblico una parte del canzoniere folk britannico non molto conosciuta e averla saputa miscelare a delle contaminazioni intelligenti e non ovvie.

Il loro nuovo album, il primo disco non legato a un progetto specifico dopo sette anni, uscirà in primavera e si intitolerà Sorrows Away.

Proprio ieri il contenuto del disco è stato proposto in streaming e in concerto ai fan durante un evento online di due giorni promosso dalla band.
Visto il periodo non semplice dal punto di vista economico per molte famiglie le Unthanks hanno deciso di adottare per questi eventi la formula pay as you like, permettendo a chiunque di fruire dei contenuti versando una quota a scelta.

Chiudiamo con la loro bellissima versione nientemeno che di Starless , capolavoro dei King Crimson. Un brano che scotta chiunque lo tocchi, o quasi. Loro non si sono scottate, nemmeno un po'.
33 views08:58
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2022-01-24 11:57:01 Sull'altro lato della discografia, tra le Diversions, le cose si fanno più curiose.

Il primo volume delle Diversions risale al 2011 ed è un album registrato dal vivo nel quale le Unthanks propongono brani di Robert Wyatt (qui Sea Song, qui Dondestan con il tip-tap) e di Anohni degli Anthony and the Johnsons. Il secondo volume è un altro live, questa volta con la Brighouse and Rastrick brass band. Il terzo è invece una colonna sonora per un documentario sui cantieri navali del Northumberland e contiene una bella versione di Shipbuilding di Robert Wyatt (o di Elvis Costello, a seconda della vostra religione).
Il quarto volume è particolarmente interessante in quanto si tratta di un album di cover di canzoni di Molly Drake, la madre del ben più famoso Nick Drake. Il quinto volume infine è uscito da pochissimo ed è un altro live, stavolta cantato a cappella dalle sole Rachel Unthank, Becky Unthank e Niopha Keegan.
28 views08:57
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